Condividi con

FacebookMySpaceTwitterGoogle BookmarksLinkedinPinterest

Chi c'è online

Abbiamo 2064 visitatori e nessun utente online

Attualità

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

anpi
Sabato 19 febbraio, dalle 9.30, nella sala Formedil delegazioni da tutta la Capitanata
Da 136 iscritti del 2014, ai circa 600 tesserati di oggi con 19 sezioni attive nella Daunia
Relazione di Michele Galante, già iniziato il nuovo tesseramento che punta sui giovani
Sul sito ANPI Fg un’opera imponente: 3000 schede di partigiani, il racconto delle stragi

FOGGIA. “Va’ dove ti porta la Costituzione. Unità, antifascismo, rinascita”. E’ questo il titolo al centro del 15esimo Congresso Provinciale dell’ANPI Foggia, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, che si svolgerà a Foggia, nella sala convegni Formedil Cpt in via Napoli Km 3,800, sabato 19 febbraio a partire dalle ore 9.30.
La relazione che svilupperà le questioni al centro dell’assemblea sarà tenuta da Michele Galante, presidente provinciale ANPI Foggia. Le conclusioni saranno affidate a Ferdinando Pappalardo, vicepresidente ANPI nazionale.
UN CAMMINO DI CRESCITA. Gli iscritti nel 2014 erano 136, oggi l’ANPI in provincia di Foggia può contare sulla militanza di 568 tesserati attivi nel mondo delle professioni, della scuola, dell’impegno culturale, politico e sindacale, con tanti giovani, studenti, lavoratrici e lavoratori. L’ANPI Foggia è presente in 19 comuni della Capitanata. Negli ultimi anni, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ha organizzato decine di iniziative sul territorio: la lotta alla mafia, l’impegno contro la violenza sulle donne, la mobilitazione in difesa della Costituzione, i valori della solidarietà e il lavoro sono stati al centro di un impegno che guarda al presente e al futuro.
LA LEZIONE ATTUALISSIMA DELLA STORIA. Grazie all’aiuto di molti giovani attivisti, l’ANPI provinciale di Foggia si è dotata di un sito internet (https://anpifg.wordpress.com/) dedicando un’intera sezione a oltre 3000 schede che raccontano la storia degli antifascisti di Capitanata, dei partigiani combattenti e dei deportati nei campi di concentramento. Le schede più recenti raccontano il sacrificio e la lotta di Salvatore Piazzolla (San Ferdinando di Puglia), Mario Turi (Peschici), Agostino Palmieri (San Severo), Giuseppe Antonio Sabatino (Roseto Valfortore) e di Donato Sabatino (San Marco in Lamis). Un’altra sezione è incentrata sul ricordo delle stragi nazifasciste perpetrate in provincia di Foggia a Serracapriola, Volturara, Alberona, Ascoli Satriano, Pietramontecorvino, Celenza Valfortore, Candela, Cerignola, Manfredonia e Vieste.
L’IMPEGNO CONTINUA. La campagna di tesseramento 2022 è già iniziata e si rivolge soprattutto ai giovani. Possono iscriversi all’ANPI Foggia tutte le persone che condividono gli ideali e i valori dell’antifascismo. Valori fondamentali ieri come oggi per contrastare il razzismo, la corruzione della vita politica, l’omertà che non aiuta a liberare il Paese dall’oppressione e dalla violenza della criminalità organizzata. Essere partigiani, oggi, significa lottare per la piena attuazione della Costituzione e per costruire una società capace di affrontare le disuguaglianze. Essere partigiani, a Foggia e in Capitanata, significa impegnarsi contro violenza e degrado, triste corollario di una presenza opprimente delle mafie. L’impegno per la pace e contro la guerra è drammaticamente attuale, anche alla luce del contrasto tra potenze mondiali che caratterizza lo scenario in Ucraina. E’ da questi punti qualificanti che sabato 19 febbraio 2022, con il congresso provinciale, ripartiranno programma e attività dell’ANPI a Foggia e in tutta la Capitanata.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

comunesanseveroIL SINDACO MIGLIO CHIEDE IL POTENZIAMENTO DELLA SEDE INPS DI SAN SEVERO CON L’ELEVAZIONE A UFFICIO COMPLESSO.

