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Politica

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palestraPALESTRA POLIVALENTE ZONA GALLUCCIO ABBANDONATA E DIVENUTA RITROVO DI ANIMALI
La cattiva gestione delle risorse finanziarie pubbliche è il sistema fisso dell’Amministrazione CambiaMonte/PD: gestire i soldi pubblici è cosa troppo seria e va fatto con oculatezza e precisione perché sono di tutti i cittadini!
Che l’Amministrazione CambiaMonte/PD sia superficiale, inconcludente e incapace non solo di programmare ma anche di proseguire i lavori già avviati è cosa risaputa ed è sotto gli occhi di tutti; che facesse, però, della negligenza il suo cavallo di battaglia è veramente grave.
Come tutti ricorderanno, nel gennaio 2012 il Comune di Monte Sant’Angelo ricevette, nell’ambito dell’iniziativa “Io Gioco Legale” del Ministero dell’Interno, un finanziamento di ben € 509.000 per la realizzazione di una struttura sportiva polivalente coperta in località C1/1-Galluccio.
Dal 2012 al 2017, sia le Amministrazioni politiche che si sono succedute sia i Commissari hanno portato avanti con determinazione tutte le procedure perché quanto prima la palestra cominciasse a prendere forma. I lavori vennero affidati alla ditta vincitrice della gara in data 15 marzo 2016. Successivamente, la Ditta e il Tecnico che segue la pratica hanno chiesto una proroga dei lavori, proroga concessa con l’impegno che si sarebbero dovuti concludere entro il 12 dicembre 2016.
Da due anni, da quando è arrivata l’Amministrazione CambiaMonte/PD, i lavori hanno subìto un gravissimo rallentamento, anzi sono fermi, tanto che ad oggi della struttura c’è ancora solo una base in cemento e uno scheletro di legno per la futura copertura.
Eppure, consultando gli atti pubblicati all’Albo on line del Comune, si capisce bene che, per la palestra al Galluccio, il Comune pubblica con una certa regolarità Delibere o Determine di varianti, perizie, pagamento lavori ecc., ma il risultato finale è sempre lo stesso: oggi, come si può vedere dalle foto riportate in basso, quella struttura è divenuta ritrovo di animali.
La cattiva gestione delle risorse finanziarie pubbliche è il sistema fisso dell’Amministrazione CambiaMonte/PD: gestire i soldi pubblici è cosa troppo seria e va fatto con oculatezza e precisione perché sono di tutti i cittadini!
FORZA ITALIA pone dei quesiti:
• Come mai la Ditta vincitrice all’improvviso ha abbandonato i lavori e non si è fatta più vedere?
• Quali sono le ragioni per le quali i lavori si sono interrotti?
• Come mai, seppur la ditta sia scomparsa, l’Amministrazione CambiaMonte/PD continua a produrre Delibere o Determine di varianti, di perizie, di pagamento lavori ecc.?
• Qualcuno nell’Amministrazione CambiaMonte/PD si è preoccupato di chiamare la Ditta per obbligarla a proseguire i lavori?
• L’Amministrazione sa che, se i lavori non saranno portati a termine, c’è il rischio che il Ministero dell’Interno revochi il finanziamento e che, quindi, a pagare siano direttamente i cittadini attraverso le casse comunali?
FORZA ITALIA chiede all’Amministrazione CambiaMonte/PD di far conoscere le motivazioni che sono alla base dell’interruzione dei lavori alla palestra del Galluccio e di definire una tabella di marcia che, quanto prima, porti alla sua inaugurazione.

