Condividi con

FacebookMySpaceTwitterGoogle BookmarksLinkedinPinterest

Chi c'è online

Abbiamo 497 visitatori e nessun utente online

Attualità

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

link copiaIl 26 aprile sono scaduti i termini per presentare le candidature per la carica di sindaco e per il consiglio comunale della città di Foggia, e il 26 maggio si voterà per le elezioni amministrative.
I candidati sono già da tempo in campagna elettorale, e ormai tutti hanno iniziato a tappezzare di manifesti la città e ad avanzare le proprie proposte per governarla.

“Fin dalle premesse, questa campagna elettorale ha dato segno che le forze politiche della nostra città vogliono rinnovarsi e fare ricambio generazionale: ogni lista comprende almeno un giovane fra i 19 e i 30 anni, senza distinzioni di partito” dichiara Michele Cera, coordinatore di Link Foggia

“Nonostante ciò, gli studenti sono ancora una volta i grandi assenti del dibattito politico: se già si parla ben poco delle proposte e dei programmi e molto delle persone, di quelli che sono i bisogni degli studenti e dei giovani di questa città non si parla per niente, e nonostante la forte presenza giovanile nelle liste a nessun candidato sindaco è venuto in mente di parlare con gli studenti e i giovani di questa città” continua lo studente.

“Siamo stanchi di sentire polemiche inutili che non c'entrano niente con i nostri bisogni! Se nessuno parla con noi, allora siamo noi a rivolgerci ai candidati per chiedere conto di quale idea anno di città e di come vorrebbero migliorare le condizioni di vita delle studentesse e degli studenti” dichiara Roberta Curci, coordinatrice dell'Uds Foggia.

“Abbiamo lanciato un appello sui social e nei luoghi della formazione. È rivolto sì ai candidati, ma soprattutto agli studenti affinché siano loro stessi ad avanzare le proprie proposte e le proprie esigenze. Vogliamo che in questa campagna elettorale gli studenti siano protagonisti, e che al centro della proposta ci siano i nostri bisogni!” conclude la studentessa.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

fastconfsalFAST CONFSAL. Incontro presso la sede della Provincia di Foggia, in piazza XX Settembre, sul tema Piano di Bacino provinciale del Trasporto Pubblico Locale per il quale sono previsti tagli ai servizi automobilistici, soprattutto in ambito urbano, ed il definanziamento del progetto Treno Tram per la tratta ferroviaria Foggia-Manfredonia, ha fornito il proprio contributo in merito ai partecipanti alla riunione cioè al Presidente Gatta, al dirigente al ramo D’attoli ed alle altre OO.SS presenti. Infatti nel suo intervento, il segretario provinciale Fast Confsal di Foggia Domenico Santodirocco, nel ribadire la netta contrarietà dell’Organizzazione sindacale ai proposti tagli e al definanziamento progettuale, ha letto un documento che oggi è stato tramesso ufficialmente, a mezzo PEC, al Presidente della Provincia di Foggia Nicola Gatta e che sarà presto girato anche alle altre OO.SS. per definire, congiuntamente, una posizione unitaria in merito atteso che è previsto, per il prossimo 14 maggio, a Roma un incontro presso il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture per il progetto treno tram che la Regione Puglia vuole definanziare come dichiarato dall’assessore Giannini.
In merito la dichiarazione del Segretario regionale della Fast Confsal di Puglia e Basilicata Vincenzo Cataneo: “è l’ora che l’intero territorio, dal punto di vista istituzionale e sociale, assuma una posizione ferma su questo “spot&sport” regionale che penalizza la Capitanata sottraendole risorse e progetti a discapito dei servizi ai cittadini ed all’intero sistema produttivo, come in questo caso, andando contro gli indirizzi in materia, di livello europeo, nazionale e della stessa regione Puglia che, in altri territori, invece “giustamente” sostiene i progetti, fa aprire i cantieri e fa realizzare, in poco tempo, le opere previste vedasi allungamento della pista a Bari in 8 gg. mentre a Foggia SOLO la 1^ pietra e un anno per realizzarla, rinnovi ed ammodernamenti, elettrificazioni di linee ferroviarie nel Salento e DEFINANZIAMENTO a Foggia!”.
La Fast Confsal, nel corso dell’incontro, ha evidenziato inoltre al Presidente Gatta, richiamando alcuni passaggi significativi delle sue linee programmatiche di mandato, sul trasporto pubblico e mobilità, approvate anche dal Consiglio provinciale con delibera n.43/2018, la necessità di non recedere su quanto da lui stesso sostenuto e condiviso anche dal Consesso provinciale e quindi di frapporsi per evitare questa ulteriore e macroscopica contraddizione, intervenendo nei confronti del Governo (visto anche quanto previsto nel Contratto Istituzionale di Sviluppo) e del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, nonché della regione Puglia e della stazione appaltante. L’O.S. ha proposto infine, a tutti i presenti alla riunione, alcune azioni come da documento allegato al presente comunicato.
“Dopo aver avuto la prima riduzione dei fondi da 80 a 50 milioni di euro, nel 2016, ora si propone il definanziamento dell’opera che, come similare modello di esercizio in essere, invece funziona e bene sulla tratta Foggia-Lucera, con innumerevoli vantaggi dal decongestionamento del traffico urbano alla riduzione dei tempi di percorrenza e fino alla integrazione tariffaria per una evidente e funzionale concorrenza al trasporto privato -afferma il segretario regionale Fast Confsal Vincenzo Cataneo che, continuando, chiosa così- senza la realizzazione di tale progettualità si comprometterebbe negativamente, oltre a quanto sopra elencato, anche il trasporto pubblico in ambito urbano, sia di Manfredonia che di Foggia interessato, quest’ultimo, da rilevanti proposte di tagli con riduzione degli attuali livelli di servizio ATAF ai cittadini e conseguenti risvolti negativi anche dal punto di vista occupazionale. Infine il Bus Rapid Transit (BRT) soluzione proposta dalla Regione Puglia e dall’ex sindaco Riccardi è in antitesi con quanto stabilito nel parere parlamentare, da una delle 5 condizioni sull’ATTO del Governo n. 46 espresse dalla 8^ Commissione del Senato. Necessita pertanto intervenire tempestivamente, a Roma e a Bari, non ci sono più alibi per nessuno!”.
Con preghiera di pubblicazione e diffusione.
Ufficio stampa Fast Confsal Puglia e Basilicata

