Condividi con

FacebookMySpaceTwitterGoogle BookmarksLinkedinPinterest

Chi c'è online

Abbiamo 257 visitatori e nessun utente online

Attualità

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

cia
Missione nel Brindisino e nel Foggiano per l’esperta giapponese Kae Sekine
D’Amico, Cia Puglia: “L’inviata FAO ammirata dal livello di qualità e standard produttivi”

La biodiversità è la più grande ricchezza della Puglia. Lo ha potuto constatare di persona Kae Sekine, docente giapponese della Aichi Gakun University e inviata esperta della FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura), che il 31 luglio e mercoledì 1 agosto ha visitato la Puglia. La missione pugliese di Kae Sekine è stata organizzata da CIA Nazionale e Cia Agricoltori Italiani della Puglia. L’esperta della FAO ha voluto visitare la nostra regione per studiare quanto incidano, sul mercato e sulla qualità del cibo, i presidi Slow Food e la crescita del settore biologico. La prima tappa del tour, il 31 luglio, è stata Torre Canne, frazione di Fasano, nel Brindisino, dove si coltiva il Pomodoro Regina, presidio Slow Food e prodotto più unico che raro per le sue eccezionali proprietà organolettiche. La seconda tappa della missione pugliese ha condotto l’inviata della FAO in provincia di Foggia, nel territorio di Manfredonia e Monte Sant’Angelo, dove si produce un altro prodotto che è presidio Slow Food, il caciocavallo podolico del Gargano. “Kae Sekine ha oltremodo apprezzato il gusto, le proprietà e le modalità di produzione del Pomodoro Regina”, spiega Giannicola D’Amico, vicepresidente CIA Puglia che, assieme al presidente provinciale di CIA Due Mari (Brindisi-Taranto) Pietro De Padova ha accompagnato l’inviata FAO con il direttore del Parco delle Dune Costiere Gianfranco Ciola, il referente del presidio Slow Food del Pomodoro Regina Franco Chialà e Mariantonietta Pinto, storica conoscitrice del territorio. L’esperta giapponese, in agro di Torre Canne, ha visitato l’azienda Doprogen, mostrando grande interesse per le eccellenze del territorio e acquisendo informazioni su ogni aspetto della produzione delle tipicità. “Al termine della visita”, racconta Pietro De Padova, “ha potuto assaporare alcune pietanze tipiche a base di pomodoro e fichi: dalla tradizionale ‘cialledda’ alle friselline con pomodoro, e ancora le fave con contorni di peperoni al sugo di pomodoro, la pizza con i fichi e, naturalmente, le immancabili orecchiette”. Mercoledì 1 agosto, la missione pugliese è proseguita a Manfredonia, nell’Azienda Agricola di Francesco Prencipe, e a Monte Sant’Angelo alla scoperta della cooperativa Azienza Agricola Sitizzo. “Qui nel Foggiano”, dichiara Michele Ferrandino, presidente provinciale di CIA Capitanata che ha fatto da “cicerone” alla importante ospite organizzando la tappa foggiana con il direttore di Cia Capitanata Nicola Cantatore, “abbiamo fatto conoscere all’inviata FAO i nostri presidi Slow Food e alcune produzioni biologiche di pregio come asparagi, broccoletti, cavolfiori, pomodori, prodotti caseari, salumi e prosciutti”. Pranzo a Monte Sant’Angelo, nella Masseria dell’Azienda agricola Sitizzo, dove l’inviata FAO è rimasta colpita da gusto e consistenza del caciocavallo podolico del Gargano. La visita in Puglia è stata un successo. “Kae Sekine ha apprezzato l’alto livello qualitativo sia dei prodotti che degli standard di produzione”, spiega ancora Giannicola D’Amico. “La biodiversità, in Puglia, è realmente il primo fattore di qualità ed eccellenza che rende unica la nostra agricoltura e dà la possibilità, al comparto primario, di puntare su internazionalizzazione e incremento del valore aggiunto dei nostri prodotti”.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

Sonodavide emanuele le domande che dovrebbero porsi innanzitutto Di Maio, Salvini e Centinaio"

