L’organizzazione sindacale: “Ecco le nostre richieste alla Commissione Straordinaria”
FOGGIA – “Cgil Foggia, FLC Cgil e Fp Cgil Foggia, assieme alla totalità delle organizzazioni sindacali e di categoria, sono contrarie alla chiusura delle otto scuole dell’infanzia comunali attualmente funzionanti a Foggia”. Attraverso una nota stampa, la Cgil Foggia torna a fare chiarezza su una questione ritenuta di primaria importanza da famiglie, insegnanti, mondo scolastico e rappresentanti di lavoratrici e lavoratori.
“Non risponde al vero, ed è motivo di sconcerto, la parte della deliberazione della Commissione Straordinaria del Comune di Foggia in cui si afferma che la soppressione delle scuole dell’infanzia comunali è stata decisa ‘d’intesa con le organizzazioni sindacali’. Negli incontri del 23 e 27 dicembre scorsi tra le organizzazioni sindacali e la Commissione Straordinaria, infatti, sono state accolte solo marginalmente le nostre richieste. In quegli incontri, la Commissione Straordinaria ha informato le organizzazioni sindacali della volontà di procedere alla chiusura delle 8 scuole dell’infanzia comunali attualmente funzionanti, perché si sarebbe in presenza di un numero esiguo di frequentanti. In tal senso la suddetta Commissione si è confrontata con il CSA Miur per assicurare all’utenza residua una sistemazione presso le scuole dell’infanzia statali del corrispondente territorio a partire dall’anno scolastico 2022/2023. Ha comunicato, infine, di voler utilizzare il personale in servizio - circa 40 unità - per colmare parte delle carenze di organico del Comune di Foggia. Per questo motivo non comprendiamo l’azione unilaterale della FP Cisl Foggia che, attraverso comunicati e azioni solitarie, ha fatto intendere che le organizzazioni sindacali andassero ognuna per la propria strada. Così non è, tanto che le organizzazioni sindacali, una volta avuta contezza dei dati relativi agli alunni delle scuole dell’infanzia comunali e statali, hanno espresso unitariamente le seguenti valutazioni:
1) Ritengono strategica la funzione delle scuole dell’infanzia pubblica, privata, statale e comunale per rispondere precocemente alle forti diseguaglianze di ordine sociale, economico e culturale presenti nella città di Foggia ed acuite dalla pandemia;
2) Riconoscono alle scuole dell’infanzia comunali di aver svolto un ruolo fondamentale in questi anni di integrazione dell’offerta pubblica educativa, a fronte di una mancata generalizzazione della scuola dell’infanzia statale, garantendo un presidio importante sul piano quantitativo e qualitativo. Pertanto, tale patrimonio professionale ed esperienziale non può essere depauperato, ma anzi va considerato risorsa per l’arricchimento dell’offerta pubblica;
3) I dati – la cui ratio andrebbe profondamente analizzata - forniti dalla Commissione Straordinaria, comunque, fanno emergere un quadro composito con scuole dell’infanzia che hanno numeri sufficienti ed altre che potrebbero essere promosse ed incentivate meglio, perché inserite in contesti caratterizzati da marginalità sociale come quelli dei quartieri periferici della città, ed altre ancora con numeri esigui la cui utenza può essere assorbita dalle scuole materne statali. Non si tratta di dismettere, ma di integrare con gradualità e razionalità i servizi, utilizzando in modo più appropriato i locali, il personale e le attrezzature, anche in funzione delle nuove esigenze di ordine igienico-sanitario indotte dalla pandemia. E va evidenziato il ruolo fondamentale delle scuole dell’infanzia quali presidi di legalità e prevenzione, in una città che paga la presenza soffocante della criminalità organizzata;
4) Le risorse risparmiate andrebbero utilizzate per potenziare i servizi, per non tradire il patto educativo con i bambini e le famiglie. Occorre garantire il pre e post scuola, la mensa, gli interventi strutturali e l’utilizzo delle attrezzature materiali ed immateriali per una didattica pregnante;
5) Si chiede alla Commissione Straordinaria del Comune di Foggia, infine, di predisporre un piano specifico per l’utilizzo delle risorse provenienti dal PNRR a sostegno delle attività educative della città, aprendo un confronto con le parti sociali, evitando il rischio di rimare fuori dagli stessi finanziamenti”.
