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Cronaca

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disperata 2La polizia di Foggia ha arrestato un 47enne, con l'accusa di maltrattamenti e atti persecutori in famiglia, nei confronti dell'ex moglie, la quale veniva picchiata anche in presenza dei tre figli minori.
Le indagini sono partite dopo la querela formalizzata nei mesi scorsi dalla donna. La donna riferiva, ai militari, di atteggiamenti vessatorie e offensive, umilianti e spesso anche violenti che subiva ormai da dieci anni, ovvero da quando i due si erano sposati.
Le dichiarazioni della vittima, facevano seguito anche al racconto di alcuni testimoni, oltre che ad interventi di polizia compiuti in occasioni dei litigi della coppia.
Nel 2018 la donna aveva avviato un procedimento di separazione e si era trasferita con i figli dalla mamma.
Da allora è iniziato lo stalkeraggio, dell'ex marito, con continui pedinamenti e appostamenti sotto la sua abitazione.
In un'occasione l'uomo aveva tentato di entrare in casa dal balcone, mentre il 4 dicembre dello scorso anno, l'interno dell'abitazione della donna, era stato messo a soqquadro. Mobili ed effetti personali distrutti.
In diverse occasioni, la donna è stata malmenata e strattonata per i capelli, anche in strada anche in presenza di testimoni, e che l'ormai ex marito non avrebbe esitato a picchiare i tre figli quando questi si intromettevano durante i litigi.
In più episodi, il 47enne, avrebbe, di notte, citofonato con insistenza e minacciato la moglie e figli, ai quali avrebbe rivolto le stesse intimidazioni: "Vi faccio rinchiudere in una casa famiglia".
Dalle indagini è emerso anche che il 16 giugno scorso il 47enne avrebbe colpito il nuovo compagno di lei con un pugno.

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bancomat

Questa mattina, poco dopo le le 04:30, ignoti hanno fatto esplodere con un ordigno, forse a gas ad acetilene, il bancomat della filiale della Banca Popolare di Bari di via Fratelli Bandiera a Casalvecchio di Puglia.
I malviventi, preso il malloppo sono fuggiti con l'incasso, circa 10mila euro.
I carabinieri, intervenuti sul posto, stanno visionando le immagini delle videocamere di sicurezza della zona.
L'esplosione ha arrecato danni alla struttura esterna e a parte degli arredi interni. Spavento tra i residenti della zona.

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carabinieri 4
Un ordigno rudimentale è stato piazzato, nella notte, davanti al portone di una abitazione in vico III Melfi, a Cerignola.
L'allarme è stato lanciato all'alba di oggi, dal presunto destinatario, il quale ha rinvenuto l'ordigno sull'uscio di casa.
Sul posto sono giunti immediatamente i carabinieri ed i vigili del fuoco, che hanno provveduto ha transennare l'area, chiudendo la strada per permettere agli artificieri, di prelevare l'ordigno e neutralizzarlo.
All'interno dell'ordigno vi era un discreto quantitativo di polvere pirica. I militari stanno verificando se in zona vi siano delle videocamere di sicurezza, che abbiano potuto immortale l'autore dell'intimidazione. 

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rapine
La notte scorsa, intorno alle 02:00, a Candela, tre persone a volto coperto da passamontagna, uno dei quali armato di fucile, hanno fatto irruzione nel in un bar rapinando l'incasso della giornata e portando via i cellulari degli avventori.
I malviventi, hanno minacciato il barista, costringendolo a farsi consegnare loro il denaro nel registratore di cassa e numerosi biglietti della lotteria. Il bottino non è ancora stato quantificato.
Non contenti, i rapinatori prima di fuggire, hanno portato via anche i cellulari di sette clienti presenti in quel momento, per evitare che potessero allertare la polizia. I cellulari sono stati poi ritrovati in strada.
I carabinieri, giunti sul posto hanno visionato i filmati delle videocamere della zona.

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polizia
Ieri sera, a Candelaro, quartiere alla periferia di Foggia, c'è stato un vero e proprio inseguimento da film.
Una pattuglia della polizia ha arrestato 
Alfonso Pio Vittozzi, 20enne foggiano, con l'accusa di resistenza aggravata a pubblico ufficiale e per danneggiamento aggravato.
Durante un servizio di controllo del territorio, una volante intimava l'alt ad una Nissan Micra, il cui conducente non si fermava ma, anzi accelerava per scappare. Gli agenti si mettevano immediatamente all'inseguimento dell'auto, dando vita ad un pericolosissimo inseguimento durato circa 15 minuti.
Un'altra pattuglia giunta in supporto, speronava ripetutamente la macchina fino a far terminare la corsa del malvivente contro la volante, che interveniva frontalmente.
A questo punto, il 20enne, cercava la fuga a piedi, ma veniva prontamente bloccato ed identificato.

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