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Spettacolo, cinema, arte e cultura

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madDA OGGI NIENTE PIÙ SUPERMAN: A MATTINATA ARRIVA LA BIBLIOCABINA
Al MAD Mall si cercano libri per trasformare una cabina telefonica in disuso in uno spazio di booksharing

Una volta, Clark Kent per potersi trasformare in Superman doveva entrare in una cabina telefonica, ma da oggi niente più Superman, né telefoni fissi: i nuovi ospiti delle cabine sono i libri. Sta per nascere infatti a Mattinata, nel giardino del MAD Mall, in via Torquato Tasso, un punto di scambio di libri e fumetti. L'obiettivo? Condividere il piacere di leggere, ad ogni età e per tutti i gusti.

É questa l'iniziativa messa in piedi dal cultural store del MAD, già luogo di condivisione di musica, teatro e cinema. Una cabina telefonica ormai in disuso, uno spazio aperto a tutti e tanti libri a disposizione: sono questi gli elementi della nascente bibliocabina, la cui gestione sarà curata dalla referente Maria Diurno.
Ora il MAD è alla ricerca di volontari disponibili a mettere in comune con altri le proprie passioni letterarie, portando i propri libri nella bibliocabina e, a loro volta, prendendone uno in prestito. Una banca dei libri gratuita, sostenibile e, perché no, dal sapore un po' vintage.
Il fenomeno vanta una lunga tradizione: la prima bibliocabina nasce nel Regno Unito, patria delle celebri cabine "red telephone kiosk". L’idea poi si è diffusa anche Oltreoceano, in particolare a New York, a partire da un programma di intervento urbanistico messo in campo per trasformare un elemento di arredo urbano ormai in disuso in minilibrerie di strada, in cui prendere e lasciare libri.
Il concetto è semplice: chi lascia un libro prende un libro, i libri vengono scambiati e la cultura si diffonde. A Mattinata, quindi, c'è una cabina telefonica che vi aspetta!

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treni

L’azienda di trasporti e l’associazione di promozione sociale accompagneranno gli studenti dell'Istituto di Lingua e Cultura “Marcelline” di Foggia a visitare i principali siti di interesse della città di Lucera. L’idea è il risultato finale del connubio tra l’entusiasmo di una giovane Associazione, Utopikamente, con l’impegno e la vocazione della storica azienda di trasporti, Ferrovie del Gargano, a valorizzare il territorio di appartenenza.
“L’azienda - commenta il presidente, dott. Vincenzo Scarcia Germano - ha sempre voluto far conoscere e apprezzare le tante bellezze del territorio di Capitanata e, prima ancora, del Gargano, non solo per un turismo tradizionale e stagionale, attraverso un sistema di trasporti pubblici, sicuri ed eco-sostenibili. Siamo infatti convinti, insieme ai promotori dell’Associazione Utopikamente, che siano molteplici le destinazioni da proporre agli studenti delle scuole, di ogni ordine e grado, per compiere esperienze interdisciplinari ed appassionarsi alla storia e alle origini di questa parte d’Italia. Possiamo certamente confermare che quella di mercoledì 30 maggio sarà solo la prima di tante occasioni che vorremmo creare con questa dinamica associazione nei prossimi mesi, offrendo il nostro supporto e la nostra rete di servizi di trasporto intermodali”.
“Tra gli obiettivi più importanti di utopikaMente Aps – aggiunge il dott. Severo Cardone, presidente dell'Associazione - c’è la valorizzazione del territorio attraverso la diffusione della conoscenza della nostra storia e delle origini soprattutto tra i bambini e i ragazzi delle scuole, che svolgono un ruolo da protagonisti in attività realizzate applicando metodi didattici innovativi. L’idea di coinvolgere in questo processo conoscitivo anche le scuole della provincia di Foggia, abbinando all’iniziativa una componente eco-sostenibile - grazie all’utilizzo del treno - è stata accolta con favore e supportata con grande entusiasmo da Ferrovie del Gargano con la quale vorremmo proseguire in questo cammino di crescita professionale e consolidare ulteriormente questa collaborazione dal prossimo Anno Scolastico”.
Gli studenti viaggeranno a bordo dei moderni elettrotreni Flirt, raggiungendo la città federiciana in poco più di 20 minuti, grazie al collegamento ferroviario premiato ogni anno da Legambiente.

