Il 20 novembre del 1989 è stata approvata dall'Assemblea delle Nazioni Unite la Convezione dei Diritti dell'Infanzia. In Italia, la convenzione è stata approvata nel 1991 e nel 1997 è stata istituito la Commissione Parlamentare per l'Infanzia e l'Osservatorio Nazionale per l'Infanzia. La Giornata Mondiale dell'Infanzia celebra la data in cui la Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia venne approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York: 20 novembre 1989. Data che coincide con un duplice anniversario: la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo (1789) e la Dichiarazione dei Diritti del Bambino (1959).
Anche il Consiglio Comunale di San Severo negli anni scorsi ha ratificato la Giornata che ricorre domani, martedì 20 novembre. Per la circostanza, e non solo, 'Amministrazione Comunale intende ribadire che ad ogni bambino va garantito:
1. Il diritto all'eguaglianza senza distinzione o discriminazione di razza, religione, origine o sesso
2. Il diritto ai mezzi che consentono lo sviluppo in modo sano e normale sul piano fisico, intellettuale, morale, spirituale e sociale
3. Il diritto ad un nome e ad una nazionalità
4. Il diritto ad una alimentazione sana, alloggio e cure mediche
5. Il diritto a cure speciali in caso di invalidità
6. Il diritto ad amore, comprensione e protezione
7. Il diritto all'istruzione gratuita, attività ricreative e divertimento
8. Il diritto a soccorso immediato in caso di catastrofi
9. Il diritto alla protezione contro qualsiasi forma di negligenza, crudeltà e sfruttamento
10. Il diritto alla protezione contro qualsiasi tipo di discriminazione ed il diritto ad un'istruzione in uno spirito d'amicizia fra i popoli, di pace e di fratellanza
comunicato stampa
Attualità
«… abbiamo sotterrato il nostro patrimonio culturale.»
Foggia, 17 novembre 2012
Sembra di vivere in un avanzo del mondo, quasi fosse surreale, dove se l’uomo riporta alla luce frammenti importanti della nostra storia, altri se ne infischiano. Appunto, un avanzo della nostra Terra mi sovviene in mente, poiché è tanta la rabbia, l’indignazione verso chi e cosa produce degrado e abbandono.
Qualche anno fa una nostra carissima e preparata archeologa, Marina Mazzei, riportò alla luce una tomba funeraria: la Tomba della Medusa. Interrata a più di 5 metri dal rigoglioso suolo di un Tavoliere mai avaro, e grazie anche alla fortuna indotta dai lavori degli agricoltori che aravano quella terra, la Mazzei scoprì un’importante sito archeologico, risalente al III – II secolo a. C. Dalle caratteristiche prettamente daune, la Tomba della Medusa era, come detto, una tomba funeraria del tipo ipogeico (scavata sotto terra), avente un dromos (corridoio d’accesso) a scivolo che permetteva l’ingresso ai familiari dei defunti. Scontato è dire che la tomba era abbellita decorazioni pittoriche e manufatti, tipici della civiltà dauna e importanti per l’evento.
Fin qui tutto è nella norma. Anzi, e proprio per esaltarne l’importanza e rendere il sito fruibile, intorno e sopra la Tomba della Medusa fu costruita un’imponente infrastruttura di cemento armato, costituita da cupole in vetro, accessi vari e grandi spazi per accogliere visitatori e importanti servizi di informazione e approfondimento culturale.
Fuori l’imponente struttura, un grande prato con tanto di gabbiotto per guardiania, circondato da una massiccia rete a protezione perimetrale.
Purtroppo, e sempre quando l’uomo maldestro ci mette le mani e la mente, il nostro patrimonio impoverisce, degrada, diventa sede di viandanti, cani randagi e, nel caso, obiettivo di tombaroli.
Oggi quella tomba è nel pieno del suo abbandono, circondato da sterpaglie, con i cancelli divelti e sottratti in alcuni punti, con vetri rotti e acqua, quando piove, che gronda cospicuamente inondando gli interni dell’imponente struttura e parte del prezioso patrimonio storico archeologico. Cosa meno importante, ma specchio della verità in cui versa la Tomba della Medusa, è lo stato pietoso e pericoloso per la salute del gabbiotto della guardiania, dove sanitari, impianti elettrici e strutture murarie sono palesemente in abbondante stato di degrado.
