Un uomo è stato investito da una Ferrari, in via Napolia Foggia, mentre stava uscendo di casa. La vittima che intorno alle 11.30, stava percorrendo via Napoli, all'altezza della chiesa di San Salvatore, è stato travolto da una vettura che sopraggiungeva ad alta velocità, nell'impatto la Ferrari ha anche travolto dei cassonetti dell'immondizia. L'uomo investito è stato ricoverato in ospedale dai sanitari del 118, giunti sul posto, mentre il conducende dell'auto ha riportato alcune ferite lievi.
Cronaca
La polizia di Foggia, ha posto fine ad una storia di estorsioni che durava ormai da quasi tre anni. La vittima in questi anni d'inferno aveva dato al suo aguzzino circa 18mila euro. La cosa strana è che a denunciare il tutto è stata la moglie di uno dei due estorsori. Le due persone arrestate sono, Leonardo Francavilla, 36enne, e Angelo Rendine, 35enne. La storia nacque nel luglio 2011, quando uno degli aguzzini chiese alla vittima del denaro per il danneggiamento della propria autovettura. Per mettere a tacere il tutto, venivano chiesti alla vittima, una somma di 1000 euro. La vittima veniva però continuamente minacciata. La sera di San Valentino, il Francavilla che era agli arresti domiciliari, evase per recarsi dalla vittima, indisturbato visto che quella sera c'era il posticipo di calcio Foggia-Messina e le forze dell'ordine erano alle prese con il servizio di ordine pubblico. L'estorsore, quella sera chiese alla vittima, ulteriori soldi che sarebbero serviti per pagare l'avvocato. Per via delle numerose richieste di denaro, la vittima, dovette ricorrere alla richiesta di un prestito di 10.000 euro, che è stato interamente consegnato in più tranche, con importi variabili tra i 700 e gli 800 euro. Per un totale di circa 18.000 euro.
Nella sua abitazione di Ascoli Satriano, nascondeva un vero e proprio museo archeologico. Due le persone denunciate, un 63enne ed un 59enne, che nascondevano in casa delle collezioni private, di reperti archeologici sottratti allo Stato. I carabinieri che, ormai erano sulle loro tracce da molti anni, visto che i due collezionavano da anni reperti, in parte ereditandoli, tramandandoseli di padre in figlio, ed in parte sottraendoli a i diversi scavi archeologici diffusi nel foggiano. Il patrimonio composto di anfore, piattini, coppe e statuette quasi tutti risalenti al III e V secolo A.C.. La stima del patrimonio è inestimabile in quanto è composta da pezzi rari ed unici.
Ci risiamo, anzi non è mai terminato. Questa notte in via Mogadiscio, all’altezza dell’Istituto ortopedico Banfo, un’Audi A4 SW è stata privata di tutte e quattro le ruote. Ignoti, approfittando del buio per mancanza di illuminazione pubblica causa malfunzionamento, hanno rubato i quattro cerchi in lega dell’automobile. Il danno è elevato.
I residenti lamentano sia maggiori controlli da parte delle Forze dell’Ordine, sia un’adeguata e funzionante illuminazione.
Ancora una volta la delinquenza locale ha colpito cittadini già in difficoltà economiche.
Ne prendano atto i nostri tutori della legge. Non si può continuare a vivere nella paura di risvegliarsi derubati di ciò che quotidianamente è utilizzato per recarsi al lavoro.
Ad Maiora!
NICO BARATTA
Foggia, venerdì 28 febbraio 2014
I carabinieri di Manfredonia hanno arrestato due persone di Mattinata. I due, Antonio Quitadamo 39enne detto Baffino e Francesco Notarangelo 49enne soprannominato Natale, avrebbero spaventato con lettere minatorie e proiettili, un imprenditore turistico di Mattinata. I due avrebbero richiesto, attraverso le lettere denaro, cosa mai avvenuta. La prima missiva venne fatta ritrovare d'innanzi all'attivita sulla maniglia della serranda, dove c'era scritto: "Una settimana di tempo per mettervi in regola, sapete a chi rivolgervi altrimenti il vostro stabile diventerà cenere. Non avvisate le forze dell'ordine per il quieto vivere, distinti saluti". Dentro la lettera c'erano anche tre proiettili calibro 9,21. L'imprenditore ha avuto, però la forza di denunciare il tutto. A distanza di qualche giorno, la vittima riceveva una nuova minaccia. Questa volta veniva lanciata nel cortile della sua casa una bottiglia incendiaria, episodio che non ha causato feriti. Alcuni giorni più tardi, lo stesso imprenditore, riceveva delle telefonate anonime, minatorie:" Quello che è successo alla tua macchina è un avvertimento, sai a chi rivolgerti!". Dopo una serie d'indagini i carabinieri sono riusciti a risalire agli esecutori delle minacce.