“La straordinarietà della situazione che viviamo a Foggia e in Capitanata, per cui la criminalità spara in mezzo alla strada per un nonnulla, come è successo l’altra notte a Manfredonia durante la festa patronale, impone che gli organici delle forze dell’ordine siano stabilmente rinforzati perché sono fermi a piante organiche risalenti al 1989”.
Lo ha detto il vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, al termine dell’incontro avuto stamattina, insieme al parlamentare e ex ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, con il nuovo prefetto di Foggia, Maurizio Valiante, sul miglioramento delle azioni di contrasto all’illegalità. “La nostra presenza tempestiva all’indomani del drammatico episodio di Manfredonia – ha detto Boccia – è per ribadire il sostegno incondizionato della comunità democratica alle forze dell’ordine nella lotta senza quartiere che conducono contro la criminalità”.
“Abbiamo anzitutto ringraziato il prefetto Valiante per il lavoro che, a poco più di tre settimane dal suo insediamento, sta facendo sui diversi dossier che riguardano il tema della sicurezza in Capitanata”, ha aggiunto Piemontese, riferendo che il colloquio di stamattina si è incentrato “su ciò che percepiscono i cittadini e ciò che preoccupa i sindacati delle forze dell’ordine e, cioè, la necessità che siano rinforzati con più personale organici da cui sono usciti per pensionamento 120 donne e uomini negli ultimi 3 anni, peraltro a fronte di piante organiche calcolate su esigenze che risalgono al 1989, a oltre 30 anni fa”.
“Abbiamo ribadito la nostra gratitudine – ha spiegato il vicepresidente Piemontese – per quello che stanno facendo i corpi speciali e le unità che si occupano di intelligence, azioni straordinarie che, come Regione Puglia, abbiamo sostenuto per esempio investendo 7 milioni e mezzo di euro per l’acquisto, da parte dell’università, dell’ex scuola di polizia ‘Miale’ di Foggia, dove troveranno spazio anche i magistrati della procura distrettuale antimafia e gli specialisti della direzione investigativa antimafia. Ma ci serve personale stabile per contrastare ogni tipo di crimine: distruggere la mafia è il primo obiettivo di ripresa economica e occupazionale di Foggia, la mafia significa avere povertà”.
Dopo l’incontro in Prefettura, Boccia e Piemontese hanno raggiunto il circolo del Partito Democratico di Foggia intitolato a David Sassoli, in via Matteotti, e collocato la battaglia per l’affermazione della legalità in cima alle priorità con cui impegnare il prossimo Parlamento e Governo nazionali. Boccia è capolista del PD al collegio plurinominale per il Senato che comprende tutta la Puglia, Piemontese è capolista del PD al collegio plurinominale per la Camera dei Deputati che comprende tutta la provincia di Foggia e tutta la provincia di Barletta, Andria e Trani, e candidato nel collegio uninominale Gargano, Cerignola e Manfredonia.
Ad accoglierli nel comitato di via Giacomo Matteotti 32, Valentina Lucianetti, candidata al collegio uninominale di Foggia, San Severo, Lucera e Monti Dauni, Teresa Cicolella, assessore alla Sicurezza del Comune di Cerignola e candidata al collegio uninominale del Senato che comprende tutti i 61 comuni della provincia di Foggia oltre a San Ferdinando di Puglia e Trinitapoli nella BAT, e la segretaria del PD di Capitanata, Lia Azzarone.
“Ringrazio Lia Azzarone per questo momento di condivisione con l’opinione pubblica, il tema culturale è molto importante: o ci si mette davanti, con il corpo, a difesa delle istituzioni oppure vince la mafia”, ha detto Boccia, illustrando il risvolto politico dell’iniziativa assunta sul tema sicurezza. “Questa azione politica – ha proseguito l’esponente dem – è ciò che è stato fatto e che sta caratterizzando molte città, non tutte: è successo a Vieste, a Monte Sant’Angelo, a Mattinata, a Cerignola, tutte città sciolte per infiltrazioni mafiose che hanno sofferto, sono state ferite e che, oggi, hanno amministratori che vanno protetti e difesi dal tentativo di ritorno e di restaurazione”.
“Io su questo accuso la destra: Salvini è venuto qui e ha cercato di assolvere l’ex sindaco di Foggia vergognosamente”, ha rimarcato Boccia che è responsabile Enti Locali della Segreteria nazionale del PD, precisando che “questo non può accadere altrimenti la destra dimostra di essere infiltrata da fenomeni connessi o collegati alla criminalità e io voglio sperare che non sia cosi. Quando ho visto Salvini venire qui a Foggia e difendere il sindaco uscente, ho provato un senso di umiliazione per la città di Foggia, fatta al 99 per cento di persone che vogliono chiuderla con questa cappa, e la pensano come tutti i nostri candidati”.
“È inammissibile – ha aggiunto Boccia – che venga un signore del profondo nord a dirci come si vive: io sono venuto a Foggia quando Foggia sprofondava nei debiti e, con tutto il PD foggiano, a partire da Raffaele Piemontese, abbiamo salvato questa città dal crack. Poi è arrivata la destra con i suoi metodi e l’ha riportata nel crack e riportata nelle mani della criminalità organizzata, perciò, oggi, siamo in queste condizioni”.
“Temi, proposte e soluzioni: questo è e sarà il nostro approccio anche per tematiche così complesse – ha aggiunto Valentina Lucianetti – a partire da sicurezza e ordine pubblico nel capoluogo, che possono crescere sostenuti da piani che riguardino l’illuminazione delle diverse zone della città e dalla diffusione della videosorveglianza”.
Elementi su cui ha convenuto anche Teresa Cicolella che, da assessore alla Sicurezza nel governo comunale di Cerignola eletto dei cittadini a ottobre dell’anno scorso dopo il periodo di commissariamento per mafia, ha richiamato la conoscenza diretta di alcune questioni più problematiche: la carenza degli organici, le dinamiche di infiltrazione criminale nel tessuto socioeconomico e istituzionale che hanno portato allo scioglimento per mafia di molti comuni del territorio, gli episodi di microcriminalità e bullismo, l’assenza di sedi periferiche dei tribunali, il tema fondamentale del traffico illecito di rifiuti. "Questioni importanti – ha detto Cicolella – per un vivere sereno e civile dei nostri cittadini, una sfida complessa che la squadra Stato può e deve vincere se le sue articolazioni, locali, regionali e nazionali, collaborano in modo proficuo. Sono questioni che devono essere al centro dell’agenda del nuovo Governo e che, se eletta, mi impegnerò a rappresentare in prima persona".