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Spettacolo, cinema, arte e cultura

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COMUNICATO STAMPA

Foggia, 4 luglio 2012



Una eccezionale mostra dedicata alla storia del “libro d’artista”


E’ in arrivo a Foggia una mostra imperdibile per gli amanti dell’Arte e, in particolare, per gli estimatori del “libro d’artista”.

La Fondazione Banca del Monte di Foggia, infatti, ha organizzato un evento eccezionale, dal 9 al 27 luglio prossimi, nella sala espositiva della sua sede in Via Arpi 152.

Si chiamerà “La scrittura e l’immagine - Tra arte e poesia: i libri d’artista italiani del Novecento”, l’esposizione curata da Luigi Paglia, collezionista ed esperto d’Arte, che propone –come scrive lo stesso curatore- “un’esemplificazione (ovviamente, non esaustiva, dato il panorama quasi sconfinato delle pubblicazioni, ma abbastanza rappresentativa) delle diverse realizzazioni di libri d’artista da parte dei vari editori, a partire dagli anni Venti-Trenta del Novecento e limitata al territorio nazionale”.

L’evento fa parte del ciclo di iniziative legate a TraCarte, la rassegna biennale di opere in carta (celebrata lo scorso anno) che la Fondazione organizza per promuovere e far conoscere la Paper Art. Nell’anno di “intervallo”, cade l’organizzazione di questo importante, nuovo appuntamento, strettamente connesso con le forme di espressione artistica che impiegano la carta.

La presentazione e l’inaugurazione de “La scrittura e l’immagine” sono in programma il 9 luglio, alle 18.30, sempre nella sede di Via Arpi 152, a Foggia. Oltre al Presidente della Fondazione, avv. Francesco Andretta, interverrà il curatore della mostra.

Le opere fanno tutte parte della collezione di Paglia che le raccoglie da una decina di anni, anche grazie all’amicizia stretta con alcuni di questi editori: con qualcuno, Paglia, a sua volta artista, ha anche collaborato, fornendo un testo poetico o un’acquaforte.

In esposizione, ci saranno i lavori di un centinaio di artisti italiani ed esteri, che hanno pubblicato con 49 case editrici italiane.

Le opere sono ciascuna, in pratica, un pezzo unico, poiché i libri d’artista nascono dal connubio tra un’opera letteraria ed un’espressione figurativa: l’unione tra questi due prodotti artistici danno vita ad un’opera d’arte nuova ed originale e, anche se a volte i “libri d’arte” sono editi in più copie, le opere figurative che li accompagnano sono quasi sempre “unicum” prodotti esclusivamente per l’occasione.

La mostra nasce dalle ricerche appassionate di Paglia su questa forma d’arte che si è sviluppata soprattutto a partire dagli anni ’20 e ’30 del ‘900 per proseguire fino ai giorni nostri.

Una ricerca difficile, perché alcuni di questi editori sono scomparsi e non è stato agevole rintracciare le notizie su di loro e le opere da loro edite.

Di solito, si tratta di piccoli editori: molto spesso una singola persona, che produce spinto dalla passione per il libro e per l’arte, nella quale non di rado si concentrano diverse funzioni: editore, stampatore, incisore e a volte addirittura letterato, unendo le cui competenze vedono la luce straordinari “libri d’arte”. Più frequentemente, però, le figure che agiscono sono separate: due o tre specialisti che compongono prodotti di altissimo livello.

Gli editori più importanti sono quelli nati nel periodo degli anni ‘30, ‘40 e ’50: sono stati loro a fare la storia del libro d’artista, segnando la strada per la proliferazione di altre case editrici nate negli anni più vicini a noi.

Di solito gli editori fanno questo lavoro senza scopo di lucro, solo per passione: le copie, infatti, non vengono sempre messe in commercio, ma spesso sono donate agli amici o scambiate con altre opere di piccoli editori, stampatori, incisori. Si torna all’antico: al periodo dell’arte come dono e non come fonte di guadagno.

Il libro d’artista è una invenzione del ‘900: già nell’800 ci furono casi di abbinamenti di testo ad opere d’arte ma si trattò solo di casi sporadici. In qualche modo, la nascita del libro d’artista è derivata da una sollecitazione dei Futuristi che hanno intuito la connessione tra le Arti e il valore della intertestualità. Ma le loro opere, paradossalmente, non rientrano nel novero dei libri d’artista: erano, infatti, stampate in serie, in diverse centinaia di copie, mentre la definizione di “libro d’artista” implica che nella produzione non intervengano processi meccanizzati. Le opere sono fatte a mano e sono stampate in numero molto limitato di copie: la tiratura media è di 50-60 esemplari.

