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Attualità

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libriIn programma il 15 giugno la presentazione ufficiale e il taglio del nastro della Community library del comune dei Monti Dauni, a cui seguirà una rassegna di appuntamenti culturali.

Si terrà Mercoledì 15 giugno, alle ore 10.00, presso la sala convegni del Comune di Accadia (FG) in Viale Roma n.1, la conferenza stampa di presentazione della BAC - “Biblioteca Dei Fossi: La Community Library di Accadia”, progetto finanziato nell’ambito del “Por puglia 2014‐2020”, che ha permesso l’apertura di questo nuovo presidio culturale nel settecentesco “Palazzo Vassalli”, adiacente all’incantevole borgo medioevale di Rione Fossi.
L’incontro in programma, moderato dalla giornalista di Repubblica e corrispondente di Rai 2 Tatiana Bellizzi, vedrà la partecipazione di numerose personalità istituzionali tra cui il sindaco Agostino De Paolis e il Vice Presidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese. Interverranno, inoltre, i referenti del team che hanno lavorato all’allestimento d’innovazione della Biblioteca civica: Francesco Mercurio, direttore di esecuzione lavori, Marco D’Introno, del RUP di Accadia, Nicolangelo De Bellis, CEO dell’HGV Italia, l’agenzia aggiudicataria della gara per il Servizio di branding e Loredana Gianfrate, della Imago cooperativa sociale incaricata della catalogazione libraria e gestione start up della Biblioteca.

Rione Fossi uno spazio culturale d’innovazione per la comunità
Alla conclusione della conferenza ospiti e cittadini si recheranno presso la vicina sede della nuova Biblioteca, in Via Borgo, 16, per la tradizionale cerimonia del taglio del nastro e la visita agli spazi della struttura organizzati per assicurare il massimo confort agli utenti e vari servizi integrati, con particolare attenzione all’innovazione digitale. Oltre alle collezioni librarie tematiche, alla sezione periodici, agli ampi spazi dedicati alla narrativa per ragazzi, infatti, la BAC ospita una sala informatica, una sala convegni multimediale e il Centro di Documentazione Digitale, progettato con l’obiettivo di preservare la memoria della comunità e di consolidare l’identità collettiva e territoriale di Accadia, attraverso la raccolta, recupero, catalogazione e divulgazione di materiali biblio-documentali, iconici, grafici, fotografici, audio e video sul Comune.

Una rassegna di incontri, laboratori ed esperienze per lanciare il progetto BAC
Questo nuovo presidio culturale intende proporsi non solo come biblioteca di comunità, ma anche come centro di raccordo per iniziative di promozione e valorizzazione del Rione Fossi e del territorio. Infatti, per il lancio è stata organizzata una rassegna di eventi. Si parte il 23 giugno con un doppio appuntamento: alle 17.30 la presentazione del libro “La strada delle fiabe”, firmato dalla nota antropologa e docente universitaria Laura Marchetti, in serata ci sarà, invece, l’incontro con il regista Luciano Toriello e la proiezione del suo ultimo documentario, Matria, girato sui Monti Dauni. La mattina di Domenica 26 giugno, invece, è in programma l’esperienza della “Camminata filosofica” con il professore e guida ambientale Michele de Pasquale. Giovedì 30 giugno alle ore 18,00 appuntamento con la Storia per l’incontro sulla memoria dei giovani caduti in guerra tenuto dal Dott. Francesco Mercurio ex direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli ed ex funzionario della Provincia di Foggia. Molti gli appuntamenti per i bambini con le Letture animate, i laboratori narrativi e teatrali a cura del Teatro dei Limoni dal 27 giugno al 4 luglio.
Per informazioni sui servizi, orari ed eventi contattare il numero 0881.376899 o visitare il sito: biblioteca-accadia.it

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asili“Una bella notizia per i foggiani: riapriranno un asilo e tre scuole dell’infanzia comunali. Partiti, sindacati e associazioni hanno esercitato un’azione positiva”
Dichiarazione di Davide Emanuele, segretario del Circolo del PD foggiano, e Lia Azzarone, segretaria provinciale del PD