Attualità
CONTAGIATI COVID E TAMPONI, SONO INACCETTABILI IL SILENZIO E L’INERZIA DEL SINDACO
In ogni situazione di pandemia la popolazione ha il diritto di essere costantemente informata. Purtroppo, non è così a Monte Sant’Angelo.
L’ultimo comunicato risale, infatti, a quasi un mese fa, all’11 dicembre 2021 per la precisione, quando il Sindaco d’Arienzo comunicava, peraltro non sul sito ufficiale del Comune ma sul proprio profilo Facebook (non consentendo alla popolazione di una certa età di seguire i fatti), che in città vi erano 7 contagiati, senza precisare però il numero dei tamponi effettuati, a fronte di 463 in Puglia e di 85 in Provincia di Foggia. Da allora la situazione si è pericolosamente aggravata. Infatti, il 4 gennaio 2022, in un solo giorno, veniva registrato un numero altissimo di contagiati: più di 170.000 in Italia, 3.670 in Puglia, 424 in provincia di Foggia.
Rispetto all’11 dicembre scorso, i contagiati sono aumentati di 8 volte in Puglia e di 5 volte in provincia di Foggia, per cui è assai improbabile che il numero dei contagi da noi sia rimasto fermo a 7.
Qual è la situazione odierna dei contagiati nella nostra città? Perché il Sindaco non informa la popolazione, anche solo per evitare che ci sia eccessiva circolazione e mancanza di rispetto delle regole antiCovid?
Perché non è attiva presso la sede dell’ex Ospedale una postazione sanitaria, dove poter effettuare il tampone?
Lo Schieramento Civico “La Rinascita Possibile” chiede al Sindaco d’Arienzo di informare la popolazione con brevi intervalli temporali sulla situazione dei contagi e di sollecitare il Direttore Generale dell’ASL/FG affinché sia predisposto immediatamente una postazione per l'effettuazione gratuita dei tamponi.
Anche in questa situazione una cosa è certa: d’Arienzo e la sua maggioranza sono solo una classe politica che non è stata, e non è capace, di governare la città.
Schieramento civico La Rinascita Possibile
RFI, STAZIONE DI SAN SEVERO: IN FASE DI AVVIO I LAVORI PER VALORIZZARE LO SCALO FERROVIARIO.
In fase di avvio i lavori di riqualificazione della stazione di San Severo che diventerà fulcro di una mobilità integrata e sostenibile.
In linea con gli impegni sottoscritti dal Comune di San Severo e da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) lo scorso anno, gli interventi prevedono il restyling completo e l’adeguamento di tutti gli spazi aperti al pubblico di transito e di attesa in modo da renderli più confortevoli, luminosi, accoglienti e accessibili, con il completo abbattimento delle barriere architettoniche anche mediante l’installazione di ascensori per l’accesso alle banchine.
Piazza della Costituzione sarà ridisegnata con ampi spazi pedonali ed aree verdi per incentivare la mobilità dolce, già promossa dall’Amministrazione Comunale che sta realizzando in città una ciclovia ed un bike point.
Nelle vicinanze del piazzale di stazione sorgerà un nuovo centro per lo scambio intermodale ferro - gomma, dotato sia di stalli auto che di stalli bus urbani ed extraurbani, per servire con efficacia l’utenza di stazione e più in generale la cittadinanza, data la posizione strategica rispetto al centro urbano.
La stazione diventerà così più moderna, attrattiva e accessibile, secondo gli obiettivi condivisi tra l’Amministrazione Comunale di San Severo e Rete Ferroviaria Italiana.