Forza Italia Monte Sant’Angelo

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cavaliereConsegnato il responso elettorale ed acquisita la vittoria del centrodestra, sento di dover esprimere, a mente più serena, alcune riflessioni sull’esito del voto, ben consapevole che la mia lettura potrà anche non essere condivisa e suscitare critiche, assolutamente legittime, ma di certo non intende promuovere polemiche faziose con chicchessia.
Il mio vuole e deve rimanere quindi un esame non acritico su quel che ho vissuto in questi mesi di campagna elettorale quando ho deciso di spendermi come candidato sindaco del centrosinistra e della parte consistente della società civile in cui mi sono sempre riconosciuto ed in cui continuerò a riconoscermi, sempre.
Dico subito che ho profondo rispetto delle decisioni maggioritarie della nostra comunità, il cui giudizio è per me sovrano. Franco Landella ha vinto ed è giusto che continui ad amministrare la nostra Città, perché questa è stata la volontà della maggioranza degli elettori recatasi alle urne.
Di certo avremo commesso degli errori. Del resto, l’ansia di rappresentare tutte le istanze della collettività ci avrà fatto trascurare alcuni aspetti, anche perché era più importante per noi parlare alla Città e non all’avversario.
Il forte calo della partecipazione, che reputo solo in parte fisiologico, ha inciso in maniera notevole sul risultato finale e deve far riflettere sulle ragioni che hanno indotto un cittadino su due a non esercitare il diritto-dovere del voto; la scelta, cioè, di non partecipare al momento più alto dell’esercizio delle prerogative di democrazia diretta. Ed è qui che riaffora il dubbio, insito in me da lungo tempo, che in noi cittadini alberghi un senso di rassegnazione, assuefazione o forse anche indolenza civica, come se i problemi della nostra Città siano irrisolvibili o che sia indifferente chi si proponga di risolverli.
Questo contesto di disaffezione ha potuto trarre alimento anche da alcune tesi che considero a dir poco azzardate. E cioè che da parte nostra si sia promosso e alimentato un sentimento di odio verso l’avversario, quasi ci fosse in noi una sorta di ricerca velenosa per colpire l'altra parte sul piano personale e non su quello politico. È un assunto davvero inaccettabile, perché una cosa è il confronto, anche duro ed acceso, altra cosa è il tentativo di demonizzare l’avversario, cosa che non abbiamo mai cercato.
Chi mi conosce solo un po’ sa che non ha mai albergato in me questa forma di sentimento deteriore, perché genera cattiveria, astio. Anzi sono proprio queste accuse ed illazioni scriteriate che possono alimentare la cultura dell’odio e chi le fa se ne assume la piena responsabilità.

Mi è capitato di leggere varie analisi sull’esito del voto e sui motivi della sconfitta del centrosinistra, probabilmente in ognuna di queste c’è una piccola verità, ma su una considerazione non sono d’accordo e cioè sulla mancanza da parte nostra di una proposta forte per la Città.
In campagna elettorale ho sempre professato la necessità che la costruzione e l'esistenza di un clima e di un contesto di legalità siano elementi indispensabili per la crescita economica, sociale e culturale di una collettività. Su questo aspetto nodale abbiamo posto l’accento per segnalare quanto fosse necessario, utile alla Città avviare un percorso di netta discontinuità rispetto al passato recente che non manca di vischiose opacità. La nostra proposta poggiava, voglio ribadirlo, su due architravi, due parole chiave per noi: LEGALITÀ e MORALITÀ. L’una a presidio dell’altra. Abbiamo parlato a voce alta di queste cose, richiamato più volte vicende che anche la stampa più attenta ha talvolta sottovalutato o non osservato con l'attenzione che i fatti richiedevano.

Abbiamo denunciato l’assegnazione, illegittima ed arbitraria, di fondi pubblici destinati a soddisfare i bisogni e le esigenze dei ceti sociali più deboli e soccombenti, dirottati ad associazioni gestite da parenti di amministratori e nelle cui sedi sono stati allestiti comitati elettorali. Abbiamo notizia che nel recente passato sono stati adottati atti analoghi, ma di ciò ci riserviamo di fare i dovuti approfondimenti. Così come la consegna di alloggi privi del requisito di agibilità a persone che li hanno attesi per 5 anni e li hanno ottenuti pochi giorni prima del voto.
Abbiamo raccontato delle promesse di posti di lavoro e di alloggi, fatte a gente bisognosa che reclama il riconoscimento dei propri diritti, sfruttando i loro bisogni, le loro necessità, a volte la loro disperazione. Profondo senso di sgomento ho provato allorquando, confrontandomi con dei giovani neomaggiorenni incontrati per strada, mi hanno accennato al fenomeno della compravendita dei voti.
Abbiamo raccontato, forti del nostro pensiero libero, dei “presìdi” organizzati da oltrepassare per raggiungere alcuni seggi elettorali, animati da personaggi a dir poco ambigui, da cui sono stato anche apostrofato al mio passaggio in auto.
Era questa la proposta forte: condurre una campagna elettorale nel pieno rispetto delle regole, dei principi di moralità e legalità, in assoluta trasparenza, in forte discontinuità con il passato. Perché crediamo che questi siano i presupposti indispensabili ed irrinunciabili per consentire ad una collettività di crescere in modo sano e ad un governo locale di essere scevro da qualsiasi forma di condizionamento e di poter operare nell’esclusivo e supremo interesse della collettività.
E la nostra proposta s’inserisce in un tessuto collettivo complesso, che a Foggia è fatto di incertezze e nuove povertà, condizionato dal crescente peso dell’impresa del crimine e del malaffare, come confermano le tristi cronache giudiziarie ed il grande impegno che sono chiamati a profondere gli operatori della giustizia ad ogni livello.

