Condividi con

FacebookMySpaceTwitterGoogle BookmarksLinkedinPinterest

Chi c'è online

Abbiamo 442 visitatori e nessun utente online

Attualità

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

ospedalesan giovanni rotondoQuesta mattina il Segretario di Stato Vaticano ha benedetto e tagliato il nastro ai nuovi reparti di Pronto Soccorso, Centro Trapianti di Cellule Staminali Emopoietiche e Geriatria Sub Intensiva dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza

Il Segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, ha visitato stamattina l’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, l’Opera di San Pio da Pietrelcina a San Giovanni Rotondo.
Al suo arrivo in Ospedale – dove ha inaugurato i nuovi reparti di Pronto Soccorso, Centro Trapianti di Cellule Staminali Emopoietiche e Geriatria Sub Intensiva – il Cardinale è stato accolto dal presidente padre Franco Moscone, dal direttore generale Michele Giuliani e dai membri del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza. Alle inaugurazioni ha partecipato anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

Il nuovo Pronto Soccorso
Nella prima tappa del percorso il cardinale Parolin ha impartito la benedizione e tagliato il nastro al nuovo Pronto Soccorso (PS) dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza. Durante la fase acuta dell’emergenza pandemica da COVID-19 si è riscontrato che i Pronto Soccorso italiani non erano adeguati alla nuova situazione di emergenza. La nuova struttura è dotata di un pre-triage che serve per accogliere chiunque si rechi al Pronto Soccorso e per indirizzarlo, in base alla sintomatologia, verso il percorso più indicato. Il nuovo PS si estende adesso su una superficie totale di 630 mq e comprende un’area azzurro/arancione (codice 2-3) per pazienti meno gravi, con relativo triage, una sala di attesa, tre ambulatori visita e un’area dedicata all’Osservazione Breve Intensiva (O.B.I.) con 9 posti letto. Qui saranno assistiti pazienti che non necessitano di ricovero immediato, ma di una terapia con osservazione per un approfondimento diagnostico che può durare poche ore o alcuni giorni.

Il nuovo Centro Trapianti di Cellule Staminali Emopoietiche
Nella seconda tappa il Cardinale ha tagliato il nastro al nuovo Centro Trapianti (CT) di Cellule Staminali Emopoietiche, una struttura tecnologicamente all'avanguardia, che dispone di 7 camere protette tutte a pressione positiva, con la possibilità di invertire la pressione in caso di necessità, per complessivi 10 posti letto. È un centro pensato e studiato secondo gli standard più innovativi affinché i pazienti, che già devono affrontare una malattia importante, con tempi di ricovero molto lunghi, possano avere un comfort eccellente. All’interno del CT è stata identificata una stanza dedicata agli studi di FASE 1 per terapie cellulari. Ad assistere i pazienti c’è un team composto da infermieri, medici e psicologici specializzati. Dopo l’atto dirigenziale della Regione Puglia, che ha notificato il mantenimento dell’accreditamento per il nuovo Centro Trapianti, nel mese di ottobre ha avuto luogo la visita ispettiva per l’accreditamento internazionale JACIE e quella del Centro Nazionale Trapianti, nel corso della quale sono stati riconosciuti i livelli di eccellenza raggiunti. Il Centro Trapianti di Cellule Staminali Emopoietiche dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza – leader non solo della Puglia, ma di tutto il Meridione d’Italia – è in attesa dell’ufficialità dell’accreditamento grazie al quale sarà possibile iniziare a trattare i pazienti ematologici utilizzando anche le più innovative procedure terapeutiche che utilizzano le CAR-T.

La nuova Geriatria Sub Intensiva
Nella terza ed ultima tappa, il cardinale Parolin ha inaugurato i nuovi ambienti che ospiteranno la Geriatria Sub Intensiva. Gli anziani che giungono in ospedale in condizioni di emergenza-urgenza il più delle volte sono in condizioni critiche e necessitano di un trattamento intensivo. Da alcuni anni l’Unità di Geriatria dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza ha riservato al proprio interno alcuni posti letto per la terapia sub-intensiva, dove vengono trattati circa 150 casi/anno che presentano elevata criticità ed un elevato livello di fragilità. In Sub-Intensiva è possibile effettuare il monitoraggio dei parametri vitali e l’erogazione della ventilazione meccanica a cui si associa la metodologia geriatrica. Il progressivo aumento delle richieste di ammissione in questo setting assistenziale ha reso necessario creare dei nuovi posti. La nuova area utilizzata si sviluppa su una superficie di circa 420 mq ed è composta da una zona dedicata all’attività medico sanitaria – sala medici, sala visita, locali di servizio – e una zona di isolamento dedicata con 8 stanze di degenza per complessivi 10 posti letti di Terapia Sub-Intensiva.

