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Politica

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vincenzo rizziDopo l’interrogazione presentata dal consigliere comunale Vincenzo Rizzi al Sindaco e al presidente del Consiglio Comunale inerente alla fabbrica segreta che produceva i gas chimici di Iprite e Fosgene per i Tedeschi nel 1943, anche il senatore Bartolomeo Pepe del Gruppo Misto, Membro della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali,
(http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/Attsen/00029158.htm), sollecitato dallo stesso consigliere comunale Vincenzo Rizzi e il gruppo di attivisti FoggiAttiVa ha presentato una interrogazione indirizzata ai Ministri dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e della Salute avente per oggetto la richiesta di verificare se vi siano reali rischi per la salute pubblica connessi alla mancata bonifica del territorio dove è
ubicata la suddetta fabbrica.
Nell’interrogazione presentata dal senatore Pepe, pubblicata sul portale del Senato della Repubblica e di cui di seguito indichiamo il link:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=826459, dopo aver evidenziato che il consigliere comunale Vincenzo Rizzi ha già interpellato il Sindaco di Foggia e il Presidente del Consiglio Comunale chiedendo un tavolo tecnico per compiere una valutazione del rischio, anch’egli chiede di istituire la stessa commissione al fine di verificare se sussistano o meno rischi per la salute
pubblica ed eventualmente procedere alla bonifica del sito con un’indagine conoscitiva per accertare eventuali responsabilità ed omissioni.
E’ da rilevare peraltro, che della questione se ne sono già occupati alcuni giornalisti come Gianni Lannes, il quale in occasione della presentazione del suo ultimo libro che si terrà domani, Sabato 17 Gennaio alle ore 19 presso la sala conferenze della libreria Ubik di Foggia, parlerà anche della fabbrica segreta, argomento affrontato in un suo precedente lavoro.
http://francescopaologentile.altervista.org/foggia-fabbrica-di-armamenti-chimici-di-iprite-e-fosgene/

di Katia Basile

Comunicato Stampa

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cassonettiRinviato dalla maggioranza su proposta dell'assessore all'Igiene Urbana, Lino Albanese, l'approvazione del Regolamento di assimilazione dei rifiuti speciali non pericolosi agli urbani e Approvazione Carta dei Servizi, che approderà ora per chiarimenti all'attenzione della conferenza dei capigruppo e alla Regione Puglia.

“La decisione di rinviare il Consiglio Comunale – spiega l'assessore Lino Albanese – scaturisce dalla richiesta indirizzata a tutti i sindaci dell'Alto Tavoliere da parte del presidente provinciale della Confederazione Nazionale dell'Artigianato, Antonio Trombetta. Il Cna ha chiesto che venisse riesaminato il regolamento di assimilazione dei rifiuti speciali non pericolosi agli urbani, preoccupato che tale regolamento così come strutturato possa rappresentare una ulteriore ricaduta negativa per le imprese sulle quali si abbatterebbero ulteriori costi”.
Nella richiesta del Cna infatti l'associazione che tutela gli artigiani e le imprese locali afferma che: “Il regolamento in questione tratta dell'assimilazione dei rifiuti speciali non pericolosi ai rifiuti urbani. Tale assimilazione consente all'Aro, nel momento in cui gli stessi sono avviati allo smaltimento di operare in regime di privativa e di procedere alla tassazione del produttore secondo quanto stabilito dall'art. 238 del D.lgs n° 152/2006”. Secondo il Cna inoltre ci sarebbe incongruità nell'elencazione con la quale vengono assimilati a rifiuti urbani tutti i rifiuti speciali prodotti nelle aziende artigiane compresi i rifiuti speciali percolosi come batterie, accumulatori che mai sono stati ritirati dai servizi pubblici.
“Le aziende – aggiunge nella richiesta il Cna – si troverebbero ad essere soggetti passivi di una tassazione a cui non corrisponde alcun servizio nel mentre già pagano il servizio di raccolta e smaltimento ad imprese regolarmente autorizzate”.
Da qui la necessità dell'Amministrazione Comunale di chiedere maggiori chiarimenti.
“Gli altri Comuni – continua il Sindaco Francesco Miglio – hanno ricevuto la missiva dopo che avevano già approvato il regolamento, pertanto sul Comune di San Severo è ricaduta la responsabilità di approfondire ulteriormente quanto rappresentato dall'associazione di categoria degli artigiani e di chiedere delucidazioni maggiori alla Regione. Vogliamo essere sicuri che tale provvedimento non si abbatta ulteriormente sui cittadini e le imprese che già vivono un momento difficile”.