Ecco, dunque, l’importanza che la scelta del 9 giugno poneva sul tappeto. Una scelta che doveva compiersi sul piano politico e programmatico, come noi ci siamo sforzati di indicare, e che, probabilmente, non è stata recepita nella sua strategicità e, per alcuni versi, nella sua urgente drammaticità. E che rimetto nelle mani del rieletto sindaco, premettendo la piena legittimità della sua elezione, perché non vorrei mai che il perdurare di certi atteggiamenti e condotte possa incrementare il senso di sfiducia dei cittadini nei confronti della politica, intaccare i sogni e le speranze dei giovani e rendere il tessuto cittadino permeabile ad usi e costumi distanti anni luce dalla mia e dalla cultura della stragrande maggioranza dei foggiani.

Per il momento resta la grande soddisfazione delle centinaia e centinaia di attestazioni di stima incondizionata che ho ricevuto e l’orgoglio e la soddisfazione di aver condotto una campagna elettorale con la generosità, la correttezza e l'onestà che da sempre hanno contraddistinto la mia vita di uomo e di professionista e che avrebbero contraddistinto la mia attività di sindaco. E con lo stesso spirito di abnegazione svolgerò il ruolo di consigliere comunale.

Un abbraccio carissimo ed un profondo ringraziamento, di vero cuore, a tutte le persone che hanno creduto in me!

Pippo Cavaliere

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forza italiaCONCESSIONE SUOLO PER MONUMENTINI CIMITERIALI, LA SCARSA TRASPARENZA DELL’AMMINISTRAZIONE CAMBIAMONTE/PD
Nei giorni scorsi, l’Amministrazione CambiaMonte/PD ha concesso, a due cittadini di Monte Sant’Angelo, il suolo per la realizzazione di monumentini cimiteriali senza pubblicare un nuovo bando, ma rifacendosi ad uno vecchio del 2014. Infatti, l’ultimo bando pubblico di concessione di monumentini cimiteriali è stato fatto con Determina n. 591 dell’11 luglio del 2014.
Se è vero che nel bando del 2014 c’era scritto che “qualora entro la data di scadenza stabilita nel presente avviso pervenga un numero di richieste inferiore a 14, i suoli disponibili potranno essere assegnati, senza ulteriore avviso pubblico, a coloro che ne faranno successiva richiesta, secondo l’ordine di arrivo al protocollo dell’Ente.”, è anche vero che dubitiamo che molta gente fosse a conoscenza dell’esito di quel bando e del fatto che fossero rimasti liberi dei suoli, visto peraltro che sono passati ben cinque anni da allora; potremmo dire che la procedura è tutta regolare se non fosse che quel bando è di ben 5 anni fa!
FORZA ITALIA pone dei quesiti, nella speranza che dall’Amministrazione CambiaMonte/PD qualcuno abbia il buon senso di rispondere:
•Chi oggi poteva immaginare che il Comune facesse ancora valere un bando di ben cinque anni fa?
• Perché ci sono cittadini (pochi, solo due!!!) che sanno di questa opportunità e cittadini (altri 10.000!!!) che non sanno?
• Perché l’Amministrazione CambiaMonte/PD non ha pensato di fare anche solo un avviso se si voleva mantenere valido quanto stabilito nel bando del 2014?
• Perché l’Assessore con delega al Cimitero non si è preoccupato di far pubblicare un nuovo bando e non ha dato a tutti i cittadini – sia a quelli che conoscono la macchina comunale sia a quelli che non la conoscono – l’opportunità di presentare domanda?
• Perché CambiaMonte/PD ha sempre parlato di palazzo di vetro, aperto a tutti e dove tutti avrebbero saputo cosa fa l’Amministrazione Comunale, e poi nasconde le possibilità per i cittadini? Dov’è la trasparenza tanto decantata a parole e nei fatti messa sotto i piedi?
FORZA ITALIA chiede all’Amministrazione CambiaMonte/PD di conoscere quanti suoli sono ancora liberi per la realizzazione di monumentini cimiteriali e, nel caso ce ne siano, chiede che venga pubblicato un nuovo bando in maniera tale che tutti i cittadini siano messi nelle condizioni di accedere ad un servizio che è di tutti, perché pubblico, e non rivolto ai pochi “fortunati” che conoscono la macchina comunale!

