Un appartamento che era diventato un vero e proprio ´supermarket´ della droga è stato scoperto a San Marco in Lamis dai carabinieri della compagnia di San Giovanni Rotondo che hanno arrestato Matteo Lombardi, di 27 anni, ´gestore´ dell´attività di spaccio. Nell´appartamento sono stati trovati 650 grammi di eroina, 25 di cocaina ed all´incirca 70 di hashish. Gran parte della droga rinvenuta era suddivisa in dosi, pronta per essere smerciata. I carabinieri hanno anche trovato tutto l´occorrente per il confezionamento della droga: un bilancino di precisione, scarti di buste in cellophane e nastro adesivo. All´arrivo dei carabinieri l´arrestato ha tentato di disfarsi di parte della droga, contenuta in un sacchetto di plastica, gettandola da una finestra ma i militari avevano circondato la casa e sono così riusciti a recuperare il quantitativo dello stupefacente lanciato. Nella busta è stato trovato anche un biglietto con su scritte le esatte quantità ed il tipo di droga contenuta. Dalla droga sequestrata, secondo quando accertato dai Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia, era possibile ricavare quasi tremila dosi, che avrebbero fruttato circa quarantamila euro.
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Cronaca
Con l´accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, gli agenti del commissariato di Cerignola hanno arrestato Rita Moretti, di 33 anni, figlia di Rocco Moretti, capo storico della criminalità foggiana. I poliziotti hanno sequestrato più di sei chilogrammi di hashish e circa un grammo di cocaina trovati all´interno della Fiat Punto a bordo della quale la donna viaggiava, scortata da un´Audi A4 guidata dal pregiudicato Michele Piserchia. Quest´ultimo è stato denunciato in stato di libertà all´autorità giudiziaria perchè non aveva la patente di guida, che gli era stata revocata tempo fa, e anche perchè esibiva un tagliando di assicurazione palesemente contraffatto.
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Un uomo di 50 anni, di cui non è stato reso il nome è stato arrestato dai carabinieri, su ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Foggia, su richiesta della Procura della Repubblica, in quanto ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e tentata estorsione nei confronti della moglie. La vittima aveva preferito non denunciare ciò che era costretta a subire con frequenza ormai quotidiana, fino a quando nello scorso mese di gennaio, dopo l´ennesimo sopruso del marito, si è decisa a raccontare tutto ai carabinieri. Le indagini hanno consentito di ricostruire un decennio di violenze e situazioni contraddistinte da angoscia e frustrazione per i continui maltrattamenti, iniziati già un anno dopo il matrimonio della coppia, quando per motivi di lavoro il nucleo familiare risultava residente in Germania. L´ultimo atto di violenza si è verificato lo scorso 8 febbraio quando, durante una discussione scaturita dalla richiesta di separazione giudiziale e dell´assegnazione della casa coniugale, la donna è stata ingiuriata dal marito il quale avrebbe minacciato di buttare benzina e bruciare tutto piuttosto che lasciare la casa, lanciando contestualmente contro la consorte il telecomando e colpendola ad un occhio, provocandole ecchimosi ed escoriazioni giudicate guaribili in 10 giorni. Ultimamente, l´uomo aveva smesso anche di lavorare come bracciante agricolo, soprattutto a causa dello stato di ubriachezza e per procurarsi i soldi pretendeva dalla moglie gli oggetti e i monili d´oro appartenenti ai loro figli e che la donna aveva nascosto.
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Due persone sono state arrestate in flagranza di reato dai carabinieri della Compagnia di Cerignola con l'accusa di detenzione illecita di sostanza stupefacente. Si tratta di Francesco Perchinunno, pregiudicato di 30 anni, di Stornara, e di un albanese, Enkeled Sinaj, di 25 anni, residente a Cerignola. Nel corso di una perlustrazione i militari, nei pressi del campo sportivo, hanno notato una Mercedes di colore scuro con due uomini a bordo i quali, alla vista dei militari, avrebbero assunto un atteggiamento sospetto. Dopo aver intimato l'alt, i due uomini sono fuggiti. Ne è scaturito un inseguimento durante il quale Perchinunno e l'albanese hanno tentato di disfarsi di un voluminoso contenitore di cartone al cui interno c'erano cinque buste di cellophane con 4,3 chilogrammi di marjuana, per un valore di mercato di oltre 40.000 euro. I due corrieri della droga sono stati poi bloccati e la droga sequestrata.
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Un proiettile di mortaio risalente alla seconda guerra mondiale è stato trovato abbandonato in una campagna in via Castelluccio, alla periferia di Foggia. Sul posto, dopo la segnalazione del proprietario del terreno, una pattuglia della polizia e alcuni militari dell'11° genio Guastatori che hanno messo in sicurezza il piccolo ordigno, trasportandolo in un luogo sicuro dove è stato fatto brillare.
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