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Politica

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comunesanseveroApprovato il rendiconto di gestione, un risparmio nella gestione Miglio di oltre 4milioni di euro che ha permesso di fronteggiare i tagli della spending review

Approvato con 17 voti favorevoli e 4 voti contrari il rendiconto di gestione dell'esercizio finanziario 2014. “Il rendiconto – spiega l'assessore al Bilancio, Ondina Inglese – ha riscontrato un avanzo di gestione di oltre 2 milioni e 900 mila euro e un avanzo di amministrazione di oltre 9 milioni di euro. Dati che ci consentono di chiudere in positivo il bilancio del 2014 rispettando il patto di stabilità nonostante i pesanti tagli nei trasferimenti statali che hanno penalizzato l'Ente”. Un bilancio che ha visto l'Amministrazione Comunale protagonista nel secondo semestre con un risparmio di oltre 4 milioni di euro.
“Nonostante un debito di un milione e 100 mila euro – continua l'assessore Ondina Inglese – che è stato prelevato dalle casse comunali nei primi mesi del 2014, senza spalmarlo negli anni successivi, siamo riusciti a garantire i servizi ai cittadini e a rispettare i paletti della spending review”.
Le economie realizzate hanno, infatti, consentito di abbattere i tagli dei trasferimenti statali con margini ulteriori rispetto ai parametri di contenimento imposti dal Governo, attraverso un'operazione efficace e intelligente che non ha pesato sulla qualità dei servizi. I servizi ai cittadini infatti hanno presentato un sensibile miglioramento nel settore cultura, che ha visto la stagione di prosa ritornare agli antichi fasti, e del decoro urbano, con la completa potatura del patrimonio arboreo che non avveniva da decenni.
Il segnale positivo del rendiconto di gestione pone le basi anche per una programmazione del bilancio di previsione del prossimo anno.
“Da quest'anno – conclude il Sindaco Francesco Miglio – con il bilancio di previsione potremo avviare un nuovo ciclo e dare risposte concrete ai cittadini senza dover rincorrere le emergenze del passato. Implementeremo ancor di più il contrasto all'evasione fiscale”.


Il Portavoce
Marilia Castelli

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Le sedute del consiglio comunale sono pubbliche. Il Sindaco Francesco Miglio ignaro di quanto accaduto, annuncia accertamenti e solidarizza con Tele Radio San Severo

“Le sedute del Consiglio Comunale sono pubbliche e vengono riprese e trasmesse interamente in diretta streaming. Non c'è quindi alcun motivo per cui gli operatori delle testate giornalistiche non possano riprendere i lavori”. Così il Sindaco Francesco Miglio si dice ignaro della vicenda che avrebbe visto nel corso dell'ultima assise gli operatori di Tele Radio San Severo non autorizzati a riprendere i lavori della seduta. “Ho appreso della vicenda solo in seguito – continua il Sindaco Francesco Miglio –, se fossi stato avvisato sarei intervenuto in prima persona. Mi dispiace per l'accaduto e provvederò agli accertamenti necessari. I giornalisti e i loro operatori svolgono un ruolo importante per favorire l'accesso dei cittadini alla vita amministrativa, un lavoro che non deve subire mortificazioni”.

Il Portavoce
Marilia Castelli

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comunetroiaIMPIANTI SPORTIVI ED EDILIZIA POPOLARE NEL CONSIGLIO COMUNALE DI TROIA
Comune di Troia: Nel Consiglio Comunale del 23 maggio un piano per la gestione degli impianti sportivi, edilizia popolare e l’approvazione dello schema di atto di convenzione per l’area interna dei Monti Dauni.

