La scarsa percentuale media di occupazione dei posti e gli indifferibili interventi di manutenzione e implementazione della flotta dei Frecciargento ha determinato Trenitalia a cancellare, lo scorso 3 ottobre, la coppia di Eurostar collegava la Puglia a Roma. E' quanto ha affermato, ieri nell'aula del Senato, il sottosegretario ai Trasporti Guido Improta in risposta all'interrogazione presentata, come prima firmataria, dalla senatrice Colomba Mongiello. "Ritenermi insoddisfatta della sua risposta è il minimo - ha replicato Mongiello - Mi sento offesa come cittadina italiana e rappresentante di un'area del Paese che avrebbe bisogno di investimenti e non di tagli, di infrastrutture e servizi più efficienti e non di stazioni chiuse e binari morti. Cancellare i treni vuol dire aumentare le difficoltà affrontate e i costi sopportati dagli universitari per raggiungere le sedi di studio, dai lavoratori per raggiungere le fabbriche e i cantieri, dagli uomini e dalle donne di città e paesi del Sud per raggiungere gli ospedali in cui farsi curare. A tutto questo si aggiungono i contraccolpi occupazionali, a partire da quelli subiti dai dipendenti delle aziende dell'indotto che operano a servizio dei convogli soppressi. La scelta del Gruppo Ferrovie dello Stato di indirizzare gli investimenti verso le zone più ricche del Paese produrrà moltissime difficoltà all'attuazione delle strategie di sviluppo che hanno nella rete e nei servizi ferroviari pilastri fondamentali. Non ci vuole uno scienziato per capire che i collegamenti ferroviari nelle regioni a più alto tasso di sviluppo sono più remunerativi di quelli garantiti in zone che, ad esempio, ancora necessitano del sostegno europeo per venir fuori dalla marginalità. Ma questa banalissima valutazione non autorizza alcuna impresa, a maggior ragione se totalmente o per buona parte pubblica, a negare la propria funzione sociale. C'è stato un tempo in cui le Ferrovie dello Stato hanno unito l'Italia e gli italiani, consentendo al nostro Paese di risollevarsi dalla miseria della guerra e di incamminarsi sui binari dello sviluppo, della modernità, dell'innovazione. Ora è necessario che le Ferrovie dello Stato aiutino l'Italia e gli italiani a comprendere quale patrimonio di risorse, umane e produttive, le regioni meridionali possiedono e sono pronte a condividere con l'intera comunità nazionale. E' compito del Governo - ha concluso Colomba Mongiello - trovare ed attuare le soluzioni più idonee a garantire che il Gruppo Ferrovie dello Stato rispetti i principi di equità, nella programmazione degli investimenti, e di coesione territoriale, nell'organizzazione dei collegamenti".
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Attualità
"La tutela dell'ambiente e della salubrità della vita dei cittadini rappresentano la stella polare che guida l'azione amministrativa dell'assessorato provinciale all'Ambiente, una priorità ineludibile ed assolutamente non barattabile a vantaggio del'interesse di pochi. Ritengo pertanto fondamentale l'apporto della società civile nell'affrontare un'analisi obiettiva delle istanze che ad oggi sono al vaglio della Provincia di Foggia. Il tutto all'insegna della massima trasparenza e della partecipazione diffusa e democratica". L'assessore provinciale all'Ambiente, Stefano Pecorella, rassicura così coloro i quali (il locale Comitato Sant'Agata ‘Ambiente e Salute', in rete con il Circolo ‘Gaia' di Legambiente - Foggia, la locale sezione L.I.P.U., la sezione di Foggia di Italia Nostra e il Coordinamento contro gli inceneritori di Capitanata) saranno presenti domani, giovedì 26 gennaio, dalle ore 15.30 presso la sede di via Telesforo della Provincia di Foggia per chiedere attenzione nei riguardi delle Osservazioni allo Studio d'impatto ambientale (presentate dagli stessi soggetti) al progetto di realizzazione di un impianto di cogenerazione alimentato a biomasse vegetali solide nel Comune di Sant'Agata di Puglia, in località Viticone. "Non c'è alcun trucco e nessun inganno - aggiunge l'assessore Pecorella -. Non corrisponde del tutto al vero l'accusa mossa ‘gratuitamente' all'assessorato all'Ambiente, che ‘non vede, non sente e non parla'. In realtà, i Comitati VIA (Valutazione Impatto Ambientale) ed AIA (Autorizzazioni Integrate Ambientali) non si sono ancora espressi sulla vicenda di Sant'Agata perchè si sta provvedendo ad istruire la pratica, procedimento a cui sono direttamente interessate le copiose osservazioni presentante dalle associazioni e che sono state già prese in considerazione. Personalmente ho chiesto ed ottenuto la pubblicazione integrale del progetto sul sito dell'assessorato e la massima trasparenza nelle procedure di VIA, oltre all'indizione di una conferenza pubblica quale strumento di partecipazione delle comunità ai processi decisionali amministrativi. Nulla è stato definitivamente deciso. C'è una sola certezza: il futuro di un territorio va scelto da chi lo vive nel rispetto dell!