Il Portavoce
Marilia Castelli

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miglio1Accolta favorevolmente dal Sindaco Francesco Miglio e dal vice sindaco Francesco Sderlenga la proposta di istituire un osservatorio sul commercio locale

“Siamo favorevoli ad accogliere la proposta di un osservatorio sul commercio locale che nelle scorse ore è stata avanzata da alcuni commercianti sanseveresi”.
Così il Sindaco Francesco Miglio e il vice sindaco Francesco Sderlenga, che detiene anche la delega di assessore alle Attività Produttive, hanno commentato la proposta dei commercianti di via Teresa Masselli.
“Da quando l'Amministrazione Comunale si è insediata – spiega il vice sindaco Francesco Sderlenga – abbiamo avuto diversi incontri con le associazioni di categoria per definire politiche di sostegno al commercio locale. Abbiamo cominciato cercando, nonostante le risicate risorse economiche, di rivitalizzare le vie cittadine con eventi culturali e manifestazioni enogastronomiche nell'intento di rendere più attrattive le vie dello shopping della città. Molto altro c'è ancora da fare e stiamo lavorando al fine di trovare le risorse necessarie per favorire un sostegno maggiore a quanti con sacrificio continuano a lottare contro la crisi economica che ha notevolmente ridotto i consumi”.
Dal Municipio invitano quindi i rappresentanti delle associazioni di categoria, le associazioni e i comitati dei commercianti ad un confronto costruttivo sulle tematiche riguardanti il futuro delle attività commerciali e artigianali della città.
“L'Amministrazione Comunale – conclude il vice sindaco Francesco Sderlenga – è aperta ad ogni tipo di confronto con gli attori del territorio, pertanto invitiamo i commercianti e le associazioni di categoria a farsi promotori di iniziative che saranno oggetto, come l'istituzione dell'osservatorio sul commercio, dei prossimi incontri sul tema”.


Il Portavoce
Marilia Castelli

 

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renziIniziare un nuovo anno sotto il segno del “fare” o sotto quello di “cose serie”?

Renzi il premier “più amato” dagli italiani nelle ultime settimana scivolone su scivolone sembra non essere troppo ferrato in materia di pubblico impiego e di diritti costituzionali.Il premier Matteo Renzi avrebbe usato il Falcon di Stato per andare a sciare “perchè da protocollo spetta”; mentre i Vigili Urbani di Roma sarebbero stati in malattia tra il 31 di dicembre ed il 1 di gennaio perchè “la malattia è un diritto” e così anche gli spazzini ed i netturbini di Napoli avrebbero usufruito della “malattia perchè spetta” ?
“Parliamo di cose serie” e andiamo con ordine .
Matteo Renzi avrebbe utilizzato un Falcon, volo blu, per andare a sciare con la famiglia, mentre il decreto 98 del 6 luglio 2011, Capo I, Riduzione dei costi della politica e degli apparati, Art. 3, Aerei blu, specifica: 1. “I voli di Stato devono essere limitati al Presidente della Repubblica, ai Presidenti di Camera e Senato, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Presidente della Corte costituzionale.” Con una circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del 10 maggio 2013, si sottolinea che “il trasporto aereo di Stato è
sempre disposto, in relazione al rango della carica rivestita oppure in quanto destinatarie di un elevato livello di sicurezza” . In questo periodo dello scorso anno però Enrico Letta, premier in carica, pare non avesse bisogno di protocolli di massima sicurezza, andava in settimana bianca con la famiglia utilizzando un areo di linea ed una vettura a noleggio, così come spesso i suoi spostamenti sono stati fatti in treno, e non è l'unico caso, ricordiamo Prodi ed altri Premier.
Protocolli di sicurezza differenti secondo i Premier? Al Tg5 Renzi avrebbe dichiarato “Finché faccio il premier seguo le regole, quando smetterò tornerò alla mia bicicletta. Per ora occupiamoci di cose serie".
Protocolli e diritti, regole e elusioni?
Usare l'aero di Stato per il Primo ministro è un diritto così come lo è donare il sangue, utilizzare la legge 104, essere in malattia per i lavoratori del pubblico impiego. E' notizia di qualche giorno fa la strana vicenda dei Vigili Urbani capitolini che si sarebbero assentati dal lavoro nel giorno di Capodanno. Proprio su questa vicenda Renzi ha twittato «Leggo di 83 vigili su 100 a Roma che non lavorano “per malattia” il 31 dicembre. Ecco perché nel 2015 cambiamo le regole del pubblico impiego #Buon2015» ed il 2 gennaio ha scritto con un post su Facebook «.....pubblico impiego, di modo che non accadano più vicende come quella di Roma dove la notte del 31 dicembre l’83% dei vigili urbani è rimasto a casa per malattia o donazione sangue...».
Tanto ci sarebbe da dire, persino il numero dei lavoratori esposti al “Pubblico ludibrio” ed additati come “assenteisti” non sarebbe proprio quello dichiarato dal premier che, a nostro avviso avrebbe appreso la notizia esclusivamente da varie fonti stampa senza forse confrontarsi con i dirigenti del settore.
Qualche giorno fa scriveva agli iscritti al PD “...il Parlamento dovrà licenziare la legge delega sulla Pa” nel segno di “meno sprechi” e “tempi certi”. Eppure nel 2009 il decreto Brunetta aveva posto norme più ferree a quel “Pubblico impiego” diventato quotidiano spunto di servizi televisivi e trasmissioni. Molto è cambiato da allora e le dichiarazioni di Matteo Renzi sul pubblico impiego a questo punto apparirebbero “sterili”. Cosa altro ci sarebbe da regolare? Quanto decretato nei vari articoli del Jobs Act non sarebbe valido per i lavoratori dello Stato ma allora cosa proporrebbe un Premier che a detta di tanti comunque non è espressione del Popolo Italiano ma esclusivamente del 40% dei cittadini che liberamente avrebbero aderito alle Primarie PD. Certo non tutti gli aventi diritto al voto.
Intanto il bizzarro Governo dichiara “entro la primavera del 2015 con il ddl Madia cambieranno anche le norme sui licenziamenti degli statali”. Una nuova legge delega atta a “Punire i fannulloni. “
Come scegliere i “fannulloni”? Un Jobs Act solo per il pubblico impiego?
Cosa ha in “cantiere” il Governo? Ad oggi la riforma sul lavoro infatti non interesserà il pubblico impiego Renzi stesso ha piiù volte dichiarato “la questione sarà affrontata in un disegno di legge che è all’attenzione del Parlamento”. Cosa si deve aspettare il mondo del lavoro delle PA?
Le domande da fare al Premier ed al Governo sarebbero tante.
Il Pubblico impiego è parte di quello Stato che non vivrebbe senza coloro che quotidianamente lavorano ed operano nei diversi settori.

