LA BEFANA PORTA IN REGALO AGLI ALUNNI DELLA TANCREDI L’INTERRUZIONE DEL SERVIZIO SCUOLABUS
Ci viene riferito che sta circolando un messaggio dell’Assessora Palomba, con il quale si preannuncia che A PARTIRE DA MARTEDÌ 7 GENNAIO SARÀ INTERROTTO IL SERVIZIO DI UNO DEGLI SCUOLABUS A SERVIZIO DELLA SCUOLA PRIMARIA TANCREDI; LA NOTIZIA È STATA DATA ANCHE DA ALCUNI GENITORI SUI SOCIAL.
L’interruzione è determinata dal fatto che sarebbero emerse difficoltà per il rinnovo del contratto di lavoro dell’autista dello scuolabus.
Pertanto il servizio di trasporto degli alunni che, a dare retta al Comune, non sarà assicurato per due o tre settimane, verrà appaltato ad un soggetto esterno.
Quest’altro episodio di “mala gestione” conferma che l’improvvisazione e l’incompetenza sono ormai le due cifre peculiari della Giunta d’Arienzo.
È accettabile che gli amministratori di CambiaMonte si rendano conto all’ultimo momento che non è possibile rinnovare il contratto di lavoro all’autista dello scuolabus?
E poi, in che cosa consistono queste difficoltà? Sono veramente insuperabili? Che relazione vi è tra il mancato rinnovo del contratto e l’esternalizzazione del servizio?
È proprio vero che l’interruzione del servizio durerà soltanto due o tre settimane? Pensiamo proprio di no, considerato che la procedura di appalto richiede tempi più lunghi e potrebbe riservare ritardi e sorprese impreviste.
Intanto la superficialità con cui l’Assessora Palomba ha affrontato questa problematica procurerà notevoli disagi alle famiglie degli alunni della scuola dell’obbligo, disagi assai gravi anche perché ci troviamo nel cuore dell’inverno.
IL MOVIMENTO “VERSO IL FUTURO” E “FORZA ITALIA” SI AUGURANO, PER IL BENE DELLA CITTÀ, CHE PRIMA O POI QUESTI AMMINISTRATORI SIANO DALLA POPOLAZIONE DEMOCRATICAMENTE ALLONTANATI DAL PALAZZO DI CITTÀ.
Movimenti politici FORZA ITALIA e VERSO IL FUTURO
Attualità
Straordinaria partecipazione all’iniziativa SPI Cgil, messe a dimora 15 piante d’ulivo
SAN SEVERO Una grande festa attorno agli alberi d’ulivo. Una festa per oltre mille bambini delle scuole di San Severo e per le persone ospitate dal Centro polivalente “Il Sorriso”. Tutti insieme, in tre giorni, con l’aiuto dei volontari dello SPI, il Sindacato Pensionati della CGIL, i bambini hanno messo a dimora 15 nuove piante d’ulivo nei cortili dei loro istituti scolastici. Lo hanno fatto celebrando la natura, cantando assieme a nonni e genitori, con la promessa di crescere insieme a quelle piante, di occuparsene giorno per giorno nei prossimi anni. Dalla scuola “Andrea Pazienza”, così come dall’Asilo Trotta, dalla scuola “San Benedetto” e dal centro “Il Sorriso” è partita la campagna “Piantiamo il Futuro” che, entro febbraio 2020, metterà a dimora complessivamente 200 nuove piante d’ulivo in provincia di Foggia e 1000 in tutta la Puglia.
SAN SEVERO HA RISPOSTO ALLA GRANDE. “C’è tanta voglia di stare insieme per iniziative belle come questa”, ha spiegato Franco Persiano, segretario provinciale SPI Cgil Foggia. “Un entusiasmo che abbiamo visto nei sorrisi dei bambini, in quello delle persone disabili ospitate nel centro Il Sorriso, nell’allegria di una giornata all’aperto, in mezzo alla natura e a diretto contatto con la terra”. Alle giornate sanseveresi ha aderito anche il Comune di San Severo, presente alle iniziative col sindaco Francesco Miglio e rappresentanti della giunta. L’iniziativa ha preso il via martedì 17 dicembre ed è stata replicata mercoledì 18 e giovedì 19. Complessivamente, nelle tre giornate, a San Severo sono stati piantati 15 nuovi alberi d’ulivo e hanno partecipato oltre 1000 persone tra bambini, docenti, genitori e nonni.
LA CAPITANATA. Nelle prossime settimane, “Piantiamo il futuro” arriverà a Foggia, Cerignola, Manfredonia e Lucera, per poi approdare in altri centri urbani della Capitanata dove, complessivamente, assieme a quelle già piantumante a San Severo, saranno messe a dimora 200 nuove piante d’ulivo.