a legge, ed è compito delle istituzioni indicare la strada più sicura e perseguibile per coniugare la volontà dei cittadini con le chance di sviluppo. Io - conclude Pecorella - non mi sono mai sottratto al civile confronto e mai lo farò. Le porte delle stanze delle istituzioni devono essere sempre aperte, perchè esse sono di proprietà dei cittadini. Ritengo che di tematiche ambientali non si può e non si deve parlare a cuor leggero o per sentito dire, ma esse vanno affrontante con cognizione di causa, maturità e trasparenza. L'apporto che le associazioni vorranno dare a questa causa sarà sempre gradito e ben accolto".
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Lo sciopero selvaggio degli autotrasportatori continua a determinare notevoli problemi per le aziende agricole ma, soprattutto, provoca disagi ai consumatori che hanno difficoltà a reperire prodotti alimentari, in particolare quelli freschi, presso i punti vendita. Ma ancora una volta il progetto di Coldiretti si dimostra vicino alle esigenze del consumatore ed i Mercati di Campagna Amica diventano gli strumenti vincenti idonei a garantire reperibilità del prodotto a Km 0, genuinità e freschezza e prezzi sostenibili. Coldiretti ricorda pertanto ai cittadini di Foggia che anche in questi giorni sono in funzione i 3 Mercati di Campagna Amica ubicati presso il mercato rionale di Viale Pinto, in Piazza Padre Pio angolo via Guerrieri e al Villaggio artigiani, in via di San Giuliano n. 1, dove i consumatori potranno trovare prodotti del territorio, a partire dall' ortofrutta appena raccolta, latte, carne, latticini e tanti altri prodotti rigorosamente a chilometro zero e a prezzi rigorosamente "antispeculazione". Ai Mercati di Campagna Amica, inoltre, si aggiunge la possibilità di effettuare la spesa direttamente in campagna, nelle aziende Punto Campagna Amica dove, oltre all'acquisto di prodotti genuini, gli acquirenti potranno anche godere di un momento di relax all'aria aperta, vero e proprio "strumento di decompressione" dallo stress cittadino, in questi giorni acuito dalle conseguenze dello sciopero e dalla difficoltà di reperire non solo prodotti agroalimentari, ma anche benzina ed altri beni di consumo necessari. Gli indirizzi dei Punti Campagna Amica, suddivisi per Comune, sono reperibili sul sito www.campagnamica.it
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Giuliano (Confagricoltura): “E' il momento di dire basta a questa prepotenza, gli agricoltori hanno diritto di intascare i premi comunitari”
Lo stallo in cui versa l'Agea, agenzia per le erogazioni in agricoltura, assume connotati inquietanti in un momento in cui il Governo opera su più fronti per “esigere il rispetto della legalità”, parole del premier Mario Monti. Ma l'Agenzia non riesce a venir fuori da una situazione di commissariamento alquanto pericolosa per lo stato di salute delle aziende agricole, voluta dal precedente governo (ministro Romano), che ha insediato lo scorso 15 luglio il commissario straordinario Mario Iannelli. Decisione tornata in discussione ora che il Tar ha accolto il ricorso presentato dal presidente dell'Agenzia, Dario Fruscio, e che blocca di fatto le erogazioni alle imprese. “E' questo lo stallo che noi denunciamo. Non spetta a noi entrare nel merito del commissariamento – puntualizza il presidente di Confagricoltura Foggia, Onofrio GIULIANO – ma mentre i medici discutono, il malato muore. Le aziende agricole hanno assoluto bisogno della contribuzione comunitaria erogata per il tramite dell'Agenzia, i soldi ci sono e non si comprende allora per quale ragione si tengano le imprese come in ostaggio. Quando si chiede ai cittadini di fare il proprio dovere – conclude GIULIANO – lo Stato dovrebbe sempre preoccuparsi di erogare servizi all'altezza. In questo caso siamo alle prese con una burocrazia da terzo mondo che nega i diritti acquisiti e pregiudica la sopravvivenza delle aziende già in forte sofferenza per i costi in aumento e il clima di conflittualità nel paese, come testimonia la protesta in questi giorni degli autotrasportatori”.
