In occasione del 750° anniversario della morte di Re Enzo, figlio naturale dell’Imperatore Federico II di Svevia, avvenuta dopo ben 23 anni di prigionia a Bologna – nella piazza principale della città è ancora presente il palazzo che porta il suo nome - si terrà Domenica 19 Giugno alle ore 19:00 presso il Circolo Unione di Lucera, sito in Piazza Duomo, un incontro dal titolo “Sepolti nel mito - Federico II e Re Enzo nelle sepolture di Palermo e Bologna”. L’evento a carattere divulgativo sarà dedicato alla storia delle tombe di Federico II e del figlio Enzo. Il giovane “falconetto” ebbe un forte legame con la Capitanata. In un suo famoso componimento giunto fino a noi infatti ricordava malinconicamente, durante il periodo di detenzione bolognese, “La Magna Capitana là dov’è lo mio core nott’e dia”.
Quali furono i paramenti con i quali i due grandi personaggi del XIII secolo furono sepolti? Cosa hanno scoperto le ispezioni fatte nei secoli? E cosa si potrebbe ancora scoprire?
Queste le domande a cui Alessandro De Troia e Federico Marangoni cercheranno di rispondere analizzando le fonti degli ultimi giorni di Re Enzo e delle vicissitudini subite dal suo sepolcro conservato nella Basilica di San Domenico. Lo studio dei documenti dal XIII al XVIII secolo, al di là dell’aura di mito che circonda il figlio dell’Imperatore, restituisce un quadro preciso di quello che potrebbe esservi custodito al fine di stimolare successive ispezioni, come accaduto per l’arca di Federico II a Palermo negli anni ’90 in cui, senza la presunzione di invasività, fu condotta un’approfondita analisi multidisciplinare. Introdurrà il Presidente del Circolo Unione Silvio Di Pasqua. A corredo dell’evento, verranno mostrate fedeli ricostruzioni di abiti e oggetti duecenteschi frutto di minuziose ricerche.
L’evento è organizzato dal Circolo Unione di Lucera, dal blog “Lucera: memoria e cultura” e da Reenactment Advisor by Federico Marangoni.
Spettacolo - Cinema - Arte - Cultura
Spettacolo, cinema, arte e cultura
Domenica 29 maggio, dopo tre anni, il paese della diga tornerà a celebrare la festa legata alla transumanza
Per strada, gli stand per preparare mozzarelle, formaggi e ricotta come facevano i pastori transumanti
CARLANTINO Dopo tre anni di stop, domenica 29 maggio a Carlantino tornerà la “Festa della Madonna della ricotta”, un evento di antica tradizione che unisce tre regioni nel segno della transumanza: la Puglia, il Molise e l’Abruzzo.
La festa della “Madonna della ricotta” deve il suo nome a una consuetudine ormai lontana, quella della transumanza. A Carlantino, per far pascolare e rifocillare le proprie greggi gratuitamente, senza pagare nulla ai proprietari terrieri, giungevano pastori dall’Abruzzo, dal Molise e dalle regioni del Centro Italia. Portavano le loro pecore su Monte San Giovanni. Ai piedi dell’altura, sorge la Chiesa dedicata alla Santissima Annunziata. I pastori, come segno di ringraziamento, prima di lasciare la generosa e ospitale terra di Puglia, rendevano omaggio alla Madonna lasciando in offerta latte, formaggi, ricotta. Consuetudine e ricorrenza che, ogni anno, Carlantino ricorda celebrando colei che nell’immaginario popolare da Santissima Annunziata si è trasformata in “Madonna della ricotta”. “E’ una festa molto importante per i cittadini – ha dichiarato Graziano Coscia, sindaco di Carlantino – perché rappresenta la nostra civiltà contadina, le nostre radici più profonde. La festa racconta usi, costumi e consuetudini della nostra terra, ricca di storia, di sapori e di fede autentica”.
Carlantino renderà ancora una volta omaggio alla Vergine che vegliava sul cammino di uomini e animali permettendo agli uni e agli altri di compiere il proprio tragitto di transumanti alla ricerca di buoni pascoli.
