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Politica

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comunesanseveroUn'ordinanza per prevenire e contrastare pericoli connessi all'esercizio della prostituzione sulla pubblica via nel territorio urbano ed extraurbano

Emanata l’ordinanza sindacale al fine di prevenire e contrastare pericoli connessi all'esercizio della prostituzione sulla pubblica via nel territorio urbano ed extraurbano del Comune di San Severo.
“Nella realtà cittadina, urbana ed extraurbana – spiega il Sindaco Francesco Miglio -, la prostituzione sulla pubblica via, per l’estensione del fenomeno e per la sua concentrazione, desta vivissima preoccupazione ed allarme nella collettività e si qualifica come fenomeno che, oggettivamente e fortemente, pregiudica le condizioni di vivibilità dei cittadini residenti, dei turisti e fruitori delle aree interessate, nonché l’immagine della Città e di tutte le sue attività sociali e produttive, commerciali e dei pubblici esercizi”.
Quindi a decorrere dal 20 settembre 2016 e fino al 31 agosto 2017, per esigenze di sicurezza pubblica finalizzate alla prevenzione di fenomeni, anche di rilevanza penale, e della commissione di reati correlati, è fatto divieto a chiunque su tutto il territorio del Comune di San Severo, sia urbano che extraurbano:

1) di porre in essere comportamenti diretti, in modo non equivoco, ad offrire prestazioni sessuali a pagamento, consistenti nell’assunzione di atteggiamenti di richiamo, di invito, di saluto allusivo, ovvero nel mantenere abbigliamento indecoroso o indecente in relazione al luogo, ovvero nel mostrare nudità, ingenerando la convinzione di esercitare la prostituzione. La violazione si concretizza con lo stazionamento e/o l’appostamento della persona e/o l’adescamento di clienti e l’intrattenersi con essi, e/o con qualsiasi altro atteggiamento o modalità comportamentali, compreso l’abbigliamento, che possano ingenerare la convinzione che la stessa stia esercitando la prostituzione;

2) di contrattare, ovvero concordare prestazioni sessuali a pagamento, oppure intrattenersi, anche dichiaratamente solo per chiedere informazioni, con soggetti che esercitano l’attività di meretricio su strada. Se l’interessato è a bordo di un veicolo, la violazione si concretizza anche con la semplice fermata, al fine di contattare il soggetto dedito al meretricio. Consentire la salita sul proprio veicolo di alcuno dei soggetti svolgenti attività di meretricio costituisce conferma palese dell’avvenuta violazione della presente ordinanza.
Ferma restando l’eventuale applicazione delle sanzioni penali ed amministrative previste dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari ed i limiti edittali fissati per le violazioni delle ordinanze sindacali dall’art. 7 bis del TUEL, in caso di violazione della presente ordinanza si applicherà la sanzione del pagamento di una somma da € 25,00 ad € 500,00.
Per le violazioni alle disposizioni della presente ordinanza si applicano i principi e le procedure previsti dalla L. 24/11/1981 n. 689 e successive modifiche ed integrazioni.
L’inottemperanza all’ordine impartito di cessare immediatamente il comportamento illecito e di allontanarsi da tutti i luoghi ed aree in cui vigono i divieti indicati nella presente ordinanza, sarà sanzionato ai sensi dell’art.650 del Codice Penale, essendo indubbio che si tratti di “provvedimento legalmente dato dall’Autorità per ragioni di sicurezza pubblica”.

Il Portavoce
Marilia Castelli

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comunesanseveroNubifragio, collaborazione tra amministrazione, associazioni agricole e la Regione Puglia Ispettorato Provinciale Agricoltura per sensibilizzare gli agricoltori


Il nubifragio che nelle giornate del 9 e 10 settembre si è abbattuto sul territorio ha provocato danni a circa 5000 ettari destinati alla coltivazione dell’uva e 600-700 ettari destinati alla coltivazione del pomodoro. Una prima stima degli ingenti danni si è avuta dal dottor Antonio Ursitti, Dirigente della Regione Puglia Ispettorato Provinciale Agricoltura convocato dal Vice Sindaco, Francesco Sderlenga al fine di fare il punto sulla questione con le associazioni di categoria.
“È necessario in questa fase per il riconoscimento della calamità naturale – spiega il Vice Sindaco Francesco Sderlenga – che gli agricoltori e le aziende agricole segnalino quanto prima tutti i danni subiti. Infatti l’Amministrazione Comunale ha già avviato l’iter per la richiesta di calamità naturale, ma solo con le segnalazioni del comparto agricolo l’ispettorato provinciale potrà redigere per tempo una relazione completa ed esaustiva sui danni registrati sul territorio. Ringrazio tutte le associazioni di categoria che ancora una volta si sono dimostrate attente e collaborative e non hanno fatto mancare il proprio apporto impegnandosi a sensibilizzare i propri iscritti. Saranno segnalati oltre ai danni alle colture, anche i danni alle strutture fondiarie e alle strade rurali. Solo se tutti cooperiamo con l’Ispettorato Provinciale Agricoltura sarà possibile ottenere lo stato di calamità dal Ministero”.
Durante l’incontro il Vice Sindaco Francesco Sderlenga, il presidente della II commissione consiliare, Antonio Carafa, il presidente della III commissione consiliare Armando Bocola e le associazioni agricole si sono confrontate a lungo anche sulla necessità di avviare tutte le procedure necessarie di sensibilizzazione degli agricoltori e delle istituzioni competenti, come il Consorzio di Bonifica, affinché vengano manutenute e tenute pulite tutte le aree di propria competenza affinché queste non siano d’ostacolo all’acqua durante le forti precipitazioni atmosferiche causando esondazioni o lo stagnamento dell’acqua nelle proprietà agricole.


