comunicato stampa, lunedì 2 dicembre 2013
Orsara, martedì la consegna del defibrillatore alla scuola
Ha avuto successo la raccolta fondi organizzata da Consulta Giovanile e Pro Loco
ORSARA DI PUGLIA (Fg) – Sarà consegnato domani, martedì 3 dicembre 2013, il defibrillatore acquistato grazie alla raccolta fondi organizzata dalla Consulta Giovanile Orsarese e dalla Pro Loco col patrocinio del Comune di Orsara. Il defibrillatore sarà consegnato all’Istituto scolastico comprensivo del paese al termine del convegno sul “Primo soccorso a scuola”. All’incontro, che si terrà a partire dalle ore 10.00 nella palestra dell’istituto scolastico di Via della Croce, interverranno la dirigente scolastica Maria Michela Ciampi, gli amministratori comunali, la Pro Loco, Michela Del Priore (presidente della Consulta Giovanile Orsarese), i responsabili dell’Associazione Protezione Civile di Deliceto, la cardiologa Rosanna Del Grosso e Clara Trivisano per l’Avis Orsara.
Per riuscire a centrare l’obiettivo di dotare la scuola di un defibrillatore, la Consulta Giovanile Orsarese e la Pro Loco, col patrocinio del Comune di Orsara, hanno organizzato “Le Giornate del primo soccorso”: una mobilitazione che, attraverso una serie di iniziative, ha avuto lo scopo di raccogliere i fondi necessari all’acquisto di un importante strumento di primo soccorso. In Piazza San Pietro è stato allestito uno stand dove i cittadini hanno offerto il proprio contributo. Il defibrillatore è un apparecchio dotato di sensori in grado di riconoscere l’arresto cardiaco dovuto ad aritmie, fibrillazione e tachicardia ventricolare. E’ facile da usare perché funziona “in automatico” e permette, attraverso l’emissione di scosse elettriche, di “riattivare” il cuore e, dunque, di salvare una persona che rischia di morire per un improvviso arresto cardiaco. La morte cardiaca improvvisa colpisce ogni anno 60mila persone di tutte le fasce di età e circa 1000 giovani sotto i 35 anni: sono questi i dati forniti recentemente da Francesco Romeo, presidente della federazione dei cardiologi.
Attualità
Foggia, OO.RR. «Noi mamme dalle ausiliarie vogliamo più sicurezza igienica e sanitaria»
Foggia, domenica 01 dicembre2013
A Foggia son settimane, anche mesi, che alcune realtà lavorative operanti nel settore della sanità pubblica sono in fermento per nuove, forse risolutive, decisioni da parte di chi fornisce loro lavoro. Sappiamo bene che il periodo non è dei migliori e che la spending rewiew costringe enti e aziende a tagliare commesse e contratti. Durante il mese di settembre davanti gli OO.RR. di Foggia si sono succedute alcune manifestazioni di cooperative e personale interno del plesso ospedaliero-universitario di Viale Pinto. Difatti molte ausiliarie –personale specializzato addetto ai servizi socio-sanitari-, con contratto presso gli OO.RR. di Foggia, hanno manifestato per rivendicare una rivisitazione migliorativa e duratura del contratto di lavoro. Insomma, i soliti, e giusti per chi li rivendica, problemi che fanno scendere in piazza i lavoratori. Ma il problema che si vuol sottoporre all’attenzione di tutti voi è di natura diversa. Difatti molti pazienti lamentano il modo di operare che questi ausiliari/e mettono in pratica con i mezzi e tempi a disposizione, spesso -come detto dai pazienti- controproducenti per la salute e al limite della sicurezza altrui.