Una richiesta per implementare e potenziare la sede dell’INPS di San Severo con l’elevazione a UFFICIO COMPLESSO al fine di assecondare le esigenze della vasta utenza non solo di San Severo, ma anche degli altri Municipi dell’Alto Tavoliere, dei Monti Dauni e del Gargano che fanno capo agli uffici INPS di San Severo.

Nelle ultime ore il Sindaco Francesco Miglio ha scritto al Presidente I.N.P.S. Prof. Pasquale TRIDICO e al Direttore Generale I.N.P.S. dott.ssa Gabriella DI MICHELE.
Gent.mi Presidente e Direttore Generale,
nel Comune di San Severo è ubicata un’Agenzia dell’INPS. Tale struttura risulta avere un notevole bacino di utenza, avendo nel frattempo acquisito le funzioni della cessata Agenzia di Rodi Garganico.
A riprova di numeri di rilievo, basti riflettere sulla circostanza che i dati di grandezza (e di relativa proporzione) siano compiutamente sintetizzati nel numero di entità coinvolte: venti sono infatti i Comuni, gravitanti nel perimetro finale dall’INPS di San Severo, e oltre 175.000 complessivi, gli utenti delle comunità assistite.
I dati che precedono trovano maggior conferma nel fatto, invero singolare, che l’assistenza garantita dall’Istituto sul posto interessi ormai, senza soluzione di continuità, un vasto territorio che origina dai rilievi settentrionali dell’Appennino Dauno per giungere infine, dopo oltre 150 km, alle spiagge di Vieste, punta più orientale del promontorio del Gargano.
Di per sé già distante dai Comuni più ad est del Gargano, l’Agenzia di San Severo ha comunque consentito, in questi anni, di limitare i disagi delle popolazioni garganiche, dopo la cessazione dell’attività della ex Agenzia di Rodi Garganico.
Ma le materie che investono l’autonomia dell’INPS di San Severo, alla stregua di quanto si vuole rappresentare, risultano tuttavia limitate per un territorio geograficamente così esteso e variegato, in massima parte distante dal capoluogo Foggia, ove ha sede la Direzione provinciale dell’INPS.
La Città di San Severo, nel proprio nucleo essenziale, già sopperisce alle carenze diffuse e generalizzate presenti nei civici consorzi, ubicati a breve e medio raggio: ad esempio, sul fronte sanitario, il proprio Ospedale e le professioni medico-specialistiche presenti nel perimetro urbano accolgono, quotidianamente, cittadini che vi convergono dai Comuni viciniori; non diversamente avviene per l’offerta di consulenza legale, commerciale e di intermediazione a vario titolo, purtroppo non reperibile in contesti più periferici ed inevitabilmente isolati.
A dette condizioni, si avverte e, se possibile, si fa pressante la richiesta delle popolazioni locali affinché siano implementate e arricchite le prerogative amministrative dell’INPS di San Severo, onde assecondare, per un verso, i bisogni di prossimità dell’utenza e, per altro verso, le necessità di più stretto contatto comunque ampiamente avvertite, per tutto quanto attiene, in esemplificazioni non esaustive, alla Gestione artigiani e commercianti, alla Riscossione contributi e, particolarmente, alla decentralizzazione dell’attività di verifica medico-legale.
In forza di più contatti informali, ritengo di poter concludere che questo sia il sentimento concorde della mia Città come degli altri Municipi dell’Alto Tavoliere, dei Monti Dauni e del Gargano, troppo spesso, a torto, dimenticati, e nondimeno ignorati, dalle Istituzioni centrali.
Il voto oggi così espresso potrà trovare realizzazione a condizione che sia supportato da una compiuta comprensione e dalla doverosa condivisione dell’auspicato percorso di crescita dell’INPS di San Severo che – pienamente giustificato dai su menzionati e obiettivi parametri di copertura e consistenza – dovrà poi tradursi nella trasformazione della sua attuale architettura organizzativa, con conseguente nuova nomenclatura della stessa e adeguamento delle dimensioni e caratteristiche strutturali, in ossequio alla domanda di servizio proveniente dal territorio.
La sua nota sensibilità, a cui faccio chiaro appello, saprà, senza dubbio, appianare – è questa insieme la mia speranza e il mio personale convincimento – le eventuali difficoltà, certamente non insormontabili, di realizzazione del progetto di un più forte decentramento territoriale a San Severo.
Il Comune di San Severo, a tal riguardo, e i civici consessi parimenti interessati, sono sin d’ora disponibili a prestare la massima e fattiva collaborazione istituzionale.
Nella certezza di un suo cortese e puntuale riscontro, voglia gradire, in questa occasione, i miei migliori saluti.