Da un sopralluogo della Polizia Municipale di Foggia, e poi da una foto postata su facebook da parte di Voce di Foggia, questa mattina è stato lanciato l’allarme sullo stato di degrado in cui versa quella tomba. Da un mio accurato sopralluogo, svolto quasi in contemporanea con l’allarme, purtroppo ho constatato che se alla Tomba della Medusa non verranno svolti lavori immediati di restauro, ben presto saremo costretti a risotterrarla (per la vergogna in cui la conserviamo). Immorale, degradante, diseducante l'abbandono di quest'area archeologica della nostra Daunia. Una tomba sedotta e abbandonata, silente nel suo dolore poiché chi dovrebbe ascoltare l’appello è volutamente sordo. E dire che per riportare alla luce quel sito funereo e poi costruirne sopra un’infrastruttura, son stati spesi tanti soldi pubblici, ora in fumo, anzi concime velenoso per il nostro territorio. Poteva diventare un importante sito archeologico di attrazione turistica e di settore, un luogo dove istruire scolaresche con visite guidate e informazioni multimediali poiché gli interni del sito sono capienti. Un luogo, la Tomba della Medusa, che poteva fare business per il nostro fabbisogno pubblico.
L’appello che lancio è quello di rivalutarne l’uso dei quel sito, giacché al suo interno sono ancora presenti strumenti di lavoro con opere incompiute che minano la stabilità dell’imponete struttura e quella della tomba (cosa più importante). Un appello, il mio, rivolto alle vari istituzioni presenti sul territorio, al Comune di Foggia, alla Regione Puglia, alla Sopraintendenza ai Beni Culturali, al FAI Fondo Ambiente Italiano, alla Fondazione Banca del Monte “Siniscalco Ceci” che da sempre è in prima linea e, con gran cuore e amore per la nostra terra e cultura, dona cospicui fondi per il futuro della Provincia di Foggia. Un appello accorato affinché facciano squadra per riportare alla luce, rendere fruibile, togliere dal degrado e dalla mano di “invasori assetati di reperti archeologici” la Tomba della Medusa.
Nico Baratta
Direttore Responsabile
Carissimo Sindaco,
qualche giorno fa sulla bacheca degli amici della domenica (GADD) alcuni iscritti al gruppo riferirono della presenza nei pressi della loro abitazione di un capannone ricoperto con eternit.
Ci raccontarono della denuncia già fatta ai VV.UU. e del silenzio successivo che era calato poi sulla stessa.
Siamo andati a farci raccontare sul posto la loro storia ed abbiamo verificato che l’eternit copre il capannone e che lo stesso si trova, circondato da case abitate, all’inizio della piccola bretella che porta verso la strada provinciale per Manfredonia, vicino al cimitero, dove ci segnalano esserci altre lastre di eternit che giacciono abbandonate, ma di cui non abbiamo raccolto alcuna documentazione.
Non siamo andati a vedere per fare poi i ‘reporter d’assalto’ (ad altri questi compiti), ma per renderci conto di persona e poi esporti le nostre suggestioni.
La prima suggestione che ti lasciamo riguarda proprio il racconto del fatto che, preoccupati come siamo del funzionamento della macchina amministrativa, la segnalazione non sia mai arrivata sul tuo tavolo, massima autorità in campo sanitario per la nostra comunità, stante la pericolosità, che non ha bisogno di altre documentazione dell’inalazione delle fibre di amianto per la salute pubblica.
Allora abbiamo deciso di scriverti questa lettera per informarti, ove non lo avessero fatto i vigili che hanno fatto la verifica, che il capannone ex TNT situato su via Manfredonia ha una copertura in eternit.
La seconda suggestione, che si ricollega direttamente alla prima, riguarda l’assoluta mancanza di comunicazione tra il palazzo e i cittadini della nostra comunità.