La vita di quattro lavoratori, non importa il colore della loro pelle o la loro origine, è stata stroncata su una strada della provincia di Foggia in un tragico incidente, forse provocato da un camion carico di pomodori.
Lo stesso 'oro rosso' che i 4 deceduti ed altri 4 migranti feriti, oltre al conducente del mezzo pesante, avevano appena finito di raccogliere.
La dinamica dell'incidente è al vaglio delle forze dell'ordine, ma poco conta come la casualità abbia agito sulla vita di quelle persone.
Certamente più interessante sarà capire dove hanno prestato le loro braccia i migranti, se a regolare la loro giornata di lavoro è stato un contratto o un accordo tra il proprietario del terreno e un caporale, per quante ore e per quanto denaro hanno riempito cassoni.
Sono queste le domande che si dovrebbero porre anche i ministri del Lavoro, dell'Interno e dell'Agricoltura, invece di affannarsi quotidianamente nella demonizzazione dei migranti che 'vengono a rubare il lavoro agli italiani'.
Di bianchi nei campi di pomodoro se ne vedono pochi e per la gran parte non sono italiani. Sono migranti economici comunitari come lo sono i miei coetanei e conterranei che vanno a servire ai tavoli o a pulire le cucine dei ristoranti londinesi.
Tutta gente che lascia la propria casa per necessità e accetta tutti i rischi connessi al viaggio in una terra straniera spesso poco o per nulla accogliente.
Se vogliamo onorare la nostra umanità, dobbiamo occuparci dei diritti, dell'accoglienza, dei servizi d'integrazione per le migliaia di uomini e donne che lavorano nei nostri campi dopo aver abbandonato quelli dei loro Paesi impoveriti e desertificati anche dall'egoismo capitalistico delle nazioni occidentali.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