A tal proposito è giusto che fornisca un’informativa su questa figura. Istituita con il D.PR. 384/1990, la figura dell’ausiliario/a ha sostituito e assorbito le precedenti figure di ausiliario socio-sanitario a ausiliario socio-sanitario specializzato. Nell'ambito delle norme generali e dei regolamenti che definiscono l'organizzazione del lavoro del settore, laboratorio, centro, unità terapeutica a ambulatoriale di appartenenza, l'ausiliario addetto ai servizi socio sanitari opera sotto la diretta responsabilità dell'operatore professionale di prima categoria coordinatore (Capo Sala) o, in assenza di quest'ultimo, dell'infermiere responsabile del turno di lavoro espletando i compiti previsti e sottoscritti dal D.PR. 384/1990. A tal riguardo, in sintesi, l’ausiliario/a svolge tutte le operazioni inerenti la pulizia degli ambienti, compresi i sanitari, le operazioni elementari e di supporto necessarie al funzionamento del reparto quali lo spostamento dei ricoverati con i mezzi appropriati, il trasporto di medicine, referti, materiali, vitto, attrezzature, vestiario e biancheria, provvede alla raccolta, allontanamento e smaltimento del materiale sporco e dei rifiuti solidi e liquidi compresi quelli speciali, esegue ogni altro compito richiesto dalle professionalità superiori che rientri nella sua competenza. Comunque, per maggiori dettagli sulle particolarità delle attività dell’ausiliario/a è consigliabile consultare il D.PR. 384/1990.
Confutato ogni sospetto e per un’informazione corretta e genuina su come e cosa deve fare un ausiliario/a e dopo aver ascoltato alcuni di loro, che rimandano al mittente ogni forma di lamentela, ho incontrato il Responsabile degli OO.RR., un dirigente medico, che gestisce e amministra il servizio degli ausiliari/e, il quale mi ha fornito la sua versione sulla vicenda. Ecco perché ho atteso per la pubblicazione di questo articolo. Dopo avermi fatto leggere la lettera che alcune mamme hanno fatto pervenire al Direttore Generale degli OO.RR, riscontrando particolari che solo gli addetti ai lavori conoscevano, gli ausiliari/e per l’appunto, il Responsabile ha dichiarato che è in corso un’indagine interna per stabilire i fatti ed eventuali responsabilità su ciò che le mamme hanno denunciato. «Bastava evidenziare il problema alla Caposala e non sollevare un polverone. - ha tuonato il Responsabile che gestisce e amministra il servizio degli ausiliari/e- Evidentemente tra gli ausiliari c’è qualcuno/a che con la scusa delle mamme insoddisfatte vorrebbe ottenere altro sul piano organizzativo e funzionale». Su quest’ultima affermazione del Responsabile è lecito chiedersi se i sindacati di settore son stati informati sull’accaduto e cosa eventualmente avrebbero fatto per tutelare i loro iscritti. Ma c’è altro che non va sottovalutato. Durante la chiacchierata con il Responsabile è emerso che il problema è di natura organizzativa dell’addetto/a poiché i mezzi a sua disposizione, come il vestiario per specifiche attività come la pulizia e l’accompagnamento, sono utilizzabili in qualsiasi momento. Al massimo il problema, a voce del Responsabile, potrebbe risiedere nell’organizzazione di reparto dove la Caposala è la diretta responsabile dell’ausiliario/a. Ecco perché, e come detto, è in corso un’indagine interna. Gli ausiliari/e, a quanto pare e dalle carte che ho potuto leggere, documenti messi a disposizione dal Responsabile, dispongono di un’organizzazione funzionale; il problema, sempre a voce del Responsabile, potrebbe risiedere nell’assenteismo. Difatti, ed è cosa nota, nei mesi trascorsi i giorni di assenza per malattia degli ausiliari/e sono aumentati, compromettendo il servizio e impegnando il personale presente a turni più stancanti sul piano lavorativo. Ciò, come detto dal Responsabile, è un problema poiché «L’assenteismo per malattia è una difficoltà che riguarda tutti. Va affrontato sinergicamente con i sindacati i quali s’invitano a essere più partecipativi e formulare nuove organizzazioni per gli ausiliari/e».
Tuttavia, e desta preoccupazione ribadirlo giacché i problemi son seri, la sicurezza igienica e sanitaria messa in pratica dagli ausiliari/e pare essere non del tutto sicura. Ciò nonostante dobbiamo registrare, ancora una volta, che interpellando tre soggetti diversi, ognuno protagonista nel suo compito, ha fornito tre diverse versioni con altrettante problematiche. Il tutto, e sempre, a discapito del servizio. A riguardo riporto una lettera di una mamma che nel periodo interessato dalle lamentele accudiva la propria figlia (minorenne) ricoverata presso il reparto di neuropsichiatria infantile. La sua segnalazione pubblica è il “modus operandi” delle ausiliarie. La lettera è pubblicata in forma anonima -come richiesta dalla mittente rispettando la legge sulla privacy- e testualmente senza alterarne i contenuti, ragion per cui la redazione declina ogni responsabilità sui fatti riportati.
