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Attualità

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Il Nucleo di Protezione Civile ANC Foggia 158 informa che presso la parrocchia Madonna della Croce, nei pressi della stazione, nella giornata sarà allestito un punto di distribuzione di coperte,
vestiario per i senza dimora, al fine di tutelare i soggetti in difficoltà, soprattutto donne e bambini, in uno spirito di collaborazione, promozione umana e totale gratuità. Una squadra del suddetto Nucleo inoltre sarà impegnata anche nel prestare soccorso alle popolazioni dei paesi limitrofi rimaste isolate a causa della neve, fornendo, ove possibile, anche bevande calde.



comunicato stampa

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PAC


In Italia il reddito degli agricoltori nel 2011, benché aumentato rispetto all’anno precedente, è ancora inferiore a quello del 2005. Mentre la volatilità delle quotazioni e la debolezza della posizione degli agricoltori sui mercati e l’aumento delle importazioni rendono sempre più necessario intervenire per dare fiducia alle imprese. Confagricoltura crede nella necessità di una riforma della Pac, adeguandola ai tempi, ma purtroppo le proposte della Commissione europea hanno deluso le nostre aspettative.

“In una situazione come quella attuale - ha detto il presidente Mario GUIDI intervenendo al convegno di apertura di Fieragricola “Verso la nuova Pac: prospettive, sfide e opportunità per un’agricoltura sostenibile” - in cui c’è bisogno di maggiore impulso politico a favore del settore agricolo, l’Europa sembra invece imboccare la strada del disimpegno, anche finanziario. Il futuro del bilancio dell’UE secondo la Commissione prevede aumenti in termini reali praticamente per tutte le rubriche tranne che per la spesa agricola destinata ai mercati ed allo sviluppo rurale. Un taglio tra il 2013 ed il 2020 che noi stimiamo in oltre il 12 per cento in termini reali, per entrambi i “pilastri” della PAC”.

“Inoltre - ha continuato il presidente GUIDI - c’è il riorientamento delle risorse destinate ai pagamenti diretti degli agricoltori. Un criterio che dobbiamo assolutamente ridiscutere perché, essendo basato unicamente sul parametro della superficie, penalizza agricolture come quella italiana con un alto valore aggiunto per ettaro”.

Ma la proposta di riforma non soddisfa Confagricoltura anche per altri aspetti: il legame tra impegni ambientali e pagamenti diretti ad esempio, con l’introduzione del cosiddetto greening, penalizzerebbe notevolmente la competitività delle nostre aziende. Un recentissimo sondaggio della Rete Rurale Nazionale promossa dal Mipaaf ha dimostrato che solo il 10 per cento delle aziende con seminativi soddisfa il requisito della diversificazione in tre colture a seminativi (quindi il 90% delle imrpese dovrà cambiare i propri ordinamenti colturali). Mentre sono poco più di un quarto (il 27%) le aziende che hanno già a disposizione il 7% di aree da destinare a focus ecologico previsto dalla proposta. Come dire che i due terzi delle aziende dovranno individuare, anche rinunciando a produrre evidentemente, una porzione aziendale da destinare a finalità ambientali.

Alcuni problemi sono poi legati agli interventi di mercato. “Vorremmo ridiscutere, ad esempio, alcuni strumenti come i diritti di impianto vitivinicoli - ha aggiunto il presidente di Confagricoltura - e la fine delle quote zucchero, fissata al 2015. Nell’attuale contesto di mercato, il venir meno di queste misure potrebbe costituire un pericolo per la stabilità di questi comparti. Mentre mancano provvedimenti adeguati a dare forza agli agricoltori nella filiera agroindustriale”.

Infine, per quanto riguarda lo sviluppo rurale, c’è il rischio concreto che la programmazione del Fondo Europeo di Sviluppo Rurale collegata a quella di altri fondi comunitari snaturi la funzione del “secondo pilastro” della PAC che deve rimanere ad esclusivo vantaggio degli agricoltori.