Ferrovie del Gargano srl

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universL’Università di Foggia propone uno spettacolo teatrale sul femminicidio.

“L’amore rende felici, riempie il cuore, non rompe le costole, non lascia lividi sulla faccia…”. Era il 14 febbraio del 2013, quando Luciana Littizzetto, sul palco del Teatro Ariston di Sanremo, portava in scena un monologo sulle donne e contro il femminicidio. Chissà com’era la vita di Federica Ventura, chissà se già aveva un rapporto tormentato con l’uomo che, precisamente 5 anni dopo, le avrebbe tolto la vita.

Federica aveva 40 anni, due figli e una Laurea conseguita all'Università di Foggia, quando lo scorso 16 febbraio è stata uccisa dal marito, nella loro casa di Troia, tranquillo paese del Subappennino Dauno.

Nella maggior parte dei casi il femminicidio è cronaca di una morte annunciata, perpetrata a figlie di una società che non riesce a prevenire e proteggere, ma che, di certo, non vuole dimenticare. È proprio per non dimenticare che l’Università di Foggia propone, giovedì 17 maggio, alle ore 18.00, lo spettacolo teatrale "Più vive che mai... per non dimenticare Federica", portato in scena da "Sporchiamoci le mani-Great", gruppo teatrale composto da studenti e studentesse del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Foggia, da sempre attento alle tematiche della violenza di genere.

Lo spettacolo si terrà nella Sala del Tribunale di Palazzo Dogana (piazza XX Settembre, n. 20 - Foggia) e vedrà la partecipazione di Melina Barbati, poetessa foggiana e dell'attrice Marilena Salvatori.

L'occasione nasce dalla volontà di ricordare la morte di Federica, studentessa del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Foggia, dove si è laureata, il 10 novembre 2016, discutendo la tesi con la prof.ssa Antonella Cagnolati, Delegata del Rettore alle Pari opportunità e promotrice di un corso di perfezionamento incentrato sulla violenza di genere, sul fenomeno del femminicidio e gli abusi perpetrati in famiglia.

“Ricordo molto bene Federica – ha dichiarato la prof.ssa Antonella Cagnolati in una sua lettera aperta inviata in seguito alla tragedia -. La rivedo entrare nella mia stanza, in via Arpi, e discutere sulle correzioni da apportare alla sua tesi di laurea, le immagini da inserire, la scelta del colore della copertina. La notizia della sua morte è piombata nella nostra vita come un fulmine e ci ha sconvolto. La prof.ssa Cagnolati afferma sullo spettacolo: “L’idea dello spettacolo nasce proprio dalla voglia di non dimenticare Federica e tutte le donne che, ogni giorno sono costrette a subire abusi e violenze di ogni genere. Uno spettacolo che parla di donne, per cercare di infondere forza e coraggio e, magari, tendere una mano a chi, senza accorgersene, rischia di annegare nel dolore e nella sofferenza”.

Lo spettacolo ha il patrocinio della Provincia di Foggia, della Consigliera di Parità Avv. Antonietta Colasanto e si inserisce nelle iniziative sulla tematica della violenza contro le donne, portate avanti negli ultimi anni dalla Cattedra di Storia di Educazione di Genere della prof. Antonella Cagnolati, referente scientifica del gruppo "Sporchiamoci le mani-Great".

L'ingresso è gratuito.