Si è svolta in seconda convocazione, lo scorso 23 maggio, l’assise consiliare del Comune di Troia.
Tra i provvedimenti all’ordine del giorno, approvato il Rendiconto di Gestione dell’esercizio finanziario 2014, da cui è emersa per il futuro la necessità di messa in liquidazione di una società energetica risultata un artificio strumentale, vuoto carrozzone costituito negli anni precedenti.
Approvati, inoltre, lo schema di affidamento in regime di concessione dei campetti sportivi di via Lucera e via Di Vagno, oltre che del campo sportivo comunale e lo schema di convenzione per l'affidamento in gestione e l'utilizzo delle strutture sportive di proprietà comunale. Secondo l’assessore allo sport, Margherita Sara Guadagno, spingere associazioni diverse a collaborare assieme sarà un’esperienza sperimentale sicuramente positiva per il bene della cittadinanza, nel solco edificante che lo sport unisce e permette di porre limite alla deriva disgregativa del tessuto sociale, che caratterizza soprattutto le generazioni più giovani.
Il sindaco Leonardo Cavalieri ha poi presentato il piano di edilizia economica popolare. “È motivo di orgoglio” ha sottolineato Cavalieri, “perché rappresenta una risposta importante della mia amministrazione ad un problema particolarmente sentito anche a Troia, quello dell’emergenza abitativa. Erano 20 anni che non veniva pianificato nulla di simile, un tassello fondamentale della politica rivolta ai più deboli, risultato di un lavoro estenuante, che ci ha visto in trattative serrate con la Regione Puglia, affinché anche Troia potesse usare 1.400.000 euro per la costruzione di 18 alloggi popolari. Alla costruzione dei nuovi alloggi seguirò un bando per affidare le case nel modo più corretto possibile, affinché si eviti che a beneficiarne siano soggetti sulla base di interessi clientelari e che possano invece trovare conforto persone realmente bisognose”. La variante approvata prevede la significativa riduzione dei suoli e dei volumi occupati, necessaria in base al ridimensionamento del finanziamento. Uno degli obiettivi specifici alla base della progettualità sarà la conservazione e l’ampliamento delle aree verdi, con la preservazione delle piante di ulivo presenti, oltre che la costruzione di strutture, come ad esempio parcheggi, per avere un profilo urbanizzazione sostenibile. Il piano ha trovato il voto favorevole anche dei consiglieri di minoranza presenti.
Approvata infine la Convenzione Area Interna dei Monti Dauni, altro motivo di orgoglio perché Monti Dauni saranno in questo modo l’unica area interna di sperimentazione, corsia preferenziale per intercettare fondi provenienti da Unione Europea, Regione Puglia e Stato centrale, affinché il territorio non sia resti isolato o depotenziato per eventuali carenze strutturali. Anche questo provvedimento è stato votato all’unanimità dei presenti.


Domenico De Felice
Ufficio Stampa Comune di Troia

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emilianoScriviamo facendo appello all’art. 18, all’art. 21 e all’art. 28 della Costituzione della Repubblica Italiana.

