LETTERA APERTA AL COMITATO PROVINCIALE PER L’ORDINE E LA SICUREZZA DI FOGGIA
Purtroppo, molti sono gli atti intimidatori messi a segno durante il quinquennio dell’amministrazione d’Arienzo.
Queste riprovevoli azioni criminali hanno colpito la Società Tecneco e tre principali amministratori: il Sindaco d’Arienzo, il Vicesindaco Fusilli e l’assessore Generoso Rignanese, che, a più riprese e in più occasioni, hanno attribuito alla mafia la responsabilità e la regia degli atti intimidatori di cui sono rimasti vittime.
La stragrande maggioranza della popolazione di Monte Sant’Angelo non sa se questa denuncia degli amministratori abbia o no un fondamento reale.
Tutti i cittadini, però, sono stanchi di questo stigma che si è abbattuto sulla nostra città e che sta provocando danni incommensurabili.
Dunque, è ora di fare chiarezza e di accertare la verità, a cui tutti hanno diritto.
Questo chiediamo ai Componenti del Comitato Provinciale per la Sicurezza, che si riunirà a Monte Sant’Angelo domani 26 gennaio 2022.
Il Sindaco d’Arienzo, proprio perché convinto che si tratti di mafia, deve essere invitato a raccontare quando avrebbe ricevuto pressioni da parte delle organizzazioni mafiose, chi avrebbe esercitato tali pressioni, in quali circostanze e luoghi e per ottenere che cosa.
Ormai è da cinque anni che la popolazione montanara non riceve risposte in merito.
Per questa ragione, con il dovuto rispetto, ci rivolgiamo a Voi Componenti del Comitato Provinciale per la Sicurezza: “fateci dono della verità!”.
Perché la verità, qualunque essa sia, può contribuire in misura determinante a dare il via a un nuovo periodo di rinascita culturale, sociale ed economica della nostra Comunità.
Sentiti ringraziamenti per il Vostro qualificato impegno al servizio delle Istituzioni democratiche e delle popolazioni locali.
Schieramento civico La Rinascita Possibile
Politica
Politica
Dopo un lungo, e ancora seguito iter procedurale, da parte dell’onorevole Marialuisa Faro e del M5S, questa mattina partirà, per la prima volta assoluta in provincia di Foggia, il “Dibattito pubblico” sul potenziamento del collegamento stradale tra Vico del Gargano e Mattinata, attraverso la Strada a scorrimento veloce (SSV/SS 693)
«Il MoVimento 5 Stelle ha preso da subito a cuore la mobilità necessaria sul Promontorio del Gargano con il proseguimento della SSV. A cominciare dalla mia interrogazione parlamentare presentata il 17 luglio 2019, in merito alla richiesta dell’esistenza di un progetto del prolungamento della SSV 693 per il completamento dell’anello viario del Gargano, il cui sviluppo passa dalla Strada a Scorrimento Veloce e dalla Statale 89. Dopo l’incontro tenutosi a Peschici il primo febbraio 2020 con l’allora sottosegretario Roberto Traversi, il M5S s’impegnava a trovare le risorse necessarie – ha continuato la deputata pentastellata -. Infatti nell’estate 20020 è arrivato il finanziamento di 20 milioni necessario alla redazione del progetto e prima della caduta del governo “Conte 2”, l’opera è stata inserita tra le quelle di rilevanza nazionale tant’è che l’ultimo decreto individuava il dottor Marzi, commissario dell’opera, per velocizzare l’iter procedurale».
L’onorevole Marialuisa Faro e il suo costante impegno su questo tema e su tanti altri che hanno a che fare con il territorio:
«Un obiettivo a cui sto lavorando da quanto sono in Parlamento. Sono contenta che, finalmente, in seguito dell’avvio del procedimento, l’Anas ha individuato attraverso il bando di gara il coordinatore del Dibattito pubblico nella persona del dott. Alberto Cena di Avventura Urbana S.r.l., società dalla pluriennale esperienza negli strumenti di negoziazione integrativa. Agli inizi del 2022, dopo la redazione del documento di progetto del dibattito pubblico e del dossier di progetto, è confermato il concreto avvio delle interlocuzioni».
