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Spettacolo, cinema, arte e cultura

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via francigena

Giunto nella fase conclusiva il progetto di cooperazione interterritoriale “Cammini d’Europa: Rete Europea di storia, cultura e turismo”, finanziato dall'Unione Europea con il Programma Leader, PSR Campania 2007/2013, coinvolge 16 GAL italiani di Emilia Romagna, Abruzzo, Campania e Puglia. Il prossimo appuntamento, giovedì 10 settembre alle ore 10.00 in Puglia e precisamente a Monte Sant’Angelo, in provincia di Foggia. L’evento, che si svolgerà nella sala conferenze della biblioteca comunale del convento delle Clarisse, è incentrato sulla grande opportunità di sviluppo del territorio del Gal Gargano attraverso la valorizzazione e la promozione del Cammino dell’Angelo, lungo la Via Francigena del Sud. A confrontarsi sulla tematica del convegno, tra gli altri, i referenti delle istituzioni locali, rappresentanti dei GAL partner del progetto Cammini d’Europa ed esperti di itinerari culturali e di pellegrinaggio. In particolare, dopo i saluti di Francesco Schiavone presidente del GAL Gargano, Padre Ladislao Suchy rettore Basilica di San Michele Arcangelo, Nicola Ciarleglio responsabile Gal Titerno del progetto “Cammini d’Europa: rete europea di storia, cultura e turismo”, interverranno: Giovanni Granatiero responsabile Misura 421 della Regione Puglia, Giovanni Pattoneri coordinatore del progetto “Cammini d’Europa, rete europea di storia cultura e turismo”, Massimo Tedeschi presidente Associazione Europea Vie Francigene, Bruno Cesca referente del Cammino dei Longobardi – Rete Europea del Consiglio d’Europa, Pierfrancesco Rescio archeologo docente presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. A moderare i lavori Luigi Scuro responsabile cooperazione interterritoriale del Gal Gargano. Seguirà una degustazione di prodotti tipici del GAL Gargano nonché la visita alla Grotta di San Michele Arcangelo nella Basilica dell’Arcangelo, in Monte Sant’angelo.

COMUNICATO STAMPA

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pomodori
Sabato 5 e domenica 6 settembre stand, prodotti tipici all'asta, concerti e un convegno sul pomodoro dalla semina alla tavola con agronomi, imprenditori agricoli e chef
I produttori non si rassegnano alla crisi del pomodoro: vale ancora oro per gli agricoltori di Capitanata, terra che detiene il primato nella coltivazione dell'alimento cardine della dieta mediterranea. Schiacciati dalle logiche della grande industria e costretti a svendere il raccolto per il crollo vertiginoso dei prezzi, gli imprenditori agricoli rispondono con la "Sagra dell'oro rosso", un'ode al prodotto simbolo della provincia di Foggia. La prima edizione si terrà sabato 5 e domenica 6 settembre a Borgo Incoronata.
Alle 18 aprono gli stand e alle 19.30 i prodotti tipici locali andranno all'asta. A partire dalle 20.30, torna Miss e Mister Incoronata, appuntamento giunto alla sua ottava edizione: quest'anno il concorso di bellezza è inserito nel programma della due giorni. Nel corso della serata di musica e divertimento, si esibirà anche la scuola di danza "Blu Fantasy" di Nadia Pandiscia. A presiedere la giuria il regista Francesco Gitto.

Domenica 6 settembre si comincia al mattino, alle 9: nel borgo arrivano i gonfiabili di Lunabus, l'animazione per i bambini e le mascotte di Sky Village. Alle 9.30 agronomi, produttori, consumatori e cuochi si confronteranno in una tavola rotonda sul tema "L'oro rosso dalla semina alla tavola". Interverrà lo chef Peppe Zullo. Alle 17.30, sul palco allestito nella piazza principale, musica dal vivo con la band "The Outlaw" e alle 19 si balla con il laboratorio di tarantella dell'Associazione Ethnos. Alle 20 un altro concerto: questa volta tocca al celebre rapper Shoek e al suo gruppo I.M.S., il cantautore cristiano che celebra Dio con il suo Gospelrap e che nel 2013 ha partecipato alla trasmissione "Italia's got talent". Alle 21, Michele dell'Anno e Giustina Ruggiero proporranno la loro Fantasia di canzoni napoletane, con la partecipazione di Michele Norillo. Gran finale alle 22 affidato ai Tarantula Garganica e Marta dell'Anno in concerto: la loro tournée "'nda nu litte d'amore" porta nel borgo rurale musiche e danze del Gargano.
L'evento, organizzato da Luciana Patrizio, Mara Patrizio, Pasquale Bruno e Raffaele Pepe, è patrocinato dal Comune di Foggia.

