I Carabinieri di San Severo hanno arrestato un 20enne di Sannicandro Garganico con l'accusa di estorsione. Le indagini sono partite il primo febbraio, quando il cognato della vittima, titolare di una impresa funebre del posto, ha subito un atto intimidatorio. Ha trovato la sua auto col parabrezza rotto e su un bigliettino dove c'era scritto che se non avesse pagato 1500 euro gli avrebbero bruciato l'auto. Dopo pochi giorni, il 6 febbraio, sotto la vetrina della sua attività vi era un nuovo "pizzino", dove vi era scritto che l'estorsore conosceva perfettamente tutti gli spostamenti suoi e della sua famiglia e quindi sapeva dove trovare le auto parcheggiate. Il "pizzino" riportava esattamenteil luogo dove riporre la busta con i soldi, ovvero sotto la fioriera della chiesa San Martino. L'imprenditore però non si è lasciato intimorire ed ha riposto tutta la sua fiducia nella giustizia. Infatti si è recato al Comando dei Carabinieri del centro garganico ed ha denunciato l'accaduto. I Carabinieri hanno consigliato all'imprenditore di inserire nella busta una lettera dove chiedeva del tempo per recuperare i soldi. La busta è stata poi lasciata nel posto stabilito. I Carabinieri hanno monitorato la zona e quando l'aguzzino ha preso la busta sono scattate le manette. Il ragazzo ha detto poi ai Carabinieri di aver preso la busta casualmente. Ma quando i militari hanno poi perquisito l'abitazione del ragazzo, hanno trovato un quaderno con dei fogli strappati che coincidevano con quelli utilizzati per le minacce.
Cronaca
E' stato arrestato e messo agli arresti domiciliari dalla Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Manfredonia, un 39enne del posto che guidava ad alta velocità e contromano a Manfredonia. I militari della Finanza hanno notato il giovane sfrecciare per le vie di C.so Manfredi a folle velocità, ma la cosa più strana è che l'uomo guidava contromano in una strada a traffico limitato. I finanzieri hanno cercato di bloccarlo, ma l'uomo si è divincolato innestando la retromarcia. Solo il coraggio di un finanziere, attaccatosi al finestrino e riuscendo a staccare le chiavi dal volante, ha evitato il peggio. Il 39enne è stato poi portato all'ospedale di San Giovanni Rotondo dove gli è stato riscontrato un elevato tasso di alcool nel sangue, molto più della media prevista dalla legge.
Torna l'incubo bombe a Foggia. La notte scorsa una bomba carta è stata fatta esplodere davanti ad una tabaccheria, in v.le Europa angolo v.le Francia, a Foggia. L'ordigno ha provocato alcuni danni alla vetrina dell'attività nonchè alle mura. La forte esplosione ha fatto scattare l'allarme e sul posto sono arrivati subito i Carabinieri, che hanno fatto partire le indagini, visionando i filmati della zona. Il proprietario riferisce di non aver mai subito minacce ritorsive. L'ipotesi dei Carabinieri porterebbe quindi a pensare ad una rapina andata male.
Ieri sera dopo l'orario di chiusura, intorno alle 20.45, quando il titolare di una tabaccheria, di Foggia sita in corso Giannone, si apprestava a chiudere l'attività è stato aggredito da due persone a bordo di uno scooter che gli si sono affiancati e lo hanno colpito per rubargli l'incasso della serata ben 18mila euro. L'uomo è stato colpito col calcio della pistola dai due incappucciati. I malviventi dopo l'aggressione fuggendo a bordo dello scooter hanno svoltato in una stradina e forse a causa del manto stradale bagnato, sono caduti. Rialzatisi sono ripartiti. Sul posto sono giunti i Carabinieri che hanno trovato la pistola scacciacani, un passamontagna ed un pezzo dello scooter. Queste potrebbero essere delle tracce utili per acciuffare i ladri.
Questa mattina intorno alle 10 circa, è stata rapinata la filiale della Banca Popolare di Puglia e Basilicata di Foggia sita in via Matteotti. Un giovane è entrato nella banca e si è diretto verso le casse, ha oltrepassato il bancone e si è fatto consegnare 5 mila euro. Soldi che pochi istanti prima un cliente aveva versato. Dopo aver preso i soldi, il rapinatore sotto la minaccia di un taglierino si è fatto aprire la porta da un dipendente della banca. Una volta fuori è fuggito. Ora gli inquirenti stanno prendendo visione dei filmati a disposizione della banca.