Il Portavoce
Marilia Castelli

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comunetroiaCOMUNE DI TROIA: PATTO PER LA PUGLIA, PER IL SINDACO CAVALIERI OCCORRE OMOGENEITA' TERRITORIALE
Per il sindaco Leonardo Cavalieri di Troia “Alle comunità dei Monti Dauni serve anzitutto uscire dall’ombra dei 30 campanili e cominciare a considerarsi come un’omogenea realtà territoriale”.

All’indomani della sottoscrizione del Patto per la Puglia da parte del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che prevede l’assegnazione di 2 miliardi e 71 milioni di euro, di cui 636,3 milioni di euro sono diretti alla specificatamente alla sola provincia di Foggia, mentre emergono prese di posizione critiche tra i sindaci dell’area dei Monti Dauni, di tutt’altro avviso è il sindaco di Troia, Leonardo Cavalieri: “Il Patto per la Puglia prevede 40 interventi, alcuni i cui benefici sono destinati a ricadere su tutto il territorio regionale, altri pensati per aree specifiche. In tale prospettiva bisogna riconoscere che i Monti Dauni hanno ricevuto un’assegnazione di risorse pari a 30 milioni di euro, il che significa che sono state tenute in debito conto le nostre istanze, mentre il Gargano, entità territoriale di altrettanta rilevanza, non mi sembra abbia ricevuto lo stesso peso. È opportuno ricordare che nel 2007-2013, l’intero Piano stralcio degli interventi di area vasta che impegnavano la Linea di intervento 2.3, destinata a prevenzione e mitigazione dei rischi naturali e di protezione del rischio idraulico, idrogeologico e sismico, non superava i 12 milioni e mezzo di euro. Guardando sempre alle cifre, c’è da sottolineare che alla provincia di Foggia è arrivato circa il 70% delle risorse complessivamente stanziate dalla Regione Puglia per frane, lavori di consolidamento, messa in sicurezza idrogeologica e mitigazione dei rischi. Su quasi 78 milioni di euro mobilitati, che finanzieranno 53 progetti, di cui beneficeranno 34 Comuni della Capitanata, 29 sono proprio dei Monti Dauni. Ribadito quindi che i numeri ci sono e che vanno considerati nell’interezza della programmazione, l’unica pecca è che i Monti Dauni continuano, a giusto conto, a non essere considerati come un’unica realtà territoriale, perché incapace di presenziare unita sui tavoli di contrattazione. Questa è la responsabilità che tutti noi sindaci dei comuni ricadenti in tale area dobbiamo prenderci, quella di mancare di compattezza, quella di non riconoscerci come realtà territoriale unica. Su questo bisogna discutere. È inutile sbraitare contro Renzi o Emiliano, soprattutto alla luce del forte supporto che il Presidente della Regione sta assicurando in sede nazionale rispetto alle strategie relative alle aree interne, ma è opportuno farlo contro la mancanza che continuiamo a perpetuare, quella di non riconoscerci e proporci sempre come realtà territoriale compatta”.
Continua Cavalieri: “Per dare un segnale forte da questo punto di vista, colgo l’occasione per invitare Emiliano sui nostri Monti Dauni in visita ufficiale il prossimo ottobre, quando cadrà l’anniversario dell’alluvione di un anno fa, per poter discutere tutti assieme, coi sindaci di tutti i Comuni dei Monti Dauni, di cosa è stato fatto e di cosa è ancora assolutamente urgente fare, perché è evidente ci siano ancora una miriade di agricoltori in attesa di sapere quali misure saranno prese per poter tornare alla normalità”.

