CERIGNOLA: FI MARTEDÌ A BARI, CENTRODESTRA UNITO CONTRO QUESTO RIORDINO OSPEDALIERO DEL PD
CERIGNOLA Forza Italia di Cerignola guiderà la Capitanata martedì a Bari, prima del Consiglio regionale, per una conferenza stampa sul Piano di riordino ospedaliero al vaglio dell’Aula di Via Capruzzi.
Con i rappresentanti cerignolani, adesioni stanno giungendo anche da altri esponenti del centrodestra foggiano, così come da amministratori e dirigenti di partito. Né la richiesta di chiarimenti sarà circoscritta alla sola Capitanata: anche dalla Bat si registra interesse e condivisione da quelle realtà che costituiscono e rimpinguano il bacino d’utenza di Cerignola.
In conferenza stampa, a Bari, il capogruppo regionale di Fi Antonio Caroppo affiancato dai consiglieri Giandiego Gatta (Fi) e Giannicola De Leonardis (Ncd). Con loro il segretario provinciale azzurro Raffaele Di Mauro, i dirigenti provinciali Antonio Grillo, Savino Laguardia, Luigi Massaro, il coordinatore cittadino Gianvito Casarella, i consiglieri comunali Paolo Vitullo e Natale Curiello. L’elenco degli aderenti a difesa delle 3 realtà interessate, intanto, si allunga di ora in ora, pescando anche da movimenti civici di area centrodestra. Così Fi di Cerignola si propone alla guida di un centrodestra che si coalizza su temi specifici.
Nei giorni scorsi, il documento presentato dal governatore Michele Emiliano al Ministero della Sanità, dopo la prima bocciatura, recherebbe il declassamento a ospedale di base delle strutture di I livello di San Severo e Cerignola, mantenendo Manfredonia pure ospedale di base e chiudendo Lucera (attualmente di base).
Fi Cerignola parteciperà informalmente alle varie manifestazioni pubbliche sul territorio, poste in essere da comitati spontanei. Non di meno preferisce la via istituzionale per parlare con la Regione e soprattutto coi cittadini.
In effetti, malgrado i consigli comunali sul tema, la Regione non ha interloquito col territorio, si qui, limitandosi a tagli ragionieristici che applicati così brutalmente vanno a penalizzare soprattutto la Capitanata. Né il valzer di dichiarazioni ha posto maggiore chiarezza per un atto che arriva top secret nelle stanze dei bottoni: anche il presidente della Provincia Francesco Miglio ha provato a rassicurare tanto la sua San Severo quanto Cerignola, prontamente smentito proprio da Emiliano.
Il declassamento delle due principali realtà, Foggia esclusa, depaupera l’offerta ospedaliera della Capitanata. La chiusura di Lucera sguarnisce poi totalmente tutta un’area, quella “interna” del Subappennino, che è in difficoltà logistiche ed infrastrutturali per raggiungere altre strutture più lontane. Escludendo Foggia e San Giovanni Rotondo (strutture non afferenti all'Asl Foggia, il settore pubblico della Capitanata vedrebbe sì, come nell’idea di partenza, più ospedali di base (Manfredonia e ora anche San Severo e Cerignola), ma nessuna struttura intermedia di primo livello (venendo meno proprio San Severo e Cerignola). Se Cerignola e San Severo dovessero resistere, ci sarebbe poi da affrontare il ballottaggio per la rianimazione.
Tagli con la mannaia che sanno di punizione al territorio. Tagli targati Partito Democratico, con Michele Emiliano (governatore e presidente Pd in Puglia) e Matteo Renzi (a Roma). Sullo sfondo, la rivalità interna a chi governava la Sanità pugliese fino a ieri: Elena Gentile (ora a Bruxelles). Insomma, tagli necessari o ragionati? E su quali principi? Non è dato saperlo. Per questo Forza Italia di Cerignola guiderà questa protesta civica, che parte martedì da Bari prima del Consiglio regionale ad hoc, per poi tornare come informazione ai cittadini: quella stessa informazione che la Regione non ha ritenuto di fornire ai cittadini che da domani si troveranno a dover combattere senza armi per la tutela del proprio diritto alla salute.
Politica
Politica
Il Sindaco Francesco Miglio sul riordino ospedaliero
“Dopo la presentazione del piano di riordino ospedaliero predisposto dal Presidente Emiliano, avvenuta venerdì scorso, si sono susseguite una serie di iniziative di varia natura e reazioni di differente stile, facilmente prevedibili a valle di una programmazione che incide profondamente sulla qualità della vita dei cittadini pugliesi. Dall'alto della nostra doppia responsabilità istituzionale abbiamo il dovere di metterci in ascolto delle nostre comunità e dei nostri territori per raccogliere e rappresentare esigenze ed istanze provenienti dal basso, che in un sistema sussidiario devono essere valutate da chi ha il compito di prendere decisioni e operare scelte spesso difficili in un frangente di drammatica crisi e tagli insopportabili”. Così il Sindaco Francesco Miglio interviene sulla questione del riordino ospedaliero.