comunesansevero

In continuità con l’impegno profuso dall’Amministrazione Comunale ed in particolare dal Sindaco avv. Francesco Miglio in termini di sicurezza urbana, la Civica Amministrazione intende perseguire ed implementare la strada della legalità e del presidio del territorio offrendo, in modo sostanziale, il doveroso supporto politico alle Forze dell’Ordine e in particolare al Corpo di Polizia Locale.
“E’ fondamentale nel contesto attuale – dichiara l’Assessore alla Sicurezza Urbana e Polizia Locale rag. Michele Del Sordo - adoperarsi per fornire agli Operatori, adeguati strumenti normativi e operativi per rendere efficace l’attività di controllo del territorio. L’obiettivo politico, quindi, è migliorare le condizioni operative degli Agenti che presiedono il territorio, fornendo loro gli strumenti operativi essenziali per il rispetto delle civili norme di comportamento. Tale obiettivo può essere raggiunto soltanto attraverso una intensa attività politica di “regolamentazione” delle politiche sulla sicurezza”.
Per tale ragione, l’Assessorato alla Politiche sulla Sicurezza e Polizia Locale, ha messo a punto una pianificazione strategica delle attività politiche dell’A.C., da porre in essere nell’immediato futuro, dedicate alla disciplina dei comportamenti e delle attività influenti sulla comunità locale. Pertanto, attraverso una seria programmazione effettuata in coordinamento con il Comando di Polizia Locale, saranno predisposti i seguenti interventi:
1. Approvazione del Regolamento di Polizia Urbana con inserimento del “DASPO URBANO”
Ad oggi il Corpo di Polizia Locale è costretto ad operare senza un adeguato regolamento di Polizia Urbana che consenta di controllare e, allo stesso tempo, sanzionare i comportamenti vietati e lesivi per la comunità. Il D.L. n.14/2017 conosciuto come “Decreto Minniti” all’art.9 introduce misure a tutela del decoro delle Città. Il comma 3 dello stesso articolo consente alle Amministrazioni, attraverso il “Regolamento di Polizia Urbana”, di recepire tale norma ed individuare le aree urbane alle quali è possibile applicare le disposizioni del Decreto - il cd DASPO URBANO;
2. Ripristino dell’Ordinanza Sindacale in materia di contrasto al fenomeno della prostituzione. Uno strumento essenziale e consolidato per il controllo e la tutela delle periferie della Città e delle strade statali e provinciali che nel recente passato ha permesso di eseguire controlli coordinati con la prefettura di Foggia. Tale strumento può garantire un maggiore senso di sicurezza e decoro per le nostre strade. L’obiettivo è limitare gli episodi pericolosi e lesivi che possono portare pregiudizio alle normali condizioni di vivibilità.
3. Approvazione Regolamento Videosorveglianza per l’abbandono rifiuti e utilizzo foto trappole. L’abbandono dei rifiuti su strada è un fenomeno comune in tutte le Città. Siamo in presenza di un illecito il cui accertamento e individuazione degli autori non è semplice o facilmente realizzabile. Questo fattore, purtroppo, resta un punto debole per l’attività di controllo del territorio. In riferimento al D.L.11/2009, il quale prevede che per la tutela e la sicurezza urbana i comuni possono utilizzare sistemi di videosorveglianza in luoghi pubblici. L’utilizzo di questi sistemi video sorveglianza/foto trappole deve essere fatto in rispetto sulla normativa della Privacy e, pertanto, l’approvazione di questo Regolamento diventa essenziale per l’attività di controllo e repressione.
4. Approvazione Linee Guida in materia di Safety e Secyrity. L’obiettivo di queste Linee Guida è quello di fornire ai cittadini e agli organizzatori di eventi tutte le informazioni e le linee di indirizzo generale in materia di manifestazioni pubbliche. Inoltre, per una migliore organizzazione dell’ente, diviene necessario individuare le posizioni di garanzia indicando le competenze, le responsabilità e gli uffici preposti al rilascio di autorizzazioni e al controllo delle manifestazioni pubbliche.
5. Approvazione Regolamento sulla tutela e benessere degli animali. L’Amministrazione Comunale intende promuovere la convivenza delle persone con gli animali individuando, a tutela degli animali, aspetti essenziali per il raggiungimento del giusto equilibrio del rapporto di convivenza uomo – animale. Nel regolamento saranno introdotte sanzioni sulla detenzione e la conduzione di animali sulla pubblica via.
6. Installazione di una sala preposta appositamente al controllo della Video Sorveglianza. Presso il Comando di Polizia Locale di San Severo sarà predisposta una sala video attrezzata per il controllo e il monitoraggio della Video Sorveglianza installata dall’Amministrazione Comunale di San Severo nel territorio urbano ed extra urbano.
7. Recepimento Regolamento Regione Puglia n.11 del 11.04.2018 sui modelli organizzativi della Polizia Locale. La Polizia Locale dal prossimo mese di Settembre si adeguerà, attraverso una riorganizzazione funzionale del Corpo coordinata dal Comandante della Polizia Locale, al modello organizzativo delineato dalla L.R. n.37/2011 e dal Regolamento Regionale n.11/2017 in materia di uniformi, distintivi di grado, dei mezzi e degli strumenti in dotazione alla Polizia Locale.
“La pianificazione progettata – conclude l’Assessore Del Sordo - prevede anche l’espletamento di assunzioni di nuovo personale per la Polizia Locale così come previsto dalla Delibera di Fabbisogno Occupazionale per il triennio 2018/2020 n.56 del 30.03.2018. La presente programmazione proposta dall’Assessorato alla Sicurezza Urbana e Polizia Locale, non rappresenta una lista di azioni o attività operative ma un’azione di supporto politico necessaria alla efficacia dell’attività di controllo del territorio da parte degli Agenti in divisa. Dell’attività politica di “regolamentazione” sarà investito e coinvolto il Consiglio Comunale nel quale ripongo massima fiducia sia per un confronto politico sui temi proposti che per l’approvazione degli strumenti normativi citati nel più breve tempo possibile. Come Assessorato abbiamo la convinzione che, al fine di poter garantire l’efficienza dei controlli nonché elevati livelli di percezione della sicurezza da parte dei cittadini, risulta necessario, in primis, fornire, al personale che opera in strada, una base solida di strumenti normativi e operativi”.