Un rapporto tra amministrati e delegati temporanei all’amministrazione si basa su un feedback continuo tra gli uni e gli altri.
I primi chiedono ed i secondi rispondono: questo è un sano principio di amministrazione, ad avviso di noi del GADD.
Nulla è più deleterio per la costruzione di un rapporto di fiducia del sapere che la denuncia di un problema, peraltro di interesse non del singolo, ma della pubblica salute, non riceva alcuna risposta, come ci è stato testimoniato, da parte dei denuncianti.
Sulla nostra bacheca in molti hanno ‘lamentato’ la presenza di amianto in altre zone della città. Noi siamo convinti che ci sia sempre bisogno di un punto zero da cui cominciare e per questo stiamo a segnalarti questo sito da bonificare.
Non stiamo a puntare il dito ma, semplicemente, ad informarti e a sollecitarti un riscontro, perché solo così si rivitalizza un rapporto di fiducia, per vari motivi, che prescindono dalla tua persona, o-ramai appannato, tra cittadini e palazzo.
gli Amici della Domenica – Foggia (GADD
Foggia 19/11/2012
Si è svolta questa mattina, nella Sala "Rosa Del Vento" della sede della Fondazione Banca del Monte di Foggia la conferenza stampa di presentazione dell’accordo siglato dalla Confcommercio Imprese per l’Italia Provincia di Foggia, la stessa Fondazione, la Banca della Campania e Cofidi Commercianti di Capitanata a sostegno delle microimprese del territorio per favore l’accesso agevolato al credito.
Ad illustrare i termini dell’iniziativa, sono intervenuti il Presidente della Fondazione, avv. Francesco Andretta, il Presidente di Confcommercio Foggia, dott. Damiano Gelsomino, il Vice Capo Area di Foggia di Banca della Campania dott. Lello Ferrara, il Responsabile di Cofidi Commercianti di Capitanata, dott. Roberto Maresca, e il dott. Donato Ruscigno della filiale foggiana della Banca della Campania.
«Da tempo ci preoccupiamo di far fronte -per quanto possibile- ai disagi economici sia delle famiglie che delle aziende del territorio”, ha esordito il Presidente Andretta. “Problemi, chiaramente, acuiti dalla profonda crisi che stiamo vivendo. In particolare, ci eravamo posti il problema di chi non è abituato ad affrontare la contrazione del credito, di chi non sa a chi rivolgersi quando non ha più denaro corrente. Avevamo deliberato dei finanziamenti a fondo perduto attraverso le parrocchie, ma poi ci siamo resi conto che l’iniziativa non si discostava sostanzialmente da una “opera di carità”, fatto che non volevamo. Allora, attraverso la collaborazione con Banca Etica, abbiamo varato l’iniziativa del “Microcredito” a tasso agevolato a favore di piccole imprese artigiane del territorio. Ma il fatto che pochi abbiano presentato domanda di accesso all’iniziativa e che, comunque, dopo un anno, circa il 40% delle pratiche è in “sofferenza” per quanto riguarda la restituzione –nonostante si tratti di crediti di massimo 10mila euro e con rate più che accessibili- dimostra che le aziende sono davvero in una situazione di grave crisi. Abbiamo, l’anno scorso, anche sostenuto la Fondazione “Buon Samaritano” nella nuova campagna di comunicazione contro l’usura, attuando così un’altra forma di supporto al corretto finanziamento alle imprese. Per questo, abbiamo subito aderito alla proposta di Confcommercio Foggia e della Cofidi per questa nuova forma di finanziamento agevolato alle imprese: una iniziativa che, come le altre è passibile di correttivi in corso d’opera ma, soprattutto, è pensata per mettere in moto un meccanismo virtuoso per alleviare i disagi che opprimono il tessuto sociale ed economico della nostra provincia».
