Fondamentale il ruolo dei militari dell’Arma nella gestione dell’emergenza neve
I giovani orsaresi si occupano dei propri anziani assistendoli e occupandosi della spesa
ORSARA DI PUGLIA. Sta funzionando con grande efficienza la macchina organizzativa messa in moto a Orsara di Puglia per affrontare l’emergenza neve. L’unità di crisi comunale fa in modo che squadre e mezzi siano sempre allerta per tenere liberi gli accessi alle strutture da cui dipendono l’erogazione di acqua, gas ed energia elettrica. Le strade di accesso al paese sono percorribili. Un gruppo volontario di ragazze e di ragazzi, da diversi giorni, provvede a liberare dalla neve e dal ghiaccio gli accessi alle case e presta assistenza agli anziani anche per la distribuzione dei viveri. Funziona in modo eccellente, inoltre, la collaborazione con la locale stazione dei Carabinieri. I militari coordinati dal Comandante Michele Panella stanno svolgendo un ottimo lavoro, provvedendo anche col l’utilizzo di un elicottero alla distribuzione dei viveri nelle zone meno accessibili. Gli uomini dell’Arma, tra ieri e oggi, hanno distribuito cibo a quattro diverse famiglie residenti lontano dal nucleo urbano. I carabinieri si stanno occupando anche dell’approvvigionamento di medicinali. A Orsara di Puglia anche oggi sta nevicando. In alcuni punti del borgo la neve che si è posata sulla superficie ha abbondantemente superato il metro. Il territorio comunale orsarese è piuttosto vasto e comprende diverse contrade con abitazioni rurali, circostanza che ha reso ancora più impegnativi e difficoltosi gli interventi. Nonostante le difficoltà, le forze operative sul territorio e coordinate dall’unità di crisi comunale sono riuscite a dare una risposta a tutte le situazioni che necessitavano di un intervento celere. La cittadinanza sta collaborando con grande impegno e senso di responsabilità alle operazioni.
Attualità
Comunicato-stampa del Comune di S.Giovanni Rotondo.
La legge 148 del 2011 ha stabilito la ridefinizione dell'assetto territoriale degli Uffici Giudiziari secondo criteri oggettivi ed omogenei che tengano conto dell'estensione del territorio, del numero di abitanti dei carichi di lavoro e delle specificità territoriali del bacino di utenza, anche con riguardo alla situazione infrastrutturale, del tasso d'impatto della criminalità organizzata, nonchè di razionalizzare il servizio della giustizia. Detta revisione prevede la soppressione di alcune sedi degli Uffici del Giudice di Pace del circondario, tra cui quella di San Giovanni Rotondo, a meno che non vi siano soluzioni di accorpamento mediante attribuzione di porzioni di territorio e di compartecipazione nella spesa da parte degli enti locali che hanno interesse a mantenere le loro sedi giudiziarie. Per trovare una soluzione al problema il Sindaco di San Severo Gianfranco Savino ha invitato i Sindaci di San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis e Rignano Garganico a prendere parte alla Conferenza di Servizi al fine di definire un accordo di programma finalizzato al mantenimento della sede del Giudice di Pace a San Severo, a servizio del comprensorio rappresentato dai comuni di San Severo, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis e Rignano Garganico. Il bacino di utenza rappresentato dai detti comuni insieme raggiungono una popolazione di 100.000 abitanti, altro requisito stringente previsto dalla norma sulla razionalizzazione per il mantenimento degli Uffici del Giudice di Pace. L'incontro si svolgerà giovedì 16 febbraio alle ore 17 presso la sala Recca del Comune di San Severo.
comunicato stampa
L'assessorato all´Ambiente del Comune di Foggia comunica che la Domenica Ecologica prevista per il giorno 12 febbraio è stata posticipata al giorno 19 febbraio a causa delle avverse condizioni meteorologiche. Lo rende noto un comunicato dell´ufficio stampa del Comune di Foggia.
