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Attualità

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cgilSAN SEVERO Gli assistenti sociali dell’ambito socio-sanitario “Alto Tavoliere” saranno stabilizzati, secondo quanto prevede il Piano Nazionale degli Interventi e dei Servizi Sociali e in coerenza con parametri, obiettivi e risorse previsti nel Piano povertà per contrastare più efficacemente le emergenze relative a un’ampia fascia della popolazione.

“FP Cgil Foggia esprime il proprio plauso agli amministratori locali e ai relativi responsabili dell’ambito, in particolare alle Amministrazioni comunali di San Severo (capofila dell’Ambito), Serracapriola e Torremaggiore”, ha commentato l’organizzazione sindacale attraverso una nota. “Stiamo parlando di un territorio che, complessivamente, conta poco meno di 100mila abitanti, con le popolazioni di San Severo, Apricena, Chieuti, Lesina, Poggio Imperiale, San Paolo di Civitate, Serracapriola e Torremaggiore. Dare stabilità e continuità alle professioniste e ai professionisti che erogano i servizi di assistenza sociale significa, di conseguenza, garantire ai cittadini una migliore attenzione a tutta una serie di gravi problematiche acuite, negli ultimi anni, dagli effetti drammatici di una lunghissima fase emergenziale legata alla pandemia. Prima il Covid, poi le ripercussioni globali della guerra in Ucraina”, si legge ancora nella nota di FP Cgil Foggia, “stanno aggravando le condizioni dei soggetti più fragili all’interno dei nuclei familiari, per non parlare delle persone sole, soprattutto gli anziani. Ecco perché la stabilizzazione degli assistenti sociali centra due obiettivi importanti e complementari: da un lato, amplia le sicurezze e i diritti di lavoratrici e lavoratori mettendoli nelle migliori condizioni per svolgere il loro lavoro; dall’altro, garantisce continuità a una serie di servizi sempre più importanti per i soggetti più deboli e le loro famiglie”.

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comunesanseveroSABATO 8 OTTOBRE INAUGURAZIONE DEL PROGETTO SPORT NEI PARCHI PRESSO PARCO VERDE.

Parte ufficialmente sabato 8 ottobre, dopo la “TAPPA O” che si è tenuta la scorsa settimana, l’iniziativa SPORT NEI PARCHI –– Urban sport activity e weekend”, linea di intervento 1 ideata da Sport e Salute S.pA. - società dello Stato per la promozione dello sport e dei sani stili di vita - in collaborazione con ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani - e con il Comune di San Severo – Assessorato allo Sport attore e destinatario. La cerimonia d’inaugurazione si terrà a partire dalle ore 17,00 presso il PARCO VERDE, accesso da Via Attilio Lombardi, con la presenza di autorità sportive e comunali.
“Tante attività motorie e sportive nel Parco – dichiara l’Assessore allo Sport Felice Carrabba – che sono in grado di coinvolgere tanti nostri concittadini. Il progetto della nostra San Severo partecipa a un’idea più ampia, quella della palestra a cielo aperto che abbraccia tutta Italia e unisce le persone da sud a nord attraverso lo sport e gli spazi aperti. Numerose sono le ASD/SSD coinvolte, che offriranno il sabato un ampio programma di attività gratuite destinate ai cittadini”.
“La società è sempre attenta ai territori – dice il presidente e amministratore delegato di Sport e Salute, Vito Cozzoli - perché vuole favorire il diritto allo sport di tutti. ‘Sport nei Parchi’ aggiungerà valore all’idea che lo sport è e deve essere accessibile a ogni area del Paese”.
Le giornate di Sport e Fitness saranno svolte il sabato dalle 16.30 alle 19.30 una volta ogni 15 giorni al mese per un anno. Le ASD coinvolte sono: ACSD Fitness family; ASD EM Fitness Boutique; ASD Pro.Gi.Ti. Bike Team; ASD Eagles; ASD Fidelis; ASD Bike Squad. Coordinatore del progetto è Ilario de Angelis che curerà l'aspetto tecnico e logistico.


