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SGRcover tridSan Giovanni Rotondo, 03-12-2013


COMUNICATO STAMPA


"Riscoprire il carisma fondazionale vivendone le virtù sul lavoro"

A Roma la presentazione degli atti del corso di formazione permanente per i dipendenti della Casa Sollievo della Sofferenza


Lunedì 9 dicembre, alle ore 12, a Roma presso la Sala Marconi di Radio Vaticana in Piazza Pia n. 3, la Fondazione “Casa Sollievo della Sofferenza” presenterà il libro "Riscoprire il carisma fondazionale vivendone le virtù sul lavoro" curato dal Rev. Prof. Martin Schlag, Professore di Teologia Morale presso la Pontificia Università della Santa Croce di Roma.

All'evento interverranno: Monsignor Michele Castoro, Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo e Presidente della Fondazione “Casa Sollievo della Sofferenza” Opera di San Pio da Pietrelcina; il dottor Domenico Crupi, Vice Presidente e Direttore Generale della Casa Sollievo della Sofferenza; il Rev. Prof. Martin Schlag, autore della pubblicazione e Professore di Teologia Morale, Direttore del Centro di Ricerca Markets, Culture and Ethics della Pontificia Università della Santa Croce (Roma) e Direttore del Corso "Riscoprire il carisma fondazionale vivendone le virtù sul lavoro".

Prevista la partecipazione di Don Carmine Arice, Direttore dell’Ufficio Nazionale della Pastorale della Sanità della Conferenza Episcopale Italiana. I lavori saranno moderati dal giornalista Piero Damosso, capo redattore TG1 RAI.

Il libro riporta gli Atti del Corso di formazione permanente “Riscoprire il carisma fondazionale vivendone le virtù sul lavoro” ideato per i dipendenti, in particolare quadri e dirigenti, dell’Ospedale di San Pio da Pietrelcina. Il corso, una riflessione sulle virtù nel lavoro quotidiano al servizio del malato, si è tenuto presso la Casa Sollievo della Sofferenza con il contributo della squadra interdisciplinare della Pontificia Università della Santa Croce di Roma.

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unifgateneofoggia copyComunicato stampa del 3 dicembre 2013

Quarto Forum STAR*AgroEnergy “Distretti Agroenergetici Locali: dalla Teoria alla Pratica”.
Mercoledì 4 Dicembre 2013 - Auditorium della Biblioteca provinciale La Magna Capitana (Viale Michelangelo, 1 - Foggia)

Sessione del mattino: ore 9.00-13.00
Sessione del pomeriggio: ore 15.00-17.00

“È possibile produrre ed utilizzare una forma di energia compatibile con il territorio in cui vivo e che, allo stesso tempo, sia capace di promuovere maggiori opportunità di lavoro per la mia comunità e un ambiente migliore?”, a questo interrogativo si darà risposta in occasione del Quarto Forum STAR*AgroEnergy che si terrà domani, mercoledì 4 dicembre a Foggia.

Esperti di fama nazionale ed internazionale presenteranno le loro esperienze e i loro consigli per passare dalla “teoria” alla “pratica”, illustrando anche le storie di successo che li hanno visti protagonisti. Interverranno anche autorevoli rappresentanti della società civile e dell’associazionismo per indicare le possibili strategie volte a favorire un percorso culturale e tecnico di avvicinamento tra le comunità locali e le aziende agroenergetiche.

Saranno presenti Massimo Monteleone, Coordinatore scientifico del progetto STAR* Agroenergy, mentre il Gruppo di Ricerca STAR*Agroenergy Università di Foggia sarà rappresentato da Mariarosaria Lombardi, Antonio Lopolito e Maurizio Prosperi. Interverranno inoltre Giovanni Carrosio, Università di Trieste, Lorenza Paoloni, Università del Molise, Elisa Belgrado, Università di Perugia, Claudio Fagarazzi, Università di Firenze, Sebastian Bohnet, DBFZ German Biomass Research Centre.