Il Portavoce
Michele Princigallo

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

orsaraIsole pedonali nel centro storico, linee guida per la bruciatura delle stoppie
Prosegue il programma del cartellone estivo degli eventi: gli eventi di agosto

ORSARA DI PUGLIA Dal 30 luglio al 19 agosto, il capolinea degli autobus è stato temporaneamente spostato in Via Trento. Si tratta soltanto di una delle misure adottate dal Comune di Orsara di Puglia per il periodo estivo, in modo da adeguare i livelli di sicurezza all’interno e all’esterno del centro urbano in concomitanza con l’aumentare dell’flusso di persone e di moto e automezzi che si verifica ogni anno da e per il paese. I cittadini, mediante l’affissione delle diverse ordinanze emanate negli ultimi giorni, sono stati informati anche rispetto alle misure adottate per la sicurezza delle persone durante lo svolgimento dei tanti eventi che animeranno l’Estate Orsarese. Importante anche il vademecum adottato, in base alla recenti decisioni della Regione Puglia, per quanto attiene alle procedure da seguire per la bruciatura delle stoppie. Il modello di comunicazione che i responsabili delle aziende agricole devono compilare e le linee guida possono essere ritirati recandosi all’Ufficio Tecnico Comunale.
L’ESTATE ORSARESE. Fino al 21 agosto, grazie alla collaborazione tra Comune di Orsara, realtà associative e locali della ristorazione, il paese sarà animato da una serie di eventi. Grande spazio alla musica italiana d’autore, con una serie di serate imperdibili caratterizzate dalle tribute band: Litfiba (3 agosto), Rino Gaetano e Zucchero (10 agosto), Emma Marrone (17 agosto). Il 7 agosto, alle 21.30, Santino Caravella porterà in Piazza San Pietro la sua verve comica, già apprezzata dagli orsaresi in occasione del videoclip realizzato a Orsara di Puglia per promuovere bellezza e patrimonio della Capitanata. Particolarmente suggestiva la “Gara di Orienteering notturno” che si terrà il 9 agosto, a partire dalle 22.30: a organizzare l’evento sarà la Polisportiva Ursaria, l’associazione a cura della quale si terranno anche il torneo di beach volley e altre numerose iniziative.
Sabato 11 agosto, spazio alla grande musica della tradizione bandistica italiana con la seconda edizione del Raduno delle Bande: dalle 18, grazie all’associazione Santa Cecilia, Piazza San Pietro ospiterà i complessi bandistici provenienti da ogni parte della Puglia. Appuntamento confermato anche quello del Wild Fest, Festival Internazionale della Musica Elettronica, che tornerà sabato 11 e domenica 12 agosto. Il 14 agosto, a partire dalle ore 21, la Pro Loco di Orsara di Puglia proporrà il ritorno della Notte Bianca: il “paese dell’Orsa” accenderà le luci su musica, mostre, iniziative culturali e una serie di eventi capaci di animare la vigilia di Ferragosto in tanti luoghi diversi del centro storico orsarese. Un evento che è anche l’occasione per ammirare gli scorci notturni di piazze, chiese e palazzi storici mettendone in luce fascino e suggestioni.
LE GIORNATE MEDIEVALI. Il 18 e 19 agosto faranno il loro debutto le “Giornate Medievali. Ursaria: Pellegrini, Monaci e Cavalieri”. L’evento è organizzato dalla Parrocchia San Nicola di Bari. Per le vie del paese, si rivivranno le atmosfere del borgo medievale, caratterizzate da costumi, musica e tradizioni che hanno scritto la storia di Orsara di Puglia, regalando ad essa testimonianze portentose rappresentate da alcuni dei più interessanti luoghi di interesse storico-artistico. Dal 29 luglio al 6 agosto, a cura della Cooperativa Orsararcobaleno, si terrà la Settimana Allegra con sport e altre attività.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

ospedalesan giovanni rotondoDa due mesi dieci profughi somali, di religione musulmana, sono ospitati e assistiti dalla Casa Sollievo della Sofferenza. A San Giovanni Rotondo grazie ai Corridori Umanitari della Comunità di Sant’Egidio. La storia del piccolo congolese Jean Paul, abbandonato nella giungla.