comunicato stampa
Presso la sede della Caritas Nazionale di Roma, le Fondazioni Antiusura hanno dato vita al "cartello" contro la nuova droga del "gioco d'azzardo". Nell'ambito della riunione, tenutasi il giorno 31 gennaio alla presenza del sottosegretario all'Interno, Carlo De Stefano, e del Commissario straordinario del Governo, Giancarlo Trevisone, è stato evidenziato come il gioco d'azzardo sia diventato una miniera d'oro per la criminalità organizzata, un fenomeno intorno al quale ruotano miliardi di euro all'anno, che distrugge persone e rovina famiglie, che ingrassa gli usurai ed induce a dipendenza compulsiva centinaia di migliaia di giovani. Lo stesso sottosegretario ha avuto modo di dichiarare che "…quello del gioco d'azzardo è sicuramente uno dei nuovi affari delle mafie…" sino ad ora sottovalutato. Ed è proprio per questo motivo che le Fondazioni Antiusura hanno inteso promuovere un'iniziativa di sensibilizzazione e di denuncia sui pericoli ed i danni che il ricorso al gioco sta producendo sulle nuove generazioni, che a volte affidano la costruzione del loro futuro all'azzardo piuttosto che al lavoro. Nel 2010, l'anno della grande crisi e della flessione del PIL, gli italiani hanno investito nel gioco d'azzardo ben 61,4 miliardi di euro, saliti a 76 miliardi nell'anno 2011, stimolati da pubblicità martellanti e dalle sempre più numerose offerte di gioco. Vent'anni fa l'erario ricavava dai giochi circa il 32%, oggi si accontenta del 12%, che precipita all'1,8% per i giochi on-line. Briciole, briciole avvelenate.
A fronte di tali dati, sorge il dubbio se sia giusto incassare qualche milioni di euro in più per fini seppure istituzionali, sottraendo però denaro a persone e famiglie che vivono un profondo, e spesso drammatico, disagio economico, acuito dall'illusione di risollevarsi dissolvendo le poche risorse economiche nel gioco d'azzardo. Le considerazioni di cui sopra assumono rilievo ancora maggiore se esaminiamo gli ultimi dati resi noti in data odierna da Eurostat, l'ufficio statistico dell'UE, da cui emerge che ben 14,7 milioni di italiani sono a rischio povertà ed esclusione sociale.
comunicato stampa
Roma, 27 gennaio 2012 - “Alcune centinaia di consumatori hanno già dichiarato di volersi avvalere dell’accordo che consentirà rimborsi in tempi strettissimi”. E’ quanto dichiara l’Avv. Cardinale, Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Foggia, in riferimento all’accordo tra Costa Crociere e le associazioni dei consumatori per i risarcimenti dei passeggeri vittime del naufragio del Costa Concordia.
“L’accordo - precisa Cardinale- non è vincolante e quindi lascia liberi i consumatori di rivolgersi al giudice. Va ricordato, comunque che quanti accetteranno eviteranno le lungaggini e le incertezze di una causa civile decennale”.
Facciamo qualche calcolo: i passeggeri della nave crociera erano 3206, di cui 989 italiani (gli altri di 61 nazionalità diverse); la compagnia, che complessivamente ogni anno ospita circa due milioni di passeggeri, ha stabilito per ciascun passeggero del Concordia un indennizzo in denaro di 11 mila euro ai quali si aggiungono rimborsi che possono superare i 3000 euro. Sulla base delle segnalazioni ricevute, vediamo infatti il caso di questa famiglia di quattro persone composta da due adulti e due bambini:
RIMBORSO FORFETTARIO |
11 mila euro x 4 |
44 mila euro |
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PREZZO CROCIERA |
900 euro x 2 persone |
1800 euro |
SPESE VIAGGIO PER L’ARRIVO AL PORTO DI PARTENZA |
170 euro x 4 persone |
680 euro |
SPESE A BORDO |
300 euro x 2 persone |
600 euro |
SPESE MEDICHE |
90 euro x 4 persone |
360 euro |
SPESE VIAGGIO PER IL RIENTRO A CASA |
170 euro x 4 persone |
680 euro |
RIMBORSO BAGAGLIO DA MONDIAL ASSISTANCE |
1400 euro x 2 persone |
2800 euro |
RESTITUZIONE BENI CASSAFORTE CABINA (se non danneggiati) |
600 euro x 2 persone |
1200 euro |
CONSULENZA PSICOLOGICA (su richiesta) |
200 euro x 4 persone |
800 euro |
TOTALE INDENNIZZO + RIMBORSI |
14830 euro |
52920 euro
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"Questi numeri - commenta l’Avv. Cardinale - dimostrano la bontà dell'accordo in termini quantitativi e di tempistica: chi critica l'intesa non sa (o preferisce tacere) le difficoltà di un processo nel quale sarebbe necessario provare dettagliatamente i danni ed attendere i lunghi tempi del giudizio”.
Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori Foggia