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Attualità

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larinascitapossibileZONA INDUSTRIALE DI MACCHIA, RISCHIO DI UN CONFLITTO ANACRONISTICO TRA DUE POPOLAZIONI
Nei giorni della nostra Festa Patronale abbiamo avuto l’occasione di leggere la Lettera Pastorale dell’Arcivescovo di Manfredonia, pubblicata, il 16 settembre 2021, sul Periodico “VOCI E VOLTI” dell’Arcidiocesi. A pagina 15 dell’inserto, che riproduce integralmente quella lettera, si possono leggere le seguenti parole dell’Arcivescovo:
“Mi permetto, anche se sono convinto che non è ruolo della Chiesa e del suo Magistero intervenire con osservazioni di tipo ‘politico’, che spettano alle autorità democraticamente istituite secondo la Costituzione, di suggerire un possibile progetto, che potrebbe essere di aiuto all’ambiente e responsabilizzare maggiormente la popolazione tutta. Forse è tempo di pensare anche alla modifica dei confini delle istituzioni comunali rimasti fermi all’età del ventennio fascista. Di sicuro sarebbe più coinvolgente e responsabile se l’area industriale ex Enichem, dismessa e non del tutto bonificata e a continuo rischio di ‘bomba ecologica innescata’, passasse all’amministrazione di Manfredonia…”.
Il sindaco d’Arienzo era a conoscenza di questa sorprendente proposta? Ora che ne ha contezza, che ne pensa? Scenderà in campo, come è suo dovere, per difendere la nostra Istituzione Comunale? Qual è in merito il pensiero del Presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Vergura?
Lo Schieramento Civico “La Rinascita Possibile” ritiene che su questo argomento sia opportuno convocare il Consiglio Comunale.

Schieramento civico La Rinascita Possibile

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spicgilGli interventi di Rosa Barone e della Commissaria Straordinaria Adriana Sabato
Pedretti, segretario nazionale: “Città fondamentale non solo per la sua storia, ma per il futuro”
Forte: “Nella nostra regione, ancora da assegnare il 42% delle terre confiscate alla mafia”
Carmeno: “Un errore chiudere 7 tribunali, non ci sono aule per celebrare i processi”
Ciampolillo: “A Cerignola centinaia di volontari da tutta Italia negli ultimi 10 anni”

CERIGNOLA In 10 anni, grazie ai campi di formazione e lavoro promossi da SPI, Libera e Arci, centinaia di giovani studenti volontari sono giunti da tutta Italia per lavorare nei terreni di Cerignola confiscati alla mafia. “Terra Aut”, un lembo di territorio che la cooperativa sociale AlterEco è riuscita a trasformare in un esempio di riscatto, a Cerignola rappresenta oltre un decennio di attività sociali, educative, di formazione-lavoro e inclusione. Da questa esperienza, sta per nascere una vera e propria masseria sociale con un B&B e una bottega sociale. Il progetto, ricordando un celebre discorso del giudice Paolo Borsellino, si chiama “Il fresco profumo della libertà”. A parlarne sul palco, mostrando anche le immagini di un video che documenta il percorso intrapreso finora, è stata Dora Giannatempo, socia-fondatrice della cooperativa sociale AlteEco.
Una realtà sostenuta concretamente e con forza, in tutti questi anni, dallo SPI Cgil Puglia e dalla declinazione provinciale di Foggia del Sindacato Pensionati, tanto da divenire l’esempio su cui, mercoledì 29 settembre, l’organizzazione sindacale ha costruito il primo focus regionale sulle realtà che in Puglia costruiscono modelli di sviluppo a partire dal riutilizzo sociale, etico e produttivo dei terreni confiscati alla criminalità. La questione è stata al centro dell’evento pubblico intitolato “Legalità, diritti e terre liberate”.
“In Puglia, il 42% dei terreni confiscati alla mafia non è stato ancora assegnato”, ha ricordato Gianni Forte, segretario generale SPI Cgil Puglia, “ed è necessario che a questo ritardo si ponga rimedio al più presto, per costruire nuovi percorsi di riscatto come quello realizzato qui a Cerignola”. Rosa Barone, l’assessora al Welfare della Regione Puglia intervenuta all’incontro, ha assicurato che il suo impegno personale e della giunta regionale su questo punto sarà massimo. Significative, in tal senso, anche le dichiarazioni di Adriana Sabato, Commissaria straordinaria del Comune di Cerignola, che ha elogiato l’opera del sindacato e della rete di associazioni nazionali e cittadine impegnate nell’antimafia sociale. Su legalità, diritti e ruolo centrale delle donne è intervenuta Tina Pizzolo, responsabile del Coordinamento Donne dello SPI Cgil Foggia.
Al Cinema Teatro Roma, dove si è svolto il focus pubblico, è intervenuto anche Ivan Pedretti, segretario generale dello SPI Cgil nazionale. “Sono qui a Cerignola perché questa città per noi sarà sempre importante: qui è nato uno dei più grandi segretari della Cgil, Giuseppe Di Vittorio, credo che abbiamo un dovere anche verso di lui, quello di ricostruire un territorio libero dalla malavita. Tutte le scelte, le iniziative, gli investimenti da farsi a sostegno di chi combatte contro la mafia trovano il sindacato in prima linea”, ha detto Pedretti.
Nei loro interventi, il segretario provinciale dello SPI Cgil Foggia, Alfonso Ciampolillo, e il segretario generale CGIL Foggia, Maurizio Carmeno, sono partiti da un dato drammatico: sono commissariati per infiltrazioni mafiose i tre comuni più grandi della provincia. Insieme, Foggia, Cerignola e Manfredonia contano 258mila abitanti sui 601mila complessivi della Capitanata.
“La lotta alla criminalità organizzata non si combatte soltanto per via giudiziaria, ma certo non aiuta il fatto che in provincia di Foggia siano stati chiusi 7 tribunali e che spesso ci siano difficoltà a trovare aule per celebrare i processi”, ha dichiarato Carmeno, che poi ha centrato l’attenzione sulla situazione sociale e occupazionale della Capitanata: “Quella di Foggia è la provincia con la percentuale più alta di disoccupazione in tutta la Puglia. Da parte della politica non sembra esserci la piena consapevolezza di quanto sia drammatica la situazione, non solo nelle grandi città dove in tanti quartieri periferici molti anziani con difficoltà deambulatorie vivono in palazzi senza ascensore, ma anche nei paesi più piccoli”.
“Laboratori sociali come quello che abbiamo contribuito a costruire a Cerignola, sostenendo l’esperienza di AlterEco”, ha aggiunto Ciampolillo, “servono ad andare oltre la rassegnazione, partendo proprio da questa terra, per restituire ad essa il coraggio e la prospettiva concreta per costruire il futuro”.