Finalmente una buona notizia per i foggiani: la Commissione straordinaria ha deciso di far proseguire le attività socio-educative garantite dall’asilo Tommy Onofri e dalle scuole dell’infanzia Fresu, Don Milani e Tagore.
Il giusto ripensamento è frutto anche della positiva azione esercitata dalle forze politiche, dalle organizzazioni sindacali e dalle associazioni civiche unitariamente e coerentemente impegnate nella tutela e valorizzazione di questi presidi educativi, sociali e di legalità come dell’occupazione garantita dalle strutture.
Il Partito Democratico di Foggia ha sostenuto con forza e convinzione quanto fosse profondamente sbagliato sottovalutare il ruolo di educazione alla legalità garantito dalle scuole comunali, particolarmente in alcune aree della nostra città; quindi, quanto fosse contraddittorio che a determinarne la chiusura fosse l’organismo chiamato ad amministrare il Comune dopo lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose.
Qualche giorno fa, se non bastasse, l’indagine sulla qualità della vita del Sole 24 Ore ha collocato Foggia e la Capitanata all’ultimo posto della classifica proprio in relazione ai servizi offerti ai bambini da 0 a 10 anni. Un dato significativo del gap esistente rispetto alle realtà più avanzate e della necessità di rafforzare la rete dei servizi destinati a questa fascia di età.
Ci auguriamo, allora, che possa essere ulteriormente ripensata quella scelta e promossa l’apertura di altre scuole comunali e una più ampia diversificazione dell’offerta formativa, integrando quella garantita dallo Stato.

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cgil
Mercoledì 25 maggio, incontro a Foggia in via Telesforo, su rinnovi contrattuali e diritti nel lavoro

FOGGIA Ci saranno tutti gli eletti CGIL di Capitanata nelle Rappresentanze Sindacali Unitarie di Sanità, Scuola, Funzioni Locali e Funzioni Centrali. A Foggia, nella sede dell’Ente Provincia in via Telesforo 25, la CGIL (con la Funzione Pubblica e la Federazione dei Lavoratori della Conoscenza) farà il punto sulla stagione dei rinnovi contrattuali nel capoluogo e in tutta la Capitanata. L’Incontro si terrà domani, mercoledì 25 maggio, a partire dalle ore 10.30. Oltre a tutti gli eletti RSU, vi parteciperanno: Pino Gesmundo, segretario generale CGIL Puglia; Maurizio Carmeno, segretario generale CGIL Foggia; Mario La Vecchia, segretario generale Fp Cgil Foggia; Angelo Basta, segretario Flc Cgil Foggia.
25MILA LAVORATORI. La stagione dei rinnovi contrattuali, in provincia di Foggia, riguarda direttamente circa 10mila lavoratori della pubblica amministrazione e altri 15mila del settore della scuola e dell’università. Occorrerà mettere mano anche ai contratti integrativi, alle progressioni di carriera, ai sistemi indennitario e di valutazione, oltre che alla riclassificazione del personale. La stagione dei rinnovi contrattuali è fondamentale anche e soprattutto alla luce del lavoro decisivo nel quadro del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che sta già impegnando al massimo delle loro possibilità i dipendenti pubblici.
CGIL PRIMO SINDACATO NELLE RSU. Nella stagione più calda dei rinnovi contrattuali, un ruolo determinante spetterà agli eletti nelle RSU. Le elezioni del 5-6 e 7 aprile hanno consegnato alla CGIL un grande onore e una enorme responsabilità, quella di essere il primo sindacato per numero di eletti all’interno delle Rappresentanze Sindacali Unitarie.
I numeri sono importanti, e lo sono perché permetteranno a FP Cgil e FLC Cgil di lavorare con ancora più incisività e determinazione alle stabilizzazioni, alla nuova fase contrattuale, ai diritti di ogni singola lavoratrice e di ogni lavoratore di tutti i comparti e di ogni ambito. La CGIL lo farà, come sempre, unitariamente, nell’ambito confederale perché i sindacati sono più forti e determinanti quando affrontano le lotte sindacali uniti e compatti. Una compattezza che può e deve essere un valore aggiunto per tutti, innanzitutto per lavoratrici e lavoratori che vogliono veder vincere le loro legittime istanze, anche negli interessi dei cittadini e del miglior funzionamento della cosa pubblica.

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celleCelle di San Vito “Le strade del Francoprovenzale”. Questo il nome del progetto grazie al quale sono stati installati, nelle strade del comune di Celle di San Vito, 13 qr code attraverso i quali si può rivivere il paese di un tempo. In pratica, inquadrando i qr code, il visitatore può immergersi nelle strade, nelle abitazioni e nei portali di una volta e che da molti anni il cemento e l’intonaco hanno portato via. “Grazie alla collaborazione di tutti i cittadini – ha dichiarato la sindaca del Comune di Celle di San Vito, Palma Maria Giannini – abbiamo recuperato la memoria storica del paese e l’estetica del passato. Abbiamo raccolto tutti i ricordi, dall’urbanistica alle botteghe e ai negozi, dai personaggi più influenti a tutte le curiosità più importanti”.