“In questo contesto, quindi, la prima esigenza – continua il primo cittadino - è quella di capire la sostanza delle problematiche, allo scopo di poter partecipare in maniera costruttiva con contributi non aprioristici né strumentali: perciò abbiamo immediatamente incontrato, nella giornata di domenica, gli operatori del nosocomio sanseverese, nonché chiesto ed ottenuto un confronto urgente al presidente della Regione che abbiamo incontrato già lunedì. All'esito del leale ed approfondito colloquio con Michele Emiliano possiamo confermare che la filosofia che ispira l'intero piano di riordino mira ad un miglioramento complessivo dei servizi con la garanzia per ciascun cittadino di Puglia di poter usufruire di prestazioni sanitarie di eccellenza in tempi rapidi e con modalità logistiche sostenibili e facilmente fruibili.
Chiaramente il piano tiene conto della particolare conformazione geomorfologica della regione, soffermandosi in particolare sulla provincia di Foggia che, con la sua estensione e le sue caratteristiche, necessita di riflessioni e soluzioni originali.
E proprio in virtù di tutte queste valutazioni, operate con rigoroso approccio scientifico, possiamo affermare che, a prescindere da classificazioni formali, l'ospedale di San Severo non perderà alcun servizio e non verrà in alcun modo depotenziato o (men che meno) declassato.
Comprendiamo – aggiunge il Sindaco - la preoccupazione e la giusta attenzione che la nostra comunità dedica al presidio sanitario di riferimento di un vasto territorio, ma la serietà, la storia ed il pragmatismo del nostro interlocutore ci conforta rispetto alla salvaguardia di un livello ospedaliero che viene esaltato dalla vicinanza sinergica con presidi che puntano ad una eccellenza tale da contrastare efficacemente la mobilità passiva che caratterizza la nostra provincia di frontiera. Il tutto a difesa di livelli di assistenza e tutela della salute e non di orticelli o rendite di posizioni singole che non ci appartengono e non ci coinvolgono, in quanto saremo i primi censori di strutture al di sotto degli standard o prestazioni professionali insufficienti che metterebbero a repentaglio la sopravvivenza di servizi non utili o sostenibili, in questo tempo di spending fin troppo spinta! Accanto allo sforzo economico e gestionale di tale conferma, quindi – conclude il Sindaco -, auspichiamo un sempre maggiore senso di appartenenza, un quotidiano stimolo al miglioramento ed una mai sufficiente dedizione per confermare e migliorare i numeri e le prestazioni del Teresa Masselli Mascia, consapevoli che risultati mediocri e numeri risibili rappresenterebbero un fallimento non solo del singolo reparto o servizio, ma di una intera comunità che deve farsi carico della costante e continua vigilanza e partecipazione per alimentare un circolo virtuoso che deve rendere ciascuno artefice del proprio destino e del proprio futuro.
L'ospedale di San Severo, quindi, non subirà alcun taglio e la comunità dell'Alto Tavoliere saprà meritare questo investimento di fiducia e risorse, mediante un sostegno totale ed una partecipazione responsabile al miglioramento dei servizi ed alla produttività del presidio”.
Il Portavoce
Marilia Castelli
Dimissioni dei membri del Consiglio Direttivo della Consulta dello Sport, il Sindaco Francesco Miglio chiede un confronto con i dimissionari
Apprese delle dimissioni del Consiglio Direttivo della Consulta dello Sport, il Sindaco Francesco Miglio ha chiesto un confronto con i membri dimissionari, al fine di chiarire i motivi di cui l’esecutivo, evidentemente, non è stato messo a conoscenza dal Presidente, il consigliere comunale Marco Cantoro.
“Il Direttivo della Consulta dello Sport – spiega il Sindaco Francesco Miglio – è consapevole che l’Amministrazione Comunale sin dal suo insediamento ha lavorato per la costituzione della Consulta dello Sport condividendo con le associazioni sportive e dilettantistiche del territorio le finalità dell’iniziativa. In occasione della costituzione della consulta, dopo aver ascoltato il parere dei delegati delle varie associazioni che hanno aderito alla consulta, ho nominato come Presidente della Consulta dello Sport, il consigliere comunale Marco Cantoro. Spiace oggi constatare che i dimissionari non abbiano richiesto un incontro con il sottoscritto per portarlo a conoscenza delle rimostranze che oggi sono sfociate nelle dimissioni. È chiaro che il delegato dell’amministrazione, che per un anno si è occupato delle iniziative riguardanti la Consulta dello Sport, non ha messo a conoscenza il Sindaco o la giunta delle proposte, dei suggerimenti e delle iniziative discusse dallo stesso organismo. Pertanto invito i membri del consiglio direttivo ad un confronto finalizzato a risolvere le problematiche riscontrate e a rivedere le proprie posizioni con la massima disponibilità dell’Amministrazione Comunale a nominare, qualora fosse richiesto dal Direttivo della Consulta dello Sport, un nuovo Presidente.
