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Attualità

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sit-inSLAministeroCOMUNICATO STAMPA
A Roma per la vita

L’ennesimo tentativo di dar seguito a un atto legislativo che salverà la vita a tanti sofferenti di SLA è la presenza cospicua che si richiede a Roma, in piazza Montecitorio, il 15 maggio. Dopo varie manifestazioni, dopo scioperi della fame, dopo appelli, finalmente la Camera dei Deputati voterà il Decreto legge in materia di finanziamenti per il sostegno alla Sclerosi Laterale Amiotrofica –SLA-.
Di seguito l’appello di Giovanni Longo, presidente dell’associazione “Viva la Vita onlus Puglia”, di San Giovanni Rotondo.
«Carissimi Sostenitori, Amici,
Martedì alla Camera si deciderà la data del voto sul Nostro tanto prezioso Decreto.
Il 15 Maggio alle ore 10, a Roma, è richiesta la presenza di tutti noi davanti a palazzo Montecitorio!
Dobbiamo far capire che il decreto va approvato con estrema urgenza senza che apportino modifiche di alcun genere!
Più saremo, più la Nostra Voce sarà forte!
Facciamo sentire il nostro grido di speranza!»

Il Presidente
Giovanni Longo

Info: 349.7388391
vivalavitapuglia@hotmail.it
www.vivalavitapuglia.org

Grazie, auguri e vivissimi saluti.
IL PRESIDENTE
Giovanni Longo

Nico Baratta
Ufficio Stampa

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cattedraleFG 09-05-2013 sfregioAncora sfregi sulle mura esterne della Cattedrale
Foggia, 09 maggio 2013

Ieri la notizia della scritta all'interno della nostra amata Cattedrale, oggi un'altra è comparsa all'esterno, sul muro di fianco alla chiesa dell'Annunziata. Forse erano giorni che era li, ma nessuno l'ha evidenziata. Il vandalismo è come gli imbecilli, ha sempre la mamma incinta.
Ebbene si, gli imbecilli, vandali, i nulla facenti forse, per noia e non vorrei dire altro, si dilettano a scrivere sui muri.

Se poi questi muri sono millenari e di una cattedrale da poco restaurata e ridata dopo sette anni alla collettività, il gesto è ancor più grave.
Purtroppo non terminano gli atti vandalici alle mura della Cattedrale di Foggia; la casa della Madonna dell’Iconavetere, dei “7 Veli”, è sempre una “meta facile” di balordi che sporcano le mura. Croci all’ingiù, scritte politiche, messaggi generici (forse subliminali), gli sfregi che la cattedrale deve subire dopo la sua riapertura. L’area storica di Foggia è colma di telecamere che, ahinoi, sono sempre meno utilizzate da chi dovrebbe controllare simili atti vandalici.
Il Comune di Foggia è già attivo per ripulire la scritta interna e si spera anche quella esterna. L’appello va sempre al cittadino attivo e responsabile affinché riesca a dar informazioni su chi compie tali oscenità alla cultura, alla storia, alla religione e alla città. Come pure l’appello è di essere meno “ciechi”.

Nico Baratta

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uniComunicato stampa 8 maggio 2013

Le biblioteche Unifg diventano tascabili. Presentata l'App “Biblio Unifg” per consultare il catalogo di Ateneo da smartphone e tablet.

È stata presentata questa mattina, mercoledì 8 maggio 2013, "Biblio Unifg", l'applicazione gratuita che rende possibile la consultazione da smartphone e tablet del catalogo online delle biblioteche dell'Università degli Studi di Foggia.

Alla presentazione, organizzata nella Biblioteca di Area Umanistica dell’Ateneo foggiano, sono intervenuti il prof. Giuliano Volpe Rettore dell'Università degli Studi di Foggia, il prof. Sebastiano Valerio Delegato rettorale al Sistema bibliotecario, Archivi e Musei, Comunicazione e la dott.ssa Isabella Tammone Responsabile dell’Area Biblioteche di Ateneo.

L'applicazione, realizzata dal Sistema bibliotecario di Ateneo in collaborazione con Data management Pa solutions, permette di controllare direttamente dal proprio dispositivo smartphone e tablet la disponibilità di un libro o una rivista,  di utilizzare il servizio di prenotazione prestito librario, di avere informazioni su orari, recapiti e attività delle biblioteche, di suggerire l'acquisto di testi o di salvare le proprie bibliografie.