«Una delle prime decisioni assunte dalla nuova Giunta di Confcommercio», ha dichiarato il Presidente Gelsomino, «è stata quella di trovare un modo per aiutare concretamente il mondo delle piccole imprese, sul quale la crisi in atto si è fatta particolarmente sentire per quello che riguarda l’accesso al credito. Gli Istituti di credito faticano a concedere finanziamenti non solo alle aziende in difficoltà, ma anche a quelle sane che purtroppo non godono di un rating sufficiente per essere ammessi a nuove linee di credito. Così come è comunque alto il costo del denaro che le aziende devono sostenere nel caso in cui vengano ammesse al credito bancario. Il nostro obiettivo era creare le condizioni per promuovere e facilitare l’accesso al credito a tassi particolarmente vantaggiosi per le piccole imprese in modo da attenuare la grave carenza di liquidità. La sensibilità dimostrata dalla Fondazione Banca del Monte e dalla Banca della Campania unitamente alla nostra Cofidi Commercianti di Capitanata hanno permesso il concretizzarsi di questa iniziativa che ci auguriamo possa essere di positivo auspicio per altri più ambiziosi progetti.
Due gli obiettivi che come Confcommercio ci auguriamo di poter cogliere con questa iniziativa: dare sostegno vero e immediato in materia di credito alla piccola impresa sana che vuole rispondere con i fatti alla crisi in atto; evitare che piccoli imprenditori con i conti a posto ma con difficoltà di liquidità possano finire con il fare ricorso all’usura. Un rischio, oggi più che mai, concreto e pericoloso. L’iniziativa che stiamo presentando è anche un modo per la Confcommercio di raccoglie in maniera positiva e costruttiva le sollecitazioni giunte dalla Prefettura di Foggia sull’argomento. Una risposta, nei limiti delle possibilità dei soggetti privati che l’hanno promossa, che ci auguriamo possa dare il via ad altre iniziative sul tema del credito da parte di altri soggetti pubblici e privati. Riteniamo, infatti, che ci sarebbe bisogno di una diversa sensibilità da parte delle istituzioni verso questo tema particolarmente sentito da parte del mondo imprenditoriale soprattutto in questa fase di grave crisi economica. Noi anche grazie alla nostra Cofidi (l’unica della provincia di Foggia ammessa ai contributi regionali ora in fase di consolidamento e sviluppo dopo la fusione con la Cofidi della Confcommercio di Taranto) riteniamo di aver fatto qualcosa di importante per il credito della piccola impresa di Capitanata. Ma sappiamo anche che c’è la possibilità di fare di più se su questi temi, in provincia di Foggia, si muovono con mezzi e strumenti adeguati i soggetti istituzionalmente preposti a promuovere progetti a favore delle imprese. La Confcommercio e la sua Cofidi saranno sempre pronti a collaborare come abbiamo ribadito mille volte. Un concetto che rimarcheremo domani al tavolo dell’osservatorio economico convocato in Prefettura».
«L’iniziativa che oggi presentiamo», ha detto il dott. Maresca, «ci permetterà di concedere un contributo in conto interessi con un tasso di interesse –al termine della operazione- che si aggira intorno al 2%. Sottolineiamo “al termine dell’operazione”, per indicare il buon fine della pratica con la restituzione del credito, perché è chiaro che dobbiamo dare sostegno ad aziende “sane” che siano rispettose del piano di ammortamento e delle regole stabilite per la concessione del credito. Cofidi, inoltre, consentirà una maggiore elasticità nella concessione dei finanziamenti da parte della Banca della Campania proprio perché garantirà la restituzione fino al 50% dell’ammontare con il fondo costituito appositamente, mentre il restante ammontare sarà coperto dalle garanzie già presentate dallo stesso creditore. L’iniziativa è particolarmente importante perché si affianca alla imminente apertura a Foggia dello sportello di Confidi di Confcommercio nazionale, che avrà la responsabilità della concessione di prestiti per il nord della Puglia: contando sulla dotazione di 50 milioni di euro già assicurata dalla Regione Puglia, lo sportello valuta di poter concedere per il 2013 circa 100 milioni di euro di finanziamenti».