“NON POSSIAMO SOTTRARCI ALL’IMPEGNO E ALL’ESERCIZIO DELLA CARITÀ”

Stralcio dell’Editoriale del direttore generale Domenico Francesco Crupi sul numero Luglio-Agosto 2018 della Rivista “La Casa Sollievo della Sofferenza” di prossima distribuzione, che ospita tra l’altro un intervento di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio.

La Carità non sia solo una parola

Vorrei ora richiamare la vostra attenzione su un’affermazione di Padre Pio che, come altre, risulta fondamentale per comprendere meglio la missione che è stata assegnata alla Casa ed il percorso e le scelte da compiere:

"Quest'Opera se fosse solo sollievo dei corpi, sarebbe solo costituzione di una clinica modello fatta con i mezzi della vostra carità straordinariamente generosa. Ma essa è stimolata e incalzata ad essere richiamo operante all'amore di Dio mediante il richiamo della carità".

I Gruppi di Preghiera devono da noi esigere la pratica di una carità “vera e sincera”, che non conosca confini, che non discrimini per il colore dei volti e le provenienze, ma sia individuata come unico strumento per governare problemi immani, costituendo essa, come afferma Papa Francesco, la vera diplomazia.

Penso al Mar Mediterraneo, da sempre “culla della civiltà”, di recente definito da un autorevole quotidiano italiano laico “Il mare della pietà perduta”.

Di fronte a scenari di morte per uomini, donne e persino bambini, a nessuno è consentito, neppure ad una piccola comunità come la nostra, di sottrarsi all’impegno e all’esercizio della carità, all’impegno affinché il mare e le sue spiagge non siano un luogo di morte, ma tornino ad essere luogo di incontri, di solidarietà e spazi di giochi per tanti bambini.

Colgo l’occasione per ringraziare di cuore il Gruppo di Preghiera di La Maddalena, in Sardegna, che ha accolto e ospitato, per una vacanza al mare, i nostri bambini del reparto di Oncoematologia Pediatrica, consentendo loro di vivere una gioiosa esperienza, che difficilmente dimenticheranno. Un grazie particolare alla Guardia Costiera di La Maddalena, che li ha accolti sulle proprie imbarcazioni, regalando anche un brivido di avventura alla loro vacanza.

Il mare e le spiagge del Mediterraneo devono tornare ad essere luoghi di gioia e di speranza, come lo sono state per i nostri ragazzi in Sardegna.

È utopia sognare ciò? Anche il nostro pragmatismo ci porta a volte a dubitare, ma non dobbiamo mai smettere di combattere e di pensare al Mediterraneo come ad un luogo dove i bambini di tutto il bacino possano giocare e bagnarsi in serenità.
È utopia sognare ciò? Forse, ma a nessuno è consentito di privarci della speranza e della visione del mare che dobbiamo avere come cristiani, come operatori di Casa Sollievo e come Gruppi di Preghiera.

E non possiamo non ricordare il giovane Mustafà che, salvato in mare, fu accolto in Casa Sollievo, dove giunse ad uno stadio troppo avanzato della sua malattia. Consola il fatto che il suo soggiorno e la sua morte avvennero nel pieno rispetto della sua dignità e circondato dall’affetto degli operatori della Casa.

Ricordo questo fatto non solo per testimoniare la coerenza del nostro impegno, ma anche per denunciare una sorta di assuefazione alle tragiche storie di quanti sono costretti a fuggire disperatamente dalla loro terra.

I profughi non sono degli avventurosi diportisti o appartenenti ad esclusivi circoli velici, come sembrano lasciar intendere alcuni fra coloro che hanno la responsabilità di governare tali tragedie. Tale approccio è indice di barbarie.

