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Spettacolo, cinema, arte e cultura

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libri1Una rassegna firmata Fondazione Banca del Monte, Apulia Felix e libreria Ubik

#Foggiadialoga con Sergio Rizzo
Il facilitatore, un romanzo-verità
Mercoledì 25 novembre, ore 19, all’Auditorium Santa Chiara di Foggia
Secondo incontro in rassegna. Ospite uno dei più importanti giornalisti italiani

Un romanzo-verità, con molta verità. Questa la definizione del Corriere della Sera per identificare il nuovissimo libro firmato da uno dei giornalisti più autorevoli e affidabili d’Italia, Sergio Rizzo. Un viaggio nient’affatto immaginario, com’è stato detto, raccontato da uno dei due autori del libro La casta, scritto nel 2007 con Gian Antonio Stella e ancora oggi tra le inchieste più note in assoluto, con oltre un milione di copie vendute in tutto il mondo. Mercoledì 25 novembre, alle ore 19.00, il giornalista incontra i lettori di Foggia nell’Auditorium Santa Chiara (via Arpi) e presenta il suo libro dal titolo Il facilitatore (Feltrinelli, 2015). Un evento che rappresenta l’appuntamento di rilievo della rassegna #Foggiadialoga, organizzata da Fondazione Banca del Monte-Siniscalco Ceci, Fondazione Apulia Felix e libreria Ubik, cominciata lunedì 23 novembre con il libro Patrimonio al futuro (Mondadori Electa). A conversare con l’autore, i rappresentanti delle tre realtà culturali che hanno ideato questo ciclo di incontri incentrato sul “piacere di capire”, com’è il sottotitolo della rassegna: Saverio Russo, Giuliano Volpe e Michele Trecca. “Per il mio mestiere non c’è una definizione precisa. Non c’è uno stipendio. Non ci sono contributi previdenziali. Non ci sono nemmeno tasse da pagare. Ma di soldi ce ne sono tanti. Dappertutto, e dove nemmeno te lo immagini” (brano tratto da Il facilitatore).

Il facilitatore (Feltrinelli, ottobre 2015; 224 pagine). Sergio Rizzo da molti anni racconta malefatte, scempi, collusioni e brutte figure della classe dirigente italiana. Il suo archivio pullula di episodi, ma la sua memoria ne conserva molti di più. È da questa straordinaria esperienza che nasce Il facilitatore. Chi è il facilitatore? È un uomo che sta al centro di una fitta rete di conoscenze, interessi, legami che uniscono il potere legale a quello illegale, l’imprenditoria e la politica alla mafia e alla massoneria. Il suo compito è portare ordine nel caos, mettere in contatto chi decide e chi esegue, chi propone e chi approva. E far funzionare le cose, facendole scivolare lungo il binario giusto. Adolfo Ramelli ha iniziato come giornalista all’“Eco del Valdarno” e ha perso l’innocenza ancora giovane quando un industriale gli ha mostrato un rotolo di banconote che valeva molte volte il suo stipendio: in cambio di un favore. Un giornalista conosce tanta gente e molto in fretta soprattutto se segue la politica in un paese dove la politica è tutto. E così Adolfo in poco tempo dalla provincia è proiettato a Roma: a ventisei anni, con una Fiat 124 spider blu Francia e un piccolo appartamento vicino a Campo de’ Fiori, si sente arrivato, ma è ancora lontano dall’immaginare dove la corruzione potrà portarlo. Un affresco straordinariamente vero e grottesco del potere italiano, una storia inventata in cui ogni particolare è tratto dalle inchieste di un grande giornalista, una ricostruzione impietosa della realtà con gli strumenti della fiction. L’esplosivo romanzo-verità dell’autore de La Casta.

