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Attualità

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Durante la riunione del Curc (Comitato universitario regionale) che si è tenuta sabato scorso, oltre a importanti decisioni di carattere strategico sono state gettate le basi per il futuro dell'istituzione programmatica e di raccordo tra i vari atenei pugliesi (Bari Università e Politecnico, Foggia e Salento). E tra le novità più interessanti, segnatamente per il nostro Ateneo, c'è quella che per la prima volta un suo Rettore diverrà appunto presidente del Curc.
Nel biennio 2016/17 l'incarico di guida del Curc verrà infatti assunto dal Rettore dell'Università degli studi di Foggia prof. Maurizio Ricci. “D'intesa con tutti i miei colleghi, pur nel rispetto della storia di ciascuna istituzione accademica, abbiamo introdotto il principio dell'alternanza all'interno del Comitato. Per cui, in questa nuova ottica della rotazione degli incarichi – argomenta il Rettore dell'Università di Foggia prof. Maurizio Ricci – spetterà alla nostra Università guidare le fila degli atenei pugliesi per il prossimo mandato biennale, una responsabilità non da poco a cui faremo fronte con il consueto scrupolo e con la consueta serietà. Cercando, tuttavia, di portare all'interno del Curc anche un po' del nostro valore aggiunto, soprattutto in considerazione dei brillanti risultati ottenuti nel campo della ricerca scientifica e della sperimentazione dalla nostra Università. Si tratta di un inedito per la nostra Università, e questo onore spetterà per la prima volta a me. Ma naturalmente non si tratta di un traguardo personale, il nostro obiettivo sarà unicamente quello di valorizzare questo ruolo di centralità degli atenei pugliesi affidato, anche se pro tempore, all'Università degli Studi di Foggia”.
Sempre nella riunione tenuta sabato scorso, il Curc ha affidato la presidenza per il biennio 2014/15 al Rettore del Politecnico di Bari prof. Eugenio Di Sciascio, conferendo inoltre l'incarico di vice presidente al Rettore della Libera Università Mediterranea di Bari prof. Emanuele De Gennaro e nel frattempo al Rettore dell'Università degli Studi di Foggia, prof. Maurizio Ricci. L'incontro ha inoltre definitivamente sancito l'istituzione, mediante fondi stanziati dalla Regione Puglia, di un corso di laurea interateneo in ingegneria presso l'Università di Foggia, un deciso passo in avanti verso l'ampliamento dell'offerta formativa dell'ateneo dauno. “Ragione per cui non possiamo che ringraziare, per il ruolo svolto, sia la Regione Puglia, sia il Politecnico di Bari – ha concluso il Rettore prof. Ricci –. La nostra offerta formativa si amplia e si migliora, anche attraverso questo corso di laurea in ingegneria che da più parti veniva auspicato e incoraggiato e che adesso rappresenta una concreta realtà. Inoltre, proprio attraverso la presidenza del Curc affidata all'Università di Foggia, oltre al prestigio dell'Ateneo aumenterà di pari passo l'obbligo nei confronti di nostri studenti: ovvero ribadire loro che l'Università di Foggia, completata la sua fase di costituzione e di consolidamento, è sempre di più una realtà didattica, scientifica e istituzionale di riferimento non solo per il territorio locale ma per quello regionale e interregionale”.

Comunicato stampa

Per maggiori informazioni:
www.unifg.it

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vigneto-PianoParadisoIl vino in Capitanata, presente e futuro L’enologia tra tradizione e sperimentazione, DARe “si racconta” a Cerignola