Area Rapporti istituzionali

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fai


Mercoledì 23 maggio, alle ore 17, la Sala Narrativa della Biblioteca “Magna Capitana” di Foggia ospiterà il convegno intitolato “Decrescita dei consumi e impatto ambientale delle città”, organizzato dalla Delegazione FAI di Foggia in collaborazione con la Biblioteca Provinciale di Foggia.
Dopo i saluti introduttivi della dott.ssa Marialuisa d’Ippolito, Vicepresidente del FAI Puglia, e del prof. Saverio Russo, Capo delegazione del FAI Foggia, sono in programma gli interventi del prof. Roberto Rana, docente di Merceologia e della prof.ssa Mariarosaria Lombardi, docente di Produzioni delle merci e innovazioni, entrambi dell’Università di Foggia.
L'incontro fa parte di una serie di iniziative di sensibilizzazione sul tema dei rifiuti e della lotta allo spreco delle risorse energetiche e naturali avviate dalla delegazione foggiana del Fondo Ambiente Italiano.
Già agli inizi di febbraio il FAI Foggia ha incontrato Francesco Morese, Assessore all'Ambiente del Comune di Foggia, per ascoltare i programmi dell’ente in tema di smaltimento dei rifiuti e per sollecitare l'adozione di misure di potenziamento della raccolta differenziata, in direzione di un coinvolgimento degli esercizi commerciali relativamente ai rifiuti in vetro e plastica delle quali si attende l’attuazione. Il FAI Foggia ha anche chiesto una campagna di sensibilizzazione in direzione della riduzione complessiva dei rifiuti.
Con l’incontro di mercoledì, la delegazione foggiana presenterà una ricerca sull'impronta ecologica della città di Foggia e un'analisi sulla necessità di ridurre i consumi energetici e delle altre risorse naturali, nel segno della "decrescita" virtuosa, che non significa povertà e regressione, ma attenzione alla finitezza delle risorse del pianeta e alla necessità di trasmettere un ambiente vivibile alle prossime generazioni.

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turco napulitanoAl Teatro Regio di Capitanata la compagnia foggiana “La Farsa” porta in scena la commedia di Eduardo Scarpetta il 14 e 15 aprile 2018

Una commedia notissima, soprattutto perché interpretata negli anni Cinquanta sul grande schermo dal principe della risata, Totò: sabato 14 e domenica 15 aprile al Teatro Regio di Capitanata di Foggia (in via Guglielmi, 8a – Chiesa Madonna del Rosario), la compagnia teatrale foggiana La Farsa metterà in scena ’Nu turco napulitano, scritta dal grande commediografo partenopeo Eduardo Scarpetta.
Lo spettacolo rientra nel cartellone della 17a stagione teatrale Enarché (associazione e compagnia teatrale presieduta da Carlo Bonfitto) che, come di consueto, nel corso della stagione dà spazio a numerose compagnie ospiti. La prossima messinscena (rivisitata in “salsa foggiana”),’Nu turco napulitano appunto, avrà per protagonista un gruppo teatrale foggiano attivo da molti anni, la compagnia La Farsa, che è strettamente legata alle attività dell’associazione culturale Le Opere dell’Opera. Impegnata da molti anni in attività culturali e soprattutto nei laboratori teatrali – con una particolare attenzione ai più giovani –, la compagnia ha la sua “base” presso l’Opera San Michele di Foggia, dove i tanti componenti del gruppo (nonché dell’Associazione Le Opere dell’Opera) si impegnano in una lodevole opera socioeducativa, che ha l’obiettivo di limitare l’evasione scolastica, aiutare le famiglie in stato di disagio socioeconomico e dare una mano a quanti (specie i bambini e i ragazzi in età scolastica) hanno difficoltà a seguire con regolarità l’indispensabile percorso di istruzione. E dunque, racconta il regista della commedia Roberto Ruggiero, l’associazione propone laboratori teatrali, teatro di burattini, una sorta di “teatro della liberazione” che viene svolto anche presso le istituzioni scolastiche.

