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Cronaca

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gdfI finanzieri di Foggia hanno arrestato Antonio Pio Pomarico 48enne geometra foggiano, già sospeso dall’ordine a tempo indeterminato, per truffa aggravata a danni di anziani.
Il geometra "truffatore" che si era reso irreperibile da alcuni mesi, ed è stato scovato a Bernareggio.
Il 48enne aveva venduto, ad anziani, dei loculi cimiteriali mai costruiti. Al momento si conterebbero almeno 45 soggetti,truffati ma gli inquirenti prevedono che le persone raggirate potrebbero essere molte di più.
Le vittime erano perlopiù persone anziane e con una modestissima capacità economica, e molti di questi anche malati. 
Il geometra accompagnava più volte le vittime presso il cimitero, mostrandogli le areein cui sarebbero sorti i loculi, talvolta erano siti già in costruzione ma di realizzati da altri soggetti, che nulla avevano a che fare con il 48enne.
Dagli atti si evince che il geometra, che ha esercitato anche abusivamente la professione, abbia utilizzando il timbro corrispondente alla citata categoria nella contrattazione della vendita.

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baraccopoliIncendio Ghetto. Bordo: "I migranti morti sono probabilmente le vittime di chi non vuole cedere il passo allo Stato"

"I migranti morti nell'incendio del grande ghetto che sorgeva nelle campagne foggiane sono probabilmente le vittime di chi non vuole cedere il passo allo Stato". Lo afferma l'on. Michele Bordo, presidente della Commissione Politiche UE della Camera, esprimendo "solidarietà personale e istituzionale alle famiglie dei due migranti trovati carbonizzati e all'intera comunità di cittadini stranieri presenti nel territorio".
“Lo sgombero del ghetto - continua Bordo - ha segnato un punto di svolta in direzione della piena affermazione della legalità e del contrasto al caporalato e ad ogni altro reato commesso in quella terra di nessuno.
Lo Stato ha affermato la propria presenza e forse chi fino a ieri gestiva la baraccopoli ha prima reagito organizzando la manifestazione di immigrati davanti alla Prefettura per chiedere di rimanere nel gran ghetto, e poi probabilmente ha dato alle fiamme le baracche, se sarà confermato l’incendio doloso, provocando l'inferno che ha inghiottito le povere vite di due migranti.
La loro morte deve spingere ancor di più tutti noi a moltiplicare gli sforzi per cancellare questa vergogna dalle nostre campagne - conclude Michele Bordo – e promuovere l'organizzazione di un sistema diffuso e socialmente sostenibile di assistenza ai lavoratori stagionali impiegati a migliaia dalle imprese agricole della Capitanata".

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118 

Tre dipendenti di un panificio di San Giovanni Rotondo sono riusciti a chiedere aiuto prima che la situazione diventasse drammatica. 
La scorsa notte, per cause ancora in fase di verifica, i tre lavoratori hanno avvertire sintomi da intossicazione e hanno chiamato i sanitari del 118. Portati d'urgenza all'ospedale di Bari, sono stati ricoverati e sottoposti a trattamento in camera iperbarica. 
La causa è stata una fuga di gas. I militari stanno indagando sul caso per scoprire cosa abbia provocato la fuga. Non si esclude lo spegnimento accidentale del fuoco con il gas ancora aperto. I tre non sono in pericolo di vita.

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vigili urbani

L'ambulante abusivo che il 21 febbraio scorso, aggrdì un vigile urbano a Foggia, è stato processato per direttisima e condannato a sei mesi  di reclusione per oltraggio, violenza e minaccia a pubblico ufficiale.
Il trentenne aggrdì violentemente i vigili urbani che stavano controllando i venditori abusivi lungo corso Roma per contrastare tale fenomeno.
L'ambulante si scagliò contro l'agente, rompendogli gli occhiali da vista.

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arresto carabinieriI carabinieri di San Severo, hanno arrestato Leonardo Florio 23enne e Giuseppe Cinotti 25enne, per la rapina alla tabaccheria di via Guareschi. I due rapinatori, sono stati riconosciuti grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza della tabaccheria e dalle impronte trovate nel locale. 
Le immagini, hanno potuto ricostruire le modalità operative della banda. Ognuno dei malviventi aveva un ruolo ben preciso. Il Florio è l’apri-porta, mentre Cinotti è il palo.
Il primo, dopo un breve sopralluogo, è rimasto all’interno dell'attività durante la rapina fingendosi un avventore, ma mantenendo sempre la porta aperta, in modo tale da permettere la fuga, mentre il secondo ha finto di parlare al cellulare, all'esterno della tabaccheria, riuscendo a controllare l'eventuale arrivo di una pattuglia.
Dopo la rapina, i due sono stati trovati per strada e fermati. Cinotti è stato trovato con una busta di marijuana ed una pistola scacciacani senza il tappo rosso, la stessa utilizzata per la rapina.
Nell'abitazione del Florio, invece, i militari hanno sequestrato due buste contenenti circa 100 grammi di marijuana.

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