«Spett.le Redazione, non so proprio con chi poter parlare per sollevare un problema secondo me grave che ho constatato di persona. A tal riguardo ho pensato di informarvi.
Allora, partiamo dall'inizio. Mia figlia piccola (di 9 anni) ha dalla nascita un problema di salute che mi impone di fare periodicamente ricoveri programmati (circa ogni 6-8 mesi) in neuropsichiatria infantile (4 piano del plesso ospedaliero della maternità di Foggia). Durante il ricovero, come prassi, vengono richiesti esami specifici del caso, come ecodoppler trans-cranico, consulenza cardiologica, elettroencefalogramma ecc..., che per essere svolti bisogna recarsi in altri reparti. Io e mia figlia siamo state ricoverate due settimane fa e dimesse la scorsa. Fin qui tutto nella norma, come sempre da qualche anno. Il problema che ho riscontrato, e che ha destato attenzione anche da parte di altri genitori, riguarda i servizi di pulizia e chi li espleta. Con nostro stupore invece di trovare in servizio le addette della cooperativa Tre Fiammelle di Foggia, abbiamo trovato le ausiliare (che non sono infermiere). Pare che queste ausiliarie proprio giorni fa abbiano scioperato con cortei sindacali lamentando il loro punto di vista, ovvero: competenze aumentate e salario uguale, mancanza di ricambio vestiario adeguato quando svolgono le pulizie nelle stanze e nei bagni.
Il mio lamento, invece, il punto di vista di NOI mamme ricoverate coi nostri figli (tutti con handicap seri inclusa l’epilessia, autismo, ecc), è il modo di come operano queste ausiliarie, e vi spiego il perché. E’ successo a me a tante altre mamme che mentre un'ausiliaria stava pulendo il mio bagno (proprio il water) sono stata chiamata per fare l'ecografia all'addome e l'elettroencefalo a mia figlia; l'ausiliaria, poverina, ha dovuto interrompere le pulizie e accompagnarmi in reparto al padiglione di fronte alla maternità, come stabilito dalle regole interne all’ospedale. Il problema sta proprio nel fatto che io personalmente non trovo per nulla igienico che l’ausiliaria si sia tolta solo i guanti in lattice e con la stessa divisa dov'era chinata vicino al water mi abbia poi accompagnato (sudata e piena di germi) in cardiologia o elettroencefalo. Questo a mio parere sia perché la squadra delle Tre Fiammelle è stata licenziata per problemi di soldi ed esubero del personale, sia perché manca un’appropriata gestione del vestiario in casi di cambio funzione in corso d’opera: insomma, per i water ci vorrebbe una divisa o una tuta specifica, per accompagnare i pazienti nei reparti degli esami un camice sterile al posto degli indumenti contaminati. Lamentando il mio problema con altre mamme e con la caposala, pare che TUTTE siano d'accordo a dare supporto alle ausiliarie soprattutto perché, e lo ripeto, in qualunque momento e qualunque cosa stiano facendo devono accompagnare bambini con handicap GRAVI (che hanno bisogno di igiene e ambiente sano) nei vari reparti, senza pensare poi che sempre le ausiliarie sono coloro che ritirano le provette del sangue e portano i prelievi nei laboratori. A me sembra assurda tutta questa leggerezza nel non preservare la sicurezza da contaminazione di germi; di questo passo credo che i nostri figli prima o poi li dovremmo ricoverare oltre che per i controlli di routine, anche per aver contratto malattie infettive. Ma ritorniamo al giorno delle dimissioni. Dopo aver vissuto un’esperienza che reputo assurda ho contattato la caposala del reparto dov’era ricoverata mia figlia consigliandomi di compilare dei fogli di reclamo presso l’URP (Ufficio Reclami Pubblici) e informare i superiori dell’accaduto. Eravamo in tante noi mamme a reclamare ma le sorprese non sono terminate giacché l'ufficio reclami era chiuso, e a dire di tante persone che lavorano all’ospedale, quell’ufficio è costantemente. Così sono tornata su in reparto e ho detto alle altre mamme che l’ufficio reclami era chiuso e l’unico modo di dar voce alla nostra rimostranza è quella di avvisare la stampa.