Il grosso lavoro di ricostruzione è stato svolto dall’amministrazione comunale interrogando tutta la popolazione in merito alle vecchie denominazioni delle strade e delle contrade, al nome delle botteghe non più esistenti, ai personaggi più noti all’interno del comune, agli aneddoti del passato e, soprattutto, alle foto del tempo che fu.
Il progetto “Le strade del Francoprovenzale” fa parte del bando regionale della Regione Puglia denominato “Norme per la promozione e la tutela delle lingue minoritarie di Puglia”. E Celle di San Vito, unitamente al vicino comune di Faeto, è l’unica isola linguistica francoprovenzale presente nel sud Italia, riconosciuta e tutelata da una legge statale quale “preziosa minoranza etnico-storico-linguistica”. Non solo, il francoprovenzale è stato riconosciuto dall’Unesco lingua a rischio di estinzione e, pertanto, inserita nell’Atlante Atlas come patrimonio culturale immateriale da tutelare. La nascita del paese cellese di deve a Carlo I D’Angiò Re di Sicilia, figlio di Luigi VIII di Francia che, nella seconda metà dell’XIII secolo, dopo aver liberato Lucera dai Saraceni, concesse ai suoi soldati di richiamare le proprie famiglie e stanziarsi, per motivi di sicurezza, presso le cellette dei monaci situate alle pendici di Monte San Vito. Dieci di queste famiglie piantarono in questo posto le proprie radici fondando Celle di San Vito e la lingua francoprovenzale.

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galIl Gal Daunofantino, come diversi altri Gal pugliesi, è vittima della scorrettezza e dell’infedeltà di alcuni funzionari della Regione Puglia che hanno così offerto argomenti infondati e falsi a chi li utilizza per alimentare polemiche politiche strumentali. Dopo anni di atti e ricorsi è arrivato il momento di utilizzare anche lo strumento della querela per diffamazione a tutela dell’onorabilità dell’organizzazione e di chi la rappresenta.
È ormai acclarato che il GAL sia stato messo in grande difficoltà dall’inspiegabile avversione di chi, in Regione Puglia, ha esaminato la domanda di pagamento presentata il 17 novembre 2020 e non ha ammesso le spese rendicontate, circa 110.000 euro, poi riconosciute a seguito del ricorso gerarchico presentato dal Gal dall’esame di una Commissione nominata dalla Regione stessa appositamente. Quest’ultimo atto, quindi, smentisce l’affermazione del consigliere regionale Ruggero Mennea, riportata dalla Gazzetta del Mezzogiorno, circa “le numerose irregolarità culminate nello stop da parte della Regione…”: tutte le spese e tutte le procedure, comprese quelle per l’assunzione del personale e delle ditte fornitrici, sono state ammesse in fase di riesame del ricorso gerarchico.
Se non bastasse quest’ultimo atto, lo dimostrano: il saldo dei pagamenti richiesti il 16.12.2019, per un ammontare di 75.054,12 euro della prima domanda di pagamento; l’esito positivo delle verifiche sulle procedure di assunzione del personale, da cui dipendeva anche la liquidazione citata, che ha svolto correttamente il proprio lavoro nonostante la mancata riscossione di stipendi e onorari per mesi; la corretta applicazione del meccanismo di “trascinamento” attuato dalla Regione Puglia per portare a compimento gli investimenti avviati nella programmazione 2007-2013 utilizzando i fondi della nuova programmazione e superare la carenza di liquidità del GAL.
Nessuno ha utilizzato i fondi europei per le vacanze al mare: ad essere finanziati sono stati progetti di cooperazione interterritoriale che hanno coinvolto due stabilimenti balneari di Margherita di Savoia nell’evento finale. Il presidente del GAL non ha utilizzato fondi della struttura per pagarsi gli stipendi o la macchina: nel primo caso, tutte le spese sostenute dal GAL fino ad ottobre 2018 sono state liquidate con fondi propri; quanto all’auto, è stata acquistata con fondi propri in ragione del fatto che il GAL opera come agenzia di sviluppo e svolge anche funzioni diverse dalla gestione dei fondi europei.
Il consigliere regionale Ruggero Mennea, piuttosto, avrebbe dovuto occuparsi dei pretestuosi ritardi nella liquidazione delle domande di pagamento che hanno danneggiato i tanti beneficiari pubblici e privati, i fornitori e i dipendenti, le attività in essere, l’equilibrio finanziario del GAL Daunofantino. Così come avrebbe dovuto encomiare la struttura tecnica che, nonostante le difficoltà e con assoluto senso di responsabilità, non ha mancato e non manca di adempiere al proprio lavoro istruendo e liquidando i 41 progetti approvati da parte di privati e i 5 progetti approvati dalle Amministrazioni Comunali socie, portando avanti gli impegni assunti con la sottoscrizione della Convenzione Gal - Regione Puglia e mettendo a disposizione le risorse assegnate a favore del territorio.
E dovrebbe occuparsi del fatto che ancora oggi, ad oltre un anno e mezzo dall’avvio di questo contenzioso e dopo che è stato riconosciuto totalmente (non parzialmente come scritto dalla Gazzetta del Mezzogiorno), le spese sostenute non sono state ancora liquidate. Il consigliere regionale Ruggero Mennea ne conosce il motivo?

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