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museoCON TANTE NOVITÀ: PER LA PRIMA VOLTA IN ASSOLUTO UNA SCUOLA DI RAP
Corsi di musica, laboratori, corsi avanzati con Rolli e Zifarelli, masterclass e appuntamenti live in programma anche quest'anno
a Mattinata


Dopo il Mattinata Festival sta per ricominciare l'anno scolastico in musica del MAD Music Art Doing di Mattinata.
Ad ottobre ripartono, infatti i corsi di Musica del MAD Music School. Tante le novità di quest'anno, tra cui i corsi di Musica popolare, a cura dei garganici Sud Folk (Bernardo Bisceglia - mandolino e mandola; Michele Bisceglia - Tammorra; Luigi Pagliara - chitarra battente e chitarra francese) e soprattutto, novità assoluta, la New School of Rap, un'idea che nasce per la prima volta in assoluto a Mattinata e che sarà interamente curata dal rapper Sir Donuts, alias il musicista e produttore Donato Turano.
"Abbiamo voluto intercettare e accontentare una fetta di giovani musicisti fuori dai circuiti tradizionali, - spiega il direttore artistico della scuola Pasquale Arena - favorendo la nascita, anche sul nostro territorio, di un filone rap e freestyle che i ragazzi di oggi amano tanto ed è un onore per noi che il tutto nasca a Mattinata e sia curato interamente da Sir Donuts".
Non mancheranno poi i tradizionali corsi di: Batteria - Pasquale Arena; Canto - Cristina Bisceglia; Basso - Marco Tricarico ; Chitarre (elettrica - acustica - classica) - Luigi Pagliara; Chitarre (elettrica - acustica ) - Luigi Pistillo; Piano - Synth - Computer Music - Angelo Gualano; Propedeutica Musicale (3-7 anni) - Nadia e Stefania Totaro
E poi le materie complementari: i Music Lab - Teoria e Solfeggio - Armonia, i corsi avanzati di Basso, Contrabbasso, Composizione e Armonia Jazz a cura del maestro Maurizio Rolli e di Chitarra, tenuto da Rocco Zifarelli: due big della musica internazionale che ritornano al MAD per il secondo anno di seguito.
"Quest'anno non mancano le novità, dalla tradizione con la musica popolare al rap, ma siamo anche lieti di avere ancora tra i nostri docenti musicisti del calibro di Rolli e Zifarelli, per animare l'inverno sul Gargano, in attesa di partire con l'avventura del Museo Civico": conclude Pasquale Arena.
Anche quest'anno ci aspettano, quindi, per tutto l'anno masterclass, laboratori e concerti di altissima qualità, direttamente sul nostro territorio, per tutto l'inverno.
Info e Iscrizioni: 347.185.5053 oppure info@musicartdoing.com

Samantha Berardino
Ufficio Stampa MAD
www.musicartdoing.com

Comunicato stampa

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premiomatteosalvatore«Le parole di Matteo Salvatore noi le dobbiamo ancora inventare»

Così si esprimeva Italo Calvino riguardo a Matteo Salvatore, compositore e cantante di musica popolare, oltre che interprete di canti tradizionali del Gargano. Tra i suoi estimatori anche Vinicio Capossela che durante il concerto del Primo Maggio 2010 lo ha identificato come "il più grande cantore sullo sfruttamento".


Il Premio Matteo Salvatore, manifestazione nella quale numerose band competono tra loro attraverso la rielaborazione di pezzi importanti della discografia del cantautore pugliese, viene assegnato quest’anno il 4 settembre al Cine-Teatro Adriatico di Vieste.
PREMIO MATTEO SALVATORE
Era un uomo assolutamente fuori dal comune. Cantautore famoso, ha vissuto una giovinezza di miseria e di analfabetismo, riscattandosi poi con la dolcezza della sua chitarra e la forza poetica delle sue parole. Un riscatto accompagnato da mille straordinarie follie, poiché Matteo Salvatore era uomo che sfuggiva a ogni regola e a ogni legge, arguto e imprevedibile come ogni lazzarone, geniale e sregolato come un vero artista, ruffiano e incantatore come ogni uomo destinato al successo.

Matteo Salvatore, nato nel 1925 ad Apricena, paese di confine tra Gargano e Tavoliere, morto a Foggia il 27.08.2005, non ricorre esplicitamente ad alcuna tradizione: inventa un nuovo stile, staccandosi da qualunque passato e anticipando la generazione dei grandi cantautori italiani che riconoscono nel cantastorie pugliese il loro maestro.

Egli ha trovato parole di struggente poesia e ha suonato, anzi arpeggiato, la chitarra divinamente, componendo stupende melodie. Arte imparata da bambino da un mitico ultracentenario musicista cieco: un'arte, dunque, che gli arriva direttamente dall'Ottocento.