Sergio Rizzo. Inviato ed editorialista del “Corriere della sera”, dopo aver lavorato a “Milano Finanza”, al “Mondo” e al “Giornale”. Tra i suoi libri, per Rizzoli: Rapaci, La cricca e Razza stracciona. Insieme a Gian Antonio Stella ha scritto, sempre per Rizzoli, La Casta, La Deriva, Vandali e Licenziare i padreterni. Con Feltrinelli ha pubblicato Se muore il Sud (con Gian Antonio Stella, 2013; Premio Benedetto Croce 2014), Da qui all'eternità. L'Italia dei privilegi a vita (2014) e il facilitatore (2015).

COMUNICATO STAMPA

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uniVia ai Seminari del Mercoledì, Medicina istituisce il proprio caffè scientifico: si parte il 25.
Fino a marzo incontri e discussioni su argomenti di interesse biomedico: dalle neoplasie post-trapianto al morbo di Parkinson.
Tutti gli appuntamenti all'Edificio 3 (aula 13) del Polo Biomedico “Emanuele Altomare” in via Napoli.
I Dipartimenti di area medica dell'Università di Foggia (Scienze Mediche e Chirurgiche e Medicina Clinica e Sperimentale) si sono attrezzati per dare vita a un vero e proprio caffè scientifico, incontri su grandi temi aperti ai ricercatori, agli addetti ai lavori ma anche agli studenti e all'opinione pubblica. Dal 25 novembre al 2 marzo avranno luogo (Polo Biomedico Emanuele Altomare dell'Università di Foggia, via Napoli, Edificio 3 / Primo piano, aula 13) quelli che sono stati ribattezzati come “Seminari del Mercoledì”, una occasione per discutere di dati scientifici e per favorire nuove collaborazioni tra gruppi di ricerca dell'Università di Foggia e colleghi provenienti da altri Atenei. «L'intenzione è quella di creare un clima fertile ed informale in cui discutere dati scientifici originali prodotti dai gruppi di ricerca dei nostri Dipartimenti – spiega il prof. Arcangelo Liso, associato di Malattie del sangue presso il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell'Università di Foggia – un clima in cui i giovani ricercatori possano crescere e sviluppare ulteriormente le capacità necessarie a produrre ricerca scientifica. Cerchiamo inoltre di generare nuove collaborazioni tra membri di discipline diverse, che possano dare vita a progetti di ricerca innovativi facendo "massa critica". I temi sono vari e includono studi su malattie tumorali, malattie genetiche, malattie neurodegenerative, malattie psichiatriche, e molto altro. Abbiamo così articolato un calendario di cinque appuntamenti, ma se ne aggiungeranno altri nel prossimo futuro. Ringrazio tutti i colleghi che hanno aderito e supportato l'idea con i loro gruppi di ricerca. Infine mi sia consentito un sentito ringraziamento a due componenti del personale tecnico-amministrativo dell'Università di Foggia, ovvero Attilio Montagna e Costantina Alfieri che hanno lavorato ad allestire il nostro piccolo, ma molto ambizioso, cartellone di incontri».

Ecco, nel dettaglio, il programma dei “Seminari del Mercoledì”:
> 25 novembre, ore 14.05
(Polo Biomedico Emanuele Altomare dell'Università di Foggia,
via Napoli, Edificio 3 / Primo piano, aula 13)
Stress ossidativo e psicosi: ruolo degli enzimi NOX in modelli animali e nella patologia umana.
Relatore: Dott.ssa Stefania Schiavone
Responsabile: Prof.ssa Luigia Trabace

> 16 dicembre, ore 14.05
(Polo Biomedico Emanuele Altomare dell'Università di Foggia,
via Napoli, Edificio 3 / Primo piano, aula 13)
Meccanismi responsabili del differenziamento dei tumori tiroidei e del metabolismo dei tumori cerebrali.
Relatore: Dott. Giuseppe Palladino
Responsabile: Prof. Matteo Landriscina

> 20 gennaio, ore14.05
(Polo Biomedico Emanuele Altomare dell'Università di Foggia,
via Napoli, Edificio 3 / Primo piano, aula 13)
La disfunzione mitocondriale e l'alterazione dei microtubuli: fattori chiave nel promuovere il morbo di Parkinson.
Relatore: Dott.ssa Liliana Pacelli
Responsabile: Prof. Nazzareno Capitanio

