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Cronaca

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arresto carabinieriDurante la notte la polizia ed i carabinieri di Foggia, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 30 persone, le quali sono indagate a vario titolo per associazione mafiosa, estorsioni, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco e tentato omicidio.
L’indagine, coordinata dalla DDA di Bari, nell'operazione Decimazione, proprio perchè a livello temporale è la decima operazione eseguita nel capoluogo dauno, ha documentato la contrapposizione delle due batterie mafiose, da un lato i Sinesi-Francavilla e dall’altro i Moretti-Pellegrino-Lanza.
L’attività investigativa ha scoperto come le diverse batterie, mantenessero la loro fisionomia strutturale, con una suddivisione a base familiare, anche in maniera violenta e spregiudicata, gli equilibri di potere per garantire una costante assistenza economica agli associati detenuti.
I maggiori proventi, arrivavano dalle estorsioni, in ogni tipo di attività, onoranze funebri, gestori di slot machine, esercizi commerciali ed imprenditori edili.
Ci fu anche un tentativo di condizionare il Foggia calcio quando militava in Lega Pro. Da alcune intercettazioni telefoniche è emerso che alcuni membri della Società Foggiana avessero imposto alla società sportiva l'ingaggio di alcuni soggetti vicini all’associazione mafiosa, pur non avendo nessuna qualifica sportiva. O come imponevano l’assunzione in Tamma di persone indicate dagli appartenenti alla Società Foggiana.
L’attività estorsiva riguardava tutte le sale scommesse, anche quelle gestite da familiari e parenti …(“perché non ce ne frega niente … il giro delle macchinette quelli noi li dividiamo ogni tre mesi”) e i costruttori edili … (“devono pagare: ho detto se non stai vendendo, tu neanche costruisci. Comunque ho detto a noi non ce ne frega niente…ci devono pagare tutti quanti, tutti i costruttori”).
Un'altra fonte di guadagno illecita era rappresentata dalle scommesse truccate dei cavalli. Da alcune intercettazioni, è emerso come i membri della Società Foggiana avevano agganciato il vecchiarello, un napoletano in grado di truccare le corse tris, facendo vincere il fantino di volta in volta, corrompendo gli altri fantini con 600,00 euro per non piazzarsi.

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118
E' stato ritrovato, il corpo senza vita del pescatore disperso ieri nel lago di Lesina, uscito per una battuta di pesca ieri mattina. Il corpo del 69enne Mario Matteucci, di Ravenna, è stato recuperato dai vigili del fuoco.
Sin da ieri nel lago di Lesina, sono arrivati i sommozzatori di Bari, il nucleo di soccorso acquatico di Foggia e due squadre dei vigili del fuoco, per ritrovare il corpo. Nella mattinata odierna, era stato richiesto, anche, l'intervento di un elicottero per perlustrare la zona dall'alto.
Proprio il personale dell’elicottero ha individuato il cadavere nei pressi della costa nord.
La causa del decesso verrà stabilita  dall'autopsia.

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polizia di stato
Dopo l'omicidio Russi, avvenuto sabato scorso, la polizia di San Severo ha iniziato un operazione che ha portato all'arresto di 14 persone con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti, marijuana, eroina, cocaina e hashish.
Circa 100 agenti della polizia di Stato, con l'aiuto di elicotteri e pattuglie dei Reparti Prevenzione Crimine. L'omicidio del boss, avrebbe potuto dar vita ad una giro di predominio dei clan locali sul traffico di droga.
L'attività avviata nel 2017, con numerose intercettazioni telefoniche ed ambientali hanno individuato soggetti di spicco della criminalità sanseverese dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti. 

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arresto carabinieriAncora una tentata aggressione ai danni di una ragazza a San Severo, dove, si è sfiorata la tragedia. Una ragazza è stata aggredita e trascinata con forza dall’ex convivente in pieno centro. L'uomo ha anche tentato di strozzarla, cosa che non è riuscita, grazie al tempestivo intervento dei carabinieri.
Le forze dell'ordine, che erano in perlustrazione del territorio, attirati dalle grida di aiuto di una ragazza, si sono catapultati sul luogo ed hanno notato un portone di un condominio socchiudersi. Entrati nell'androne, hanno notato una porta del sottoscala che stava per essere chiusa. Senza alcuna esitazione si sono avventati contro l'esagitato che nel frattempo stringeva con forza le mani al collo della vittima. I militari hanno assalito il malintenzionato, immobilizzandolo dopo una violenta colluttazione, liberando la ragazza, che nel frattempo aveva perso i sensi.
Bloccato l'uomo, Bozhil Hristov 40enne un bulgaro, i carabinieri  allertavano i sanitari del 118
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evasione
La polizia di Foggia ha arrestato, uno dei due killer di Rocco Dedda, il 47enne appartenente al clan dei Sinesi-Francavilla, ucciso il 23 gennaio 2016.
L'arresto è avvenuto dopo il funerale di Rodolfo Bruno, esponente del clan Moretti-Pellegrino-Lanza, ucciso a Foggia la settimana scorsa. L'uomo arrestato è Giuseppe Albanese 38enne foggiano ritenuto vicino al clan Moretti-Pellegrino-Lanza. Gli agenti sapevano che Albanese, ritenuto un pericoloso killer, sarebbe stato presente al rito funebre.
Il 38enne è accusato di omicidio, detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo. 
Le indagini sono state portate avanti con tecniche aggiornate e sofisticate analisi che hanno appurato la responsabilità di Albanese come uno dei due killer responsabili dell’omicidio.
Sono state messe a confronto conversazioni e messaggi telefonici, tabulati, dati di posizionamento, immagini di telecamere, confrontando migliaia di dati, che hanno dato un quadro completo delle fasi esecutive del delitto.
Le indagini sono state portate avanti anche con le dichiarazioni di due collaboratori di giustizia. 

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