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Cronaca

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tribunaliAncora violenza sulle donne a Foggia. Il tribunale di Foggia ha emesso una misura cautelare del divieto di avvicinamento nei confronti di un 55enne foggiano nei confronti della sua ex moglie, la misura è stata estesa anche nei confronti della figlia.
La donna dopo essersi separata ha trovato una nuova relazione, cosa che avrebbe dato molto fastidio al suo ex, al punto d'iniziarla a perseguitare e minacciandola anche con un coltello. 
Fatto inconsueto e che a dire a mettere a conoscenza il 55enne della nuova relazione è stata la figlia trentenne, la quale conviveva con la madre. Inizialmente l'ex marito le ha prima negato l’assegno di mantenimento e successivamente iniziato a minacciarla e perseguitarla finanche con appostamenti sotto casa o addirittura seguendola in posti pubblici ed al lavoro.
L'uomo l'ha minacciata diverse volte, armato di coltello, affinchè la donna lasciasse la nuova fiamma e che se non l'avesse fatto, sarebbe stato pronto anche ad ucciderla. Non contento l'avrebbe anche minacciata di dover lasciare la casa coniugale affidatagli da una sentenza del Tribunale. Inoltre cercava di metterle contro anche la figlia, la quale nonostante vivesse assieme alla madre, l'avrebbe aggredita diverse volte con oggetti, causandole alcune lesioni, offendendola verbalmente e minacciandola anche di sfregiarla con l’acido.

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arresto carabinieri
La polizia di Foggia ha arrestato i due presunti autori della rapina in banca, messa a segno ieri mattina, a Foggia in via Matteotti alla filiale della banca Popolare di Puglia e Basilicata.
I due sono entrambi di Cerignola, Francesco Fasano 18 enne e un 17enne. Scattata la segnalazione della rapina, le forze dell'ordine si sono fiondate sul posto, notato due persone scappare e le hanno inseguite. Uno dei due, durante la fuga, ha gettato in terra la maschera in silicone, facendosi vedere in faccia dai poliziotti. 
In via Normanno, gli agenti hanno perso di vista i due, rintracciandoli qualche istante più tardi. Il giovane, veniva fermato ed identificato nel Fasano.
Poco distante dal luogo, i carabinieri, hanno bloccato l’altro giovane, minorenne. I militari hanno recuperato addosso al ragazzino, il bottino della rapina, 16.710 euro. 

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118Si torna a sparare ed uccidere in città. Ieri pomeriggio intorno alle 16:00, un 39enne Rodolfo Bruno, ritenuto dagli inquirenti vicino al clan Moretti/Pellegrino/Lanza, è stato ucciso mentre si trovava in un locale presso una stazione di servizio sulla tangenziale di Foggia.
Coinvolto in numerose indagini per mafia, estorsioni ed agguati falliti, il 39enne è stato freddato da almeno tre persone, armate di fucile calibro 12 e pistola calibro 9. 8 i colpi sparati dai killer, la scientifica ha rinvenuto sul luogo dell'agguato 6 cartucce e 2 bossoli, che lo hanno colpito alla testa, alla schiena e all'addome.
Nella notte gli inquirenti hanno effettuato numerosi stub e perquisizioni a carico di esponenti della criminalità foggiana. 
La vittima era di spalle su una slot machine, quando i sicari hanno fatto irruzione
Forse nel locale potrebbero esserci state altri avventori che, sono fuggiti all'arrivo dei killer, infatti la polizia ha trovato alcuni gettoni abbandonati sulle postazioni. 
Le forze dell'ordine stanno visionando le immagini delle telecamere esterne dell'area di servizio, mentre non possono essere visionate le telecamere interne perchè rotte.

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rapineQuesta mattina, in via Matteotti, a Foggia, nella filiale della banca Popolare di Puglia e Basilicata, c'è stata una rapina.
Due uomini, uno a fare da palo fuori e l'altro all'interno, il quale è entrato con 
il volto coperto da una maschera in silicone ed armato di taglierino, ha minacciato il dipendente ed è scappato via con forse 1000 o 1200 euro. 
Scappati a piedi, le forze dell'ordine hanno rinvenuto la maschera abbandonata in via Normanno.
Al vaglio della polizia, le immagini delle videocamere di sicurezza della banca, inoltre stanno verificando anche se in zona via siano altre videocamere di sicurezza.

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vigili urbani
Sgombrato ieri l'ex Satel di via Bari, quaranta famiglie 
rom romene con a carico sessanta bambini, alcuni di questi con disabilità e malati - sono state sgomberate dai capannoni.
Nella mattinata di ieri presso gli stabilimenti dell'Ex Satel sono arrivati, operatori umanitari, operatori socio-sanitari e circa un centinaio di forze dell'ordine, tra vigili urbani, carabinieri, polizia e guardia di finanza.
EveryOne Group ha inviato un documento urgente al Comune di Foggia, al Difensore Civico della città e a quello della Regione Puglia, ed anche al Consiglio d’Europa, all'Unicef e all’Alto Commissario delle Nazioni Unite, l'Agenzia delle Nazioni Unite specializzata nella gestione dei rifugiati.

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