“Si tratta di un'importante e innovativa iniziativa che risponde alla necessità del nostro Ateneo di offrire servizi sempre più avanzati all'altezza di utenti sempre più esigenti, sfruttando le potenzialità derivanti dalle nuove tecnologie. - Ha dichiarato il Rettore Giuliano Volpe - Attraverso questa applicazione le nostre biblioteche diventano praticamente tascabili, un notevole passo avanti verso una maggiore e migliore fruibilità e accessibilità del patrimonio bibliotecario non solo da parte degli studenti, ma anche delle altre componenti della comunità universitaria L’esigenza è, infatti, quella di creare delle biblioteche moderne, in grado di offrire servizi avanzati e innovativi che possano rispondere alla domanda crescente di accesso ai più moderni sistemi di reperimento delle informazioni in rete e alla necessità di un aggiornamento tempestivo e vasto sui risultati delle ricerche scientifiche. Grazie a questo innovativo progetto, che premia l’impegno del delegato al sistema bibliotecario, prof. Sebastiano Valerio e dell’Area Biblioteche, coordinata dalla dott.ssa Isabella Tammone, puntiamo ad implementare quei servizi che costituiscono senza dubbio dei fattori di crescita e di competitività fondamentali per il nostro Ateneo. Come ho avuto modo di sottolineare in più occasioni, anche a livello nazionale in qualità di coordinatore della Commissione Biblioteche della CRUI, le biblioteche devono restare e in molti casi devono tornare ad essere il cuore delle Università, come delle città, un grande spazio democratico di accesso alla cultura e alla formazione di capacità critiche”.

L’App “Biblio Unifg” può essere scaricata gratuitamente tramite App Store o Google Play e consente di:

-          cercare libri o altri materiali con una ricerca testuale o velocemente tramite lettura del codice a barre;

-          conoscere la disponibilità del documento;

-          richiedere, prenotare o prorogare un prestito;

-          salvare una propria bibliografia;

-          suggerire un acquisto;

-          visualizzare il tuo stato lettore.

È, inoltre, a disposizione:

-          la versione iPad che, con la navigazione a tutto schermo, offre le funzioni subito a portata di “tap”;

-          il dettaglio catalografico della scheda del titolo selezionato;

-          la possibilità di scegliere più biblioteche preferite;

-          in evidenza il materiale posseduto dalle biblioteche preferite;

-          le funzioni social per i lettori (scrivere e leggere commenti, condividere con i social network eventi, news, titoli);

-          la descrizione dettagliata, corredata da foto, di tutte le biblioteche dell'Università di Foggia e relative informazioni (indirizzo, orari…), con mappa.

“Le biblioteche oggi tendono a diventare sempre di più centro di erogazione di servizi.- Ha affermato il prof. Sebastiano Valerio – Questa App è appunto un servizio per così dire ‘in remoto’ che il Sistema Bibliotecario dell’Ateneo di Foggia intende offrire ai propri studenti e a tutti coloro che lavorano e fanno ricerca nelle nostre biblioteche. Abbiamo un’utenza giovane e dinamica ed è giusto usare gli strumenti che le nuove tecnologie ci mettono a disposizione.”

Il Sistema Bibliotecario di Ateneo comprende la Biblioteca di Area Economico-Giuridica, la Biblioteca di Area Umanistica e la Biblioteche  di Area Scientifica  (Biblioteca di Agraria, di Medicina e sezione di Scienze Motorie). Tutte le biblioteche  e i punti di servizio offrono i servizi di accesso a internet ed alle banche dati. Attualmente il patrimonio bibliotecario dell’università degli studi di Foggia conta n.100.216 documenti a stampa (libri e volumi rilegati di seriali)  n. 4300 abbonamenti a periodici elettronici, n. 572 abbonamenti a periodici cartacei e n. 14  Banche dati.