Il dott. Lello Ferrara, dopo aver ricordato lo stretto legame che lega la Banca della Campania con la Fondazione Banca del Monte (la Banca della Campania ha assorbito la Banca del Monte di Foggia da cui la Fondazione Banca del Monte era derivata), ha sottolineato la collaborazione di lunga data della Banca della Campania con Cofidi di vari territori. «Anche per questo», ha detto Ferrara, «questa iniziativa del Presidente Gelsomino ci ha trovati immediatamente favorevoli. E’ il primo progetto relativo alla concessione del credito che variamo in collaborazione con la Fondazione, ma anche se un plafond iniziale di 500mila euro può apparire contenuto per la grave situazione di sofferenza del tessuto economico locale, pensiamo che un’agevolazione di accesso al credito sia un inizio molto importante».
Il dott. Ruscigno ha illustrato altri particolari tecnici della concessione del credito. Saranno ammesse solo “microimprese”, intendendo per questo imprese il cui organico sia inferiore a 10 persone e il cui fatturato o il totale di bilancio annuale non superi 2 milioni di euro. Il finanziamento massimo concesso potrà ammontare a 20mila euro, per un minimo di 18 e un massimo di 36 mesi. Il tasso praticato dalla Banca sarà del 5%, ma l’intervento della Fondazione Banca del Monte e di Cofidi, all’esito positivo della pratica, consentirà di ridurre il tasso effettivo al 2%.
Le domande potranno essere presentate a partire dalla data di pubblicazione del bando sul sito internet della Cofidi Commercianti di Capitanata, della Fondazione Banca del Monte di Foggia, della Confcommercio della provincia di Foggia e della Banca della Campania SpA entro e non oltre le ore 12 del 18 dicembre 2012. Saranno valutate in ordine di arrivo e fino all’esaurimento del Fondo Microimprese.
Per ulteriori particolari, è possibile consultare il bando per accesso al Fondo Microimprese e il regolamento relativo, sul sito di Cofidi, la scheda di adesione e gli schemi di autocertificazione al link http://www.cofidifoggia.it/article.html?Id=69.
Una iniziativa importante perché «il 40-50% delle imprese iscritte a Confcommercio versa in difficoltà», come ha rivelato il Presidente Gelsomino, e perché «contiamo di avviare un meccanismo virtuoso di garanzia per l’agevolazione di accesso al credito cui speriamo si ispireranno altre istituzioni del territorio», come ha concluso il Presidente Andretta.
Il Responsabile per la Comunicazione
Loris Castriota Skanderbegh
L'aeroporto come asset strategico per nuove politiche di promo commercializzazione del turismo provinciale: su queste premesse si è svolto ieri sera un incontro a Palazzo di Città tra una delegazione della Confcommercio provinciale, guidata dal presidente Gelsomino e il Sindaco di Foggia, Gianni Mongelli. Obiettivo della visita: un chiarimento su tempi e modalità delle procedure per arrivare all'allungamento della pista del Gino Lisa. Il Sindaco ha ribadito la centralità della struttura aeroportuale nelle politiche dell'Amministrazione ribadendo che, per quello di propria competenza, sarà fatto di tutto per mettere aeroporti di Puglia in condizione di avviare i lavori quanto prima. Il presidente Gelsomino dal canto suo ha ribadito che per gli operatori del settore è necessario comprendere se, nel medio periodo, si potrà contare su di una infrastruttura di servizio come lo scalo del capoluogo. "La crisi in atto obbliga tutti a ripensare i propri modelli di business - ha evidenziato il presidente Gelsomino. Come organizzazione di categoria, in collaborazione con gli operatori del settore e in sintonia con gli sforzi della Regione, stiamo ipotizzando interventi in grado di stimolare una diversificazione dell'offerta turistica del Gargano e della Capitanata, in chiave di destagionalizzazione. Sapere se e come sarà disponibile la nuova pista del Lisa è elemento imprescindibile di questa strategia.
Le parole e gli impegni assunti dal Sindaco di Foggia - ha concluso Gelsomino - ci spingono ad intensificare i nostri sforzi in questa direzione". A margine dell'incontro il presidente di Confcommercio ha ribadito - come assicurato al Prefetto in sede di Comitato per l'Ordine Pubblico - che la Confcommercio è pronta a svolgere il suo ruolo per la nascita di una associazione Antiracket a Foggia, così come fatto a Vieste.
comunicato stampa