Le conclusioni della parlamentare, membro della commissione Bilancio , Tesoro e Programmazione, su ciò che è la novità per la Provincia di Foggia:
«Al Dibattito pubblico, parteciperanno tutti gli attori interessati e, anche ciò, rappresenta una novità nel nostro territorio, perché un Dibattito pubblico viene esperito e pubblicizzato, proprio per dare la possibilità a tutte le istituzioni di partecipare. Purtroppo in tanti mi hanno fatto notare che non siamo presenti come forza politica alla conferenza di oggi, come detto poco prima, il DM 76/2018 che disciplina il funzionamento del dibattito pubblico e dal coordinamento di tale disciplina con le disposizioni in materia dettate dal Codice dei Contratti (D. Lgs. 50/2016), emerge che le attività di pubblicità del dibattito pubblico rientranti nei compiti del Coordinatore del Dibattito Pubblico (da cui scaturisce l’organizzazione della conferenza stampa di presentazione odierna) si svolgano con il coinvolgimento dei soggetti istituzionali (Ministero, Commissione Nazionale Dibattito Pubblico) e degli Enti Territoriali (Regione, Provincia, Comuni) interessati dall’opera. Continuerò, con il collega Traversi a seguire l’attività dell’iter fino alla posa della prima pietra, che suggellerà l’avvio alla realizzazione dell’importante asset strategico».
QUESTIONE INDENNITÀ E TASSA RIFIUTI, LETTERA APERTA ALL’ASSESSORE RIGNANESE
Generoso Assessore,
non è cosa difficile comprendere il suo nervosismo dal momento che sta per concludersi il suo mandato amministrativo.
Tuttavia, ci preme precisare che noi non abbiamo contestato il suo diritto a fruire della indennità di funzione in quanto amministratore comunale.
Anzi noi abbiamo sempre sostenuto che chi gestisce la cosa pubblica con onestà e competenza, senza badare a “interessi personali” ma curando soltanto il bene comune, ha diritto ad essere adeguatamente retribuito.
È lei, invece, che come Consigliere comunale di opposizione propose la cancellazione dell’indennità di funzione per gli amministratori dal bilancio comunale.
Quindi, è proprio lei che ha il dovere di spiegare ai nostri concittadini perché, essendo divenuto Assessore al bilancio, non ha azzerato il capitolo da cui sono state prelevate le risorse per “stipendiare” sé stesso e i suoi colleghi.
Stia calmo, perché non è ancora iniziata la campagna elettorale. E intanto spieghi sempre alla cittadinanza perché non ha elaborato una nuova organizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti per ridurne la spesa e le tasse per i cittadini, come aveva demagogicamente promesso.
Con lei sono aumentate le spese a carico dei cittadini per le indennità di funzione e per il servizio di raccolta dei rifiuti.
Pertanto, la invitiamo a fare un po’ di autocritica o quantomeno a prendere atto del suo fallimento come Assessore al Bilancio: capiamo il suo nervosismo, ma ogni ruolo istituzionale è pro tempore.
Sono le regole di una matura democrazia.
Schieramento civico La Rinascita Possibile
Dichiarazione di Lia Azzarone, segretaria provinciale del PD di Capitanata
Il Partito Democratico mette a disposizione della Capitanata la qualità politica e l’esperienza amministrativa di sindaci, assessori e consiglieri comunali che ne incarnano valori e programmi.
Insieme all’uscente Generoso Rignanese, che ha guidato il gruppo del PD a Palazzo Dogana con coerenza e determinazione, candidiamo due sindaci - Emilio Di Pumpo di Torremaggiore e Vincenzo Sarcone di Ascoli Satriano, quest’ultimo in rappresentanza della comunità dei Monti Dauni - la vice sindaco di Carpino Caterina Foresta. Il Gargano è rappresentato, inoltre, dall’ex segretario del circolo di San Nicandro Garganico Costanzo D’Amaro, dalla consigliera sannicandrese Cristina Manduzio e dalla collega di San Marco in Lamis Loredana Leggieri.