Un enorme in bocca al lupo al nuovo Presidente della Regione Puglia, dott. Michele Emiliano, nonché Magistrato, nonché Assessore alla Sicurezza di San Severo, nonché Segretario regionale del Partito Democratico. Finalmente ha realizzato il suo sogno, quello di diventare, facendosi eleggere, Sindaco di Puglia.
Dopo due mandati succede a Nichi Vendola, che secondo noi per la Puglia ha fatto……boh! Chi lo sa, sicuramente se interrogato, Vendola, saprà rispondere.
Noi auspichiamo che il nuovo Presidente governi e non regni, che dia voce a chi la parola l’ha persa per dar spazio a qualcuno che li ascoltasse, che dia credito a chi ha riposto in lui fiducia, ma soprattutto far ricredere a chi quella fiducia non l’ha data. Noi speriamo che Emiliano non faccia come il suo predecessore che, in data 08 Novembre 2014 a mezzo stampa, presentò lo schema di un disegno di Legge Regionale sulla Legalità. Noi speriamo che rimanga tale perché, da quanto letto, è emerso chiaramente che il Tavolo Tecnico ideatore del progetto è solo ed esclusivamente a favore di “Libera”. Difatti, secondo noi -ma nel disegno è ben definito- quel tavolo non ha ascoltato altre realtà, quelle che non mirano alla sola confisca di beni mobili e immobili della mafia, bensì alla protezione del denunciante.
Difatti il testo si compone di 16 articoli che disciplinano l’intervento della Regione Puglia in 5 ambiti tematici che riportiamo testualmente e integralmente:
a) interventi per l’educazione, la formazione e la ricerca in materia di legalità;
b) interventi di sostegno alla cittadinanza attiva e di promozione della legalità presso le imprese;
c) interventi per la promozione di politiche locali per la legalità e il contrasto al crimine organizzato;
d) interventi per la valorizzazione di beni immobili e aziende confiscati alla criminalità organizzata;
e) interventi per il sostegno alle vittime di mafia, della criminalità organizzata, del terrorismo e del dovere.
Tra le novità più importanti da segnalare:
1. la promozione del rating di legalità per le imprese, recentemente introdotto con norma nazionale, a cui la legge affianca un analogo rating di legalità per gli enti locali;
2. i tratta di premialità nell’accesso ai finanziamenti pubblici per incentivare le imprese ad operare nel rispetto dei principi di legalità e per valorizzare le migliori iniziative attuate dagli Enti Locali;
3. l’istituzione di un fondo regionale per la valorizzazione dei beni e delle aziende confiscate alle organizzazioni criminali, e di altre azioni che consolidano l’esperienza maturata attraverso l’iniziativa regionale “Libera il Bene”;
4. l’adozione di una disciplina organica in materia di protezione e sostegno ai familiari delle vittime della mafia, di cui fino ad oggi la Regione Puglia era priva. Inoltre, la legge prevede il sostegno alla Giornata della memoria e dell’impegno, promossa il 21 marzo di ogni anno dall’Associazione “Libera”, e l’obbligo di costituzione di parte civile della Regione Puglia nei processi di mafia.
Un disegno di legge “Onorevole”, se non fosse stato partorito con l’unica Associazione che ha come gene al suo interno l’aggiudicarsi le confische di beni della mafia -e non ce ne voglia l’Associazione Libera-. Ci sarebbe piaciuto, per la trasparenza e per non dare adito a pensieri dannosi, che a quel cantiere progettuale ci fossero state altre Associazioni che combattono la Mafia, che lo fanno per senso civico e morale. Non a caso il progetto prende il nome di “Libera il Bene”.
Secondo voi, questa è trasparenza?
Vengono erogati fondi a destra e a manca, ma mai nessuno di questi dotti dell’Antimafia partorisce un progetto per la protezione di chi varca la soglia di una caserma dei Carabinieri o di una Questura convinto di denunciare per poi ritrovarsi in mutande e per giunta da solo.
Egregio Presidente Michele Emiliano, i soldi, quelli pubblici, li dia a chi denuncia per provvedere alla protezione personale, visto che le Forze dell’Ordine, loro malgrado, fanno il possibile per far fronte all’emergenza su tali problematiche. E’ un anno che stiamo sostenendo che abbiamo un piano di lavoro volto alla protezione fisica, un modello in termini di legge; evidentemente non frega niente a nessuno. Il progetto “Vendoliano” è stato studiato e articolato da diversi Giuristi, da un Consulente della Commissione Antimafia della Camera dei Deputati, da Sindaci e da rappresentanti dell’Associazione Libera.
Beh, il nostro è stato sviluppato da Poliziotti, Carabinieri, agenti Governativi, specialisti in materia giuridica e particolarmente da vittime del racket. Lo abbiamo fatto chiedendo loro quali fossero le priorità per indurre un commerciante o un cittadino a sporgere denuncia, o per lo meno, una notizia di reato. Noi lo abbiamo fatto e come Loro, anche Noi a titolo gratuito.
Molti si sono chiesti, dopo il nostro attacco a mezzo stampa alla Sua figura politica (ndr. vedi l’Antiracket chiama ma Emiliano non risponde), chi stiamo favorendo politicamente, visto che questi “attacchi” li abbiamo fatti alle soglie delle Primarie delle elezioni Regionali. I dubbi ve li sciogliamo subito: Noi non siamo né di Destra, né di Centro e né di Sinistra. A Noi sta a cuore la sorte dell’indifeso, del “Povero” cittadino che vede una classe Dirigente politica presente solo nei tour elettorali a dispensare speranze e ad urlare che la Mafia va combattuta. Poi, finito il carrozzone dell’elezioni, tutto ritorna nella normalità, con silenzi disarmanti, perché è risaputo che parlare di contrasto alla mafia in regime di campagna elettorale “porta” voti.
Chiariamo il punto. Noi siamo uomini liberi che pensano con l’umiltà di un popolo che ha perso il suo potere in tutti i comparti. Questa è un’ennesima attestazione da parte della Regione Puglia che i fondi ci sono, ma paradossalmente una vita umana non è considerata prioritaria e meritevole di un progetto a salvaguardia di essa. Ciononostante si fanno progetti per ricordarne le memorie e non per prevenirle.
Buon Lavoro Presidente Emiliano.
Noi ci siamo!!!