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

fieraAL VIA LA 70a FIERA INTERNAZIONALE
DELL’AGRICOLTURA E DELLA ZOOTECNIA DI FOGGIA

Aprirà i battenti domenica 28 aprile p.v. alle ore 10 la 70a Fiera Internazionale dell’Agricoltura e della Zootecnia di Foggia.
Nel Nuovo Padiglione si incontreranno i rappresentanti Istituzionali, degli Enti statutari, delle organizzazioni di categoria e del mondo dell’informazione, a conferma e testimonianza della rafforzata e sempre fattiva collaborazione del territorio, finalizzata a valorizzare il ruolo che l’ente fieristico dauno può svolgere nell’interesse dell’economia della Capitanata e del sistema Puglia nel suo complesso.
Quella del 2019 è un’edizione particolarmente attesa da espositori e operatori in presenza di un’annata agraria che si preannuncia migliore della precedente e quindi in grado di favorire la ripresa degli scambi commerciali e degli investimenti.
Diversi i temi sul tappeto che rendono di particolare interesse la manifestazione agricola di primavera, in programma fino a mercoledì 1 maggio, a cominciare dall’imminente rinnovo del Parlamento Europeo che prelude al completamento del lavoro di riforma della Politica Agricola Comune ed alle diverse iniziative sul regolamento per l’etichettatura d’origine e contro i semafori alimentari, misure, queste, attese non solo dagli agricoltori ma anche dai consumatori. Nel frattempo - con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea delle Direttiva contro le pratiche commerciali sleali che spesso comprimono ai prezzi alla produzione - è partito il conto alla rovescia per i diversi Stati membri che dovranno recepire l’atteso provvedimento.
Anche le politiche agricole nazionali e regionali svolgeranno un ruolo di prima piano verso i nuovi obiettivi dell’agricoltura, sempre più caratterizzata da sosteniblità e innovazione, questa ultima non solo tecnologica ma anche di nuove relazioni di filiera tra produttori, trasformatori e consumatori, ribadendo tuttavia la centralità degli agricoltori quali produttori di materie prime e nel contempo presìdi efficienti del territorio, all'avanguardia nel ridurre l'impatto dei mezzi tecnici, nel produrre energie alternative, nell’ottimizzare l’uso dell’acqua, una risorsa sempre più preziosa.
Tra i temi più attali il Programma di Sviluppo Rurale della Puglia, articolato in 17 Misure, a loro volta suddivise in 42 sottomisure e 53 Operazioni: ad oggi sono stati emanati bandi per 42 operazioni (79% del totale), sicché risultano residuali sia il numero delle operazioni per le quali ancora emanare i bandi che le relative risorse, pari a poco più di trecento milioni di euro su una dotazione finanziaria complessiva di circa 1,7 miliardi di euro; lo stato attuale messo a bando ha consentito di concedere finanziamenti per un importo pari a circa il 50% del totale della dotazione finanziaria.


