Ieri pomeriggio poco dopo le 16.30 sulla SS 693, la strada a scorrimento veloce del Gargano, lungo il tratto di strada che va da Carpino ad Ischitella c'è stato un incidente mortale. Due auto una Ford Kuga scura ed una Multipla grigia si sono scontrate per cause ancora da stabilire. La Ford si è ribaltata, mentre la Multipla è finita fuori strada.
Uno dei due è morto, si tratta di Massimo Saponaro, 36enne residente a Carpino. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco di Vico del Gargano e i carabinieri.
Cronaca
Un 60enne di Troia, ieri è morto sul lungomare di Manfredonia presso la spiaggia Castello, mentre si stava facendo il bagno.
Alcuni bagnanti che hanno assistito alla scena, hanno immediatamente avvisato il 118. Giunti sul posto per il 60enne, non c'è stato nulla da fare. Forse l'uomo è deceduto a causa di un malore. Ora si aspetta che il medico legale di turno, possa effettuare l'autopsia sul corpo per risalire alla causa del decesso.
La polizia di Foggia ha arrestato quattro persone arrestate, mentre due sono ancora ricercate. I quattro sono accusati di aver fatto saltare con l'esplosivo, il bancomat della filiale della banca Credem di Casalvecchio di Puglia, che ha fruttato ben 45mila euro.
Dell'erba Alessandro Vincenzo 31enne e Defeudis Giuseppe 32enne di San Giovanni Rotondo. Luigi Consalvo 51enne di Foggia e Biancolillo Giuseppe 30enne di Cerignola.
Nella notte tra venerdi e sabato, la polizia, dopo esser stati allertati che la banda aveva fatto saltare il bancomat, gli agenti hanno individuato la presunta base logistica in un casolare abbandonato in località Tavernola. Attesi i banditi, giunti a bordo di quattro autovetture di media cilindrata, ne è scaturito un pericoloso conflitto a fuoco, i banditi hanno aperto il fuoco contro gli agenti. Ma quattro di loro sono stati arrestati e due sono riusciti a fuggire.
I malviventi hanno fatto saltare in aria con l'aiuto di un Fiat Doblò con una rampa. Il mezzo è stato lanciato contro la vetrata della banca. Dopo con del gas ad acetilene hanno fatto esplodere la cassa.
Nel pomeriggio ieri vi è stato un duplice omicidio ad Apricena. Le vittime sono Antonio Ferrelli 43enne e Antonio Petrella 54enne.
Entrambe le vittime sono già note alle forze dell'ordine per reati di droga. Ferrelli è ritenuto dagli inquirenti vicino al clan Di Summa, poichè è il cognato di Salvatore Di Summa, il quale venne accusato nel 2011, con un’altra persona, dell’omicidio di Andrea Niro, una guardia giurata che venne uccisa il 27 settembre dello stesso anno, nell’uffici della cooperativa ‘Il Falco’ di Apricena
I due si trovavano a bordo di un furgoncino Fiat Doblò, quando sono stati sopresi dai killer sulla provinciale che va da San Nazario ad Apricena.
I due sono stati affiancati da una autovettura dalla quale, dopo un breve inseguimento, sono stati esplosi alcuni colpi di pistola che, hanno ferito il conducente del Doblò, il quale ha poi sbandato e si è schiantato contro un palo.
A quel punto i killer sarebbero scesi dalla macchina e hanno ucciso i due uomini con una lunga serie di colpi di kalashnikov che non ha dato scampo. I colpi sparati sarebbero circa 20 di kalashnikov, ed altri sarebbero arrivati da altre due armi.
La serie di colpi d'arma da fuoco sparati contro le due vittima, ha gravemente sfigurato i corpi, rendendo difficile l'operazione di riconoscimento.
I carabinieri, stanno visionando i filmati delle telecamere di sicurezza della zona.
Ieri sera, poco dopo le 20:00, un uomo di 54 anni Matteo Sponsillo è stato sparato, in via Alpi a Foggia, dove lavorava come guardiano ma non per conto dell'azienda appaltatrice dei lavori.
Le sue condizioni sono sembrate sin da subito molto gravi. Soccorso da alcuni passanti, infatti, il 54enne è stato trasportato d'urgenza all'ospedale di Foggia dove è stato operato d'urgenza per le gravi ferite. Ma nella notte è deceduto.
L'uomo, incensurato, è stato colpito da almeno due, dei quattro, colpi di revolver al torace, mentre spostava la propria autovettura, una Fiat 600 di colore blu. I killer hanno forse agito a bordo di una grossa motocicletta.
La polizia ha già sentito alcune persone, mistero sul movente dell'omicidio.