Incidente sul lavoro alle Isole Tremiti, dove un operaio 67enne, originario di Termoli è deceduto.
L'uomo stava montando una grondaia sul tetto di un edificio a San Domino quando, per cause ancora da accertare, è caduto dal tetto, precipitando al suolo dopo un volo di 4 metri.
Il 67enne è morto sul colpo. Sul posto sono immediatamente arrivati i sanitari del 118, che non hanno potuto far nulla. Sul posto sono giunti anche gli ispettori dello Spesal.
Cronaca
Il servizio coordinato di controllo straordinario del territorio messo in atto dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Foggia sull'intero territorio, ha portato ad un blitz con circa 180 unità sulla zona.
Dalle prime luci dell'alba circa 180 carabinieri sono stati impegnati, con l'ausilio della sezione cinofila di Modugno e dello Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia, in perlustrazioni, rastrellamenti, perquisizioni, posti di controllo e verifiche di vario tipo.
Diversi arresti sono stati già effettuati, nei confronti di soggetti sorpresi in flagranza di reato, soprattutto per detenzione illecita di armi o sostanze stupefacenti.
Un sottufficiale, 39enne, vice brigadiere che si è tolto la vita, nella caserma di Bovino.
Il giovane di origini salernitane, si è sparato un colpo alla testa utilizzando l'arma d'ordinanza.
A quanto sembra il 39enne non aveva mai manifestato alcun intento di suicidarsi, tanto meno i suoi colleghi hanno riferito di problemi che avrebbero potuto far pensare ad un gesto simile.
La sua morte ha scosso la comunità e l'Arma provinciale.
Un giovane di 31 anni, Giuseppe Giordano, è stato assassinato con un colpo di pistola alla nuca. Il corpo senza vita del ragazzo è stato rinvenuto in un capannone di campagna in contrada San Carlo.
Le forze dell'ordine sono state allertate, poichè, alcuni passanti hanno notato l'auto del giovane bruciata. Giunti sul posto, i militari hanno scoperto il cadavere del 31enne.
Giordano residente ad Ascoli Satriano era un operaio manutentore di una ditta che lavora anche per conto di Ferrovie dello Stato. Separato e padre di due bambine, aveva piccoli precedenti per reati contro il patrimonio ma non era legato alla criminalità organizzata o vicino ad alcun clan malavitoso.
I carabinieri, in attesa dei tabulati telefonici, hanno cercato di ricostruire le ultime ore di vita di Giordano tramite alcuni filmati delle videocamere di sorveglianza del tragitto che ha portato Giordano all'appuntamento con il o i killer.
Il 31enne era uscito di casa alle 09:00 a bordo della sua Alfa 147, poi data alle fiamme e ritrovata accanto al cadavere semi-carbonizzato.
Al momento non sarebbero stati eseguiti stub. Chi ha sparato potrebbe aver usato un revolver, poichè sul luogo dell'omicidio non sono stati trovati bossoli e nemmeno il telefonino della vittima.
La dinamica dell'omicidio porta a pensare che la vittima si fidasse dell'assassino.
Avvolte le cose si ribaltano. Si parla tanto di mariti violenti, questa volta è la moglie che umiliava il marito, arrivando persino a minacciarlo con un coltello. Le minacce e gli insulti venivano fatti anche in presenza delle due figlie minori.
Così la polizia di Foggia ha eseguito una misura cautelare di divieto di avvicinamento alle parti offese, nei confronti di una 49enne, gravemente indiziata dei reati di maltrattamenti in famiglia.
I primi episodi di maltrattamento si verificavano dal dicembre 2018 sino al giugno scorso. la 49enne sistematicamente maltrattava il marito, sottoponendolo a vessazioni psico-fisiche, ingiuriandolo in più occasioni, finanche minacciando di morte. Le minacce non risparmiavano neanche le figlie, in più occasioni percosse con spintoni e strattoni, arrivando fino a privarle dei cellulari al fine di impedire di avere contatti con il padre.
Il 29 gennaio, la donna, dopo un banale litigio, nel quale offendeva il marito, ha afferrato un coltello da cucina, e lo ha minacciato di morte alla presenza delle figlie minori.