Per aggiornamenti e notizie, seguiteci sulla pagina ufficiale Facebook del Comune di Troia: http://www.facebook.com/comunetroia/

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Teatro Verdi San SeveroL'Amministrazione risolve immediatamente il problema della luce al Teatro, sulla cui responsabilità sta facendo chiarezza:
alla faccia dei tifosi del tanto peggio, tanto meglio!

Sul distacco Enel durato poche ore ed oggetto di inqualificabile strumentalizzazione l'Amministrazione Comunale ritiene che accanto alla indignazione per l'episodio ed alla immediata solerzia per la risoluzione occorre fare totale chiarezza. 

L'Amministrazione Comunale, infatti, non può che esprimere profondo rammarico per quanto successo la scorsa mattina al teatro e manifesta, come tutti, profonda indignazione, avendo avviato azioni per far chiarezza sulla vicenda e per procedere con le dovute sanzioni disciplinari nei confronti dei responsabili.

Occorre però precisare alcune cose.
Innanzitutto va specificato che, dai primi riscontri effettuati, il teatro non è "protagonista" di nessuna morosità nei confronti di Enel.
Le fatture che hanno causato il problema riguardano altre strutture: è stata una scelta d'imperio della stessa Enel effettuare il distacco senza che questo fosse stato tempestivamente e formalmente comunicato. 

In secondo luogo va precisato che l'Amministrazione si è subito prodigata per il ripristino delle forniture, tanto che in poche ore si era già provveduto a riattivare la normale erogazione dell'energia elettrica.
Allo stesso modo va sottolineato che non può che essere considerato demagogico e strumentale addossare alla parte politica responsabilità di natura gestionale che riguardano l'ordinario lavoro degli uffici. 

In questo senso l'Amministrazione aveva provveduto all'espletamento delle sue funzioni di indirizzo stanziando i fondi necessari al pagamento delle bollette Enel nel suo bilancio. 
Oggi l'Amministrazione interpreta il proprio ruolo di controllo che sarà esercitato rigorosamente per verificare come mai, nonostante gli stanziamenti, risultano invece delle morosità. 

Siamo consapevoli che tanti dipendenti sono ottimi lavoratori e svolgono con capacità e professionalità il loro mestiere, ma questo non vale per tutti.
A tal ragione da tempo l'amministrazione sta lavorando ad una profonda riorganizzazione della macchina comunale per offrire migliori servizi ai cittadini.
Ai professionisti del tanto peggio, tanto meglio potrà non piacere e continueranno a prodigarsi per lasciare una pessima idea della nostra città: sacrificare l'onestà intellettuale ed il dovere della verità sull'altare della contrapposizione politica fatta solo con demagogia non ci sembra aiuti a risolvere i problemi della nostra San Severo.
Neanche le "tenebre ed il buio" dovuti al distacco Enel riescono ad offuscare la bellezza di un evento scientifico apprezzatissimo e la trasparenza di una Amministrazione dimostratasi ancora una volta all'altezza, comunque, di "risolvere i problemi".

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comune foggia 01Il Comune di Foggia dovrà restituire alla Regione 260mila euro di fondi non utilizzati. Nel capoluogo non s'inverte la rotta nel continuare a restituire risorse finanziarie, per incapacità di spesa e di amministrazione.
Il capogruppo dei Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale Giuseppe Mainiero, attacca l'amministrazione Landella, facendo un excursus storico su come questa politica locale abbia "fatto scappare" fondi utili per poter essere utilizzati nel sociale, senza poi magari gravare sulle casse del Comune e di riflesso in quello dei cittadini foggiani.
Nel luglio 2015 Il Comune di Foggia, restituì alla Regione Puglia oltre 400mila euro. Fondi destinati ai disabili ed anziani non autosufficienti.
L'amministrazione foggiana, ci ricade pochi mesi fa con il CIPE, per risorse destinate alla messa in sicurezza di edifici scolastici. Il finanziamento viene revocato perché il Comune di Foggia si dimentica di pubblicare, il bando per l'assegnazione dei lavori. Così il CIPE si fa restituire del 40% dell’anticipo del finanziamento, già erogato, di quasi 500mila euro. 
Non paghi, abbiano restituito altri 400mila euro, per i Laboratori Urbani, un centro musicale realizzato e mai affidato.
Stessa musica con la Determinazione Regionale del Servizio Politiche Abitative n. 265 del 06/07/2015. Il Comune di Foggia riceve contributi per 280mila euro, da ridistribuire ai cittadini che hanno subito pratiche di sfratto. Cosa succede. Stranamente pur parlando di Foggia area con un notevole disagio sociale nell'ambito abitativo, non pervengono domande/istanze da parte dei foggiani, che avrebbero potuto godere di tale cifra. quindi il Comune di Foggia deve restituire alla Regione Puglia, 260mila euro.

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