Italo Calvino ha detto che le parole di Matteo Salvatore noi le dobbiamo ancora inventare. La poesia di Matteo non è solo moto dell'animo, ma, pur nella non conoscenza delle regole, è anche sapiente e raffinata capacità di piegare la sua lingua alle necessità del verseggiare, con genio, passione ed ironia.

LA MISSION DEL PREMIO
Riservato agli artisti che, per le loro composizioni, utilizzano il dialetto della terra di origine e ai musicisti che dedicano un lavoro alle ballate di Matteo Salvatore. Quindi, tenere alta la memoria di chi fu il cantastorie per eccellenza del meridione italiano, rappresentato all'estero con dischi e tournèe in paesi come Francia, Canada, Stati Uniti, Venezuela.

IL PATROCINIO DEL CLUB TENCO
Sin dal suo esordio il Premio Salvatore ha ottenuto il patrocinio del Club Tenco Sanremo che ha subito intuito le potenzialità di un premio nel meridione italiano dedicato alla musica popolare e d'autore.

LE PRECEDENTI EDIZIONI
Nelle otto edizioni oltre alla musica, il premio Salvatore ha realizzato un Cd Live “adunata per un lamento” per RAI TRADE in cui gli artisti partecipanti hanno arrangiato brani tratti dallo storico album “il lamento dei mendicanti” (dischi del sole 1967), mostre fotografiche e documentari sempre ispirati o dedicati alla figura di Matteo Salvatore.
Gli artisti che vi hanno partecipato: Eugenio Bennato e l'Arlesiana Chourus e l'orchestra sinfonica i Suoni del sud. Enzo del Re, cantastorie pugliese di Mola di Bari, Giorgio Conte, Afel Boucoum (griot africano), Otello Profazio, cantastorie calabrese, Teresa De Sio, Rosapaeda, Lucilla Galeazzi, Fausto Mesolella (avion Travel), Mimmo Epifani, Niccolò Fabi, Radio Dervish, Enzo Avitabile, Antonio Infantino, Daniele Sepe, Pietra Montecorvino, Folkabbestia, Umberto Sangiovanni e Daunia Orchestra e tanti altri.

LA 9A EDIZIONE 2015
A 10 anni dalla sua scomparsa la direzione artistica tenuta da Angelo Cavallo, biografo e produttore del cantastorie scomparso, chiama a raccolta i vecchi amici, già premiati, puntando non solo sulla musica ma sui luoghi che hanno segnato momenti importanti della vita dell'artista. Infatti l'edizione 2015 sarà svolta ad Apricena, paese natio, Vieste che ospitò l'artista per oltre 10 anni e Riccia (Cb) dove il maestro tenne uno dei suoi ultimi concerti prima della dipartita.

IL TEMA
Protagonista della 9a edizione la musica della posteggia e delle barberie. Fu così infatti che esordì Matteo Salvatore nei primi anni '50 nelle trattorie romane. E lì che fu scoperto dal regista del neorealismo italiano Giuseppe De Santis che lo invitò a partecipare al film “Uomini e lupi” con Yves Montand e Silvana Mangano. Per l'occasione si esibiranno artisti che ancora oggi eseguono la musica della posteggia.

Che cosa è la posteggia. E’ un complesso musicale ambulante o anche il luogo dove si ferma a suonare un complesso musicale.
La parola posteggia deriva, naturalmente, da “puosto” che è il luogo occupato da chi svolge un’attività che è rivolta al pubblico. I venditori ambulanti, ad esempio, occupano un posto fisso sulla pubblica via per cui è facile parlare di “ ‘o puosto d’ ‘o verdummaro” o di altri venditori.
Oggi non è facile trovare un gruppo di quattro o cinque persone che suonano ed uno di loro canta, così come nella tradizione dei posteggiatori. Oggi, in genere, la posteggia è costituita da una sola persona che suona, di norma, la chitarra o il mandolino e, nel contempo, canta. A volte i posteggiatori sono due.
Qual è il luogo preferito dai posteggiatori? Naturalmente, i ristoranti o i caffè.