La nuova politica del fare? O il 2015 l'anno dei diritti negati? Un dubbio che lascia un po' tutti con l'amaro in bocca.

Lettera firmata
Giulio Catuogno segretario generale COISP Napoli

Ufficio stampa
Eleonora Casula

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vincenzo rizziAvete mai sentito parlare di subsidenza?
Wikipedia ci spiega che la subsidenza o subsistenza è un lento e progressivo abbassamento verticale del fondo di un bacino marino o di un'area continentale. Il fenomeno è particolarmente evidente nelle aeree di geosinclinale dove l'attività di sedimentazione produce imponenti serie detritiche, con spessori che possono essere di migliaia di metri; ciò è spiegabile solo ammettendo un lento abbassamento del bacino simultaneamente alla deposizione e all'accumulo dei sedimenti. La subsidenza può avvenire sia per cause naturali o essere indotta dall’uomo. Le cause che possono scatenare il fenomeno indotte da attività umane sono principalmente lo sfruttamento eccessivo delle falde acquifere e l’estrazione di petrolio o gas dal sottosuolo.
Nell’analisi fisica integrata del territorio della Provincia di Foggia si legge che vaste zone della nostra provincia sono soggette da tempo al fenomeno di subsidenza.
Dalla relazione si evince che il cedimento è causato da:

  • dall’estrazione di sostanze fluide o solide dal sottosuolo, ad esempio in aree nelle quali si pratica un intenso sfruttamento di giacimenti petroliferi o gassosi o in zone minerarie dove possono crearsi crolli di vecchie gallerie abbandonate;
  • dal costipamento di strati compressibili sotto l’azione di carichi concentrati e pesanti;
  • dall’emungimento di grandi quantità d’acqua per scopi industriali o irrigui da strati porosi (ad esempio sabbiosi) alternati a strati limoso-argillosi impermeabili. Nel nostro territorio le località soggette al fenomeno della subsidenza sono le seguenti:
  • i dintorni di Cerignola (quadrante a Nord-Ovest della città);
  • i dintorni di Foggia (quadranti a sud e ad est, vedi ad esempio la Basilica di Madonna Incoronata (dove le crepe sulle sue pareti ne sono una testimonianza);
  • i dintorni di Lucera e di Ascoli Satriano.