Forza Italia Monte Sant’Angelo

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comunetroiaCOMUNE DI TROIA: PRIMA SEDUTA DI INSEDIAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE
Si è tenuta lo scorso 11 giugno la prima seduta con l’insediamento del Consiglio Comunale del Comune di Troia.
L’assise della città dei Monti Dauni è presieduta da Leonardo Cavalieri, sindaco al secondo mandato per la lista Democratici Insieme, forte di una maggioranza votata da 2.699 troiani, il 61,7% dei votanti della tornata elettorale del 26 maggio.
Il suo vicesindaco sarà Antonietta Capozzo, assessore al personale, a viabilità e trasporto, ai servizi cimiteriali, protezione civile, lavori pubblici ed urbanistica.
Gli assessori saranno Fausto Aquilino, con deleghe a bilancio, cultura e contenzioso, Patrizia Battaglia, per tutela gestione e valorizzazione del patrimonio comunale e piccola manutenzione, polizia locale, residenza pubblica e politiche sanitarie ed Angelo Moffa, assessore all’ambiente, attività produttive e commercio.
Quattro i consiglieri di maggioranza, con Vincenzo Capuano, deleghe per sport, associazioni e politiche giovanili, Antonio D’Apice, consigliere con deleghe per servizi sociali, partecipazione ed integrazione, Rosalia Amelia Di Mucci, per turismo, pubblica istruzione, settore bibliotecario e archivio storico, e Urbano Di Pierro, consigliere in materia di agricoltura, verde e decoro urbano.
Quatto i consiglieri di minoranza eletti per la lista “Città Libera”, Edoardo Beccia, Leonardina Pillo, Grazia Roseto e Giovanna Tortorella.
“Oltre alla gioia per il risultato dello scorso 26 maggio” dichiara il neoeletto sindaco Leonardo Cavalieri, “oltre la felicità di quello che è un voto che certifica quanto di buono fatto come amministratore di Troia nei 5 anni passati, c’è un dato particolarmente positivo che vorrei sottolineare, quello che vede un Consiglio Comunale per la prima volta composto per la metà da donne. Averle votate credo sia l’inizio di un significativo processo di rinnovamento, il superamento definitivo, spero, almeno all’interno della nostra comunità del preconcetto che la politica sia affare esclusivamente maschile. Grazie a tutti per la fiducia rinnovata, la nostra rotta è statuita nel programma elettorale, saranno altri 5 anni pieni di lavoro per il bene della nostra città di Troia.”

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logoPDBallottaggi. Azzarone/Emanuele: "Il PD governa più grandi centri, ma non vince a Foggia. Grazie a Cavaliere, ai candidati consiglieri e ai candidati sindaco"

"Il Partito Democratico e il centrosinistra sono investiti dalla responsabilità di governare un maggior numero di grandi centri della Capitanata senza riuscire, però, a vincere la sfida elettorale di Foggia. Da questa evidenza si riparte con maggiore impegno e maggiore fiducia nei nostri mezzi". Lo affermano la segretaria provinciale del Partito Democratico foggiano Lia Azzarone e il segretario cittadino del PD del capoluogo commentando i risultati dei ballottaggi amministrativi.

FOGGIA. "Il nostro sentitissimo ringraziamento a Pippo Cavaliere, ai candidati della lista lista del PD e agli elettori che hanno votato noi e il candidato sindaco sono tutt'altro che formali - proseguono Azzarone ed Emanuele - Grazie al loro impegno e alla fiducia che hanno saputo guadagnare tra i cittadini, il progetto di futuro per Foggia elaborato con movimenti, associazioni, organizzazioni ha ottenuto un'ampia e diffusa condivisione.
Le priorità indicate e i candidati chiamati ad interpretarle hanno rappresentato e rappresenteranno un'alternativa reale e concreta allo stile e agli obiettivi di governo del centrodestra leghista.
Saremo in Consiglio comunale con il preciso intento di rendere palese tutta questa differenza praticando un'opposizione di merito all'Amministrazione, fondata sull'interesse generale della comunità foggiana e sul rispetto della legalità e della legittimità degli atti.
Siamo consapevoli che sul Partito Democratico, sui suoi 4 consiglieri eletti - uno dei quali sarà Pippo Cavaliere - grava la maggiore responsabilità di quest'azione. E su questa consapevolezza sarà fondato il lavoro politico svolto valorizzando le energie e le competenze che hanno animato la lista con il maggiore consenso tra quelle a sostegno di Pippo Cavaliere.
Resta il rammarico per l'atteggiamento pilatesco del Movimento 5 Stelle - concludono sul capoluogo Azzarone ed Emanuele - la cui neutralità ha, nei fatti, ri-consegnato la città a Franco Landella, impedendo la realizzazione di uno solo degli obiettivi programmatici apertamente condivisi da Cavaliere nella fase del ballottaggio".

CAPITANATA. "La conferma di Francesco Miglio a San Severo e le vittorie di Michele Crisetti a San Giovanni Rotondo e Emilio Di Pumpo a Torremaggiore sono una buona notizia per i cittadini di quei centri e, più in generale, per la Capitanata - afferma Lia Azzarone - nel cui territorio si rafforza la comunità istituzionale alternativa al centrodestra e alla Lega: i salviniani hanno perso ovunque nei Comuni più importanti tra quelli al voto e sono costretti a 'consegnarsi' a Landella pur di poter rivendicare una vittoria.
Ai sindaci nuovi e confermati affidiamo il compito di governare e rappresentare al meglio le nostre comunità - conclude Azzarone - in coerenza con l'azione di governo regionale e dando corpo all'idea di buon governo delle città che è propria del Partito Democratico".

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