La trama. Felice Sciosciammocca (Antonio Ruggiero), incarcerato ingiustamente per un delitto, in galera familiarizza con un lestofante, Faina (Roberto Ruggiero). Sciosciammocca mostra subito una forza straordinaria. Quando capisce di essere stato condannato a morte, accetta la proposta di evasione di Faina, piegando senza problemi le sbarre della cella.
Usciti di prigione, i due incontrano un forestiero turco che chiede indicazioni per la stazione, poiché deve recarsi a Sorrento per lavoro. Compreso che nessuno conosce l’uomo, Faina e Felice lo stordiscono e lo derubano. Il primo convince il secondo ad andare a Sorrento con i documenti del forestiero per prenderne il posto di lavoro e l’identità. Felice scopre che il turco sarebbe dovuto andare a bottega di don Pasquale Catone (Angelo Ruggiero), uomo ricco ma gelosissimo della moglie Giulietta (Loredana Mele) e della figlia Lisetta (Alessia Di Corcia). Don Pasquale attendeva il forestiero che gli era stato promesso dall'On. Cocchetelli, il quale vuole ingraziarselo in vista delle prossime elezioni.
L'onorevole invia una lettera a Pasquale che, casualmente, giunge poco dopo l'arrivo di Felice, lettera in cui comunica all'uomo che il turco è un eunuco. Pasquale, per delicatezza, non chiede conferma all'ignaro Felice e anzi, su suggerimento dell'amico don Ignazio (Luigi Papa), lo mette a guardia di moglie e figlia, garantendogli anche uno stipendio. L'uomo non comprende il motivo di tanta generosità ma accetta l'offerta e si fa benvolere da Giulietta, Lisetta, dalla moglie di Ignazio, Angelica (Rosanna Rabaglietti), e dalla cameriera Concetta. Durante il suo lavoro a casa Catone arriva Faina, al quale non dice nulla dello stipendio, e scopre l'amore tra Lisetta e un giovane poeta, amore tenuto nascosto poiché Pasquale l’aveva promessa a don Carluccio (Antonio Castucci), rozzo nipote di don Ignazio.
Durante la cerimonia di fidanzamento tra Lisetta e Carluccio, Felice seduce sia Giulietta che Angelica, mentre tutti sono in fermento per l'arrivo dell'On. Cocchetelli e della moglie (che in realtà è l'amante, una ballerina francese che Felice aveva già visto a teatro). Mentre Lisetta rompe il fidanzamento, mandando su tutte le furie Carluccio, Cocchetelli trova Felice in atteggiamento intimo con l'amante, scoprendo che l'uomo non è il turco che aveva promesso a don Pasquale. Il politico però non può rivelare nulla a Catone perché la cosa lo metterebbe in cattiva luce con il ricco ed influente padrone di casa.
La verità viene ugualmente svelata a Pasquale da Faina che, scoperto il ricco compenso percepito da Felice, decide di vendicarsi e farlo cacciare. Pasquale va su tutte le furie sia con Felice che con l'Onorevole, ma in quel momento arriva anche Carluccio, che grida vendetta per l'affronto subìto da parte di Lisetta. Il prepotente nipote di Ignazio viene messo in fuga dalla forza sovrumana del falso turco. La storia si conclude con Don Pasquale che ringrazia Felice per l'aiuto offertogli e concede a Lisetta di fidanzarsi col suo innamorato, mentre Cocchetelli riceverà l'aiuto di don Pasquale e degli altri elettori per vincere le elezioni.

La regia della commedia è affidata a Roberto Ruggiero; scenografie di Giovanna La Gatta e Giovanni Di Corcia; costumi di Claudia Russo e Maria Petrillo; audio e luci a cura di Matteo l’Altrelli.

17a Stagione Teatrale 2017/18
’Nu turco napulitano
Commedia comica in due atti
Testo di Eduardo Scarpetta
Regia: Roberto Ruggiero
Con: Antonio Ruggiero, Alessia Di Corcia, Angelo Ruggiero, Roberto Ruggiero, Antonio Castucci, Luigi Papa, Rosanna Rabaglietti, Loredana Mele
Sabato 14 e domenica 15 aprile 2018
Foggia, Teatro Regio di Capitanata – via Guglielmi, 8a (c/o Chiesa Madonna del Rosario)
Porta: ore 20.30, sipario ore 21.00

Maria Cristina Sicilia
Addetta stampa Teatro Regio di Capitanata - Compagnia teatrale Enarché di Foggia
Info: Compagnia Enarché - Teatro Regio di Capitanata: prenotazioni 347/8381608, informazioni: 338/8466762

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