Il Responsabile Ufficio Stampa
Michele Princigallo

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tortacompleanno
Fu protagonista delle battaglie per l’adeguamento salariale degli operai agricoli biccaresi
La vita come un romanzo: dai banchi al lavoro di pastore a 8 anni, poi la guerra e la lotta sindacale
La sua vicenda è raccontata in un libro che ora è stato ripubblicato in formato digitale

BICCARI Ha lavorato per una vita intera, da quando aveva soltanto 8 anni; per diversi decenni, è stato uno dei sindacalisti più combattivi da lavoratore al fianco dei lavoratori: e così, sabato 17 settembre, per il suo centesimo compleanno, Nicola D’Imperio è stato circondato dall’affetto e sommerso dagli auguri di parenti, amici, compagni di lotta. Nacque il 17 settembre del 1922 a Montefalcone di Fortore, in provincia di Benevento. In lui, iniziò subito a maturare la propensione a impegnarsi per il prossimo sui banchi della scuola elementare, quando lo studio della Storia iniziò ad appassionarlo. Purtroppo, Nicola fu costretto ad abbandonare la scuola a otto anni, quando dovette seguire a Biccari suo padre che faceva il pastore. Per aiutare la sua famiglia, quindi, cominciò lui stesso a occuparsi delle greggi. La sua vita è stata intensa e appassionante come un romanzo. Durante la seconda guerra mondiale, fece parte della tragica spedizione in Russia. Riuscì tra mille peripezie a sopravvivere durante la ritirata in cui persero la vita migliaia di soldati italiani. Dopo l’armistizio dell’8 settembre, rientrato in patria, fu arrestato dai tedeschi e rinchiuso nel carcere di Peschiera da dove riuscì a fuggire. Nuovamente catturato e processato, riuscì a evitare la condanna a morte grazie all’aiuto di una suora. Al ritorno in paese, affrontò la fame più nera e la miseria più dura. Tornò sui campi a lavorare a giornata come bracciante. Fu avviato all’impegno politico dall’indimenticabile Pasqualino Pasqualicchio, medico della vicina città di Troia, grande comunista che sarebbe divenuto senatore. Nicola si iscrisse alla Cgil nel 1953, rendendosi subito protagonista di una battaglia cruciale per gli operai agricoli di Biccari: l’adeguamento dei salari locali al livello di quelli pagati nel resto della provincia di Foggia. Da allora, il suo impegno sindacale non è mai cessato, nemmeno quando – per ragioni di lavoro – fu costretto a trasferirsi prima in Germania, poi a Milano. Per questo motivo, sabato 17 settembre 2022, nella sua casa di Biccari sono andati a festeggiarlo Alfonso Ciampolillo, segretario provinciale SPI Cgil Foggia; Martino Stampone, segretario della Lega Spi-Cgil di Lucera; e Mario La Vecchia, segretario provinciale FP Cgil Foggia.
La vita di Nicola d’Imperio è raccontata anche in un libro di Costantino Soccio intitolato “Semprevivo, Nicola D’Imperio”, ed è stato pubblicato dallo SPI Cgil nel 2009. Il volume, con la prefazione di Nicola Affatato (all’epoca segretario generale della CGIL Foggia) e la consulenza storica e sindacale di Giovanni Novelli (allora segretario generale dello SPI Cgil), è stato pubblicato per la prima volta in edizione digitale dall’Archivio della Memoria Ritrovata proprio per festeggiare il centesimo compleanno di Nicola D’Imperio. Lo si può sfogliare e scaricare all’indirizzo internet che segue: https://www.memoriaritrovata.it/i-centanni-di-nicola-dimperio/.

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ciaL’impegno del Prefetto di Foggia, l’annuncio durante l’incontro con CIA Agricoltori Italiani di Capitanata
Il fenomeno: tonnellate di ecoballe sversate illegalmente nelle aree rurali di Foggia e provincia