1000 ALBERI IN TUTTA LA PUGLIA. “Nonni e nipoti, genitori e figli insieme per il futuro. E’ questo il senso della nostra iniziativa”, ha spiegato Franco Persiano, segretario provinciale SPI Cgil Foggia, il sindacato dei pensionati più forte e radicato in Capitanata, in Puglia e in tutto il Paese. “La memoria e la cura del futuro vanno di pari passo, perché sono elementi costituenti del processo di costruzione della società. La conoscenza, l’esperienza e i valori rappresentati dagli anziani possono e devono fungere da strumento di supporto per orientare la crescita delle nuove generazioni”, ha aggiunto Persiano. Il problema globale rappresentato dai violenti cambiamenti climatici in atto sta mobilitando le nuove generazioni. L’obiettivo di “Piantiamo il futuro” è duplice: sensibilizzare le Istituzioni locali sulle questioni ambientali attraverso lo strumento, in capo allo SPI, della contrattazione sociale e territoriale; favorire la crescita dell’educazione al rispetto dell’ambiente, a partire dalla più tenera età. Per questo lo SPI Cgil Puglia ha lanciato la campagna che, entro febbraio 2020, porterà alla messa a dimora di mille alberi in tutta la Puglia. Si tratta di un segnale tangibile, un’azione concreta per contrastare il fenomeno della desertificazione che minaccia soprattutto il Sud Italia. La scelta è quella di privilegiare l’ulivo quale simbolo identitario della Puglia e, più in generale, dei Paesi del Mediterraneo, simbolo di una cultura portatrice di pace, specie culturale caratterizzata dalla grande capacità di assorbimento del carbonio, straordinario serbatoio di biodiversità. Lo SPI provinciale, attraverso la contrattazione territoriale, si sta già attivando per aprire una interlocuzione con gli Enti locali, al fine di verificare la concreta disponibilità delle risorse dedicate e l’interesse a costruire una piattaforma programmatica, che abbia la centro le scuole, sul tema dell’educazione all’ambiente, di concerto, laddove ne ricorrano le condizioni, con altre associazioni e soggetti sociali.
La storia di una borgata rurale il cui progetto di costruzione risale al 1939
Sabato 14 dicembre, a Orsara di Puglia, convegno su tutela e valorizzazione
ORSARA DI PUGLIA Sono passati esattamente 80 anni da quando, nel 1939, l’architetto Marino Lopopolo ultimò il suo progetto e lo consegnò al proprio committente, l’Opera Nazionale Combattenti. Fu quel progetto a dare il via alla nascita di Borgo Giardinetto, una piccola borgata rurale posta fra due paesi, Troia e Orsara di Puglia. I lavori di costruzione iniziarono nel 1941 e furono ultimati nel 1943, proprio quando arrivarono gli americani e decisero che quello sarebbe stato uno dei borghi in cui acquartierarsi. Sabato 14 dicembre 2019, alle ore 17, la sala del Centro Anziani di via Madonna della Neve, a Orsara di Puglia, ospiterà il convegno dal titolo “Borgo Giardinetto: storia da tutelare e valorizzare”. All’iniziativa, organizzata dalla sezione troiana di Italia Nostra, hanno aderito l’Ordine degli Architetti di Foggia (la partecipazione del convegno darà diritto al riconoscimento di tre crediti formativi professionali) e le Amministrazioni comunali di Orsara e Troia. I lavori saranno coordinati da Pietrantonio Fatibene, presidente del presidio Italia Nostra di Orsara. L’apertura sarà affidata ai saluti di benvenuto dei sindaci di Orsara e di Troia, rispettivamente Tommaso Lecce e Leonardo Cavalieri. Francesco Barbaro relazionerà su “Roberto Curato e la bonifica del Tavoliere delle Puglie”. L’intervento di Gianfranco Piemontese, invece, sarà incentrato su “I borghi rurali di Foggia e Borgo Giardinetto”. L’orsarese Nicola Tramonte, presidente dell’Ordine degli Architetti di Foggia, interverrà su “L’Architettura Contemporanea in Capitanata”. Le conclusioni saranno affidate a Luigi Rauseo, presidente della sezione troiana di Italia Nostra, con le proposte per la tutela e la valorizzazione di Borgo Giardinetto. Il borgo è collegato alla strada statale 90 tramite un viale ai margini del quale furono piantati eucalipti che svolgevano la funzione di estrapolare acqua dal terreno paludoso. Una volta arrivati nel borgo, alla vista si apre una piazza e di fronte si trova quella che in origine fu la casa del fascio, l’unica ad avere degli elementi decorativi che celebrano il Fascismo: dei fasci littori stilizzati in corrispondenza delle finestre. Gli edifici sono disposti tutti intorno alla piazza. Del progetto originario furono completati: la chiesa, la casa del fascio e dopolavoro, la delegazione municipale con l’ambulatorio, la sede locale dell’Opera Nazionale Combattenti, bar e negozi, le scuole e l’ufficio postale; non furono mai realizzate le abitazioni. La logica che voleva lì il borgo è quella di fornire agli abitanti dei poderi dell’ente Opera Nazionale Combattenti un centro di servizi per le necessità quotidiane. Il borgo è un importante esempio di neo-costruzione in Capitanata durante il ventennio fascista. Giardinetto faceva parte del più ampio progetto della riforma agraria e della lotta al latifondismo. Negli anni i giardini sono stati recintati con dei muri gialli a motivo d’arco per riprendere le forme del porticato e gli stessi sono stati pavimentati.