Le dichiarazioni del cardinale Parolin
«La visita fatta oggi – ha dichiarato il cardinale nel suo discorso finale al termine della visita in Ospedale – mi ha permesso di toccare con mano quello che l’arcivescovo, padre Franco Moscone, mi raccontava: Casa Sollievo della Sofferenza è un gioiello ed io sono davvero pieno di gioia per questo incontro. Forse tutto questo che abbiamo visto oggi – ha proseguito riferendosi alle inaugurazioni dei nuovi reparti – è da considerarsi parte del paradigma suscitato dalla ormai nota frase pronunciata da Padre Pio il 5 maggio 1956 in occasione dell’inaugurazione di Casa Sollievo: ‘È stato deposto nella terra un seme che il Signore riscalderà con i Suoi raggi d’amore’. Adoperiamoci tutti affinché questo seme prosperi e fruttifichi costantemente in modo che l’Opera sia sempre più luogo di concreto e prezioso sollievo nei confronti di tutti i sofferenti che ad essa si affidano».

«Io vorrei profondamente ringraziare tutti gli operatori di Casa Sollievo della
Sofferenza – ha poi affermato il Segretario di Stato Vaticano –. Ho percepito oggi che qui dentro non solo si lavora in maniera seria e tecnicamente eccellente, ma c’è soprattutto un grande spirito, quello di Padre Pio, che continua a vivere ed essere presente in tutti voi operatori. Vi invito davvero a conservare questo carisma perché questa struttura, questa istituzione possa continuare ad essere un segno della presenza e dell’azione della Chiesa. Grazie, andate avanti, coraggio! Sono contento che sia presente anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e sono contento delle parole che ha pronunciato che ci dicono come la Regione vuole continuare a sostenere, appoggiare e aiutare secondo le sue competenze questa istituzione».

«Vi porto naturalmente il saluto del Papa e come lui fece nel mese di luglio da quella finestra del Policlinico Gemelli, vorrei affermare anche io qui l’impegno della Santa Sede nelle sue varie espressioni perché le strutture della sanità cattolica, e questo Ospedale in particolare, possano continuare ad essere quello che sono sempre state. Casa Sollievo ha un grande passato, ma soprattutto un grande futuro al servizio della popolazione di questa regione e delle regioni limitrofe e vorrei quindi esprimere questo impegno da parte mia e da parte della Santa Sede ad appoggiare questo Ospedale in tutte le maniere possibili».

«Mettiamoci tutta la nostra volontà, il nostro coraggio – ha concluso il Cardinale – perché l’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza sia all’altezza della sua vocazione e della sua missione: vocazione e missione che sono state affidate da Padre Pio. Buon Natale a tutti voi, che questo Natale porti tanta gioia e tanta serenità nel cuore di ciascuno, che sia un Natale in cui riprendiamo il nostro cammino con più determinazione».

La dichiarazione del direttore generale Michele Giuliani
«Mi sento innanzitutto in dovere di ringraziare il cardinale Parolin per la sua visita e per il suo messaggio forte di vicinanza all’Opera di San Pio – ha sottolineato il direttore generale dell’Ospedale di San Giovanni Rotondo, Michele Giuliani –. Ringrazio anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per la sua presenza qui oggi. Un ringraziamento accorato va a tutto il personale di Casa Sollievo: 2.700 uomini e donne legati all’Istituto da un profondo senso di appartenenza. Sono loro che hanno dato il massimo in questo 2021 per riprendere l’attività dopo la pandemia e riportarla a regime, permettendoci così di erogare prestazioni sanitarie con indicatori di complessità sempre più elevati. Da questi 2.700 professionisti trarremo la forza per continuare a lavorare per il territorio e per dare risposte a tutti i pazienti che quotidianamente, da ogni parte d’Italia, si rivolgono al nostro Ospedale per alleviare le loro sofferenze».

Ufficio della Comunicazione e Relazioni Esterne
IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza
Nicola Fiorentino, giornalista

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

bimbi
“La tragedia di Stornara non è stata una fatalità, in tutta la provincia baracche e ghetti invivibili”
“Si lavori subito a un cronoprogramma di interventi per sanare una situazione contro i diritti umani”