Ma le sorprese non sono terminate poiché, e qui la dice lunga su scelte e ripartizioni dei compiti secondo adeguati criteri di sicurezza igienica e sanitaria, quando ero in cardiologia il caso ha voluto che incontrassi un’addetta della Coop. Tre Fiammelle che stava pulendo. Curiosa, ma anche molto contrariata, ho chiesto all’addetta come mai qui lavoravano e nel reparto PEDIATRICO, che è ad alto rischio infezioni, il loro lavoro lo facevano le ausiliare. La risposta è stata la solita, prevedibile e credo anche auto difensiva (per il suo posto di lavoro), ovvero che non era lei che decideva gli ordini. Io, come del resto chi ha vissuto questa brutta esperienza, spero che quanto meno si possa risolvere il problema sanitario riguardanti il cambio degli indumenti e soprattutto della ripartizione equa dei compiti tra ausiliarie dell’ospedale e addette della cooperativa. Un suggerimento vorrei dare ai dirigenti dell’ospedale: chi fa pulizie faccia solo pulizie, chi si occupa di boccette di sangue o accompagnamento dei piccini in altri reparti faccia solo quello, altrimenti e per come è gestito il servizio, un giorno si potrebbero mescolare le cose e li Dio ce ne scampi. Spero di essere stata chiara e di non aver offeso chi ha voce in capitolo. Il mio è solo un reclamo reso pubblico e che al pubblico deve arrivare per salvaguardare la salute sua e degli altri».
Un mamma preoccupata
NICO BARATTA
Comunicato stampa del 29 novembre 2013
Giornata in ricordo della prof.ssa Spada.
Il 6 dicembre del 2012 veniva a mancare improvvisamente la prof.ssa Valeria Spada, docente fin dai primi anni dell’istituzione dell’Università degli Studi di Foggia e Preside della Facoltà di Economia dal 1994 al 2003.
Una notizia appresa con grande commozione dall’intera comunità universitaria che a un anno dalla sua scomparsa la ricorda con un evento.
Venerdì 6 dicembre 2013, alle ore 10.00, nell’Aula Magna di via Caggese si svolgerà la giornata commemorativa dal titolo “La Merceologia nel pensiero di Valeria Spada”, con testimonianze di amici, colleghi e allievi.
L’evento sarà anche l’occasione per intitolare alla prof.ssa Valeria Spada l’Aula Magna, l’iniziativa è stata deliberata dal S.A. dell’Università di Foggia, nella seduta del 13 novembre u.s.
Il programma dell’evento:
Ore 10.00 Saluti istituzionali
-Maurizio Ricci - Magnifico Rettore Università di Foggia
-Andrea Di Liddo - Direttore Dipartimento di Economia Università di Foggia
Interventi
-Elsa M. Pizzoli e Giorgio Nebbia - Università di Bari "Un ricordo di Valeria Spada"
-Caterina Tricase - Dipartimento di Economia Università di Foggia "Valeria Spada nel ricordo dell'allievo"
-Maria Claudia Lucchetti - Presidente Accademia Italiana di Scienze Merceologiche "Valeria Spada nel ricordo dell'Accademia"
Conclusioni
-Giuseppe Nicoletti - Dipartimento di Economia Università di Foggia
Ore 12:00 Intitolazione dell'Aula Magna
La prof.ssa Valeria Spada era nata a Mantova il 23 marzo 1943. Laureata in Economia e Commercio presso l'Università degli Studi di Bari il 14 novembre 1966, ha iniziato presso la stessa Università la propria carriera accademica, prima in qualità di assistente universitario poi di professore associato. Dall'a.a. 1994-1995 è diventata professore ordinario di Merceologia presso la Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Foggia e dal 1° novembre 1994 al 31 ottobre 2003 è stata Preside presso la stessa Facoltà. È stata componente del Collegio dei docenti dei corsi di Dottorato di Ricerca e ha svolto corsi ed attività seminariali. Dall'a.a. 1999-2004 è stato Delegato del Rettore alla Valutazione e dall'a.a. 2005-2006 è stato Delegato del Rettore al Bilancio. Dall'anno 2004 é stata Consigliere di Amministrazione dell'Università degli Studi di Foggia e dal 2001 è stato componente del Consiglio Direttivo del Consorzio Interuniversitario Regionale Pugliese (CIRP); dall'anno 1996 Consigliere di Amministrazione della Banca d'Italia - Filiale di Foggia e dal 2001 al 2005 è stata componente del Nucleo di Valutazione della Provincia di Foggia. E' stato attento studioso dei problemi tecnici, economici, ambientali, legislativi e sociali relativi all'impiego delle risorse e delle materie prime ai fini della produzione delle merci; altri temi di ricerca hanno riguardato l'analisi della qualità delle risorse per un uso eco-compatibile delle stesse, lo studio del flusso delle merci attraverso il sistema economico e gli effetti delle innovazioni sulla qualità dei processi e dei prodotti. Tra i temi più recenti delle propria ricerca vi é quello relativo all'impiego delle biomasse residuali per la produzione di calore ed energia, in cui ha analizzato e valutato gli effetti tecnici, economici, giuridici, sociali e ambientali che ne conseguono. A tutte queste tematiche ha dedicato numerose ricerche e oltre 100 pubblicazioni scientifiche diffuse anche a livello internazionale.