Sul tema specifico del coinvolgimento della cittadinanza nella creazione di distretti agro energetici locali interverranno Alberto Casoria, Presidente del GAL Meridaunia, Michele Gravina, Responsabile Operativo Area Sud Banca Etica, Davide Mainero, Acea Pinerolese Industriale, Pasquale Scapicchio, Coordinatore tecnico iniziativa ELENA per la provincia di Foggia. Porterà i saluti iniziali Milena Sinigaglia, Prorettore dell’Università di Foggia.

Un appuntamento ricco di stimoli e spunti di riflessione sull'opportunità di riavvicinare la produzione energetica ai consumatori e, allo stesso tempo, responsabilizzarli nei confronti dei problemi globali della nostra società connessi all’energia. Al giorno d’oggi infatti i consumatori sono inconsapevoli delle ricadute della proprie scelte sul territorio e sulle persone che ci vivono, e hanno spesso come unico parametro di scelta il costo dell’energia.

L’obiettivo del Quarto Forum STAR*AgroEnergy è quello di favorire il concreto sviluppo di un modello generativo distribuito, incentrato su di una pluralità di piccoli impianti produttivi in grado di meglio utilizzare diverse risorse energetiche locali (biomasse di scarto o residuali di origine agricola ed agro-industriale), in bassa tensione o perfino off-grid, nonché valorizzando, finalmente, anche altri vettori energetici differenti dall’elettricità.

A fronte delle odierne difficoltà manifestate da una rete elettrica non adeguata, a sostenere nuovi apporti di energia provenienti da fonti rinnovabili, occorre stimolare un’organizzazione dal basso e dare voce propositiva a quelle esperienze che vedono protagonisti cooperative, associazioni ed aggregazioni di cittadinanza attiva, allo scopo di non vanificare il percorso fin qui realizzato e sostenere una produzione ed un consumo energetico sotto il diretto controllo delle comunità locali.

Una lezione molto significativa in questa direzione, che verrà presentata durante l’evento, è quella della città di Jühnde, 1° villaggio bioenergetico in Germania, ideato nel 2001, che ha cercato di favorire l'avvicinamento tra la popolazione locale ed i produttori di bioenergia. A distanza di 12 anni, oggi in Germania sono presenti ben 243 villaggi bioenergetici, ognuno dei quali ha recepito in maniera differenziata la formula originale di Jühnde.