"L'App Biblio Unifg è stata ideata per avvicinare ancora di più gli utenti alle nostre biblioteche. - Ha commentato la dott.ssa Isabella Tammone - Si tratta di uno strumento utile che consentirà di accedere non solo al catalogo, ma anche ai servizi e di avere un contatto diretto con le strutture bibliotecarie del sistema.  Inoltre sarà possibile ottenere tutte le informazioni utili per accedere al patrimonio bibliografico dell'Università di Foggia. Biblio Unifg completa il percorso che è stato intrapreso con il portale del sistema bibliotecario (http://www.unifg.it/biblioteche/default.asp) attraverso il quale gli utenti istituzionali hanno accesso alle importanti risorse per la ricerca, quali le banche dati e i periodici elettronici.”

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lago-di-lesinaConfermata la presenza nella Laguna di Lesina di un pericoloso sterminatore di vita. Il WWF ha avvistato, in uno dei numerosi corsi d'acqua a est della Laguna di Lesina nel territorio di Torre Mileto, alcuni esemplari di "gambero killer", il cui nome scientifico è Procambarus clarkii, un crostaceo d'acqua dolce originario della Louisiana. In questa zona umida, con il passare dei decenni, si sono formati numerosi habitat che ospitano un certo numero di specie animali e vegetali, ma adesso a minacciarle seriamente vi sono i gamberi killer. Attualmente è considerato il gambero di fiume più diffuso al mondo e la specie "aliena" più dannosa: possiede un'elevata adattabilità, aggressività e potenzialità riproduttiva che ne fanno un notevole pericolo per gli ecosistemi in cui viene introdotto. Il Dott. Tommaso D'Anello, specialista in Conservazione e Gestione del Patrimonio Naturale, che per il WWF Foggia si sta occupando della questione, evidenzia che: «Quando arriva in una zona umida il gambero della Louisiana si adatta rapidamente, occupando in poco tempo svariati tipi di habitat acquatici, grazie sia alla tolleranza a condizioni ambientali estreme sia al suo comportamento alimentare, si ciba, infatti, di ogni sostanza organica disponibile animale e vegetale. E' stato accertato che negli ambienti in cui è presente tende a diventare l'anello più forte della catena ecologica. E' capace di sopravvivere in acque lentiche, asfittiche, inquinate e anche con una certa percentuale di salinità«. Allarmanti sono i dati che caratterizzano questa specie. Una singola femmina può produrre fino a 600 uova e riprodursi più di una volta all'anno, quindi in poco tempo i gamberi killer possono raggiungere un'elevata densità. I maschi riproduttori sono in grado di spostarsi, anche fuori dall'acqua, di giorno e di notte, riuscendo a percorrere diversi chilometri in pochi giorni. Ciò gli consente di ampliare l'areale di distribuzione e colonizzare nuovi siti. E' un ottimo scavatore. Costruisce gallerie sotterranee, utilizzate in momenti delicati del suo ciclo biologico come ad esempio la riproduzione, profonde anche fino a 5 metri, complesse e ramificate che rappresentano un problema per la stabilità degli argini dei corsi d'acqua, per la vegetazione riparia e per le coltivazioni agricole. Con la sua intensa attività di scavo (possono smuovere fino a 40.000 Kg/ha di suolo) il gambero intorbidisce le acque: la luce penetra con più difficoltà e questo ostacola la crescita delle piante acquatiche. Diverse, evidenzia il WWF, sono le ipotesi formulate per spiegare la presenza di tale specie "aliena" nelle acque interne del Parco Nazionale del Gargano. Alcune persone allevano tale specie per fini commerciali e/o alimentari e da questo allevamento certi individui si sono dispersi colonizzando i canali limitrofi. Alcune aziende di pesca sportiva hanno introdotto tale specie e anche qui, se non sono stati adottati tutti gli accorgimenti tecnici, alcuni individui si sono dispersi. Altre ipotesi è che sono stati introdotti solo per diletto, oppure, grazie alla sua notevole capacità di spostamento, che sia arrivato per gradi da territori limitrofi. «La presenza del gambero killer rappresenta un pericolo di vaste proporzioni per le zone umide del Gargano - ha dichiarato Carlo Fierro presidente del WWF Foggia - Vi è il concreto rischio che alcune specie di anfibi e piante acquatiche possano estinguersi localmente e ciò sarebbe una grave perdita di biodiversità per il Parco. Occorre da parte degli Enti preposti un rapido intervento per stabilire le cause della sua importazione e fermare il fenomeno. Molti Paesi europei e Regioni italiane da tempo si sono mosse, anche legiferando in materia, e l'Unione Europea ha certificato che il gambero killer rientra nella lista delle 100 specie invasive più pericolose al mondo. In altre zone d'Italia esistono progetti per sterminarlo in favore del nostro gambero autoctono. Va tenuto presente inoltre che, in assenza di controlli e quindi di certificazione sanitaria, il consumo alimentare di questi crostacei potrebbe risultare pericoloso in quanto accumulatore di metalli pesanti e di tossine microalgali».
(Nella foto la freccia indica dove è stato trovato il "gambero killer")