Il Portavoce
Marilia Castelli
CERIGNOLA: CASARELLA (FI) A TRC, DECLASSAMENTO OSPEDALE CAPOLAVORO DEL PD
CERIGNOLA "Il declassamento dell'ospedale di Cerignola è una fesseria che trova responsabili ed autori tutti in casa Pd". Il coordinatore cittadino di Forza Italia, Gianvito Casarella, interviene su RadioTrc, all'indomani della presentazione al Ministero della Salute del Piano di riordino ospedaliero.
Il documento è stato inviato ieri al ministro Beatrice Lorenzin dal governatore pugliese, Michele Emiliano, e prevede il ridimensionamento da ospedali di I livello a ospedali di base per le strutture di San Severo e Cerignola, mentre resta di base Manfredonia.
L’ex sindaco di Bari, che è anche presidente regionale del Partito Democratico, per Casarella “è espressione diretta del premier Matteo Renzi”. Oggi il governo nazionale e quello regionale condannano il territorio di Cerignola e San Severo, secondo una fredda logica dei numeri, senza tener presenti le specificità geografiche e sociali”. In più, mentre Manfredonia (servita a 20 minuti di agevole viabilità da Foggia e a Nord dall’ospedale di San Giovanni Rotondo), evidentemente viene mantenuta senza declassamento o chiusura. “Tagli – chiarisce Casarella – che sono stati effettuati solo in maniera ragioneristica, regalando di fatto la nostra economia ospedaliera a Termoli, nel caso di San Severo, e ignorando la posizione di Cerignola che ormai ha un bacino d’utenza che va dai 5 reali Siti alla Bat, al Nord barese, alla Basilicata, al Molise, grazie a 2 caselli autostradali ed alla posizione extraurbana del nosocomio Tatarella”.
Tutti fattori ignorati dal Piano redatto in questi giorni dall’Ares, anche all’indomani del Consiglio comunale autoconvocato a Cerignola il 29 gennaio scorso: “L’ordine del giorno che ne è scaturito – osserva Casarella – ha ripreso solo l’intervento di un consigliere di maggioranza, refusi compresi. Ha ignorato la proposta di Forza Italia di far convocare una conferenza dei sindaci che sapesse con anticipo la questione, ma tant’è. Lo abbiamo appreso dai giornali, e se la bozza diventasse reale iniziativa ministeriale, saremmo di fronte ad una vera fesseria che penalizza il territorio”.
Ora, Lucera chiude e lascia orfano l’intero Subappennino, San Severo non è più, come Cerignola, ospedale di I livello. E il territorio piange lacrime amare, anche a causa della rappresentanza regionale che alle elezioni 2015 è venuta meno dopo tanti anni.
Il problema è interno al Pd. “Fa specie sentire insorgere il Pd locale – conclude Casarella a RadioTrc- giacchè l’autore dei tagli è il loro presidente regionale, il governo è guidato da loro e loro hanno governato, Elena Gentile compresa, per 10 anni, creando le condizioni per questi tagli improcrastinabili e pur necessari. Solo, andavano operati con criteri diversi. La verità è che la crisi finanziaria della sanità pugliese da anni ha due origini: le assunzioni numerose e allegre di Sanitas Service e le forniture maggiorate, per le quali ci sono state già condanne in I grado. Il resto è accademia. Ma il Pd almeno taccia e chieda scusa alla città e non solo a questa”.
Gianvito Casarella
CERIGNOLA L’amministrazione si ricordi di destinare i locali dell’ex Tribunale a sede del locale Commissariato di Pubblica Sicurezza. È questo il monito di Forza Italia, che attraverso i consiglieri Paolo Vitullo e Natale Curiello ha protocollato ieri un’interrogazione per ricordare l’impegno assunto dall’amministrazione di Antonio Giannatempo.
Con delibera di Consiglio comunale n. 53 del 4 novembre 2014 il sindaco formalizzò la volontà di concedere in locazione i locali comunali siti in via Falcone n. 41, già sede degli Uffici Giudiziari, destinandoli al Commissariato di Pubblica Sicurezza e del Distaccamento di Polizia Stradale, ad esclusione dei locali occupati dal Giudice di Pace.
Una successiva delibera di giunta (la 7 del 20 gennaio 2015) si manifestò al Prefetto di Foggia la volontà di concedere in locazione parte dei locali di via Falcone per la nuova sede del Commissariato di Pubblica Sicurezza, impegnandosi all'espletamento di una serie di adempimenti amministrativi.
Le dichiarazioni rilasciate alla stampa dal Questore Piernicola Silvis il 2 febbraio 2016 invitavano il popolo della Capitanata a prendere coscienza della situazione grave e ad uno scatto d'orgoglio auspicando l'impegno di tutti per il passaggio del Commissariato di P.S. a sede di primo Dirigente. Dal Siulp (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia) Michele Carota, veniva evidenziata la difficoltà in pianta organica del locale Commissariato di P.S oltre alle evidenti difficoltà logistiche dell'attuale sede in via Iesolo.
Vitullo e Curiello e Forza Italia tutta, oggi chiedono di “conoscere lo stato dell'arte per l'affidamento in locazione dei locali” di Via Falcone, unitamente alle azioni del sindaco Franco Metta eventualmente tese all’elevazione del Commissariato a primo livello.