Confagricoltura è pronta a dire la sua in un negoziato che parte tutto in salita e riguarda oltre il 70% del territorio europeo, con 14 milioni di imprese agricole nei 27 Paesi dell’Unione. Per non parlare dell’indotto: la sola catena agroindustriale europea (quindi trascurando tutte le moderne filiere non food tra cui le bioenergie) attiva 750 miliardi di valore aggiunto, praticamente il 6% del Pil comunitario ed impiega a vario titolo 48 milioni di addetti: più di un quinto della manodopera complessiva dell’Unione. Un valore quindi socioeconomico enorme.

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COMITATO "PRO-BIBLIO SAN SEVERO"
Ieri si è riunita la commissione speciale sulla questione "Biblioteca Chirò". Presenti da parte dell'A.C il Sindaco, gli ass. Di Rienzo e Florio, consiglieri comunali, Carafa, Persiano, Ferelli, Caposiena e Sponsano, il dott. Chirò, il dott. Fraccacreta per la famiglia Chirò, Giuseppe Bruno e Domenico Tricarico per il Comitato "Pro-Biblio San Severo". Dalla riunione è emersa una possibile soluzione per la questione:
-Il trasferimento temporaneo della biblioteca "F. Chirò" presso i locali disponibili dell'ITC
-Il completamento, da parte dell'amministrazione comunale, dell'edificio adiacente al Pascoli entro tre anni
Il Comitato apprezza il risultato raggiunto.
La soluzione temporanea permetterà, infatti, non solo di salvare il patrimonio librario, ma anche di assicurare i servizi oggi offerti dalla biblioteca per il tempo necessario al completamento della palazzina di Largo Sanità. Urge quindi lavorare alla soluzione definitiva che permetterà la nascita della "Cittadella della Cultura", costituita dalla Biblioteca "A. Minuziano", presso l'edificio "G. Pascoli", e dalla Biblioteca "F. Chirò", presso l'edificio adiacente. La disponibilità e la sensibilità che il comitato ha apprezzato dall'amministrazione comunale, diventerà in quel caso, un atto concreto per la tutela e la promozione della cultura nella nostra città. Importante a questo punto riportare la questione in Consiglio Comunale, in maniera che venga finalmente istituita la ' Cittadella della Cultura' in Largo Sanità così che la soluzione provvisoria non diventi definitiva.



comunicato stampa

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L'inchiesta questa volta è diretta agli impianti sportivi che non esistono più a Foggia.
Dopo l'Acquedotto, l'Enel, la Scuola di Polizia, il Distretto Militare, la Stazione (ormai non è più uno snodo importante), la Fiera (sempre più la Regione Puglia spinge per far morire la nostra fiera, che ci fu data in premio da Carlo V nel 1500 dopo una sua vittoria e Francesco I, Re di Francia, per la pretesa del trono di Napoli, a favore di quella barese), l'Aereoporto (mai fatto “decollare”, altrimenti Bari come può andare avanti!).

Foggia aveva diversi impianti sportivi molto importanti, tra cui il vecchio campo di Sant'Anna sito a via S. Severo, dove si disputavano tornei primaverili di un certo spessore ai quali partecipavano giocatori che militavano in categorie superiori quali Interegionale ed anche serie C: oggi quel campo non esiste più, ma almeno hanno costruito un parco.
Il campo degli Ulivi, costruito per diventare il nuovo campo del Foggia Calcio, ma successivamente chiuso per diversi anni, ora riaperto per nuove esigenze.
Il campo Croci nord, andato in malora, ma ancora agibile, sarà l'unico campo, insieme a quello degli Ulivi, a disputare ancora gare ufficiali di campionato.
Campo F.I.G.C. ormai chiuso da circa 7/8 anni perchè c'è in corso una disputa tra i vecchi gestori e la stessa Federazione, oggi in quel campo si fa......... niente.
Il campo Don Uva di via Lucera, all'interno dell'ex ospedale psichiatrico, dopo aver visto molti campionati di Prima, Seconda e Terza Categoria, nonché quelli giovanili, tra un paio di anni su quel campo sorgerano dei palazzi.
Il campo di San Michele, pur non avendo visto negli ultimi 25 anni campionati di categorie, ma solo quelli giovanili, si è deciso di ristrutturarlo: è l'unico campo ad 11 a Foggia in erba sintetica, rifatto da circa 2 anni, ma non può essere omologato perchè non ha le dimensioni adatte (non omologabile per 1 metro più corto dagli standard, allora dico, si rifa un campo nuovo e chi lo fa non conosce le misure? mah..! Tra l'altro lo spazio per allungarlo è disponibile) per disputare campionati dilettantistici.
Tra un paio di anni a Foggia non si potranno più disputare campionati dilettantistici, visto che i campi disponibili dovrebbero essere solo due, Comune permettendo, se non si procederà alla vendita del suolo per costruire PALAZZI.
La criminalità aumenta, gli aggregatori sportivi mancano, però la nostra cara Amministrazione non muove un dito. Anzi...