Il Responsabile Ufficio Stampa
Michele Princigallo
Nel ‘paese dell’Orsa’, i dati ufficiali registrano ad oggi 14 positivi, ma i contagi stanno aumentando
Oggi tamponi antigenici per i primi 100 cittadini, il Comune di Orsara sosterrà parte della spesa
Il sindaco: “Bene essere attenti e scrupolosi, ma non alimentiamo allarmismi inutili”
ORSARA DI PUGLIA A partire da mercoledì 5 gennaio 2022, il Comune di Orsara di Puglia ha avviato lo screening anticovid di massa per tutti i cittadini orsaresi. Tra stamattina e stasera, saranno effettuati i primi 100 tamponi antigenici dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20 di oggi. Le cittadine e i cittadini orsaresi potranno sottoporsi al tampone antigenico presso la Farmacia Costa. Ogni singolo esame costerà soltanto 5 euro, poiché la parte restante sarà a carico del Comune di Orsara di Puglia. “I dati ufficiali comunicatici dagli organismi competenti”, ha spiegato il sindaco Tommaso Lecce, “registrano ad oggi 14 positivi nel nostro paese, ma i contagi sono in aumento, poiché soltanto 24 ore prima i positivi accertati erano 10. Com’è ovvio, naturalmente, stiamo monitorando costantemente la situazione. Per questo motivo abbiamo deciso di favorire prevenzione e monitoraggio con lo screening di massa che partirà oggi e proseguirà nei prossimi giorni. E’ una misura sulla quale il Comune di Orsara ha inteso investire perché potrà aiutarci a individuare nuovi casi e a procedere con le conseguenti quarantene. Comprendo appieno la preoccupazione dei cittadini, è del tutto evidente che il numero dei contagi accertati sta aumentando come del resto avviene in ogni parte d’Italia, ma è bene non generare allarmismi ed evitare di alimentare voci infondate su numeri che non hanno riscontri ufficiali e certificati. Abbiamo a disposizione tre strumenti semplici e fondamentali da attuare per limitare al minimo i rischi: vaccinarsi, utilizzare la mascherina e, se possibile, usufruire delle giornate di screening che cominceranno oggi con i primi 100 tamponi. Tutti vediamo i tg nazionali e leggiamo le notizie sulla ripresa dei contagi, è una situazione di cui bisogna avere piena coscienza, in modo da osservare un comportamento scrupoloso e attento verso se stessi e verso gli altri”.
EVENTI SOSPESI. Proprio in virtù della crescente preoccupazione per la diffusione del virus, già nei giorni scorsi il Comune di Orsara di Puglia ha deciso di sospendere tutti gli eventi in programma e di chiudere, fino a data da destinarsi, anche la pista di pattinaggio su ghiaccio e la Casa della Befana. Oltre ai laboratori ludico-educativi che erano in programma al Centro Anziani, nei giorni scorsi il Comune di Orsara di Puglia ha comunicato anche la sospensione di ogni altro evento tra quelli previsti fino al 9 febbraio 2022. Non si svolgeranno, dunque, nemmeno i laboratori previsti il 5, 6 e 7 gennaio. Annullato anche lo spettacolo di bolle di sapone dell’8 gennaio.
Nel primo semestre 2021 si sono verificati in Puglia 3.952 incidenti stradali con lesione di cui 89 mortali, provocando il decesso di 97 persone, e il ferimento di circa 6mila persone. E’ quanto emerge dai dati provvisori forniti dalle forze dell’ordine, raccolti ed elaborati da Asset, l’agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio.
Rispetto al primo semestre 2020 (segnato dal lockdown imposto dalla pandemia) gli incidenti con feriti hanno subito un incremento del 29,0%, è aumentato del 53,4% il numero degli incidenti mortali e del 56,5% nel numero dei deceduti. La netta riduzione di incidenti nel 2020 è dovuta al benefico effetto della limitazione agli spostamenti in auto a causa della Covid desease.