Antiracket Capitano Ultimo Chiamaci al cell. 324.6608367
Humiliter-Humilium a.antiracketcapitanoultimo@gmail.com
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Comunicato 

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forza italiaMichaela di Donna annuncia querela per diffamazione e calunnia nei confronti di attivisti del Movimento 5 Stelle dopo la pubblicazione di un post diffamatorio

La capolista di Forza Italia in Capitanata alle elezioni regionali del 31 maggio prossimo: “Solidarietà agli altri miei colleghi candidati finiti nella macchina del fango di chi non ha altri argomenti se non l’insulto ed il veleno”

“Desidero esprimere la mia solidarietà umana e politica ai miei colleghi candidati al Consiglio regionale della Puglia, colpiti dalla macchina del fango e della diffamazione attivata da tale Carlo Baldassini, che non conosco ma che, a giudicare da come si presenta su Facebook, è un attivista del Movimento 5 Stelle. Provvederò nelle prossime ore a depositare una forma querela nei confronti di questo soggetto dedito evidentemente ad utilizzare la calunnia come argomento e strumento di propaganda politica”. È quanto afferma Michaela Di Donna, capolista di Forza Italia in provincia di Foggia alle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale del 31 maggio prossimo, con riferimento ad un post diffamatorio pubblicato da tale Carlo Baldassimi sulla pagina Facebook ‘Risveglio Civile a 5 Stelle’.
“A Paolo Campo e Leonardo Di Gioia, colpiti assieme a me dai deliri di Carlo Baldassini, esprimo la mia solidarietà umana e politica. Il furore diffamatorio di questo soggetto è evidentemente lo specchio di un’idea della politica che si nutre di calunnie, di veleni e sussurri da bar privi di ogni riscontro e di ogni fondamento – dichiara Michaela Di Donna –. Spero che il Movimento 5 Stelle voglia prendere le distanze in modo formale da questo figuro. Diversamente, sarei portata a pensare che questo modo di fare sia condiviso anche dall’intero movimento, evidentemente nel tentativo di lucrare qualche consenso usando l’arma dell’insulto e della calunnia”.
“Voglio chiarire che nessun rappresentante di lista del partito di Forza Italia sarà pagato. Si tratta di ragazze e ragazzi, di donne e uomini che credono nel progetto politico del nostro partito e sono animati da una sana passione politica – chiarisce la capolista di Forza Italia –. Le follie di questo attivista del Movimento 5 Stelle si qualificano dunque per quello che sono. Mi rendo conto che per questi soggetti le elezioni siano il momento per dar sfogo alla loro abitudine alla calunnia. Ma non è con questi metodi vergognosi che renderanno un buon servizio alla politica e alla nostra comunità. Metodi che, al contrario, finiranno per allontanare i cittadini dalla buona politica e dalla partecipazione ai processi democratici. Con questi comportamenti riusciranno soltanto ad ottenere una condanna e a risarcire economicamente l’immagine di chi da loro è stato diffamato”.

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