Per maggiori informazioni:
www.star-agroenergy.eu
info.star-agroenergy@unifg.it

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attivisti5stelle
https://www.youtube.com/watch?v=TEyAhpO_9bM
“Veleni di morte a base di diossine cancerogene, metalli pesanti e nano polveri micidiali, ad un soffio dalla vita che anima il nord della Puglia. Per l’esattezza, ad un tiro di schioppo da Orta Nova e Carapelle in provincia di Foggia. Il progetto bocciato a Forlì, è sbarcato in provincia di Foggia; così è stato diviso a metà: un pezzo agli ortesi ed il resto ai carapellesi.” Così inizia un’inchiesta del giornalista Gianni Lannes, in un articolo del 18 aprile 2012 pubblicato sul suo blog, che solleva dubbi sulla richiesta di realizzazione di una centrale a biomasse avanzata dalla Carapelle Energia S.r.l (proprietà: Caviro, Stc Group srl, Coprag, fonte Lannes). Dubbi che hanno spinto una delegazione del meetup www.foggia5stelle.eu del gruppo MoVimento Zero Privilegi Carapelle e l’Attivista di Cerignola Matteo Loguercio ad incontrare il sindaco di Carapelle, Remo Capuozzo, venerdì 29 novembre 2013, per fare il punto della situazione. Il primo cittadino del paese foggiano, così come annunciato nel corso della sua campagna elettorale, pur ribadendo la sua contrarietà al progetto, non ha “rassicurato” del tutto gli attivisti del MoVimento 5 Stelle che hanno sollevato una serie di criticità al riguardo, come:
1) l’impianto sorgerebbe a 6 km da Carapelle e a 5 km dall’inceneritore di rifiuti ETA Spa (Gruppo Marcegaglia) con una notevole concentrazione di inquinanti, pertanto, più che il VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), occorrerebbe il VAS (Valutazione Ambientale Strategica) indispensabile quando l’impatto da valutare riguarda più strutture su un territorio e non il singolo insediamento;
2) lo stesso sito è a ridosso del torrente “Carapelle”, più volte esondato in questi anni (come testimoniato da diversi filmati), nonché vicino ad una masseria regia di Federico II, denominata “Bonassisi”. Sorge spontanea una domanda: “visto che l'area è da sempre soggetta ad allagamenti, per quale ragione il Sindaco non ha trasmesso la dovuta informazione all'ADB (Autorità Di Bacino) in modo da perimetrare quest'area come zona a forte rischio idrogeologico?” Ci viene il sospetto che siano più importanti gli interessi degli speculatori piuttosto che la salute dei cittadini.
3) i soci promotori del “Comitato NO centrale a Biomasse a Carapelle” in collaborazione con l’associazione “Polidream-Assoutenti” sez. di Foggia e l’associazione di promozione
www.foggia5stelle Comunicato stampa – Attivisti MoVimento 5 Stelle foggia5stelle.eu@gmail.com
culturale “Experia” di Carapelle, hanno presentato una diffida alla realizzazione dell’opera ai dirigenti del Comune di Carapelle, della Provincia di Foggia, settore ambiente, e dell’Assessorato all’ambiente della Regione Puglia;
4) il Comune di Carapelle, unitamente alla persona del sindaco come massima autorità sanitaria, sarebbero, ad ogni modo, chiamati a rispondere di possibili danni alla salute;
5) l’impianto, attualmente, non ha alcuna autorizzazione non essendosi ancora espresso al riguardo il “Comitato VIA Provinciale” e, soprattutto, avendo l’Autorità di Bacino della Regione Puglia espresso forti dubbi in merito all’idoneità dell’aria;
6) il comune di Orta Nova e diversi produttori agricoli, in particolare quelli di vino doc, hanno espresso il loro dissenso all’impianto della Caviro, soprattutto nel corso della seconda conferenza di servizi svoltasi a marzo 2013;
7) infine, come ritenuto dalla scienza medica, dalla realizzazione di centrali a biomasse possono derivare danni alla salute per i cittadini, a tal riguardo infatti, il Professor Federico Valerio, dell’Istituto Nazionale Ricerca Cancro di Genova, così conclude un suo complesso studio in materia: “… l'inquinamento ambientale indotto dai tanti impianti a biomasse che si propongono in Italia, pur nel pieno rispetto delle norme vigenti, peggiora l'attuale qualità dell'aria dei territori che dovrebbero ospitarle, con le emissioni da camino e con quelle del traffico veicolare indotto (ossidi di azoto), polveri fini (PM10) ed ultra fini (PM2,5) e peggiora anche la qualità del suolo, e dei prodotti agricoli di questi stessi suoli, con le ricadute di composti organici persistenti (diossine, furani, idrocarburi policiclici) e probabilmente di metalli pesanti.”
Alla luce di queste considerazioni, gli attivisti del Movimento 5 Stelle di Foggia e Cerignola esprimono la loro contrarietà alla realizzazione dell’impianto in quanto i possibili rischi sanitari non giustificano gli eventuali benefici collettivi indotti dalla realizzazione dell’opera il cui principale scopo è quello di massimizzare gli utili dei proponenti, in base agli attuali incentivi alla produzione di elettricità da biomasse.
http://youtu.be/mS0zpvotH0E
Riferimenti informativi:
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2012/04/inceneritore-caviro-morte-i-5-reali.html
http://noinceneritoretressanti.blogspot.it/2012/03/ripresentato-il-progetto.html
http://truccobiomasse.altervista.org/ambiente.html
http://micromacro-michele.blogspot.it/2013_03_01_archive.html
http://noinceneritoretressanti.blogspot.it/2013/05/carapelle-si-costituisce-comitato-per.html


03/12/2013
Comunicato Stampa

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ghostbikeAncora morti e feriti sulle strade di Foggia - I Cicloamici richiedono interventi immediati.