Nella sola città di Foggia ci sono 6 squadre che giocano la domenica pomeriggio quali lo Sporting Daunia (1^ Cat.), Arpifoggia, Marvin e Sant'Onofrio Foggia (2^ Cat.), Foggia Incedit e Virtus Foggia (3^Cat.). Inoltre ci sono altre squadre che giocano le partite ufficiali fuori Foggia, ma che si allenano a Foggia, come nel caso del Celle San Vito e della Nuova Daunia (1^ Cat.), a cui si aggiungono le squadre giovanili.
Per questi e molti altri motivi ancora sarebbe opportuno che l'Amministrazione foggiana faccia una sterzata completa affinchè i giovani smettano di dormire e di soffocare i loro sogni......... abbiamo fin troppa delinquenza minorile, per cui sarebbe opportuno creare nuovi aggregatori, e il calcio è uno di questi.

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'Sono ormai due settimane che alcune zone della città versano in condizioni igienico-sanitarie pietose. Ci chiediamo perchè tutto ciò avvenga sempre e costantemente in alcuni quartieri periferici. Vorremmo ricordare a tutti che in questa città non devono esistere quartieri di Serie A e quartieri di Serie B, ma la realtà dei fatti racconta una realtà profondamente diversa'. E' questo il primo commento del Presidente del Comitato Civico Gente di Foggia Salvatore de Martino, che racconta come nei giorni scorsi 'il centralino del Comitato e gli indirizzi di posta elettronica dei comitati di quartiere siano stati presi d'assalto da gente che ormai non ce la fa più a sostenere una continua emergenza, come quella riguardante i rifiuti. La situazione ormai è drammatica ed ha superato il limite della decenza'. I responsabili dei Comitati Civici e di Quartiere Gente di Foggia, Zona 167-Comparto Biccari e Rione Diaz chiedono un pronto intervento del Sindaco Mongelli nel risolvere alcune situazioni di disagio, che vanno ormai avanti da quasi venti giorni. 'Non so se sia possibile vivere o lavorare in un quartiere come quello del Villaggio Artigiani dove ormai l'immondizia invade le strade, non rendendo semplice nemmeno la semplice viabilità dei mezzi in alcune strade interne, oltre al pericolo evidente rappresentato da rifiuti che sono lì da oltre venti giorni' sottolinea de Martino. Stessa situazione al Rione Diaz dove è iniziata qualche giorno fa la raccolta dei rifiuti posti vicini ai cassonetti di via Leone XIII. 'Il tutto però si è fermato e ci sono ancora postazioni che presentano situazioni davvero indecorose, come la montagna di rifiuti vicino la Chiesa della Sacra Famiglia e quella a ridosso dei cassonetti di via Compagna, che ha ormai invaso la strada' dichiara Vincenzo Negro, coordinatore del Comitato di quartiere Rione Diaz. Anche al Comparto Biccari raccolta a metà con postazioni vuote e situazioni invivibili a ridosso delle Case Popolari. 'E' l'ennesima emergenza che viviamo, questa volta a macchia di leopardo. I cittadini sono stanchi e ci fermano per strada gridando la loro rabbia, anche per la vergognosa situazione del Tratturo Biccari, che da sito di interesse storico-culturale si è ormai da mesi trasformato in una discarica a cielo aperto. E' da tempo' racconta il Coordinatore del Comitato Zona 167-Comparto Biccari Antonello Abbattista 'che abbiamo inviato alle autorità una nota dettagliata sulla situazione del Tratturo. Ad oggi l'unica risposta è che non ci sono i soldi per la bonifica e la chiusura alle macchine del sito. Nel frattempo' conclude Abbattista 'i cittadini combattono contro i rifiuti e i topi che popolano il quartiere'.


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