COMUNICATO STAMPA
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Foggia, 25 gennaio 2012
La commissione provinciale per l'artigianato ha fornito i primi dati sull'andamento delle cancellazioni e delle iscrizioni all'albo delle imprese. Anche quest'anno continua la moria di imprese e si riconferma il saldo negativo tra iscrizioni e cancellazioni. Nel corso del 2011 infatti si sono cancellate dall'albo ben 926 imprese ( quasi il 9% degli iscritti all'albo) mentre se ne sono iscritte solo 733. Il saldo negativo è di 193 imprese che se aggiunte a quelli degli anni precedenti evidenziano la crisi di un settore che pure rappresenta una parte importante del tessuto economico di Capitanata e soprattutto di quello manifatturiero. Certamente su questi dati pesa la crisi economica globale che scoraggia da un lato la nascita di nuove imprese e dall'altra mina la stabilità di quelle esistenti. Ma pesa anche l'assenza di politiche specifiche a livello regionale e provinciale. Per questo non è più rinviabile l'organizzazione della Conferenza provinciale dell'artigianato e la definizione a livello provinciale di un programma di sostegno al mondo della micro impresa. Adesso abbiamo bisogno di capire i mutamenti strutturali di questo comparto, di valutare le qualità delle infrastrutture presenti sul territorio, di promuovere nuove organizzazioni e relazioni tra le imprese e di dare nuovo slancio all'economia locale. E' importante per questo darsi un appuntamento di approfondimento e di discussione per analizzare i dati di lungo periodo ma anche per ascoltare i bisogni delle imprese, dalle difficoltà per l'accesso al credito a quelle di accesso alle nuove tecnologie; al bisogno di servizi innovativi e di formazione a quelli per l'accesso a mercati sempre più globali. Troppo tempo è trascorso nell'assenza di una legislazione di riferimento ( che fine ha fatto la legge regionale sull'artigianato ed in modo particolar sequela sull'artigianato tradizionale?) e di una programmazione strategica per la promozione del settore (possibile che nessuno si ricordi che c'è una legge regionale che fa obbligo di definire un Programma Regionale di sviluppo e sostegno dell'artigianato e che impegna le Province da un lato di promuovere e sostenere l'artigianato tradizionale e dall'altro di definire un Progetto di sviluppo dell'artigianato in collaborazione con i comuni? - L.R.n° 24/2000). La Conferenza provinciale dell'artigianato deve essere l'occasione per un nuovo protagonismo degli enti locali a partire dalla provincia per sostenere lo sviluppo economico di Capitanata. La CNA si farà portatrice di questa proposta all'incontro fissato per giorno 7 di Febbraio tra l'Assessorato provinciale alle attività produttive, le associazioni di categoria ed i sindacati chiedendo che l'appuntamento programmatico si tenga nel corso del 2012.
comunicato stampa