BANDO “PERIFERIE AL CENTRO”: AMMESSO A FINANZIAMENTO IL PROGETTO DEL TEATRO DEI LIMONI CON LE ASSOCIAZIONI CULTURALI DI SAN SEVERO.
Esprime soddisfazione l’Assessorato alla Cultura del Comune di San Severo per l’ammissione a finanziamento del progetto del Teatro dei Limoni "No man's land" che ha partecipato al bando "Periferie al centro", indetto dal Teatro Pubblico Pugliese: il progetto incentivato dall’Amministrazione Comunale figura tra quelli ammessi al finanziamento.
“E’ davvero un lusinghiero risultato quello ottenuto – dichiarano il Sindaco avv. Francesco Miglio e l’Assessore alla Cultura avv. Celeste Iacovino – abbiamo spinto le risorse culturali del nostro territorio a partecipare al bando, garantendo il necessario supporto del Comune per realizzare degli spettacoli dal vivo e far partecipare i frequentanti il corso ed uno spettacolo nel Teatro Comunale Giuseppe Verdi e in Biblioteca Comunale Alessandro Minuziano. La peculiarità di questo bando è quella di coinvolgere i giovani fino a 35 anni che vivono in periferia. E un'occasione straordinaria, questa, per diffondere la cultura teatrale nelle periferie della nostra provincia”.
A San Severo, in particolare, si terranno laboratori di dizione e di recitazione, dedicati a bambini, ragazzi e giovani fino a 35 anni. Sono 4 i comuni coinvolti: Foggia, Torremaggiore, Castelluccio dei Sauri e San Severo. Sono previsti 3 spettacoli in visione gratuita per i corsisti dei laboratori, in 3 comuni diversi; 1 evento letterario dedicato ai più piccoli.
A partire da gennaio 2020 cominceranno le attività in tutti i comuni coinvolti, con la collaborazione dei partner del progetto: il Teatro del Pollaio (Foggia), l'associazione culturale Terzo Millennio (Torremaggiore), la ONLUS Centro Studi Diomede (Castelluccio dei Sauri) e le associazioni culturali Spazio Off e Ciak-Sipario (San Severo) in collaborazione e con il sostegno degli Assessorati alla Cultura dei quattro Comuni destinatari delle attività.
l’Addetto Stampa
Michele Princigallo
ZES: IL COMUNE DI SAN SEVERO PRESENTA UNA PROPOSTA SULLA CONCLUSIONE DEL PROCESSO DELLA FILIERA AGROALIMENTARE A LIVELLO LOCALE.
Il Comune di San Severo – Assessorato alle Attività Produttive ha inoltrato la candidatura per l'assegnazione delle aree residue della Zona Economica Speciale (ZES) interregionale Adriatica, quale capofila del Sistema Territoriale Integrato Alto Tavoliere - Mosaico di San Severo. L’Amministrazione Comunale ha presentato una proposta (predisposta dal RUP Responsabile Unico del Procedimento arch. Fabio Mucilli) incentrata sulla conclusione del processo della filiera agroalimentare a livello locale. Responsabile del procedimento
“L'area perimetrata – dichiara l’Assessore alle Attività Produttive Felice Carrabba – è l’unica rispondente ai requisiti del bando regionale in quanto dotata delle necessarie opere di infrastrutturazione e di aree immediatamente disponibili per l'insediamento di attività produttive: è la zona del Consorzio per l'Incentivazione Produttiva (CIP) ubicata nei pressi del casello autostradale. L'obiettivo della ZES è favorire l'insediamento di aziende di medie e grandi dimensioni mediante politiche di defiscalizzazione. Per quest’Amministrazione aderire alla ZES è di straordinaria importanza, un importante riconoscimento sotto il profilo non solo economico, quanto culturale e di attrazione”.
l’Addetto Stampa
Michele Princigallo