Altro luogo di raccolta per musicisti nei paesi meridionali era la barberia. In questo luogo era facile imbattersi in duo o trio costituito da chitarra, mandolino e e fisarmonica che allietavano le pause del barbiere tra una barba ed un'altra.
10 settembre APRICENA


LA LEGGENDA DEL CANTASTORIE SOLITARIO

Io ti racconto Matteo Salvatore, le canzoni e la storia

https://www.youtube.com/watch?v=utv6nKHYq14


Angelo Cavallo testo e voce narrante
Acido Domingo dj. set

Incontro multimediale, musica, parole e immagini a cura di Angelo Cavallo, amico, biografo e produttore del cantastorie pugliese. Negli anni “50 un cantastorie analfabeta proveniente dalla Puglia conquista il mondo della cultura. Italo Calvino, Pier Paolo Pasolini e il regista Giuseppe De Santis, restano letteralmente folgorati dalla sua voce e dai suoi racconti. Si racconterà la storia di Matteo Salvatore e delle sue ballate ambientate nella sua terra d'origine: il Tavoliere delle Puglie. Attraverso aneddoti, curiosità e ballate si viaggerà in una delle avventure musicali più affascinanti del nostro territorio e nel mondo ancora poco conosciuto della musica popolare.

Angelo Cavallo

COMUNICATO STAMPA

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mostreCentinaia di visitatori per la mostra fotografica di Raffaele Battista che ringrazia tutti
Il 18 settembre, questa volta a San Severo, tornerà “Daunia, poesia di un paesaggio”

LUCERA Dall’11 agosto a martedì 1 settembre, nell’ex convento del Santissimo Salvatore, sono stati moltissimi i visitatori della mostra fotografica di Raffaele Battista, “Evanescenze”. Il registro dei commenti è stato firmato da oltre 700 persone, con recensioni e apprezzamenti oltremodo positivi arrivati soprattutto da artisti, personalità della cultura, architetti, docenti dell’Università di Bari presenti a Lucera per un convegno e da tanti insigni lucerini tornati in città nel periodo delle festività di agosto.
“Sono davvero contento”, ha dichiarato Raffaele Battista. “Non mi aspettavo un riscontro così importante in termini di partecipazione e di consensi. Ringrazio l’assessore alla Cultura del Comune di Lucera, Federica Triggiani e il sindaco Antonio Tutolo, che ha voluto prorogare la chiusura della mostra e ha permesso, dal 29 al 31 agosto, che la stessa potesse essere visitata fino a mezzanotte”. Raffaele Battista ha ringraziato Vincenzo Beccia e Nico Damato, gli artisti che lo hanno affiancato durante la serata inaugurale della mostra, e il pittore Mario Ferrante che lo ha incoraggiato a percorrere la strada della sperimentazione. “Il mio ringraziamento”, ha aggiunto l’autore della mostra, “va inoltre a Nicola Loviento, presidente del Foto Cine Club di Foggia; al dottor Costantino Postiglione, sempre presente alle mie iniziative artistiche, che ogni volta mi fa dono delle sue preziose tavole; e, ancora, a Mario Carrozzino, straordinario fotografo lucerino con il quale ho avuto il piacere di conversare della passione e dell’arte che ci accomunano”.
La mostra fotografica di Raffaele Battista ha proposto una selezione di 30 immagini realizzate con la tecnica del mosso.
LE TAPPE DI UN TOUR PER IMMAGINI. Le fotografie di Raffaele Battista, nel 2015, stanno compiendo un vero e proprio tour. A gennaio e febbraio, l’artista lucerino ha portato la sua personale, “Daunia, poesia di un paesaggio”, prima a Lucera (Palazzo Petrilli) e poi a Foggia (Palazzetto dell’Arte). In agosto, è arrivata l’esposizione di “Evanescenze”. Il prossimo 18 settembre, toccherà ancora alle immagini di “Daunia, poesia di un paesaggio” (raccolte anche in un libro) essere di scena, stavolta nel Chiostro del Comune di San Severo. “Evanescenze”, invece, dopo l’anteprima nella nuova Biblioteca Comunale di Lucera, sarà accolta da una delle gallerie più importanti d’Italia, Mediateca Marte, a Cava dei Tirreni.
L’ARTE NELL’ARTE. Non potevano trovare miglior collocazione le opere di Raffaele Battista: l’ex convento del Santissimo Salvatore (detto anche “di San Pasquale”), sede della nuova Biblioteca Comunale di Lucera, risale al 1400. All’interno, l’antico chiostro, dove è possibile ammirare un antico pozzo e il campanile della chiesa, è impreziosito da stupendi affreschi. “Accade di ricercare e fotografare semplicemente ciò che colpisce nei colori, nella luce e nelle forme”, ha spiegato Raffaele Battista. “Ho interpretato tutto questo attraverso delle immagini, spesso astratte, appena riconoscibili, evanescenti. In questo modo, la macchina fotografica diventa come un pennello che dipinge su tela le percezioni più profonde dello stato d'animo, trasformandole in colori quasi liquefatti e in forme impalpabili, rarefatte, utilizzando la tecnica del mosso”.
Info: www.raffaelebattista.it - www.fotofoggia.it

comunicato stampa

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