Parte dell’attività progettuale di DARe (Distretto tecnologico
agroalimentare) verrà illustrata nel corso dell’incontro previsto giovedì 16 gennaio (ore 17, auditorium Marianna Manfredi del corso di Scuola agraria a Cerignola). L’incontro “Viticoltura – Enologia; il territorio, il vino, l’enologo” ospiterà, tra le altre, anche le relazioni di Aldo Di Luccia (ordinario di tecnologie alimentari presso il Dipartimento di scienze agrarie, degli alimenti e dell’ambiente dell’Università degli studi di Foggia) su ”Enologia tra tecnologia innovativa e arte tradizionale”, quindi quello di Antonio Pepe (direttore generale DARe) su “Formazione tecnica superiore e l’innovazione tecnologica nel settore agroalimentare”.
“Noi mettiamo la nostra formazione e le nostre elevate professionalità a disposizione del territorio – spiega il direttore di DARe, Antonio Pepe – con un occhio di riguardo, naturalmente, alla sperimentazione e allo sviluppo delle nuove tecnologie alimentari, in questo caso applicate all’enologia. Ma è nostro dovere, oltre che nostro scrupolo professionale, preservare anche tradizioni e competenze maturate nel passato, anzi la nostra attività si basa proprio sul grande patrimonio di conoscenza che abbiamo ereditato dai metodi cosiddetti tradizionali.
L’enologia della Capitanata vanta una tradizione molto antica, tra le altre cose il territorio si fregia di una serie di vini Doc che, numericamente, lo pongono tra i principali produttori dell’intero Paese.
All’interno di questa istantanea, DARe è chiamato a fornire un contributo specifico di altissimo profilo: sotto forma di ricerca e di sperimentazione, ma anche di proposta verso gli interlocutori e verso i produttori locali”.
Da sempre risorsa trainante, insieme al grano e al pomodoro, dell’economia rurale della Capitanata, il vino vive una felice riscoperta dopo diversi anni in cui, addirittura su scala europea, sia la qualità del prodotto sia il suo effettivo consumo avevano subito una lieve battuta di arresto. Il convegno, organizzato dall’Istituto tecnico agrario statale Giuseppe Pavoncelli di Cerignola, nello specifico dalla nuova scuola di enologia dell’istituto, punta a fare un po’ la sintesi della realtà del vino in Capitanata: il suo momento tra dati reali e proiezioni future, orientamenti, usi, consumi ma soprattutto nuove frontiere della ricerca e della sperimentazione, prerogative queste ultime che chiamano direttamente in causa la mission di DARe.
“La nostra realtà – argomenta invece il presidente di DARe, Gianluca Nardone – raccoglie le migliori proposte progettuali del territorio e non solo, dalla nostra nascita lavoriamo a grandi idee trasformandole in valore aggiunto per quanto riguarda la ricerca applicata all’agroalimentare. Questo convegno, come tutte le altre attività divulgative che abbiamo in corso, serve a diffondere di più e meglio la preziosa attività di DARe”.
Al convegno prenderanno parte anche Pio Marra (dirigente scolastico dell’Istituto Pavoncelli di Cerignola) che, insieme al sindaco Antonio Giannatempo, svolgerà un po’ il ruolo del padrone di casa. Prevista inoltre la partecipazione di Giuseppe Di Sabato (dirigente dell’Ufficio XI – Ambito territoriale), Antonio Gargano (presidente del Consorzio di tutela del Doc Nero di Troia Tavoliere), Valerio Caira (presidente del Gal Piana del Tavoliere), Onofrio Giuliano (presidente dell’Unione provinciale degli agricoltori), Nicola Giordano (Federazione provinciale Coltivatori diretti di Cerignola), Leonardo Leonetti (Confederazione italiana agricoltori di Cerignola) e Damiano Paparella (Uimec, Uil, Copagri di Cerignola).

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unifgateneofoggia copyRideterminato il Fondo di finanziamento ordinario. L'Università di Foggia seconda in Italia, scongiurato il taglio di 2 milioni di euro. Il Rettore: “Premiata la qualità della nostra ricerca”.

Nell'ambito della rideterminazione del FFO (Fondo di Finanziamento Ordinario) assegnato dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, l'Università degli studi di Foggia è stata premiata come seconda in tutta Italia. Con decreto adottato lo scorso 23 dicembre, il ministro Maria Chiara Carrozza ha provveduto al sostanziale ricalcolo del FFO da attribuire agli atenei italiani statali e no: una rideterminazione che, per quanto riguarda l'ateneo dauno, è andata oltre ogni più rosea aspettativa.