Anche le carte usate per produrre le opere sono carte di grande pregio: prima di tutto perché occorre un buon supporto per la stampa di incisioni e litografie, poi perché, a volte, si tratta di carte inventate appositamente dalle aziende produttrici proprio per il singolo editore di libri d’artista.

La presentazione delle opere è diacronica, dando anche conto della storia degli editori rappresentati. Il primo editore che si troverà in mostra è l’Istituto d’Arte di Urbino che già negli anni ’20 pubblicava, anche per motivi di ordine didattico, questo tipo di libri.

Luigi Paglia assieme alla Fondazione Banca del Monte ha ideato ed organizzato una mostra che è la prima del genere a Foggia e in Puglia, ma una delle prime anche nell’Italia del Sud. La maggiore concentrazione di editori di libri d’artista, infatti, è nell’Italia settentrionale, mentre sono più rari al Sud dove, però, c’è da registrare anche la lieta eccezione foggiana della Gema, che negli anni ha edito interessanti e importanti prodotti, con la collaborazione di un editore della provincia di Milano (Severgnini).

Nella galleria della Fondazione Banca del Monte saranno esposti anche “pezzi” di grande pregio, come una poesia di Montale accompagnata da un’acquaforte realizzata dallo stesso artista, ma anche un’opera di Leonardo Sinisgalli, originario di Montemurro di Potenza, un ingegnere che si rivelò anche grande poeta grazie alla sua “scoperta” da parte di Ungaretti, e ottimo disegnatore.

Una mostra davvero eccezionale, insomma, di quelle che lasciano tracce nella storia artistica di una città –per cui si auspica una importante risposta da parte di Foggia, della Capitanata ma anche delle province e regioni vicine- ma anche nella storia della attività di promozione culturale della Fondazione Banca del Monte di Foggia.

La mostra resterà aperta fino al 27 luglio, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12.30 e dalle 18 alle 21.

Con preghiera di pubblicazione e intervento.

Il Responsabile per la Comunicazione

Loris Castriota Skanderbegh


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Tra gli eventi estivi programmati sui Borghi dei Monti Dauni, la società EGIALEA, che gestisce la rete dei centri visita sul territorio, propone una serata originale e accattivante presso il Centro Visita di Celenza Valfortore.

L’evento si terrà il 7 luglio ed è rivolto alle famiglie. I bambini avranno la possibilità di trascorrere un’affascinante serata presso il Complesso Abbaziale di San Nicola, una volta dimora delle Clarisse. Si narra che il monastero ospitò molte suore che vissero esperienze misteriose e affascinanti, da scoprire attraverso racconti e giochi di ruolo. Non mancheranno colpi di scena e strani aneddoti.
I ragazzi trascorreranno tutta la notte presso il Centro Visita in compagnia di affidabili operatrici EGIALEA, muniti di sacco a pelo e tutto l’occorrente necessario.

Contestualmente i genitori avranno la possibilità di trascorrere una piacevole serata tra le vie del Borgo accompagnati da una guida esperta; un po’ di relax liberi da impegni e affanni giornalieri. Sarà possibile degustare tipici piatti locali per poi trascorrere la notte in una delle strutture ricettive convenzionate.

Celenza Valfortore conserva integri alcuni elementi della sua epoca medievale: la torre merlata con palazzo baronale, fatti erigere dai Gambacorta e residenza degli stessi tra XV e XVI secolo, e due delle quattro porte di accesso al palazzo baronale (Porta Nova o Nuova e Porta S. Nicolò). Delle epoche successive risaltano, tra le altre, la chiesa parrocchiale di Santa Croce, quella di San Francesco ed il settecentesco santuario di Santa Maria delle Grazie. Il Borgo è ulteriormente impreziosito dalle incantevoli vedute della diga di Occhito.

Sarà un’occasione per trovare un po’ di refrigerio in queste prime torride giornate estive e godere quindi del clima particolarmente gradevole, fresco e ventilato che caratterizza tutto il territorio dei Monti Dauni.

comunicato stampa, Giovedì 5 luglio 2012

Per informazioni:
0885.653199 – 333.8609919
egialea.it
montidauniturismo.it

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Il movimento politico "Libertà è Partecipazione" invita la cittadinanza a partecipare ad un incontro pubblico che si terrà oggi, Mercoledì 20 Giugno 2012 alle ore 19.30 presso la Sala Consiliare di Palazzo D'Avalos, con l'obiettivo di discutere con le cittadine e i cittadini del sistema di raccolta rifiuti e della implementazione di una strategia "Rifiuti Zero". Nel corso dell'incontro verranno presentate, insieme all'associazione 'Capitanata Rifiuti Zero', alcune buone pratiche e alcune soluzioni atte a ridurre il volume dei rifiuti a monte implementando la filosofia delle tre "R": ridurre, riciclare, riusare. Inoltre si discuterà della raccolta differenziata a Troia: cosa è stato fatto e a che punto siamo, analizzando i punti deboli e i punti di forza del sistema appaltato alla ditta Ciclat. Seguirà un dibattito con l'Amministrazione Comunale e con l'azienda responsabile del servizio. Tutta la cittadinanza è invitata.