Purtroppo le strade di Foggia continuano ad essere troppo pericolose, soprattutto per pedoni e ciclisti. Ciò è testimoniato non solo da chi percorre le strade cittadine in bici o a piedi, ma anche dalle continue notizie di morti o feriti a causa di investimenti. L'anno scorso i Cicloamici di Foggia installarono una ghost-bike in via Napoli, dove era stato investito a morte il ciclista Leonid, proprio per richiamare automobilisti ed istituzioni, rispettivamente, ad atteggiamenti di guida più consapevoli e a provvedimenti in favore della sicurezza dell'utenza "debole" della strada.
Purtroppo le aspettative dei Cicloamici non hanno trovato riscontro, così come recentemente evidenziato dalle assurde morti di un anziano in via Matteotti e di un disabile in via San Severo e dai gravi ferimenti di ciclisti in Corso Roma, in Piazza Sant'Eligio ed in Via Silvio Pellico.
Le proposte da tempo avanzate dai Cicloamici di Foggia sono le stesse che l'ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) ha presentato al Parlamento, affinché siano integrate nel Codice della Strada. Le più significative sono: il limite di velocità di 30 Km/h nei centri urbani, il riconoscimento dell'”infortunio in itinere” per chi subisce un incidente mentre raggiunge il luogo di lavoro in bici, l’onere della prova a carico degli automobilisti in caso di incidente con una bici, l’autorizzazione alla circolazione delle biciclette in doppio senso di marcia, la possibilità di percorrere in bici le corsie preferenziali ed infine l'obbligo, da parte dei Comuni, di dotarsi del Piano della Mobilità Ciclistica.
L'associazione di volontariato Cicloamici Foggia FIAB chiede pertanto al Comune di Foggia di adottare da subito alcune delle iniziative proposte dall'ANCI e dalla FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta). In particolare, quelle più urgenti per promuovere e tutelare la mobilità sostenibile nella nostra città: il limite di 30 Km/h sulle strade urbane, ad esclusione di alcune vie di scorrimento, l'autorizzazione a percorrere in bici le corsie attualmente riservate a bus e taxi ed un rigoroso impegno contro il parcheggio delle automobili in doppia fila o sui marciapiedi.
Ciò, nell'attesa delle modifiche del Codice della Strada e nella speranza di evitare da subito ulteriori morti e feriti lungo le nostre strade.


Associazione di Volontariato Cicloamici Foggia FIAB - ONLUS
www.cicloamicifoggia.it
cicloamicifoggia@gmail.com

cell. 348/8822041 (solo sms)

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uniDocumento approvato a grande maggioranza dall’Assemblea di Ateneo tenuta presso il Dipartimento di studi umanistici il 28 novembre.
I partecipanti all’assemblea di Ateneo dell’Università di Foggia
- Confermano il loro sostegno alla mozione delle Università pugliesi e di quella del Molise e ai contenuti dell’interrogazione presentata dai deputati della Capitanata ai Ministri dell’Università e della Coesione territoriale;
- Auspicano una risposta positiva da parte del Ministro dell’Università alle legittime rivendicazioni delle università firmatarie della mozione;
- Propongono all’intera Comunità dell’Università di Foggia di mantenere lo stato di agitazione, d’intesa con le altre università pugliesi, con l’impegno a convocare una nuova assemblea di Ateneo, aperta alle forze sociali, alle rappresentanze istituzionali e politiche del territorio entro la prossima settimana, lasciando alle sue varie componenti la facoltà di organizzare altri momenti di informazione e mobilitazione.

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