In base alla prima ripartizione all'Università degli Studi di Foggia erano stati assegnati 28.456.978 di euro, con un taglio di oltre 2 milioni rispetto al 2012 (nell'ordine del 6,9%) e una possibile ricaduta sulle molteplici attività dell'ateneo. Dopo l'adozione del decreto e la rideterminazione dei fondi da parte del Ministero, all'Università degli Studi di Foggia è stato applicato un taglio definitivo dell'1,44% con una perdita complessiva di 504.173 euro che colloca il nostro al secondo posto tra tutti gli atenei d'Italia (dalla graduatoria sono esclusi piccolissimi atenei e scuole universitarie di formazione, che non hanno subìto alcun taglio).


La notizia è stata divulgata oggi, giovedì 9 gennaio, nell'ambito di una conferenza stampa organizzata a Palazzo Ateneo, alla presenza del Rettore prof. Maurizio Ricci, del Prorettore prof.ssa Milena Sinigaglia, del Direttore Generale dott. Costantino Quartucci, dei Direttori di Dipartimento e dei Delegati del Rettore.

La rideterminazione del FFO è stata redatta applicando la cosiddetta “Quota premiale”: ovvero, in sede di ricalcolo, il Miur ha pensato di tagliare meno fondi a quegli atenei che hanno operato molto bene nel campo della ricerca e della sperimentazione mantenendo, tuttavia, un equilibrato rapporto tra docenti e studenti. Nella misura di un terzo per la “Quota premiale” sono stati presi in analisi indicatori universali attinenti alla didattica (come studenti iscritti regolari all'a.a. 2011/12 che abbiano conseguito almeno 12 crediti nel 2012; rapporto tra il numero dei docenti di ruolo che appartengono a settori scientifico-disciplinari di base; il numero di corsi di laurea attivati; la compensazione della minor capacità contributiva da parte delle Regioni) e indicatori specifici relativi alla valutazione della qualità della ricerca scientifica (i risultati della VqR 2004-2010).

Rispetto a questi criteri, ma soprattutto rispetto alla classifica finale della Valutazione della qualità della ricerca 2004-2010 che ha visto il nostro ateneo attestarsi al 12° posto assoluto in Italia e al 1° in Puglia, l'Università degli studi di Foggia ha recuperato talmente tanto terreno fino ad arrivare a un ricalcolo del FFO che prevedeva un taglio del 0,12% rispetto all'anno precedente (migliore performance in tutta Italia, dietro solo all'Università di Bergamo). Tuttavia al taglio complessivo dell'1,44% si è arrivati solo dopo l'applicazione del cosiddetto “Intervento perequativo” sempre da parte del Miur, ovvero dopo la ridistribuzione dei fondi anche a quelle università che non si sono rese protagoniste di risultati brillanti come quelli conseguiti dalla nostra e che nello specifico avevano superato il tetto del 5% fissato come limite massimo di penalità secondo il D.M. che ha attribuito le risorse finanziarie. “L'Università di Foggia – ha commentato il Rettore prof. Maurizio Ricci – avrebbe comunque fatto l'impossibile per garantire tutti gli impegni presi, anche in presenza di un taglio così importante come quello che si era prospettato all'inizio della determinazione del Fondo di finanziamento ordinario da parte del Miur. Ma la notizia che questo taglio sarà notevolmente inferiore a quello che ci aspettavamo, naturalmente ci fa tirare un grande sospiro di sollievo e al tempo stesso ci conferma, qualora ve ne fosse ancora bisogno, un dato fondamentale per la nostra crescita. Ovvero che la ricerca, la sperimentazione, la qualità della didattica e la preparazione dei nostri studenti sono e devono restare il nostro vero orizzonte, si tratta di un investimento che alla fine paga anche sotto forma di riconoscimenti concreti. Tuttavia – ha tenuto a ribadire il Rettore – il tutto deve avvenire all'interno di un necessario equilibrio dei nostri conti, altro fattore che alla fine ha pagato i nostri sforzi e i nostri sacrifici”.