Si allega la locandina dell’evento.
Per maggiori informazioni:
www.unifg.it
Comunicato stampa del 1 dicembre 2013
L’Università di Foggia pubblica i risultati dei lavori della Commissione incaricata di valutare le istanze pervenute dai potenziali beneficiari delle agevolazioni previste a favore dei ‘figli della crisi’ per l’anno accademico 2013 – 2014.
Il 29 novembre 2013, è stato emanato il decreto con il quale il Rettore ha ufficializzato il lavoro istruttorio della Commissione incaricata dal Consiglio di Amministrazione (seduta del 27.11.2013) di valutare le istanze pervenute all’Ateneo entro il termine di scadenza del 31.10.2013. Nel luglio scorso, infatti, su proposta del precedente Rettore, prof. Giuliano Volpe, il Consiglio aveva deliberato di avviare un’iniziativa per evitare che giovani intelligenze della nostra terra potessero rinunciare allo studio universitario a causa delle difficoltà economiche legate alla crisi, nominando una Commissione (presieduta dal Prof. Giuseppe Carrieri e composta dallo studente Guido Di Toro e dai dott.ri Antonio Formato e Tommaso Campagna, con la collaborazione del dott. Ferdinando Gosciola, responsabile del Settore Studenti dell’Ateneo).
Secondo la delibera del CdA, l’agevolazione sarebbe stata concessa a favore di studenti colpiti da provvedimenti di cassa integrazione, di mobilità o di licenziamento, nonché di studenti, i cui genitori fossero stati colpiti da analoghi provvedimenti nel corso del 2013.
Le domande pervenute sono state 74: 23 sono state ritenute inammissibili per mancanza dei requisiti; 42 sono state ammesse con riserva di effettuare una scrupolosa verifica delle autocertificazioni presentate; 9 ammesse pienamente, in quanto documentate esaustivamente.
In totale, sono quindi 51 le posizioni potenzialmente beneficiarie di questa nuova agevolazione che l’Università di Foggia, nonostante la difficile situazione finanziaria del sistema universitario nazionale, specie meridionale (è in corso la protesta degli Atenei del sud contro i recenti provvedimenti ministeriali sul reclutamento della docenza e il finanziamento delle Università), ha inteso promuovere, dimostrando un’importante attenzione nei confronti dei propri studenti e del diritto costituzionale allo studio.
“L’Università intende porre sempre più lo studente al centro della propria azione di intervento per rafforzare il capitale umano e sociale di questo territorio" - ha dichiarato il Rettore, prof. Maurizio Ricci -. "Ringrazio la Commissione per l’ottimo lavoro svolto. Molte delle studentesse e degli studenti ammessi beneficiavano già di agevolazioni in virtù del nostro regolamento tasse ma, con questo intervento, hanno potuto abbattere anche la parte di contribuzione dovuta in relazione al merito. Se manca la serenità familiare a causa della perdita dell’occupazione di uno dei genitori, si generano inevitabili ripercussioni sul profitto dello studente. Sottolineo, però, che le agevolazioni saranno concesse solo a chi ne abbia effettivamente diritto secondo la nostra delibera”.