Come se ciò non bastasse, in località Salice Vecchio, a circa 5 km dal centro abitato, la MEDOILGAS società laziale concessionaria delle trivellazioni nel nostro territorio che da Luglio 2014 risulta assorbita dalla multinazionale Britannica Rockhopper S.p.A, avrebbe da un po’ di tempo posto l’interesse nel saggiare la presenza di idrocarburi attraverso la perforazione di un pozzo nella zona di “Masseria Conca” meglio conosciuta ai noi Foggiani come “Salice Vecchio”, quartiere non solo altamente residenziale ma anche di fortissima vocazione agricola. All’interno della concessione sono già stati perforati i pozzi di “Torrente Celone 1” e “Vigna Nocelli 1”, entrambi riscontrati produttivi ed il pozzo “Lucera 6” risultato invece sterile.
Se anche il pozzo esplorativo nella zona del Salice Vecchio, dovesse risultare positivo, ci chiediamo quali siano i criteri di ordine ambientale e sociale che autorizzerebbero l’estrazione del prezioso gas.
Innanzitutto la distanza del pozzo dalle case è sufficiente a salvaguardare i residenti da un eventuale incidente?
Ed inoltre, quali i criteri di salute ambientale sottesi ad un’autorizzazione che anche se concessa a solo scopo esplorativo, per poter raggiungere la profondità stabilita durerebbe circa 28 giorni con lavori svolti a ciclo continuo (24 ore) ed un rumore costante pari a 42 decibel? Studi sugli effetti del rumore sull'organismo, hanno dimostrato che rumori tra i 35 e i 60 decibel sono capaci di alterare alcuni parametri dell’organismo. Gli studi effettuati si riferiscono ad un limite nettamente inferiore a 28 giorni senza interruzione.
Oltre ad un problema oggettivo di inquinamento acustico, ci sarebbe il rischio costante causato da un incidente che comprometterebbe, inquinandola irrimediabilmente, la qualità delle acque nella falda sottostante.
Tale falda oltre ad essere utilizzata per irrigare i campi agricoli, viene anche utilizzata dai residenti per scopi di uso domestico (per es. bere o cucinare) non essendo la zona ancora allacciata alle condutture dell’Acquedotto Pugliese.
Come si legge dal Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Foggia (PTCP) alla pagina 213:
“Vaste zone della nostra Provincia sono soggette da tempo ad un lento fenomeno di subsidenza, Come è noto con tale voce si indica un abbassamento di più o meno estese porzioni di terreno. Il cedimento, che può essere anche di notevole entità, ha in genere cause riconducibili all’attività antropica.”
Secondo il PTCP, tra le zone soggette a sensibile subsidenza, ci sono i dintorni di Foggia, quadranti a sud e ad est, ovvero proprio l’area interessata dalla suddetta trivellazione esplorativa.
Sempre dallo stesso documento, si evince che le crepe presenti sulle pareti della Basilica dell’Incoronata sono riconducibili al fenomeno appena descritto.
Un'altra domanda che noi cittadini ci chiediamo riguarda il tipo di tecnica utilizzata. Una delle tecniche di estrazione di gas metano dal sottosuolo è la “fratturazione idraulica”, meglio conosciuta con il termine anglofono “fracking”.
La tecnica sfrutta la pressione di un fluido, generalmente acqua, per creare e propagare una frattura in uno strato roccioso.
Diversi studi hanno confermato che la tecnica della fratturazione idraulica può produrre microsismi indotti e localizzati di intensità molto limitata, ma se i sedimenti sono superficiali ci possono essere seri problemi di stabilità, ne è un esempio il Rocky Mountain Arsenal in Colorado dove furono registrate una serie di scosse indotte con punte massime di magnitudo di 5.5 della scala Richter.
Considerando che il nostro territorio è catalogato come zona altamente sismica, una simile tecnica di estrazione potrebbe accentuare il fenomeno provocando un sisma di una magnitudo tale da mettere in serio pericolo l'intera popolazione della Capitanata.
Il Consigliere Comunale Vincenzo Rizzi, su richiesta degli attivisti dell’associazione “FoggiAttiVa” ha presentato un’interrogazione al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale, per chiedere se il Comune intende autorizzare la Rockhopper italia S.p.A. a procedere alle trivellazioni, in considerazione del fatto che durante la conferenza di servizi dello scorso 27 marzo del 2014 tenutasi negli uffici della Provincia di Foggia, l’allora Assessore all’Ambiente della giunta Mongelli, Pasquale Russo, non diede parere negativo, ma si riservò un tempo di 60 giorni per valutare le azioni da intraprendere e per avvalersi di una consulenza terza.
La richiesta dei cittadini che fanno riferimento a FoggiAttiVa con il tramite del Consigliere Comunale Vincenzo Rizzi, è che il Sindaco si adoperi affinché simili interventi non vengano mai autorizzati in prossimità di centri abitati.
http://youtu.be/OAEt30HXB3k
di Katia Basile

Comunicato Stampa

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