I solenni festeggiamenti in onore della Beata Vergine della Santissima Annunziata inizieranno alle ore 8,30 quando il parroco di Carlantino, don Ivan Clemente, darà il via alla rievocazione storica della produzione della ricotta. In numerosi stand, pastori e contadini lavoreranno il latte per trasformarlo in formaggio, mozzarella e ricotta. Ai visitatori e ai cittadini, saranno mostrate una per una tutte le fasi di trasformazione del latte. A fare da sfondo la musica della banda “Città di Airola”, il famoso complesso musicale beneventano. Alle ore 11 sarà celebrata la Santa Messa in onore della Madonna, seguita dal Regina Coeli e dalla supplica alla Vergine Santa.
In serata, alle ore 19, la solenne Processione per le vie del paese accompagnata dalle autorità politiche e religiose. A seguire, la cover band di Claudio Baglioni che si esibirà nello spettacolo “Strada facendo”. Seguirà uno spettacolo pirotecnico.
La “Festa della Madonna della Ricotta” avrà il suo prologo venerdì 27 maggio quando, alle ore 18, nel parco giochi dell’asilo comunale, i bambini saranno travolti dal magico mondo dei burattini con lo spettacolo “Le avventure di Peter Pan”.
ORSARA DI PUGLIA “Toni Santagata era diventato cittadino onorario di Orsara di Puglia, il Comune organizzò una cerimonia durante la quale gli furono consegnate simbolicamente le chiavi della città. Due anni fa, fui davvero felice di averlo al mio fianco durante un viaggio istituzionale in Svizzera per incontrare le comunità pugliesi all’estero e festeggiare con loro la Festa della Repubblica. Se ne va un amico, un grande artista, un uomo capace di farsi ambasciatore di alcuni degli aspetti più autentici della cultura pugliese”. Con queste parole, Tommaso Lecce, sindaco di Orsara di Puglia, ha ricordato Toni Santagata, tributando al cantautore-attore e uomo di spettacolo l’ultimo saluto di tutta la Comunità Orsarese. “E’ stato anche testimonial della nostra Festa del Vino 2014, in una delle edizioni più riuscite della manifestazione che, da oltre trent’anni, dedichiamo a tradizione e innovazione della filiera vitivinicola di Capitanata. Per mezzo secolo, attraverso le sue canzoni, ha portato avanti una vera e propria azione di marketing per il vino e per i prodotti pugliesi in tutto il mondo. A Toni Santagata ci legava un rapporto di ammirazione e di amicizia. A nome del Consiglio comunale, della Giunta e dell’intera Comunità di Orsara di Puglia, esprimo le più sentite condoglianze ai suoi cari e a quanti, come noi, hanno apprezzato le sue canzoni, il suo talento e il suo coraggio di precursore nel far conoscere e apprezzare la Puglia in tutto il mondo”.
Dopo 2 anni di stop, ritorno in grande stile di tutti i riti, le processioni e gli eventi pasquali
Dal 10 al 17 aprile, l’incanto e i significati di tradizioni ricche di partecipazione e suggestioni
A Pasqua in diretta tv il verdetto che potrebbe eleggere Vico come “Borgo dei Borghi” d’Italia
VICO DEL GARGANO Non accadeva da due anni: dal 10 al 17 aprile 2022, Vico del Gargano tornerà a vivere pienamente, come succedeva fino a prima dell’emergenza pandemica, tutti i riti, le processioni e gli eventi della sua celebre Settimana Santa. “L’Amministrazione comunale, le Parrocchie e le Confraternite di Vico stanno collaborando affinché tutto si svolga al meglio, come in passato”, ha confermato il sindaco Michele Sementino. “C’è un’attesa piena di entusiasmo da parte di tutta la popolazione, perché questa edizione della Settimana Santa segna, anche idealmente, quello che speriamo possa essere un momento di rinascita dopo i due anni più duri dell’emergenza pandemica”.