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spicgilRisultati conseguiti e nuove iniziative per contrastare la mafia con lavoro e integrazione
Il 29 settembre a Cerignola il segretario nazionale SPI Cgil Ivan Pedretti
Interventi dell’assessore Rosa Barone e della Commissaria Adriana Sabato

CERIGNOLA Ci saranno anche Ivan Pedretti, segretario generale dello SPI Cgil nazionale; l’assessore al Welfare della Regione Puglia, Rosa Barone; e la Commissaria straordinaria del Comune di Cerignola, Adriana Sabato, all’evento organizzato dal Sindacato Pensionati della Cgil per presentare risultati e prospettive delle esperienze in campo in tema di “Legalità, diritti e terre liberate”. Mercoledì 29 settembre, alle ore 9.30, al Cinema Teatro Roma di Cerignola, si farà il punto sul percorso intrapreso nella città più importante del Basso Tavoliere e le prossime iniziative che, partendo dalla confisca e nel riutilizzo in chiave sociale dei terreni e dei beni confiscati alle mafie, sta costruendo prospettive di integrazione, produzione etica, diritti e lavoro per il territorio.
Ad aprire i lavori saranno i saluti di Gianni Forte, segretario generale dello SPI Cgil Puglia, e della Commissaria straordinaria del Comune di Cerignola Adriana Sabato. A introdurre i temi della giornata, invece, sarà Alfonso Ciampolillo, segretario provinciale dello SPI Cgil Foggia. Toccherà a Rosa Barone, assessore al Welfare della Regione Puglia, illustrare misure e azioni poste in essere dall’ente regionale sulla fondamentale questione della legalità e dei diritti in una città e una provincia che da anni lottano per contrastare violenza e condizionamenti della criminalità organizzata.
Un tema che coinvolge direttamente anche la formazione e l’educazione delle nuove generazioni, ambito sul quale terrà il suo intervento Maria Aida Episcopo, provveditrice agli Studi di Foggia. Seguirà l’intervento di Maurizio Carmeno, segretario generale Cgil Foggia. Una testimonianza diretta delle esperienze messe in campo concretamente arriverà da Dora Giannatempo, responsabile formazione della cooperativa sociale “AlterEco” di Cerignola. A seguire, l’intervento di Tina Pizzolo, responsabile del Coordinamento Donne dello SPI Cgil Foggia. La conclusione sarà affidata a Ivan Pedretti, segretario generale dello SPI Cgil nazionale.
Da Comune sciolto per infiltrazioni mafiose a punto di riferimento per la costruzione di un nuovo modello di riconquista della legalità e dei diritti: è a questo percorso di riscatto sociale, etico, produttivo e occupazionale che si candida concretamente Cerignola, città che negli ultimi anni ha saputo offrire esempi concreti, tangibili e innovativi nel campo della legalità e dei diritti grazie a iniziative che vedono insieme le istituzioni, il sindacato e le espressioni migliori del mondo cooperativistico e associazionistico.
“Non possiamo dare spazio alla rassegnazione o, peggio ancora, al rischio di assuefarci a uno stato di cose che spesso mortifica le potenzialità di un territorio e la volontà di riscatto della stragrande maggioranza della popolazione”, ha dichiarato Alfonso Ciampolillo, segretario provinciale dello SPI Cgil Foggia. “Occorre dare continuità alle iniziative intraprese e potenziarle ulteriormente, sulla base delle esperienze maturate in questi anni”.