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Sarà lo storico Convento di San Domenico sito in via Regina Margherita a Troia ad ospitare, Sabato 23 Giugno alle ore 19 e 30, il Convegno dal titolo "La divers....età come risorsa di valori: dall'evoluzione dei bisogni e delle fragilità degli anziani alla rete territoriale dei servizi". L'evento è organizzato dalla Fondazione Casa di Riposo "San Giovanni di Dio", dall'Ambito Territoriale di Troia, da Puglia Sociale con il patrocinio del Comune di Troia, della Regione Puglia e del Gal Meridaunia. Interveranno gli addetti ai lavori: l'Assessore al Welfare della Regione Puglia Elena Gentile, il Vescovo della Diocesi Lucera-Troia Monsignor Domenico Cornacchia, il Sindaco di Troia nonchè Presidente del Coordinamento Istituzionale dell'Ambito Territoriale di Troia Edoardo Beccia, il Presidente della Fondazione San Giovanni di Dio di Troia Filomena Casoli, il Presidente del Gal Meridaunia Alberto Casoria, il Responsabile dell'Unità Operativa Complessa di Geriatria della Casa Sollievo della Sofferenza Antonio Greco, il Referente dell'Unità di Valutazione Multidimensionale del Distretto sociosanitario Troia-Accadia Vito Nicola Cristiano, il Direttore Generale Asl Provincia di Foggia Attilio Manfrini, il Presidente dell'ass. "La Casa di San Giovanni di Dio" Margherita De Biase, dal San Raffaele di Troia Giovanna Tortorella e il Responsabile dell'Ufficio di Piano dell'Ambito Territoriale di Troia Costanzo Cascavilla.



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Giovedì 21 giugno alle 20.00 presso il LUC di Manfredonia si svolgerà l'evento conclusivo del workshop "Rec-ycling. Dal rifiuto al design", laboratorio finanziato con fondi comunitari, che vede protagonisti diciassette cittadini provenienti da sei diversi stati della Comunità Europea e dalla Turchia. Il workshop ha per oggetto il recupero della funzionalità di materiali attraverso un processo di rigenerazione creativa. Durante l'evento verranno presentati i lavori dei partecipanti: verranno esposti i manufatti realizzati durante il laboratorio, verrà proiettato il cortometraggio che documenta l'esperienza ed il lavoro collettivo, corto realizzato dagli stessi partecipanti, dal montaggio video alla colonna sonora originale, con il supporto di Pandemia e di collaboratori esterni. Infine un momento musicale, durante il quale verranno eseguite le composizioni originali create durante il laboratorio, chiuderà l'evento. La cittadinanza è invitata a prendere parte a questo importante momento conclusivo per scoprire le risorse del riciclo creativo e della cooperazione internazionale. Questo workshop, ideato e prodotto da Pandemia, soggetto gestore del LUC Laboratorio Urbano Culturale "Peppino Impastato" di Manfredonia, è parte del Programma settoriale Grundtvig, inserito nel più ampio Programma d'azione comunitaria nel campo dell'apprendimento permanente, o Lifelong Learning Programme. Il workshop ha visto il coinvolgimento di cittadini provenienti da Lettonia, Polonia, Repubblica Ceca, Svezia, Spagna, Grecia e Turchia, impegnati nella creazione di oggetti di design a partire da materiali di scarto e nella realizzazione di un cortometraggio incentrato sul tema del riciclo e sull'esperienza del laboratorio. Dall'11 al 22 giugno i diciassette stanno scoprendo l'Italia, Manfredonia ed il LUC e sono i protagonisti di un'esperienza creativa e di incontro che rimarrà nella loro memoria come preziosa occasione di crescita personale. Incontro, scambio, cooperazione hanno fatto rima con creatività e buone pratiche di responsabilità civica. Giovani e meno giovani, diverse nazionalità, diversi percorsi alle spalle e l'unico obiettivo di crescere ed apprendere con la condivisione, la manualità, il racconto, la musica e le immagini. Tante forze e tanti strumenti messi in campo per ricreare un pezzo di quell'Europa solidale, aperta, responsabile ed innovativa che tutti sogniamo come patria.



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