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Cronaca

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La GdF di Manfredonia, durante un normale controllo in un negozio di abbigliamento ed accessori presso un centro commerciale, hanno sequestrato circa 1000 borse. Le irregolarità riscontrate riguardano la precisa indicazione sulla provenienza e la sicurezza dei prodotti (prevista dall'art. 6 del D.LGS N. 206 - Codice del Consumo). In più, il rappresentante legale della società è stato deferito anche alla Procura della repubblica di Foggia per usurpazione di marchio, perchè presso l'attività c'erano degli articoli in vendita prodotti di una nota casa di moda italiana, ai quali era stato tolto il marchio originale per sostituirlo con quello proprio.

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Il sindaco Simonelli: “Anas e Provincia di Foggia non impeccabili nell’emergenza neve”

In Comune un’unità di crisi per coordinare gli interventi, chiesto lo stato di calamità

 

ORSARA DI PUGLIA – “I municipi, anche i più piccoli come il nostro, stanno gestendo l’emergenza neve al meglio delle loro possibilità, mobilitando ogni risorsa disponibile, con un impegno e un’organizzazione che ogni volta ci mettono a dura prova. Gli enti sovra comunali, invece, anche in questa occasione lasciano a desiderare in quanto a organizzazione e prontezza d’intervento. C’è troppo pressapochismo e a pagarne le conseguenze sono i cittadini”. Il sindaco di Orsara di Puglia, Mario Simonelli, interviene così sull’emergenza neve di questi giorni. La situazione, anche sul versante meridionale dei Monti Dauni, è preoccupante. “Qui le scuole resteranno chiuse fino a sabato 11 febbraio”, continua il primo cittadino. “Proprio stamattina ho emesso una nuova ordinanza. Abbiamo organizzato un’unità di crisi con gli assessori, i dipendenti comunali, la polizia municipale, i volontari e le imprese alle quali abbiamo dovuto chiedere la forza e i mezzi suppletivi per intervenire tempestivamente e capillarmente sul territorio comunale. In questi giorni, con enormi sforzi, siamo riusciti a tenere libere dal ghiaccio e dalla neve le principali arterie comunali, soprattutto quelle che dal paese conducono alla pianura. Un gruppo di volontari si è occupato delle esigenze degli anziani e di monitorare costantemente le emergenze relative a chi ha bisogno di cure. Il problema, però, sono le strade statali e provinciali che ci collegano agli altri centri. Anas e Provincia di Foggia non sono state impeccabili. E’ necessario che i poteri e i mezzi per intervenire siano dati a chi conosce realmente il territorio, ossia ai Comuni. Abbiamo assistito a interventi non sempre tempestivi e con mezzi inadeguati alle necessità. Le pale, soprattutto dove il vento e il gelo hanno creato veri e propri ‘muri di neve’ alti anche tre metri, sono insufficienti. In molti casi sono necessari gli escavatori e il lavoro di molte persone per liberare le strade dal ghiaccio e dagli accumuli di neve, come sta avvenendo da stamattina sulla strada che unisce Troia a Orsara. E’ fondamentale che nelle prossime ore, vale a dire per l’allerta meteo prevista nel fine settimana, gli interventi a sostegno dei comuni siano più celeri e meglio organizzati. Ho scritto al Prefetto, alla Protezione Civile e alla Regione Puglia affinché a Orsara di Puglia sia riconosciuto lo Stato di Calamità”, conclude il sindaco Mario Simonelli.

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«14 ore bloccato in autobus nella neve... 4 km a piedi sotto la bufera per prendere un mezzo alternativo e tornare a casa.. E c'è chi ancora è li ad aspettare che i soccorsi riescano a liberare la strada. Non voglio polemizzare con i carabinieri e con la protezione civile, ma non si può essere così................. bocca mia taci!!! Grazie ai ragazzi dell'esercito».

Con queste parole, un amico, Antonio Di Cesare, che lavora presso lo stabilimento della Barilla ubicato nella Zona Industriale di San Nicola di Melfi (PZ), ha commentato su Facebook il suo tanto atteso ritorno a casa. Con lui un altro caro mio amico, Davide Spera, e tanti altri operai dell'indotto FIAT-SATA e camionisti che hanno trascorso al freddo la notte tra il 7 e l’8 febbraio 2012. A pochi chilometri dal polo industriale lucano, e precisamente a circa 15, sulla SS655 nei pressi del distributore di carburante “Rio Salso”, poco più in la dello svincolo per il casello autostradale di Candela (FG), ieri 07 febbraio alle ore 21.20 circa, il pullman della SITA, l'azienda di autotrasporto della Regione Puglia che accompagna gli operai della suddetta area industriale tra cui i miei amici, si è fermato per impossibilità di transito. Strada ghiacciata e bloccata da due tir messi trasversalmente poco più avanti e alcune auto fuori carreggiata, ha impedito che il “treno” di pullman e autosilo di farine che si era formato sulla SS655 continuasse il tragitto. Gli operai dopo aver allertato tempestivamente i comandi della Polizia Stradale e dei Carabinieri, e la SITA, trascorsa circa un'ora, son caduti nel panico, spaventati dalla oramai sicura notte da trascorrere in strada, col solo caldo dei condizionatori del mezzo ospitante.
In sintesi le fasi dell’(ag)ghiacciante nottata raccontata da Antonio e Davide:

«La notte avanzava e i minuti trascorrevano. Quand’ecco sopraggiunge un'auto dei Carabinieri che si accertano delle condizioni dei passeggeri, consigliando di rimanere al chiuso poiché i soccorsi arriveranno appena possibile. Fa freddo e i sedili dei pullman sono scomodi per dormire, mentre le batterie dei mezzi cominciano a raggiungere lo zero energetico. La Protezione Civile si fa desiderare e appena controlla gli sfortunati lavoratori e camionisti, offrendo loro del tè caldo ma senza agire per il trasferimento dei pendolari. La notte inizia inesorabile e con essa si vanificano le possibilità di rientro a casa di chi è lì a patir freddo, fame e sete. 14 lunghissime ore, senza un aiuto sostanziale, che giustamente hanno irritato noi e di chi ha trascorso la notte in strada. 14 ore interminabili con un solo tè caldo e in compagnia del telefonino per comunicare con il resto del mondo. 14 ore fredde e paurosamente inesorabili, senza un pasto caldo, né un medico. Ed ecco che alle prime luci dell'alba i Carabinieri si ripresentano per dar la notizia che l'Esercito era in arrivo per liberare la strada dai mezzi pesanti che ostruivano significativamente la viabilità. E mentre svaniva il brutto ricordo delle ore trascorse senza neanche intravedere un’auto della Polstrada, un'ola seguita da un coro di “finalmente si ritorna a casa” si è alzato dai sedili di quei pullman oramai senza un watt di energia delle batterie. Ma l'odissea non sarebbe stata tale se non avesse avuto un finale clamoroso. Infatti, dopo ripetute telefonate e preghiere da parte nostra e di tutti i pendolari, la SITA decide d'inviare un loro mezzo per prelevarci e accompagnarci a casa.

Tutto bene da ora, solo che l'appuntamento non era li, bensì a 4 km, nei pressi di un’area di servizio che permetteva la svolta a “U” del pullman. 4 km percorsi a piedi, tra neve, freddo e forte vento, senza accompagnatori in divisa, che potevano far da spola, almeno per carità umana, 4 km più la nottata in strada terminati con il rientro a casa dopo 14 eterne ore».

Da quando mi è stato raccontato, si evince a chiare lettere che i soccorsi son stati lenti, si son fatti desiderare e senza un'ombra di un medico che potesse accertare le condizioni di salute degli sfornati pendolari e camionisti intrappolati dal gelo e nel buio. Per farla breve è stata una notte all’insegna dell’avventura non calcolata, trascorsa nei pullman e nei camion in pieno o quasi abbandono. Da porre in evidenza una Protezione Civile ai minimi termini, quasi a dire che i soccorsi fossero in deroga alla fattibilità degli enti preposti e non di chi è stato addestrato a simili scenari.

Incapacità o cattiva organizzazione?

Nico Baratta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Credo che qualcuno debba dare spiegazioni e subito giacché il clima polare si protrarrà per giorni, e la SS655 sarà interessata da traffico e nuove ondate di neve e gelo. Ora la statale è stata chiusa al traffico, ma nelle ore successive, quando verrà riaperta alla viabilità, sarà monitorata adeguatamente?

E dire che il tratto stradale interessato dai blocchi dei mezzi permetteva con auto l'intervento rapido dei soccorritori poiché le auto dei Carabinieri erano continuamente in circolazione.

Lasciar in strada per tutta la notte gente che si stava recando al lavoro, a me pare pura follia mentale di chi doveva intervenire tempestivamente, oltre che inadeguatezza del ruolo pubblico che ricopre e irresponsabilità e menefreghismo palese.

Mi sa che la tesi di Gianni Alemanno, Sindaco di Roma, che la Protezione Civile ha bisogno di essere ristrutturata dopo l'uscita di Bertolaso per la «totale mancanza d’indirizzo e coordinamento», prenda forma nella vicenda appena raccontata. Aggiungo, e termino, che qualche Comandante delle locali stazioni dei Carabinieri e della Polstrada debba recitare il “mea culpa” per aver sottovalutato le interminabili e fredde 14 ore.



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Seconda vittima, nel foggiano, per il freddo. E' morta all'ospedale di Ariano Irpino un'anziana di 81 anni di Monteleone di Puglia. La donna temendo che il tetto della sua abitazione potesse cadere, per il peso dell'abbondande nevicata, aveva dormito all’aperto.
Ricoverata per un principio di assideramento i sanitari le avevano riscontrato un principio di congelamento a un piede.
La situazione è poi peggiorata, la donna è morta ieri.
Anche se l'ospedale darebbe un'altra versione, ovvero, l'anziana sarebbe morta per l’aggravamento di una patologia diabetica.

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Un pullman di linea con a bordo una ventina di pendolari diretti a Foggia è uscito di strada per il ghiaccio mentre percorreva la provinciale 115 qualche chilometro dopo la partenza da Troia. Nessuno ha riportato ferite. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno dato assistenza a passeggeri e autista. Sulla stessa strada si sono registrati, sempre a causa del ghiaccio, due tamponamenti tra automobili che hanno causato il ferimento lieve delle persone a bordo dei quattro mezzi interessati. La provinciale 115 è stata successivamente dichiarata non percorribile.



comunicato stampa

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