> 10 febbraio, ore 14.05
(Polo Biomedico Emanuele Altomare dell'Università di Foggia,
via Napoli, Edificio 3 / Primo piano, aula 13)
Cellule staminali mesenchimali da membrana amniotica e loro utilità terapeutica nella fibrosi cistica.
Relatore: Dott.ssa Annalucia Carbone
Responsabile: Prof. Massimo Conese

2 marzo, ore 14.05
Polo Biomedico Emanuele Altomare dell'Università di Foggia,
via Napoli, Edificio 3 / Primo piano, aula 13)
Meccanismi di controllo della risposta immune nella patogenesi delle neoplasie post-trapianto.
Relatore: Dott.ssa Federica Rascio
Responsabile: Prof. Giuseppe Grandaliano
Per ulteriori informazioni:
Prof. Arcangelo Liso, associato di Malattie del sangue
Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche dell'Università di Foggia
Tel.: 0881588027 – Mail: arcangelo.liso@unifg.it

Davide Grittani Portavoce del Rettore dell'Università di Foggia

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forestaumbraLe masserie rurali e i paesaggi nella storia del territorio protagonisti del secondo ciclo di incontri del progetto di sperimentazione dello scenario strategico del PPTR

Si è concluso nel segno della conoscenza delle masserie rurali e dei paesaggi nella storia il secondo ciclo di incontri del progetto di sperimentazione dello scenario strategico del PPTR, che nelle scorse ore ha coinvolto gli studenti dell’istituto Agrario “Di Sangro” e dell’istituto Tecnico Commerciale “Fraccacreta” in un viaggio alla scoperta delle masserie d’epoca con lo storico Vittorio Russi. La manifestazione si è conclusa con l’appuntamento “Paesaggi della storia” con gli interventi dell’archeologa e direttrice del Museo comunale, Elena Antonacci, dello storico Vittorio Russi, di Matteo Angeloro dell’Archeoclub San Severo e dell’assessore all’Urbanistica e Tutela del Paesaggio, Luigi Montorio.
“La Regione Puglia è stata la prima Regione – spiega l’assessore alla Tutela del Paesaggio, Luigi Montorio - a dotarsi del piano paesaggistico in attuazione del codice dei beni culturali e paesaggistici. La comunità sanseverese con soddisfazione può vantare di essere tra le tre città scelte, e assegnataria di un contributo regionale, per la sperimentazione del piano regionale per peculiarità paesaggistiche del territorio. Un importante risultato che ci pone tra le prime comunità in Italia impegnate nella tutela e valorizzazione del binomio paesaggio-beni culturali”.
Una sperimentazione rivolta non soltanto agli addetti ai lavori, ma anche alle nuove generazioni che avranno il compito di tutelare in futuro il cosiddetto “mosaico” dell’Alto Tavoliere.
“Le visite guidate dallo storico Vittorio Russi alle masserie storiche – conclude il Sindaco Francesco Miglio – hanno entusiasmato gli studenti che per la prima volta hanno avuto modo di confrontarsi con veri e propri tesori della ruralità locale che il territorio custodisce al suo interno. Tutelare il paesaggio e recuperarne gli aspetti più caratteristici è necessario anche per promuovere nuovi percorsi turistici incentrati sulla ruralità del territorio, un’opportunità che l’Amministrazione Comunale non intende sottovalutare”. Un progetto che è stato apprezzato dagli studenti e che nei prossimi incontri già in fase di programmazione coinvolgeranno anche altri istituti scolastici del territorio.