FOGGIA La Prefettura di Foggia metterà in campo una cabina di regia – composta da sindaci, organizzazioni agricole e forze dell’ordine – per contrastare l’abbandono indiscriminato e illegale di tonnellate di rifiuti nelle aree rurali del Foggiano. “E’ quanto ci ha annunciato il Prefetto Maurizio Valiante nell’incontro che abbiamo avuto con lui martedì 27 settembre”, ha dichiarato Silvana Roberto, la vicepresidente-vicario di CIA Agricoltori di Capitanata, l’organizzazione sindacale degli agricoltori che aveva chiesto di incontrare il Prefetto proprio per affrontare quella che, a tutti gli effetti, sta diventando una vera e propria piaga per le imprese agricole della provincia di Foggia. Da diversi mesi, infatti, tonnellate di ecoballe e di rifiuti di ogni tipo, anche quelli ‘speciali’ e più pericolosi per la salute dell’uomo, sono sversate nelle campagne da tir e camion provenienti dalla Campania, com’è stato accertato da indagini della magistratura. Ed è quanto è stato ormai appurato in seguito a decine di segnalazioni e denunce da parte degli agricoltori che, in alcuni casi, si sono ritrovati balle di immondizia fin dentro i propri campi, soprattutto quelli che affacciano su strade comunali e provinciali collegate agli assi autostradali.
Oltre a questo strano e inquietante giro di rifiuti scaricati illegalmente e provenienti dalla Campania, c’è poi il drammatico fenomeno dell’abbandono di materiale di scarto per l’edilizia, mobili, pneumatici, coperture in amianto. Per gli agricoltori si tratta di un duplice danno: da una parte, quei rifiuti e i conseguenti roghi rappresentano un fattore di rischio per le loro coltivazioni; dall’altro, la legge impone al proprietario dei terreni su cui sono stati abbandonati i rifiuti di provvedere di tasca sua allo smaltimento. Centinaia e a volte migliaia di euro per smaltire rifiuti abbandonati illegalmente da criminali senza scrupoli: oltre al danno, dunque, c’è anche la beffa per gli agricoltori. E per chi non si adegua, tirando fuori subito i soldi e provvedendo nel minor tempo possibile allo smaltimento, ci sono multe pesantissime e una denuncia penale. All’incontro col Prefetto, nella delegazione CIA Capitanata guidata dalla vicepresidente vicario Silvana Roberto, erano presenti il direttore provinciale Nicola Cantatore, Vito Merra componente del direttivo, l’altro vicepresidente Rino Mercuri, Maria D’Apice e Matteo Valentino del comitato provinciale.
“Criminalizzare gli agricoltori, in questo come in tanti altri casi, è del tutto ingiusto e fuorviante”, ha dichiarato Silvana Roberto. “Quello che sta accadendo ha a che fare con dinamiche e interessi della criminalità organizzata. La stragrande maggioranza delle aziende agricole è fatta di persone serie e perbene che stanno subendo questo gravissimo fenomeno riguardante il business criminale dello smaltimento illegale dei rifiuti. CIA Agricoltori Italiani di Capitanata è stata la prima organizzazione agricola a mettere in rilievo tutti gli aspetti di questo problema drammatico”. “Qualcosa si sta muovendo – ha aggiunto Nicola Cantatore, direttore provinciale di CIA Capitanata - anche grazie all’allarme di cui ci siamo fatti portavoce. Coinvolgere comuni, organizzazioni agricole e forze dell’ordine in modo coordinato ci sembra un primo e importante passo per affrontare una situazione che si è fatta pesante e che sta arrecando danni enormi alle nostre aziende agricole”.

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comuneorsara 1Saranno impiegati per verde pubblico, scuola, welfare, turismo e servizi amministrativi

ORSARA DI PUGLIA A Orsara di Puglia, chi percepisce il reddito di cittadinanza sarà impiegato in 7 diversi Progetti di Utilità Collettiva (PUC). E’ quanto ha deciso l’Amministrazione comunale approvando i relativi progetti e avviando l’iter che, nelle prossime settimane, porterà concretamente i percettori a impegnarsi in differenti ambiti: tra questi, il verde pubblico, la scuola, welfare, servizi amministrativi, ambiente, turismo e altro ancora.
“Abbiamo approvato i PUC, ora l’iter proseguirà fino a individuare le disponibilità e a organizzare e avviare i servizi come previsto da progetto”, ha spiegato il sindaco Mario Simonelli. Nell'ambito dei Patti per il lavoro e per l'inclusione sociale, i beneficiari Rdc sono tenuti a svolgere Progetti Utili alla collettività (PUC) nel comune di residenza per almeno 8 ore settimanali, aumentabili fino a 16. I Comuni sono responsabili dei PUC e li possono attuare in collaborazione con altri soggetti. Oltre a un obbligo, i PUC rappresentano un'occasione di inclusione e crescita per i beneficiari e per la collettività: per i beneficiari, perché i progetti sono strutturati in coerenza con le competenze professionali degli stessi, con quelle acquisite anche in altri contesti; per la collettività, perché i PUC sono stati individuati a partire dai bisogni e dalle esigenze della comunità locale e devono intendersi come complementari, a supporto e integrazione rispetto alle attività ordinariamente svolte dai Comuni e dagli Enti pubblici coinvolti.
Le attività messe in campo nell'ambito dei PUC rispondono a uno specifico obiettivo da raggiungere in un intervallo di tempo definito, attraverso la messa in campo di risorse umane e finanziarie.
“Stiamo lavorando affinché sia i percettori di Rdc sia chi fruirà dei loro servizi, attraverso lo svolgimento dei progetti, possano beneficiare degli effetti positivi di queste iniziative. In una piccola Comunità come la nostra, crediamo che i PUC possano dare un contributo importante in diversi ambiti”, ha concluso Mario Simonelli.

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