Nei grandi centri della Capitanata abbiamo messo in campo candidature che rappresentano il centrosinistra largo: Rita Valentino a Manfredonia su indicazione del circolo del PD; Marcello Moccia che a Cerignola è nel gruppo consiliare rappresentato da Tommaso Sgarro; i sanseveresi Michele Santarelli, storico rappresentante della tradizione socialista, e Antonio Stornelli, dirigente provinciale di Articolo Uno.
La più giovane candidata è Francesca Miceli, consigliera comunale a Poggio Imperiale.
La lista del Partito Democratico è completa, 12 candidati eleggibili, rispetta l’equilibrio di genere, con 7 uomini e 5 donne, offre rappresentanza e protagonismo a tutte le aree della Capitanata.
Abbiamo scelto di presentarci ai grandi elettori del Consiglio provinciale con l’orgoglio e la forza della nostra identità, incarnata dal simbolo del Partito Democratico, con l’intento di rendere esplicita e leggibile la connessione con la comunità politica a cui apparteniamo e che rappresentiamo.
Siamo convinti che il ruolo politico e la funzione istituzionale della Provincia di Foggia debbano evolversi ed essere più chiaramente percepibili tanto dagli amministratori comunali che dai cittadini. È questo il mandato che abbiamo assegnato ai candidati del Partito Democratico ed è questo l’obiettivo che intendiamo raggiungere ottenendo la maggioranza dei seggi in Consiglio provinciale.
È davvero penosa, ancor prima che diffamatoria e lesiva della mia reputazione professionale, il comunicato Facebook con il quale l’ing. Gianni Rotice ha reagito alla richiesta fatta da tutti i Consiglieri Comunali di minoranza, me per primo, al Segretario Comunale e al Presidente del Consiglio Comunale di Manfredonia di avviare il procedimento perché il Consiglio Comunale gli possa contestare la sussistenza di cause di incompatibilità con la carica di Sindaco.
Chiunque avesse voluto candidarsi alla carica di sindaco o di consigliere comunale sapeva, o almeno avrebbe dovuto sapere, che la legge (in questo caso, il Testo Unico degli Enti Locali) prevede delle cause di incandidabilità, di ineleggibilità e di incompatibilità, che, a seconda dei casi, prima di candidarsi o prima di ricoprire la carica, una volta eletto, occorre necessariamente rimuovere. Tra l’altro, al Sindaco come ai singoli Consiglieri Comunali risultati eletti, prima dell’insediamento, è stato chiesto di sottoscrivere e di presentare al Segretario Comunale a tal riguardo una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, ossia di dichiarare sotto la propria responsabilità, che non sussistono i motivi di incompatibilità (puntualmente elencati dalla legge), ammonendoli che in caso di dichiarazione mendace, ovvero falsa, avrebbero commesso un reato.
In questo caso, i fatti che si è chiesto al Consiglio Comunale di contestare al Sindaco riguardano ll ruolo di appaltatore (suo e/o di parenti entro il secondo grado) in un contratto d’appalto in corso con il Comune e quello di Presidente della società sportiva per la quale poco più di un mese fa, a campagna elettorale in corso, ha firmato con il Comune il contratto di gestione pluriennale dello stadio Miramare.
Sono fatti noti, di cui hanno parlato recentemente anche i giornali on line locali, i cui atti (delibere e determinazioni dirigenziali) sono facilmente estraibili dall’Albo Pretorio on line del Comune.
Da qui la gratuità e la gravità dell’attacco alla mia persona, reo, in quanto suo ex avvocato, di aver firmato come Consigliere Comunale la suddetta richiesta, alla quale era allegata anche una delle numerose determine dirigenziali riguardanti l’appalto in questione, estratta dall’Albo Pretorio.
Al falso poi l’ing. Rotice aggiunge altro falso, dal momento che finge di non ricordare che sono stato io a rimettergli i mandati una volta assunta la decisione di candidarmi a sindaco (come del resto gli sarebbe possibile rilevare dagli atti di rinuncia da me depositati nei singoli giudizi e da lui firmati solo per ricevuta e accettazione).
Mi dispiace per lui ma dovrà abituarsi al fatto di avere all’opposizione Consiglieri Comunali che non faranno sconti a nessuno, specie se si tratterà di far rispettare la legge, come in questo caso.