Ad aumentare l’entusiasmo, inoltre, c’è l’attesa del verdetto sull’elezione de ‘Il Borgo dei Borghi”. Proprio nel giorno di Pasqua, alle ore 21, in diretta tv nazionale su Rai Tre, la trasmissione Kilimangiaro assegnerà il titolo che vede in lizza Vico del Gargano in rappresentanza di tutta la Puglia. “Ecco perché vi invitiamo tutti fin d'ora a venire a visitare Vico del Gargano proprio durante la Settimana Santa, con tutte le meravigliose iniziative che finalmente potremo svolgere per onorare al meglio una tradizione millenaria di straordinario fascino”, ha aggiunto Sementino. “Festeggeremo in ogni caso, perché questa campagna per il Borgo dei Borghi ci ha regalato cose bellissime. Tante, tantissime persone di tutta la Capitanata, dell'intera Puglia e di ogni parte d'Italia non solo hanno votato per Vico del Gargano, ma si sono fatte a loro volta promotrici spontanee del sostegno alla candidatura di Vico. Bellissimo”.
LO “SCHOPP”, ECCO COS’E’. La Settimana Santa di Vico vivrà il suo culmine a partire da mercoledì 13 aprile, con l’Uffizio delle Tenebre nelle Chiese di San Nicola, San Giuseppe e del Carmine. Il Giovedì Santo è un momento molto particolare. Alle 21.30, si terrà l’Uffizio delle Tenebre cantato dalle voci delle confraternite con lo “schopp”. Cos’è lo “schopp”? E’ quanto accade al termine delle lodi, quando i fedeli battono i piedi e agitano le “racanelle”, raganella in italiano, uno strumento in legno che produce suoni brevi e secchi attraverso la rotazione di una lamina su una ruota dentellata. Le racanelle e il rumore dei piedi che battono a terra cercano di riprodurre il rombo del terremoto che accompagnò la morte di Gesù Cristo.
IL VENERDI’ SANTO. Particolarmente intensi, “coreografici” e sentiti sono i riti e le manifestazioni del Venerdì Santo. Alle 8 si svilupperanno le processioni penitenziali della varie confraternite, che portano ‘le Madonne’ a visitare Gesù nelle 12 chiese, cantando il salmo 50° del Miserere. Alle ore 19, in un unico corteo e assieme a tutti i fedeli, le Confraternite nei loro costumi tradizionali portano in processione il simulacro dell’Addolorata della Chiesa Matrice e il Cristo Morto della chiesa di San Giuseppe. Lo fanno intonando a cori alterni il Miserere.
IDENTITA’ E MERAVIGLIA. E’ durante la Settimana Santa che emergono in modo completo, caleidoscopico e antropologico l’identità e la meraviglia di Vico del Gargano. Un coinvolgimento esperienziale potente e intenso, che coinvolge tutti i sensi: la vista delle 12 antiche chiese, delle architetture del borgo; l’olfatto che percepisce l’incenso delle cerimonie religiose, il profumo delle tipicità enogastronomiche pasquali; la sensibilità tattile messa alla prova nel contatto con la terra; il gusto del patrimonio enogastronomico; l’udito sollecitato dal riconoscere l’unicità della tradizione etnomusicale garganica legata agli antichi canti.
Press tour tra uliveti, vigneti, frantoi e cantine: tappe anche a San Severo, Foggia e Lesina
L’8 dicembre “Mercatino di San Nicola” con stand gastronomici e artigianali, musica e sapori
TORREMAGGIORE “Radici, Peranzana e Vini”: è questo il titolo del press tour che ospiterà a Torremaggiore un gruppo di giornalisti, blogger e instagramer provenienti da tutta Italia. Gli ospiti resteranno nella città dell’Alto Tavoliere dal 4 al 9 dicembre e, da lì, faranno tappa anche a Foggia, San Severo e Lesina per raccontare ai propri lettori e follower il loro viaggio alla scoperta della Capitanata tra centri storici, siti d’importanza naturalistica, aree archeologiche e educational all’interno delle aziende che producono olio e vino.