comunicato stampa

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ScuolaDeSanctis FG07052013La Scuola F. De Sanctis nuovamente vandalizzata
Foggia, 07 maggio 2013

Pare che non trovi pace la Scuola Media Statale Francesco De Sanctis a Foggia. Dopo le numerose segnalazioni di vandalismo, denunce, interventi delle Forze dell’Ordine, questa mattina, 07 maggio 2013, la scuola è stata nuovamente “visitata” dai vandali.
Erano circa le ore 09.30 quando due pattuglie della Polizia di Stato, avvisate da qualche residente, silenziosamente si sono avvicinate al plesso scolastico. Dopo alcuni controlli svolti dall’esterno, gli agenti hanno fatto irruzione nella palestra sventando l’ennesimo atto criminoso verso una scuola che soffre dell’incuria di un Comune disattento.
Quattro, forse cinque i ragazzi fermati dalla Polizia mentre, secondo quanto detto da alcuni cittadini presenti sul luogo, stavano appiccando il fuoco nella palestra. Naturalmente la notizia è frammentaria poiché le testimonianze sono state acquisite da più fonti che non si sbilanciano, né forniscono dati certi. Simultaneamante all’azione delle Forze dell’Ordine è intervenuta un’unità dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Foggia che ha messo in sicurezza l’area sventando altre fiamme dopo quelle dei mesi scorsi. La notizia purtroppo non ha destato scalpore giacché questo è l’ennesimo tentativo di “balordi criminali” per far sprofondare la scuola nel degrado totale. Un tentativo che ha i suoi precedenti ancor più gravi. Difatti, dopo la chiusura del plesso con un’Ordinanza Sindacale che attestava una presunta instabilità mai ufficializzata con documenti da parte del Comune (i dati del carotaggio del terreno inquisito), dopo il primo incendio del 10 giugno 2012 che distrusse l’archivio ubicato al secondo piano, dopo il secondo tentativo di incendio del 12 settembre 2012 avvenuto nel giardino interno alla scuola, dopo il recente “presunto” sgombero di un mese fa di una famiglia foggiana che aveva preso possesso di alcune aule della scuola trasformandole in abitazione con tanto di mobili e letti, garage per auto, come dice il detto “Non c’è due senza tre”, la scuola ha subito l’ennesimo atto vandalico e criminoso incendiario.
L’ennesimo, purtroppo, e bisogna evidenziarlo giacché le voci che si odono tra i residenti son quelle che vorrebbero la Scuola Media Francesco De Sanctis chiusa definitivamente per dar spazio ad altri stabili. Ecco perché dar fuoco potrebbe essere l’atto definitivo per decretare la morte di una parte della storia foggiana che ha istruito e formato migliaia di concittadini: il Comune dovrebbe prenderne atto, invece….
Tanto per ricordare a qualcuno, Sindaco e Amministrazione Comunale compresa, la Scuola Media Francesco De Sanctis ha un bacino di utenza di circa 600 studenti, oltre che dar lavoro a docenti e non, che oggi sono divisi in due plessi scolastici che soffrono l’ospitalità offerta per mancanza di spazi adeguati per lo svolgimento ottimale delle lezioni. Meno di tre mesi fa l’Amministrazione Comunale di Foggia si pronunciò sul futuro del plesso scolastico garantendo un intervento per la ristrutturazione con fondi pubblici di circa 300mila euro. Ad oggi nulla è stato fatto e la scuola è abbandonata.
Sindaco se veramente la scuola non dev’essere più riaperta abbi almeno la coerenza di renderlo ufficiale: vi sono proposte fattive pronte per una sua riutilizzazione, idee della vicina Parrocchia San Giuseppe Artigiano. Naturalmente la città di Foggia si augura che la scuola riprenda la sua piena funzionalità.


Nico Baratta

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