Il Responsabile Ufficio Stampa
Michele Princigallo

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

comunesanseveroL’A.C. SCRIVE A DIRIGENTI E DOCENTI PER INCENTIVARE NEI GIOVANI L’APPROFONDIMENTO DEI CONCETTI DI CITTADINANZA ATTIVA E DI LOTTE ALLE MAFIE.

Nei giorni scorsi il Comune di San Severo, con una nota a firma del Sindaco Francesco Miglio e dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Celeste Iacovino, ha indirizzato un accorato appello ai Dirigenti Scolastici ed ai Docenti degli Istituti scolastici di San Severo di ogni ordine e grado, al fine di incentivare nei giovani l’approfondimento dei concetti di cittadinanza attiva e di conoscenza della lotta alle mafie.

Ecco cosa scrivono il Sindaco Miglio e l’Assessore Iacovino.
L’Amministrazione Comunale di San Severo, tramite l’Assessorato alla Cultura e alla Pubblica Istruzione, dopo i diversi episodi criminosi che hanno duramente vessato la nostra amata Città negli ultimi tempi, ritenendo doveroso ed improcrastinabile incentivare nei giovani la riflessione al rispetto dell’altro e alla responsabilità sociale indispensabile per combattere, ognuno coi propri semplici mezzi, la cultura mafiosa, invita le Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado a dedicare, per l’intero anno scolastico, oltre a quanto già previsto dai programmi ministeriali, una lezione settimanale di approfondimento sui concetti di cittadinanza attiva e sulla conoscenza delle mafie. A supporto di tale lezioni l’Assessorato alla Cultura e Pubblica Istruzione conferma la propria disponibilità ai dirigenti, ai docenti e agli studenti, a fornire la massima collaborazione nelle iniziative che si vorranno proporre. Quest’Amministrazione, dal primo giorno di insediamento, ha avuto come mission primaria la promozione tra le nuove generazioni del senso civico attraverso la cultura della legalità, del rispetto delle Istituzioni e della res publica, affinché i giovani si sentano parte attiva di una Comunità che agisce nell’interesse del bene comune, attivando, a tal fine, azioni strumentali di contrasto al crimine organizzato, di strenua difesa, di riscatto e miglioramento del Territorio, in un’ottica di un impegno costante e rigoroso a garanzia del diritto, per tutti i cittadini, a vivere in condizioni di libertà e serenità. Su questa linea, si pone, anche, il Concorso, giunto ormai alla quinta edizione, “La Costituzione: Diritto Vivo”, che per il suo alto valore socio-culturale, ha suscitato, negli anni, la partecipazione di centinaia di studenti che, con entusiasmo e passione hanno manifestato il proprio senso di appartenenza alla Comunità. A tal proposito, si coglie l’occasione per evidenziare quanto sia importante in questo momento il coinvolgimento di tutti gli studenti in questa nuova Edizione, essendo il Concorso finalizzato all’educare alla democrazia, alla cittadinanza attiva, alla legalità, al rispetto per le regole alla base della convivenza civile, anche come valido strumento per il contrasto alla dispersione scolastica ed alla microdelinquenza. Imparando ad amare i sacri valori contenuti nella Costituzione italiana, i giovani riusciranno a far proprie le parole di un eroe dei nostri tempi, Paolo Borsellino, "La lotta alla mafia… non deve essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale, anche religioso, che coinvolga tutti, che tutti abitui a sentire la bellezza del fresco profumo di libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, della indifferenza, della contiguità e, quindi, della complicità".