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comunesanseveroLA BIBLIOTECA COMUNALE “A. MINUZIANO” DESTINATARIA DI UN CONTRIBUTO DI NOVEMILA EURO PER ACQUISTO DI LIBRI.

L’Amministrazione Comunale – Assessorato alla Cultura comunica che la Biblioteca Comunale “A. Minuziano”, anche per quest’anno, è rientrata tra i destinatari di un contributo di oltre novemila euro del Ministero dei Beni Culturali, finalizzato all’acquisto di libri e materiale librario per ampliare l’offerta culturale della nostra Biblioteca.

Un risultato soddisfacente, frutto dell’attento lavoro svolto dall’Assessorato alla Cultura e dal personale della Biblioteca, particolarmente sensibili alle necessità della Biblioteca stessa e sempre attenti alle esigenze dei numerosi utenti e alla promozione delle attività della Biblioteca anche attraverso la partecipazione a bandi per il continuo ampliamento e aggiornamento del patrimonio librario.
Con D.D.G. n. 550 del 01.09.2021 la domanda del Comune di San Severo è stata accolta e la Biblioteca Minuziano è, pertanto, rientrata tra i beneficiari di tali contributi che saranno a breve erogati. Gli acquisti della Biblioteca Minuziano dovranno essere effettuati presso tre diverse librerie con codice Ateco 47.61 presenti sul territorio, così come prevede il D.D.G.
“Non nascondiamo la soddisfazione per aver ottenuto ancora una volta un finanziamento ministeriale per la nostra Biblioteca – dichiarano il Sindaco Francesco Miglio e l’Assessore alla Cultura Celeste Iacovino -, attraverso il quale si potranno acquistare molti libri che andranno ad incrementare le sezioni rivolte agli adulti, agli studenti e ai più piccoli. San Severo che da anni è riconosciuta dal Ministero dei Beni Culturali come <<città che="" legge="">> non si smentisce neanche sui numeri. Siamo infatti altresì soddisfatti dell’incremento delle presenze di questi mesi (nonostante le continue restrizioni e la chiusura parziale della struttura per i lavori) e per il progetto #Liberlibri rientrante nel finanziamento regionale “Community Library. La Biblioteca, è da sempre fonte di benessere e cuore pulsante della nostra comunità. I dati sull’affluenza e i feedback positivi degli utenti non fanno altro che sottolineare la percezione della nostra Biblioteca come luogo aperto e fruibile. Le opportunità di accesso alla lettura mantengono alti i livelli di socialità e creano ricadute positive sul benessere individuale e collettivo”.

l’Addetto Stampa
Michele Princigallo

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cgilCERIGNOLA Attivare un presidio fisso di Polizia o, in alternativa, prevedere che più volte, nell’arco della giornata, poliziotti e militari dell’Arma si alternino nel recarsi nella struttura ospedaliera per prevenire con la loro presenza eventuali situazioni di tensione; concordare con Prefettura e direzione sanitaria, il potenziamento e la concreta attuazione del protocollo di sicurezza già esistente; prevedere modalità che disciplinino l’accesso dei cittadini alle strutture per garantire la loro sicurezza e quella degli operatori sanitari.

Sono queste alcune delle osservazioni di FP Cgil sull’emergenza riguardante l’Ospedale Tatarella di Cerignola, dove la recente aggressione ai danni degli infermieri del Pronto Soccorso, con danneggiamenti anche alle strumentazioni della struttura, è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi.
“La situazione di insicurezza e malessere vissuta da medici, infermieri e personale del nosocomio, purtroppo, non è legata a singoli accadimenti isolati ma a uno stato di cose che si protrae da molto tempo”, ha spiegato la FP Cgil Foggia attraverso una nota.
“La nostra solidarietà e quella dell’intera Comunità Cerignolana a medici, infermieri e personale dell’Ospedale Tatarella deve essere accompagnata alla messa in atto di azioni di prevenzione di questi atti di violenza, per evitare che continuino a verificarsi e scongiurare il rischio che possano portare a conseguenze ancora più gravi. La questione sicurezza è fondamentale ed è una precondizione irrinunciabile per assicurare la necessaria serenità sia a chi opera nel nosocomio sia ai cittadini che si recano nella struttura. Cerignola è una grande città, l’Ospedale Tatarella è un presidio del diritto alla salute nel quale medici e infermieri lavorano con impegno e professionalità. Non possiamo accettare o peggio ancora assuefarci a un clima di costante tensione che minaccia l’incolumità degli operatori, l’integrità di strutture e strumentazioni e, di conseguenza, mette a rischio anche i cittadini in attesa di essere visitati e curati”.

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