Invece, rispetto agli anni dal 2017 al 2019, confrontando i dati del primo semestre 2021 con la media di quelli degli anni precedenti, si registra un decremento del 15,4% degli incidenti con morti e feriti, del 15,7% degli incidenti con feriti mentre si registra un leggero incremento del numero di incidenti mortali (+1,1%). Generalmente il numero di incidenti mortali e di deceduti registrati nel primo semestre 2021 è comparabile ai dati registrati negli anni precedenti alla pandemia.
Confrontando i dati del 2021 con quelli del 2020 (anno segnato dalla pandemia) si registra un incremento del 100% di mortalità per la Città metropolitana di Bari con 30 deceduti. La provincia di Foggia ha registrato un incremento del 92,3% della mortalità e la provincia di Lecce del 72,7% con 19 morti. La provincia di Barletta Andria e Trani è l’unica ad aver segnalato un decremento del 58% del numero di morti.
Per quanto riguarda la distribuzione dei sinistri stradali avvenuti nel 2021 nei 257 comuni della Puglia è emerso che soltanto in 45 comuni della regione non sono stati rilevati incidenti con morti e feriti mentre in 110 comuni sono stati registrati incidenti stradali in numero variabile da 1 a 6. In altri 80 comuni sono stati rilevati da 7 a 30 incidenti e in ulteriori 11 comuni sono stati registrati da 31 a 60 incidenti. Infine nei restanti 11 comuni (i capoluoghi di maggiori dimensioni) si è concentrato il 48,1% dell’incidentalità registrata su tutto il territorio regionale. In particolare il comune di Bari ha registrato 646 sinistri, Taranto 242, Lecce 234, Foggia 198, Brindisi 116, Barletta 111 e Andria 97.
Il 28,1% dei sinistri mortali e il 25,8% dei deceduti è stato registrato all’interno dei centri abitati; in ambito extraurbano si è riscontrato il 71,9% degli incidenti mortali che hanno provocato il 74,2% dei decessi.
Le strade provinciali hanno registrato il 38,2% dei sinistri mortali e il 39,2% dei decessi; le strade statali hanno registrato il 29,2% dei sinistri mortali e il 30,9% dei decessi; sulle strade urbane si sono concentrati il 23,6% degli incidenti mortali e il 21,6% dei deceduti.
Un ultimo focus è dedicato agli incidenti stradali che hanno coinvolto monopattini e bici elettriche. La fascia d’età dei conducenti di monopattini maggiormente coinvolta in sinistri stradali è stata quella compresa tra i 18-24 anni (28,3%), seguita dalla fascia d’età compresa tra i 30 e 44 anni (25,0%) mentre i minorenni coinvolti rappresentano soltanto l’11,6%, ma costituiscono la categoria più esposta negli incidenti che riguardano le bici elettriche (35,1%) e i ciclomotori (38,0%). La categoria di conducenti compresi nella fascia d’età 30-44 è coinvolta in incidenti con motocicli mentre tra i ciclisti spicca la categoria dei conducenti compresi nella fascia d’età 45-64 (30,4%) seguita dagli over 65 (27,6%).
“Pertanto siamo ancora lontani dall’obiettivo richiamato dal ‘Piano nazionale della sicurezza stradale’ che richiede la riduzione del 50% del numero di morti e feriti gravi nel decennio 2020-2030 - dichiara il direttore generale dell’Asset, Elio Sannicandro – La Regione Puglia è comunque fermamente impegnata ad attuare ulteriori iniziative per la riduzione degli incidenti stradali operando sia attraverso la messa in sicurezza delle strade, sia attraverso interventi culturali di sensibilizzazione dei cittadini in favore della sicurezza stradale”.
A breve partirà la nuova edizione del progetto di educazione stradale rivolto a studenti e insegnanti della scuola secondaria di primo e secondo grado denominato “La strada non è una giungla”, realizzato in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale e inserito nel catalogo del Piano strategico per la promozione della salute nelle scuole della Asl. Inoltre Asset proseguirà nella promozione di campagne di comunicazione volte a favorire la mobilità sostenibile e a mantenere comportamenti corretti alla guida dei veicoli.