Il Responsabile Ufficio Stampa
Michele Princigallo

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

ciaIncontro tra produttori e parte industriale convocato da CIA, Coldiretti e Confagricoltura il 15 febbraio
Confronto sul prezzo da riconoscere ai produttori, il macigno dei costi di produzione impazziti

FOGGIA CIA Agricoltori Italiani Capitanata, Coldiretti e Confragricoltura hanno convocato un incontro tra produttori, parte industriale e organizzazioni agricole per trovare un accordo che scongiuri la crisi della filiera del pomodoro. L’incontro, che si terrà martedì 15 febbraio, alle ore 11, nella sala conferenze della Camera di Commercio di Foggia in via Michele Protano 7, è stato convocato alla luce della mancata definizione, in sede di contrattazione, del prezzo riconosciuto ai produttori per il pomodoro da industria 2022. Al centro del confronto, inoltre, ci saranno le enormi difficoltà causate dal rincaro vertiginoso dei costi di produzione.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)


agromafieIl presidente Giuliano: “Grande risultato, ora avanti con i progetti per le aziende”
La macro-area dell’agroalimentare di qualità conta su un bacino di 35mila imprese

Foggia e tutta la Capitanata assieme all’intera provincia Barletta-Andria-Trani: è finalmente stato approvato l’ampliamento del Distretto agroalimentare di qualità “Puglia Federiciana”. “Siamo ovviamente felicissimi della decisione da parte della Regione Puglia”, ha dichiarato Onofrio Giuliano, presidente del distretto. “E’ un risultato a cui stavamo lavorando da tempo e per il quale ringraziamo il presidente Michele Emiliano e l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Alessandro Delli Noci. Un ringraziamento, in particolare, va a Filippo Caracciolo, presidente del Gruppo Pd in Regione Puglia, per l’incessante sostegno verso un progetto che mette insieme tutto il nord della Puglia, un’area con potenzialità e peculiarità specifiche nel macro-settore dell’agroalimentare di qualità”.
I NUMERI DEL DISTRETTO. Insieme, Foggia e la BAT contano su circa 35mila imprese agroalimentari. Con eccellenze assolute, dal punto di vista produttivo e commerciale, in moltissimi settori: soprattutto grano duro e cerealicoltura in generale, vitivinicoltura, olivicoltura, ortofrutta, allevamento, floricoltura. Un macro-comparto economico che, utilizzando le agevolazioni e gli strumenti messi in campo dal distretto produttivo, può affrontare le sfide decisive dello sviluppo che vedranno protagonista il territorio di qui ai prossimi anni.
IL RUOLO DI PUGLIA FEDERICIANA. Il Distretto agroalimentare di qualità Puglia Federiciana, per le sue particolari caratteristiche, potrà concorrere ai benefici nazionali destinati ai Distretti del Cibo, introdotti da una recente novità legislativa. Questa nuova classificazione valorizza una peculiare vocazione dei distretti rurali e agroalimentari di qualità. La Legge Regionale 23/2007 disciplina la promozione e il riconoscimento dei Distretti Produttivi per sostenere e favorire le iniziative e i programmi di sviluppo su base territoriale. Si tratta di programmi che hanno l’obiettivo di rafforzare la competitività delle aziende, l’innovazione, l’internazionalizzazione, per creare nuova e buona occupazione attraverso la crescita delle imprese che operano in diversi settori, a cominciare dall’agricoltura.
CONFERENZE A FOGGIA E ANDRIA. “Nei prossimi giorni”, ha annunciato Onofrio Giuliano, “convocheremo due conferenze stampa, una a Foggia e l’altra ad Andria, per illustrare programmi e azioni del Distretto Puglia Federiciana con le quali intendiamo sviluppare, assieme alle imprese del territorio, un progetto complessivo di rilancio e di crescita per il tessuto economico-produttivo di tutta l’area che unisce la BAT e la Capitanata”.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)