I carabinieir di Manfredonia, con l'ausilio Cacciatori degli Squadroni Eliportati di Calabria, Sicilia e Sardegna e con l’ausilio del 6° Nucleo Elicotteri di Bari, hanno tratto in arresto tre giovanissimi. Tommaso Tomaiuolo 22enne di Manfredonia, Michele Vairo 20enne di Manfredonia e Raffaele Quitadamo 25enne di Monte Sant’Angelo, vicini al Gruppo Perna, appartenenti al clan dei Notarangelo.
A dispetto della loro età, i tre erano, secondo gli inquirenti, spregiudicati e con facile accesso alla disponibilità di armi da fuoco. Inoltre, avrebbero, messo a segno furti e rapine sul Gargano e, con ogni probabilità due di loro stavano per mettere a segno qualcosa di grave nel territorio di Vieste.
I tre sono accusati a vario titolo di detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo, ricettazione, favoreggiamento reale e personale.
Ad uno, gli è stato contestato anche il reato di rapina aggravata in concorso con altra persona già colpita da precedente misura cautelare.
Il 9 marzo scorso, sono stati arrestati in flagranza di reato proprio per un tentato furto in abitazione a Manfredonia assieme ad altri due complici.
I militari, il 7 marzo 2018, hanno ipotizzato percepito che il Tomaiuolo avrebbe dovuto compiere qualcosa di molto grave nella zona di Vieste. Per questo motivo, hanno immediatamente effettuato una serie di controlli sul Lungomare Mattei di Vieste. Infatti il 22enne, è stato fermato a bordo di un mezzo, assieme ad un'altra persona e, sottoposti a perquisizione personale e veicolare, i militari trovavano cinque proiettili cal. 7,65 e un proiettile cal. 9.
Con ogni probabilità, i due giovani, fiutavano il posto di blocco e consapevoli di poter essere fermati, si erano sbarazzati delle due pistole lanciandole dal finestrino, per poi tornare a riprenderle, cosa che effettivamente hanno provato a fare con l’aiuto di Quitadamo.
Le armi, sono poi state, due pistole semiautomatiche marca Beretta, cal. 9 e cal. 7,65, entrambe con matricola abrasa, perfettamente funzionanti, cariche di otto cartucce e con il colpo in canna.
Le ulteriori indagini, hanno consentito di scoprire che il Tomaiuolo, prese parte alla rapina del 18 febbraio 2017 a Monte Sant’Angelo, dove tre persone, di cui una armata di pistola, fecero irruzione in una gioielleria, scappando con circa 200.000 euro.
-
Mercoledì, 18 Aprile 2018
-