“La 70a Fiera Internazionale dell’Agricoltura, con il suo mix di settori espositivi e convegni – ha dichiarato il Commissario Straordinario dell’Ente Fiere di Foggia, Giovanni Pennisi - ribadisce così la validità della formula maturata in decenni di esperienza; una Fiera orgogliosa delle sue antiche origini federiciane ed aragonesi, ma con settanta edizioni strettamente legate alla istituzione dell’ente fieristico dauno: sette lustri di fieragricola, interrotte per alcuni anni dal secondo conflitto bellico, che hanno accompagnato e supportato il mondo agricolo di Capitanata, della Puglia e dell’intero Mezzogiorno nell’esprimere tutte le sue capacità e nel cogliere le opportunità offerte dagli importanti progressi del miglioramento genetico, della meccanizzazione e dell’irrigazione”.
La Fiera di Foggia si conferma dunque elemento fondamentale nel sistema infrastrutturale del Mezzogiorno, costituendo altresì un fattore propulsivo per i processi di internazionalizzazione delle imprese grazie alla sua peculiare storia e tradizione che, unitamente alla strategica ubicazione geografica, favoriscono l’interlocuzione privilegiata con tutti i principali mercati del Mediterraneo e dell’area balcanica.
La 70a Fiera Internazionale dell’Agricoltura e della Zootecnia sarà aperta dal 28 aprile al 1 maggio dalle ore 9 alle ore 21 con orario continuato.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

fieraLe proposte di chi ha investito anche quest’anno: “Biennali specializzate, in date differenti”
La storia di Pietro Leone, alla sua cinquantesima edizione dell’appuntamento fieristico
I rivenditori di macchine agricole fanno squadra; il padiglione Austria e il ricambio generazionale

FOGGIA “Non venendo a inaugurare la Fiera Internazionale dell’Agricoltura e della Zootecnia, Landella ha fatto un torto alle imprese foggiane, quelle che hanno creduto e investito anche in questa settantesima edizione prendendo uno spazio e spendendo soldi per allestirlo”. Pino Lonigro, candidato al consiglio comunale con la lista “La Città dei Diritti”, interviene con queste parole sulla polemica sollevata dal sindaco uscente. “C’è chi fugge davanti ai problemi, scaricando le colpe sugli altri, e chi si rimbocca le maniche e continua a crederci e a lavorare. La Fiera ha tanti problemi, ma anche quest’anno ci sono eccellenze assolute del settore agroalimentare foggiano che hanno creduto in essa”, ha aggiunto Lonigro che ieri, domenica 28 aprile, ha visitato i padiglioni, andando a parlare con produttori e imprenditori. “Bisogna chiedere a loro come ripensare da zero l’appuntamento fieristico dedicato all’Agricoltura, il nostro comparto di punta, il settore capace di creare reddito, occupazione per migliaia di famiglie, portando il nome di Foggia e della sua provincia in giro per il mondo attraverso le esportazioni”.
Uno dei suggerimenti, che emerge ascoltando alcuni dei più importanti imprenditori foggiani presenti in Fiera, è quello di cambiare il periodo di svolgimento della settimana dedicata al comparto primario: “La collocazione in maggio fu decisa nel secolo scorso, quando le esigenze erano diverse”, ha detto ad esempio Rocco Volpone, della “Lombardi Macchine Agricole”. “Quest’anno siamo presenti con la UNACMA, l’Unione Nazionale Commercianti Macchine Agricole, ci sono tutti i maggiori rivenditori di macchine agricole della provincia di Foggia, è un modo per ottimizzare i costi e professionalizzare ulteriormente la presenza in Fiera”, ha spiegato Volpone. Pietro Leone, dell’Oleificio Cericola, ha fatto la sua prima Fiera dell’Agricoltura di Foggia nel 1969. “Ero un dipendente allora, lavoravo per il mio datore di lavoro che era Paolo Sala. Con quella di quest’anno, sono 50 le edizioni della Fiera Internazionale dell’Agricoltura e della Zootecnia di Foggia in cui sono presente”, ha ricordato uno dei veterani dell’importante appuntamento fieristico foggiano. “Da operaio, piano piano sono riuscito a mettermi in proprio. Oggi lavoro con i miei figli”. Gli imprenditori chiedono fiere specializzate. Delle “biennali” che, di volta in volta, siano dedicate a settori specifici: l’olio, la produzione e trasformazione dell’ortofrutta, la ricerca e la tecnologia con l’agricoltura di precisione, gli impianti e le tecniche di protezione delle colture. “Bisogna organizzare un appuntamento fieristico che porti qui i buyer internazionali, li metta a diretto contatto con chi produce, faccia vedere loro le aziende con specifici educational, così da promuovere le intere filiere, l’integrazione reale fra aziende e territorio nel quale operano”, ha dichiarato Pino Lonigro che ieri ha iniziato la propria visita in fiera dal Padiglione Austria. “Ciro Palmieri gestisce questo spazio con una cura degna di encomio, facendo crescere la sua azienda di importazione e commercializzazione di capi di bestiame di altissima qualità, curati con amore e professionalità. Oggi l’azienda è in gran parte gestita dal suo giovanissimo figlio. Questo significa ricambio generazionale, futuro che vive già nel presente. Quello che chiedono è che si torni a credere nelle enormi potenzialità di un quartiere fieristico che non ha nulla da invidiare alle altre strutture attive in Italia e in Europa. Foggia è una città posta nel cuore di una delle più grandi province agricole del Mediterraneo. E’ un orgoglio di cui dobbiamo tornare a essere degni, lavorando insieme, non fuggendo dalle responsabilità”, ha concluso Lonigro.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