Riepilogando all'Università degli studi di Foggia è stato attribuito un FFO definitivo di 34.427.050 euro, con un taglio dell'1,44% pari a 504.173 euro rispetto a quello del 2012, un dato che la piazza al secondo posto in Italia come migliore ripartizione delle “Quote premiali” da parte del Miur. Meglio del nostro ateneo ha fatto solo l'Università degli studi di Bergamo, con un taglio finale dell'1,34%. Il dato balza ancora più evidente se si considera che l'Università di Bari (come anche il Politecnico di Bari) ha subìto un taglio del 5%, stessa performance per l'Università del Salento (- 5%), per l'Università della Basilicata (- 5%), mentre l'Università del Sannio (- 2,52%), l'Università di Salerno (- 3,68%) e l’Università del Molise (-2,70%) hanno subìto un taglio proporzionale all'attività svolta.

“Siamo molto soddisfatti – ha concluso il Rettore – dobbiamo proseguire su questa strada, ma soprattutto dobbiamo abituarci al fatto che le nostre ragioni possono essere difese solo in costanza di risultati eccellenti come quelli conseguiti nella VqR del 2004-2010”.

Comunicato stampa 

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orsara
Avviso pubblico per i soggetti svantaggiati da retribuire tramite voucher

ORSARA DI PUGLIA (Fg) – Il Comune di Orsara di Puglia ha approvato l’avviso pubblico “Per la partecipazione alla sperimentazione di prestazioni occasionali di tipo accessorio retribuite mediante buono lavoro (voucher)”. L’avviso e la relativa domanda di partecipazione sono stati pubblicati sul sito internet ufficiale del Comune di Orsara di Puglia.
L’avviso pubblico si rivolge a soggetti svantaggiati ai quali potranno essere affidati incarichi lavorativi per la pulizia e la manutenzione del patrimonio comunale (immobili comunali, strade, parchi, cimiteri, monumenti, giardinaggio, etc), lavori d’emergenza, lavori di solidarietà nell’ambito delle attività dei servizi sociali (assistenza ad anziani bisognosi, minori, disabili), servizio mensa scolastica, servizio scuolabus e altre esigenze valutate volta per volta. La partecipazione all’avviso pubblico rappresenta una manifestazione di interesse da cui attingere per l’assegnazione dei buoni lavoro. I soggetti destinatari dei voucher saranno avviati in base alle esigenze valutate al momento sulla base delle richieste da parte dei competenti responsabili di settore. Gli interessati dovranno presentare istanza di partecipazione in base allo schema predisposto dall’Ente pubblicato sul sito ufficiale del Comune di Orsara di Puglia. Per partecipare all’avviso, bisogna essere residenti nel Comune di Orsara di Puglia, essere in stato di disoccupazione, possedere un Isee di importo inferiore ai 7.500 euro. Tutte le informazioni e i dettagli dell’avviso pubblico e della domanda di partecipazione sono consultabili e scaricabili sul sito ufficiale del Comune di Orsara di Puglia.

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parcheggiL’Associazione dei Consumatori ADOC, si è pronunciata in merito alla contestazione dei parcheggi. Si è stabilito che se si parcheggia nelle strisce blu, mostrando il grattino e si sfora l'orario, non si possono applicare sanzioni in merito. Il comma 6 dell’articolo 157 del Codice della strada dice: “Nei luoghi ove la sosta è permessa per un tempo limitato è fatto obbligo ai conducenti di segnalare, in modo chiaramente visibile, l’orario in cui la sosta ha avuto inizio. Ove esiste il dispositivo di controllo della durata della sosta è fatto obbligo di porlo in funzione.”. Quindi non viene menzionato il ritardo. Nel Marzo 2010 il Ministero delle Infrastrutture emanò un parere tecnico: “Se la sosta viene effettuata omettendo l’acquisto del ticket orario, deve essere necessariamente applicata la sanzione. Viceversa se viene esposto il ticket, ma la sosta si prolunga oltre l’orario di competenza non si applicano sanzioni, ma si dà corso al recupero delle ulteriori somme dovute”. L'Associazione ha messo a disposizione dei clienti una richiesta per il ricorso al verbale.

Per informazioni ci si può rivolgere all’Adoc di Foggia in via della Repubblica 54 oppure per mail foggia@adocpuglia.it.

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