I Corridoi Umanitari

Esistono vie ben più sicure per permettere alle persone che hanno bisogno di aiuto di arrivare sino a noi e sottrarsi alla violenza, alla fame e alla malattia. Un esempio sono i corridoi umanitari della Comunità di Sant’Egidio, attraverso cui sono giunti in Casa Sollievo sette bambini e tre madri, provenienti dalla Somalia.

Colgo l’occasione per ringraziare la Comunità di Sant'Egidio e gli operatori dell’Opera di San Pio che hanno accolto, aiutato e curato queste persone bisognose, di religione musulmana, ponendosi al servizio del prossimo in una logica che esclude ogni forma di discriminazione.

Non più tardi di qualche mese fa, abbiamo accolto un bambino congolese di 18 mesi, abbandonato nella giungla perché affetto da gravissime patologie, esempio evidente e plastico della cultura dello scarto, ma anche di come ci si può opporre concretamente ad essa, se ci si impegna per una continua rigenerazione cellulare della catena della carità.

Trovatolo per caso, suor Angelique, del Centro di Bethanie di Brazzaville, ha chiesto aiuto a Casa Sollievo, che ha subito aperto le sue porte per accoglierlo, curarlo ed assisterlo in questa fase drammatica della sua ancor breve vita, facendo ricorso alla professionalità e alla abnegazione dei suoi operatori.

Il piccolo Jean Paul, che ha già ricevuto il Battesimo, dovrà essere sottoposto a più interventi di chirurgia maxillo-facciale e di neurochirurgia: per tutto il tempo necessario sarà nostro ospite, grazie anche alla generosità dei nostri benefattori.

In via generale, gli atteggiamenti nei confronti delle opere di accoglienza variano tra chi ritiene che debbano essere altri a farsene carico e chi oppone una sorta di priorità gerarchica fra esseri umani, nel riconoscimento dei diritti naturali fondamentali e nell’utilizzazione delle risorse economiche.

In modo simbolico, vorrei sottolineare come l’essersi fatto carico dell’accoglienza di tante persone provenienti da Paesi stranieri, comprese le loro famiglie, non ha impedito alla Casa Sollievo di continuare ad assicurare l’ospitalità gratuita alle famiglie dei bambini ricoverati nel reparto di Oncoematologia Pediatrica, ad assicurare il ricovero, oltre i posti letto in dotazione, a tutti i pazienti giunti a Casa Sollievo per propria scelta o magari dopo estenuanti “respingimenti” da altri Pronto Soccorso, né di continuare ad assicurare, attraverso la navetta della solidarietà, il trasporto gratuito da altre città, ai malati che necessitano di cure radioterapiche.

In questo approccio solidaristico va ricompresa l’attivazione, con investimento a nostro totale carico, del Servizio di Cardiochirurgia, tra i più avanzati del Paese, per andare incontro ai bisogni delle persone di questa area geografica, prima costrette ad estenuanti spostamenti verso gli ospedali del Nord, con evidenti disagi anche di natura economica.

Nella nostra piccola esperienza, l’accoglienza inclusiva non ha limitato la soddisfazione dei diritti di nessuno, in quanto ispirata alla visione morale dei diritti della persona umana, propria del Magistero della Chiesa e alla visione etica dell’efficienza quale vettore di giustizia sociale, che consente di soddisfare i bisogni di più persone.

In questo percorso sono stati da guida l’insegnamento e l’umanità di monsignor Michele Castoro, che, nel lasciare in eredità a Casa Sollievo i suoi risparmi, ha consentito l’istituzione di un fondo, a lui intitolato, per l’accoglienza dei poveri bisognosi di cure, da qualunque parte del mondo provengano.

Fare del bene ad alcuni, quindi, non comporta automaticamente apportare privazioni, né fare del male ad altri. Sostenere il contrario significa essere vittime di ideologismi devianti e porsi in contrapposizione non solo con le regole morali, ma anche con quelle più strettamente economico-sociali.

La sensibilità sulla dignità della persona umana in una visione inclusiva costituisce, anche sul piano etico, la chiave per comprendere gli sviluppi scientifici e tecnologici che stanno cambiando profondamente il volto della sanità e le aspettative di pazienti sempre più consapevoli.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)