FOGGIA “In provincia di Foggia sono centinaia i bambini ‘invisibili’ presenti nei ghetti. Vivono in baracche fredde d’inverno e roventi d’estate, in condizioni che negano loro i più basilari diritti alla salute, alla scuola, a crescere in luoghi caldi e sicuri, con un abbigliamento adeguato e una situazione igienico-sanitaria dignitosa. Quei bambini spesso sono fuori da un moderno sistema di educazione e inclusione”.
Sono Anna Lucia Celentano, presidente della Camera Minorile di Foggia, e Maria Emilia De Martinis, presidente del Comitato Unicef di Foggia a tornare sull’immane tragedia di Stornara, dove due bambini sono morti a causa di un incendio che ha distrutto la baracca nella quale erano costretti a vivere.
NON E’ UNA FATALITA’, IL PRECEDENTE DEL 2018. “Non stiamo parlando di una fatalità, ma di conseguenze tragicamente preventivabili alla luce di una situazione di diffuso, persistente e clamoroso degrado sociale che mette quotidianamente in pericolo donne, uomini, anziani e soprattutto bambini condannati a sopravvivere nelle baraccopoli. La situazione è sotto gli occhi di tutti, da anni, e per questo è fondamentale intervenire subito. Già nel 2018 c’era stata una operazione di sgombero che aveva visto coinvolti diversi ghetti come Borgo Tre Titoli e Borgo Tressanti. Nel giro di qualche mese si erano ripopolati. Più volte abbiamo segnalato la situazione drammatica di questi ghetti da un punto di vista igienico-sanitario. Sono sempre i minori a farne le spese. A nulla sono servite le richieste dello scuolabus e di interventi a favore di questi nuclei familiari che sono vittime dell’indifferenza e della mancanza di progettualità in loro favore”.
INTERVENIRE SUBITO. “Chiediamo che sia redatto e reso pubblico un preciso cronoprogramma di interventi che indichi quali azioni saranno compiute per affrontare la situazione, da quali enti e soggetti, con quali risorse e in che tempi. Chiediamo un immediato e concreto intervento dei sindaci dei Comuni interessati, della Prefettura e del Commissario straordinario del Comune di Foggia. Siamo naturalmente a disposizione per dare il nostro contributo. Lo ribadiamo: considerate le emergenze emerse sulle condizioni di vita all’interno del ghetto, è necessario varare un programma di interventi che indichi responsabilità, risorse e tempi di realizzazione”.
NESSUN ESSERE UMANO CI E’ ESTRANEO. “Non esistono ‘bambini stranieri’, nessun essere umano ci è estraneo. In provincia di Foggia, all’interno della stessa città capoluogo e nel cuore del tessuto urbano non solo in periferia, persistono situazioni di inaccettabile degrado abitativo, con tante famiglie costrette a vivere in luoghi che non hanno i servizi, il calore, le condizioni di vivibilità che una vera casa deve garantire. La provincia di Foggia deve iniziare da qui, dal sanare queste situazioni, per risalire dal baratro in cui sembra piombata e costruire un presente capace di restituire alla collettività un barlume di fiducia nel futuro”.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

cia
Meno limiti e costi inferiori per l’ampliamento delle attività, contro il giogo degli asservimenti
Carrabba: “Si a riuso e trasformazione dei fabbricati con l’incremento dell’indice di edificabilità”

“L’ampliamento delle attività produttive delle aziende agricole, senza limitazioni di superficie coperta e di volume, è un’ottima cosa. Per questo motivo CIA Agricoltori Italiani della Puglia ritiene che la proposta di legge di cui si è fatto promotore il consigliere regionale Antonio Tutolo sia da sostenere”. E’ Raffaele Carrabba, presidente regionale dell’organizzazione sindacale degli agricoltori, a intervenire sull’iniziativa legislativa promossa dall’ex sindaco di Lucera. La proposta risponde modernamente, e nel rispetto del paesaggio, alle richieste da parte di tutto il mondo agricolo di snellire l’iter burocratico finalizzato all’ottenimento dei permessi. Un intervento che parte dalla modifica della legge regionale 56 del 31 maggio 1980 su “Tutela e uso del territorio”. L’esigenza avvertita dagli imprenditori agricoli, infatti, è quella di poter programmare ampliamenti delle proprie aziende nel rispetto di tutti i vincoli, semplificando e uniformando le procedure per l’insediamento in zona agricola e prevedendo una più estesa possibilità di uso edilizio per lo sviluppo imprenditoriale del comparto primario e delle attività ad esso connesse.
Si tratta, dunque, di una proposta di legge che permette alle aziende che realizzano opifici di poterlo fare asservendo le superfici di proprietà, evitando l’acquisto di asservimenti da terzi che comporta un notevole aggravio di costi.
Per CIA Puglia, è fondamentale agevolare gli investimenti con procedure autorizzative più snelle, meno dispendiose, capaci di garantire la precedenza a interventi di riuso e trasformazione dei fabbricati esistenti, anche attraverso l’incremento dell’indice di fabbricabilità fondiaria, così da sottrarre che investe alle dinamiche speculative del mercato che riguarda gli asservimenti.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

comunesanseveroL’ISTAT CERTIFICA LA CRESCITA DELLA POPOLAZIONE A SAN SEVERO. SONO 50.284 I CITTADINI RESIDENTI AL 1 GENNAIO 2021 CON UN NOTEVOLE INCREMENTO RISPETTO AL 1 GENNAIO 2020.