cgil
Sono 13 gli LSU per cui il Decreto Madia e la Legge di Stabilità rende possibile l’assunzione
La Vecchia: “Percorso già avviato, sarebbe grave tradire le legittime aspettative dei lavoratori”
A Monte S.Angelo a buon fine la stabilizzazione per di 3 persone, a Celenza per un’altra

MANFREDONIA Sono oltre 250 i Lavoratori Socialmente Utili precari alle dipendenze dei Comuni della provincia di Foggia. Di questi, 145 sono in carico al Comune di Manfredonia. La FP Cgil di Foggia ha avviato da tempo un percorso di rivendicazione nei confronti delle Amministrazioni comunali della Capitanata per stabilizzare i precari. “Il Decreto Madia e la Legge di Stabilità danno la possibilità e garantiscono le risorse per stabilizzare il personale precario all’interno delle Amministrazioni comunali”, ha ricordato Mario La Vecchia, segretario FP Cgil Foggia. “Siamo riusciti a ottenere la stabilizzazione per tre LSU nel Comune di Monte Sant’Angelo, con la possibilità entro un triennio di stabilizzare tutti gli LSU, e per un altro lavoratore precario del Comune di Celenza Valfortore”, ha spiegato La Vecchia. Un passaggio importante, che dà futuro e garanzie di continuità lavorativa a lavoratrici e lavoratori, oltre ad assicurare un migliore apporto alle Amministrazioni comunali che possono potenziare i servizi ai cittadini.
“A Manfredonia ci sono le condizioni per stabilizzare 13 persone”, ha aggiunto La Vecchia. “Tutti sono stati sottoposti alla prova selettiva. I primi 7 possono trovare collocazione nell’attuale piano occupazionale, per gli altri invece è necessario che sia prima approvato il piano di rientro dai debiti accumulati dal Comune di Manfredonia”. Il punto è proprio questo: le dimissioni presentate dal sindaco Angelo Riccardi e la mancata approvazione del Documento Unico di Programmazione e del Bilancio di previsione, purtroppo, hanno di fatto “congelato” la situazione relativa alle stabilizzazioni. “Non sta a noi entrare nel merito della situazione di incertezza politico-amministrativa del Comune di Manfredonia”, ha specificato Mario La Vecchia. “Ciò che auspichiamo è che il percorso di stabilizzazione prosegua e arrivi a determinare l’uscita dal precariato per il maggior numero possibile di persone”, ha detto il segretario della FP Cgil Foggia Mario La Vecchia. Il tempo a disposizione è relativamente scarso, poiché questa “prima finestra” per le stabilizzazioni, determinata dal decreto Madia e dalla legge di Stabilità, si chiuderà in ottobre. Attualmente, l’uscita dal precariato per gli LSU è agevolata dalle risorse messe a disposizione non solo dal Governo nazionale ma anche dalla Regione Puglia, che ha implementato il fondo statale. “L’auspicio è che, in ogni caso, e dunque anche quando l’Amministrazione comunale passerà alla gestione commissariale, le stabilizzazioni restino una priorità, come prioritario deve essere considerato il futuro di lavoratori che vivono da oltre 23 anni una situazione di assoluta precarietà”, ha ricordato Mario La Vecchia. “Stiamo lavorando affinché anche gli altri Comuni della Capitanata approfittino della ‘finestra’ e delle risorse disponibili fino a ottobre. Stiamo parlando di lavoratrici e di lavoratori, di ben 250 famiglie che hanno il diritto di iniziare a guardare al futuro con qualche certezza in più”, ha concluso La Vecchia.


0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)