LE RADICI. “Alle radici del nostro patrimonio storico, identitario e culturale”, spiega il sindaco di Torremaggiore, Emilio Di Pumpo, “appartengono anche quelle che danno linfa agli uliveti di Peranzana e ai vigneti del territorio. Questo press tour, progettato dal Comune di Torremaggiore e finanziato dalla Regione Puglia, è una delle iniziative attraverso cui ogni anno promuoviamo quel patrimonio, sostenendo al contempo il tessuto sociale, economico e occupazionale rappresentato dal nostro comparto agroalimentare. Diamo il benvenuto a giornalisti, blogger e instagramer che, ne siamo sicuri, sapranno apprezzare e raccontare ciò di cui faranno esperienza a Torremaggiore e nelle altre tappe del loro tour”.
NEL REGNO DELLA PERANZANA. Torremaggiore è il cuore del regno di ‘sua Maestà’ la Peranzana, una particolare cultivar di olive con una duplice caratteristica: da esse si ricava non solo una qualità di olio extravergine d’oliva che anche i più autorevoli conoscitori dell’oro-verde riconoscono come eccellente, ma si ottengono anche olive da tavola con proprietà organolettiche e sapori unici e preziosi. A Torremaggiore e nell’area dei comuni tra Alto Tavoliere e Appennino Dauno-Settentrionale sono presenti 7 milioni di ulivi, distribuiti su 10mila ettari di uliveti che producono Peranzana, coltivati da circa 7mila aziende.
Sono attivi un Consorzio Peranzana e un’Associazione “La peranzana: oliva e olio della Daunia” costituita nel 2016 da 32 soci fondatori olivicoltori, frantoiani e tecnici agrari. L’associazione attualmente annovera più di 100 soci. Gli ospiti del press tour visiteranno gli uliveti, i frantoi e le aziende di trasformazione da cui nasce l’olio extravergine e nelle quali si preparano le olive da mensa e da tavola.
IL VINO DELL’ALTO TAVOLIERE. Torremaggiore, San Severo e Foggia sono tre aree ad altissima vocazione vitivinicola. Negli ultimi 20 anni, il settore è cresciuto moltissimo sul territorio, soprattutto per quanto riguarda la qualità dei vini prodotti e la loro commercializzazione, con una quota sempre maggiore di valore aggiunto che resta in Capitanata grazie a una filiera più consapevole ed evoluta. Blogger, instagramer e giornalisti del press tour visiteranno i vigneti, saranno protagonisti di educational tour all’interno di stabilimenti e cantine.
CASTEL FIORENTINO E DRAGONARA. Le altre tappe del tour porteranno gli ospiti ad ammirare il sito archeologico di Castel Fiorentino, la visita all’antico Castello di Dragonara, il Castello Ducale di Torremaggiore, le cantine ipogee di San Severo, la laguna di Lesina, il centro storico di Foggia e il cuore antico di tutte le altre città in cui è prevista la visita del gruppo. Per tutta la durata del press tour, gli ospiti pranzeranno e ceneranno rigorosamente a “km zero”, così da poter apprezzare la tradizione e l’innovazione enogastronomica e culinaria del territorio.
UNDICESIMO MERCATINO DI SAN NICOLA. Il press tour “Radici, Peranzana e Vini”, finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito del Programma Operativo Regionale FESR-FSE 2014-2020 "Attrattori culturali, naturali e turismo" Asse VI - Tutela dell'ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali - Azione 6.8 Interventi per il riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche, farà tappa mercoledì 8 dicembre all’undicesima edizione del “Mercatino di San Nicola”, che aprirà i battenti in via Nicola Fiani a Torremaggiore alle 18. Gli stand gastronomici e quelli artigianali regaleranno sapori e colori a una manifestazione dove saranno protagonisti anche la musica, il concerto dei bambini e le note itineranti della “Bassa Musica-L’Armonia Molfettese”, oltre a Babbo Natale che arriverà in strada calandosi dalle terrazze.