Il Portavoce
Marilia Castelli

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Docenti e alunni copia

Altra bella soddisfazione per l’Istituto Alberghiero di Vieste i cui alunni Anna Criscio e Francesco Di Bari, diretti dal docente Giovanni Troia, si sono classificati primi al concorso regionale di gelateria “Carlo Pozzi”, che si è tenuto qualche giorno fa presso l’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “Elsa Morante” di Crispiano (TA). Si trattava della prova regionale della manifestazione riservata agli Istituti alberghieri di tutta la Puglia, preliminare alla fase nazionale che si terrà a Longarone (BL) il prossimo 2 dicembre nel corso del Festival Nazionale d’Autore – 56^ edizione della MIG (Mostra Internazionale del Gelato Artigianale). La scuola ha partecipato con una squisita creazione di “gelato di melagrana e limone femminiello su dischetto soffice e gelèe di vincotto di carrube”, che ha convinto la giuria composta da esperti del settore, presidente Ferdinando Buonocore ARTGLACE (Confederazione delle associazioni dei gelatieri artigianali della Comunità Europea), e dott. Martino Liuzzi, presidente del Centro Studi “Gelato Artigianale Festival”. Gli elaborati sono stati valutati secondo i criteri di esposizione, “pulizia” del piatto, innovazione e velocità nell’esecuzione. Il Dirigente Scolastico dell’I.I.S.S. “Elsa Morante”, prof.ssa Concetta Patianna, ha quindi consegnato a tutti gli alunni che hanno preso parte all’evento un attestato di partecipazione. Grande soddisfazione per il Dirigente Scolastico Paolo Soldano che annuncia, che il prossimo anno l'IPSSAR "E. Mattei" ospiterà le selezioni Regionali per il concorso "Carlo Pozzi". Intanto si è già al lavoro per le finali nazionali.

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solfrizziEmilio Solfrizzi con Sarto per signora inaugura la Stagione di Prosa del Verdi che ha fatto registrare il tutto esaurito con tanti nuovi abbonati

Lunedì 16 novembre grande inaugurazione della stagione di prosa 2015/2016 del Teatro Giuseppe Verdi di San Severo che quest'anno, per la prima volta, ha registrato il tutto esaurito dopo pochi giorni dall'apertura del botteghino.
“È una grande soddisfazione - spiega l'assessore alla Cultura, Celeste Iacovino -, perché far coincidere una offerta di qualità con un risultato economico soddisfacente per l'Amministrazione Comunale non sempre è possibile, considerando anche che sono stati volutamente conservati gli stessi prezzi dei biglietti dell'anno scorso. Ringrazio personalmente tutti i vecchi abbonati che per l'Amministrazione costituiscono una sicurezza nel tempo e al tempo stesso tutti i nuovi abbonati e coloro che per la prima volta si sono avvicinati al teatro, sperando di creare anche con loro un legame nel tempo”. La commedia che inaugura la stagione, la prima di nove spettacoli, ha come protagonista Emilio Solfrizzi in “Sarto per signora”.
La commedia di Georges Feydeau con scena di Carlo De Marino; costumi Sandra Cardini; luci Pasquale Mari; musiche Arturo Annecchino è uno spettacolo prodotto da Roberto Toni per ErreTiTeatro30 e vedrà sul palco Viviana Altieri, Anita Bartolucci, Barbara Bedrina, Fabrizio Contri, Cristiano Dessì, Lisa Galantini, Simone Luglio e Elisabetta Mandalari, diretti dalla regia di Valerio Binasco che ne ha curato anche la traduzione e l'adattamento teatrale.
Scambi d’identità, sotterfugi, equivoci, amori segreti sono gli elementi base per questo divertente vaudeville. La commedia è ambientata a Parigi e narra del dottor Molineaux, fresco di matrimonio ma dai dubbi comportamenti coniugali. Il protagonista in questione, infatti, avendo un animo libertino, tradisce la moglie con un’avvenente signora, e per poter incontrare la sua amante senza destare alcun sospetto si finge sarto, creando così una serie di simpatiche ed esilaranti gag che coinvolgono tutti i protagonisti della piéce. Una comicità amplificata dal virtuosismo tecnico dell’autore capace di assommare colpi di scena comici ed equivoci con la precisione di un chirurgo. I personaggi dell’opera sono quelli tipici della commedia degli equivoci.


Il Portavoce
Marilia Castelli

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