Sono 50.284 i cittadini residenti a San Severo alla data del 1 gennaio 2021. E’ quanto si evince dall’ultimo aggiornamento pubblicato sul sito dell’ISTAT in data 9 dicembre 2021 (Popolazione Residente - per età, sesso e stato civile) al 1° gennaio 2021).

L’ISTAT comunica che gli uomini sono 24.489 e le donne 25.795 per un totale complessivo di 50.284 unità al 1 gennaio 2021.
“Il dato diffuso è di assoluto rilievo perché riporta San Severo oltre la soglia dei 50mila abitanti – dichiara il Sindaco Francesco Miglio – con un incremento di 788 cittadini residenti rispetto al 1 gennaio 2019, quando l’ISTAT contava 49.496 sanseveresi residenti. Mi corre l’obbligo di precisare che mentre in tutta Italia si registra un vistoso caldo demografico e di cittadini residenti, a San Severo viene certificato un incremento della popolazione. Peraltro il dato diffuso dall’ISTAT è ancora difforme ed in negativo rispetto a quello che risulta al nostro Ufficio Demografico dove alla data del 17 novembre 2021 si registrano 51.109 cittadini residenti. E’ quindi prevedibile che al prossimo rilevamento, l’ISTAT certificherà un ulteriore incremento della popolazione residente a San Severo. Siamo felici di questo dato rilevato, in controtendenza nazionale. San Severo guarda con fiducia al futuro”.

Il Responsabile Ufficio Stampa
Michele Princigallo

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

panchine rosseGiovedì 16 dicembre, alle 10.30, l’inaugurazione nella Villa Comunale di Vico del Gargano

VICO DEL GARGANO Si terrà giovedì 16 dicembre 2021, nella Villa Comunale di Vico del Gargano alle ore 10 30, l’inaugurazione di una panchina rossa come segno e simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. L’evento, organizzato dall’Amministrazione comunale in collaborazione con l’associazione anti-violenza “Il filo di Arianna”, è stato significativamente intitolato “D’amore si vive, non si muore”.
“Sono felice che l’input per questa iniziativa sia arrivato dal Consiglio comunale”, ha dichiarato il sindaco Michele Sementino. “Abbiamo deciso di collocare la panchina rossa all’interno della Villa Comunale, in prossimità della scuola media di Vico del Gargano, affinché il messaggio contro la violenza sulle donne raggiunga le persone di tutte le età che ogni giorno frequentano uno degli spazi di aggregazione più importanti. Vogliamo che quella panchina sia sotto gli occhi di tutti, ogni giorno, perché il cambiamento culturale necessario a sconfiggere la violenza di genere va coltivato e sostenuto tutti i giorni, in ogni momento”.
L’inaugurazione della panchina rossa è stata inserita anche all’interno del programma degli eventi natalizi.
“Quest’anno, come già nelle scorse edizioni, il cartellone degli appuntamenti che animeranno le festività comprende diversi eventi dedicati alla solidarietà e alla sensibilizzazione su questioni e tematiche importanti”, ha aggiunto Sementino. “Ci è sembrato giusto e opportuno, con la collaborazione di tutti, utilizzare anche l’occasione fornita dalle festività per dare ancora più rilievo a iniziative come quella riguardante la panchina rossa”.
L’ALBERO DI NATALE DELL’AIL. Il filo rosso dell’impegno sociale da cui muove l’iniziativa di giovedì 16 dicembre ha caratterizzato anche un’altra iniziativa: i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione e tutti gli impiegati e i dirigenti del Comune di Vico del Gargano, acquistando le sfere dell’AIL, hanno allestito in Municipio un albero di Natale solidale. Il ricavato aiuterà la ricerca scientifica dell’Associazione Italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma.
“Sia nel caso della panchina rossa sia per l’albero dell’AIL”, ha spiegato il sindaco Michele Sementino, “l’unione d’intenti, la collaborazione e la condivisione da parte di tutti rendono il messaggio più forte, più concreto e credibile. Ringrazio ogni singolo consigliere comunale, dipendente e dirigente per aver dato il proprio contributo, così come rivolgo il mio ringraziamento a quanti hanno sostenuto l’iniziativa del 16 dicembre”.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)