Entro il 31 gennaio 2014, lo studente beneficiario dovrà confermare tutte le condizioni dichiarate nella domanda presentata per l’ottenimento del beneficio in questione o comunicarne eventuali variazioni verificatesi nel corso dell’anno accademico di riferimento.
L'elenco degli studenti aventi diritto al beneficio, così come quello degli esclusi dal beneficio, è pubblicato nell’home page del portale istituzionale (www.unifg.it). Per ogni informazione, è possibile contattare direttamente il Settore Studenti dell'Amministrazione Centrale (0881/338329), nonché l’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico (0881/338415).
Per maggiori informazioni:
www.unifg.it
Una delle cose fondamentali della vita è la dignità. Non bisogna mai perderla. Per non perderla basta non averla [M. Marchesi] http://youtu.be/rKnzQCq-avc
A Borgo Arpinova, in località Passo del Corvo, nel sito dove sorgeva il Centro di Prima Accoglienza, vivono da circa 9 anni alcune famiglie Italiane e circa 200 famiglie ROM di etnia Macedone.
Molti vivono all’interno di Container, altri hanno trasformato alcune strutture comuni, come ad esempio le docce, in abitazioni private, altri vivono in baracche fatiscenti e roulotte.
I residenti del Campo e chi vive nei pressi lamenta gravi carenze igienico sanitarie, infatti:
Per molti ROM la fornitura di acqua sulla cui potabilità avanziamo dubbi è garantita da un unico container mediante una pompa posizionata in un punto centrale del piazzale. La fuoriuscita d’acqua è costante ed alimenta una pozza d’acqua all’ingresso del campo, ai bordi della strada provinciale.
I residenti del campo denunciano che la raccolta dei rifiuti non è costante e
periodicamente si vedono costretti a bruciarla per smaltirla, provocando emissioni nell’ambiente circostanze di sostanze pericolose sia per chi vive al campo e sia per chi ci vive vicino.
Inoltre l’accumulo di immondizia, anche a
www.foggia5stelle.eu Comunicato stampa - Attivistii MoVimento 5 Stelle foggia5stelle.eu@mail.com
causa del vento, viene sparsa nei campi agricoli limitrofi creando dei disagi ai proprietari dei campi.
Nel campo per lo smaltimento delle acque reflue sono presenti i pozzi neri. La capacità dei pozzi, probabilmente, non è idonea al numero delle persone che vivono al campo e molto spesso abbiamo documentato la fuoriuscita delle
acque nere dai tombini, le quali, oltre a formare in alcuni punti pozze d’acqua maleodorante, sono anche causa di un ruscellamento costante di circa 300 metri sulla strada provinciale. Il ruscellamento termina in un fondo agricolo nei pressi di un canale, provocando miasmi lungo tutto il percorso.
Riteniamo che le condizioni Igienico sanitarie presenti al campo siano pericolose per chi vive al campo, per chi vive vicino al campo e per gli stessi residenti di Foggia che indirettamente subiscono le cattive condizioni igienico sanitarie del Campo in località Passo del Corvo, B.go Arpinova, Foggia.
Tutto quanto detto tenuto conto che nel campo sono presenti anche animali domestici come cani gatti, pollame, è evidente il rischio che viste le precarie condizioni igieniche il campo possa essere il substrato ideale per lo sviluppo di microorganismi pericolosi come l'Escherichia coli o per virus come quello dell'influenza aviaria.
Riteniamo che le condizioni Igienico sanitarie presenti al campo siano pericolose per chi vive al campo, per chi vive vicino al campo e per gli stessi residenti di Foggia che indirettamente subiscono le cattive condizioni igienico sanitarie del Campo in località Passo del Corvo, B.go Arpinova, Foggia.
Tutto quanto scritto, tenuto conto che nel campo sono presenti anche animali domestici come cani, gatti, pollame è evidente il rischio che, viste le precarie condizioni igieniche il campo, possa essere il sub strato ideale per lo sviluppo di microorganismi pericolosi come l’escherichia coli o per il virus come quello dell’influenza aviaria.
www.foggia5stelle.eu Comunicato stampa - Attivistii MoVimento 5 Stelle foggia5stelle.eu@mail.com
29/11/2013
COMUNICATO STAMPA