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Cronaca

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arresto carabinieriDopo il tentativo di suicidio, nel gennaio del 2016, da parte di un commerciante foggiano, gli inquirenti hanno aperto delle indagini. I militari non hanno lasciato perdere il caso come un semplice tentativo di depressione, o un tentativo disperato a causa delle sue condizioni economiche.
L'uomo era affossato dai debiti con gli usurai, come lui anche altri foggiani, per lo più piccoli imprenditori, professionisti e commercianti.
Grazie al lavoro degli uomini in divida, nell'operazione Imperial, sono finite in manette questa mattina, quattro persone con una accusa di usura.
 Aniello Palmieri 62enne, pregiudicato per reati di stampo mafioso, Francesco Lioce 51enne e di Antonio Battiante 58enne, mentre ai domiciliari è finito Gaetano Carella 53enne.
L'uomo che aveva tentato il suicidio, vessava in una situazione debitoria da ormai 8 anni, il quale avrebbe ricevuto, come prestito, alcune migliaia di euro ma gli avrebbe dovuti restituire con un tasso d'interesse usurario che andava dal 30% al 580%.

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Una piccola bambina di Lucera di soli 13 mesi, è stata ricoverata presso l'ospedale di Bari, perchè affetta da SEU (Sindrome Emolitico-Uremica). A seguito di tale episodio, l'ASL di Foggia ha convocato l’Unità di crisi, dei Servizi Veterinari, di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione e Igiene Pubblica aziendali.
Si stanno ora valutando tutti gli spostamenti fatti negli ultimi dieci giorni dall'intero nucleo familiare della bambina ed anche tutti gli alimenti assunti dalla piccola, nonchè tutti gli esercizi commerciali dove tali prodotti sono stati acquistati.
I sanitari, stanno analizzando i campioni degli alimenti consumati. A vaglio dei sanitari saranno ispezzionati anche gli allevamenti e i caseifici,  che avranno venduto tali prodotti, per verificarne le condizioni igieniche.
Verrà monitorata anche l’acqua del mare dove la famiglia ha trascorso alcune ore nei giorni scorsi.

 

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arresto carabinieri
Un uomo del Burkina Faso è stato arrestato dai carabinieri di Stornara, poichè minacciava un uomo del posto dal quale pretendeva 200 euro e, se non l'avesse fatto gli avrebeb distrutto l'auto. 
Dopo esser giunti sul posto i militari, hanno notato l'atteggiamento violento dell’uomo, che minacciava di spaccare tutto ciò che si trovava a portata di mano, se non avesse avuto quanto richiesto. 

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carabinieri
La notte scorsa in via Monte Saraceno a Manfredonia, è stata fatta esplodere una bomba carta artigianale contro il balcone di un'abitazione privata. L'episodio avvenuto alle 0
3.30, ha colpito l'abitazione di una persona incensurata senza alcune legame con la criminalità. L'esplosione ha causato piccoli danni, alcuni mattoncini sono caduti ed il rivestimento del balcone è stato crepato.
La polizia non esclude nessuna pista, dallo scherzo fino alla vita privata dell'uomo. 

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arresto carabinieriLa polizia di Foggia, questa mattina ha eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Foggia, nei confronti altrettante persone. Nicola Portante 52enne e dei suoi figli Salvatore 26enne e Ciriaco 19enne, ritenuti responsabili del tentato omicidio di uomo avvenuto lo scorso 6 dicembre 2017.
Lo scorso 6 dicembre, giungeva presso la sala operativa della questura di Foggia, una richiesta d'aiuto che segnalava, in corso del Mezzogiorno, tre uomini che stavano picchiando un giovane per poi dileguarsi.
Poco dopo, arrivava una segnalazione, sempre presso la questura, dal pronto soccorso di Foggia, dove si riferiva che presso la struttura era giunta una vittima in stato di incoscienza e in gravissime condizioni per vie di una ferita di arma da taglio nella zona del rene destro, la quale aveva provocato uno shock emorragico.
Avviate le indagini, i militari riuscivano a raccogliere prova contro le persone della famiglia Portante.
La soluzione del caso è stato possibile grazie, alle videocamere di sorveglianza della zona, in uso ad un esercizio commerciale, nelle quali si vede l’autovettura della vittima, una Fiat Multipla, che vien bloccata da una Fiat 500 rossa, di proprietà della moglie di Nicola Portante. Dall'auto escono i tre che pestano la vittima. Altro fattore importante per ile indagini sono stati i tabulati telefonici, che hanno incastrato i tre sul luogo del delitto nello stesso giorno ed ora e sopratutto i contatti che avevano con la vittima.

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