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Attualità

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unifgateneofoggia copySu richiesta dei professionisti del settore.
Lezioni e seminari al via da febbraio, confermati i 60 CFU e gli stage didattico-scientifici presso le strutture che hanno aderito al progetto (al momento l'unico in tutta la Puglia).
Su richiesta dei professionisti del settore – magistrati, avvocati, funzionari delle forze dell'ordine ed esperti di medicina legale – il termine utile per potersi iscrivere al Master in Criminologia e psicologia investigativa organizzato dall'Università di Foggia è stato posticipato al 20 gennaio 2015 (annullando la precedente scadenza che era stata fissata al 19 dicembre 2014). Le richieste di adesione che stanno arrivando sono tali da incoraggiare il Dipartimento di Studi umanistici. Lettere, Beni culturali e Scienze della formazione – al cui interno il Master di I° livello è stato incardinato – a programmare fin da adesso la prossima edizione, raccogliendo nel frattempo esperienze e conoscenze necessarie per poter migliorare un'offerta formativa che al momento risulta essere – nel suo genere – unica in Puglia. «Proprio per questo – argomenta il Prorettore vicario dell'Università di Foggia, prof.ssa Milena Sinigaglia – abbiamo deciso di concedere più tempo a chi cortesemente lo ha chiesto, tra cui quei professionisti che, per varie ragioni, a fine anno si liberano da impegni e possono prendere parte alle nostre lezioni e ai nostri seminari. La risposta è stata molto incoraggiante, certamente coltiveremo questa iniziativa e, nei limiti del possibile, la miglioreremo correggendo le imperfezioni tipiche delle prime edizioni. Ma anche se dovessimo fare fede a quanto successo fino ad ora, questo Master può ambire a rappresentare un fiore all'occhiello dell'alta formazione del nostro Ateneo». Destinato a quei professionisti, ma evidentemente non solo a loro, che intendono imprimere al proprio lavoro una specifica competenza nel campo della criminologia e della motivazione comportamentale degli accadimenti, l'obiettivo resta quello di formare personale altamente specializzato nella gestione e nella risoluzione di casi, legati alla cronaca ma anche alla vita quotidiana, che hanno stretta attinenza con indagini e investigazioni. Il Master in Criminologia e psicologia investigativa dell'Università di Foggia si articola in 1500 ore, corrispondenti a 60 CFU, e le lezioni prenderanno il via da febbraio: confermati gli stage professionali che, tra gli altri, saranno condotti all'Istituto di Medicina Legale dell'Università di Foggia e presso le redazioni centrali dei quotidiani Corriere del Mezzogiorno e Gazzetta del Mezzogiorno. Il titolo rilasciato dall'Università di Foggia sarà quello di “Master di I° livello in Criminologia e psicologia investigativa”. Le domande di ammissione dovranno pervenire, con raccomandata A.R., entro il giorno 20 gennaio 2015 e andranno indirizzate al Magnifico Rettore – Università degli Studi di Foggia, Via Gramsci 89-91 – 71122 Foggia.

Davide Grittani Portavoce del Rettore dell'Università di Foggia

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ComposizionevoltoQuale simbolico gesto di ringraziamento per l'attenzione dedicata all'Università di Foggia, il Rettore prof. Maurizio Ricci invita gli operatori dell'informazione alla cerimonia dello scambio degli auguri che si terrà il 19 dicembre pv (ore 11, sala consiliare al sesto piano di Palazzo Ateneo, via Gramsci 89/91 a Foggia).
Per l'occasione l'Università di Foggia sarà lieta di donare ai colleghi una litografia del Maestro Ubaldo Urbano (tratta da "Composizione con volto", 70 x 50 cm, olio su tela, opera facente parte dell'esposizione che l'Artista sta tenendo presso il Rettorato di Palazzo Ateneo e che si protrarrà fino al 31 gennaio 2015).
La circostanza, inoltre, potrebbe risultare propizia per gettare le basi per la costituzione dell'Osservatorio sui media a cui UniFg intende dare vita nella speranza di contribuire a risollevare le sorti di una professione semplicemente indispensabile per la crescita democratica del territorio ma che, molto più di altre, sta incontrando incertezze e difficoltà.

Davide Grittani Portavoce del Rettore dell'Università di Foggia

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uniGiovedì 11 dicembre 2014

Consolidare e potenziare la cultura della trasparenza e della legalità accogliendo i giudizi e i suggerimenti dei cittadini sulla cosiddetta “Amministrazione trasparente”. È questo l’obiettivo della III Giornata della trasparenza e della legalità che l'Università degli Studi di Foggia organizza domani, giovedì 11 dicembre 2014 presso l'Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza (largo Papa Giovanni Paolo II n. 1 - Foggia).

L’iniziativa, organizzata per promuovere la diffusione della cultura dell'integrità e della legalità (art.11, comma 6, del D.Lgs. n. 150 del 2009), giunge quest'anno alla terza edizione.

Dopo la partecipazione del Presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, del Presidente della Federazione Associazioni Antiracket, Tano Grasso, e del Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura, Elisabetta Belgiorno, quest'anno l'Ateneo foggiano ospiterà il Prefetto Cinzia Guercio Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza presso il Ministero dell'interno.

I lavori della giornata prenderanno il via alle ore 11.00 con i saluti del Rettore dell’Università degli Studi di Foggia, prof. Maurizio Ricci, e del Prefetto di Foggia, dott.ssa Luisa Latella.

A seguire le relazioni della dott.ssa Cinzia Guercio sulla tematica "Trasparenza e contrasto alla corruzione nella P.A.: l’impegno del ministero dell’Interno"; del dott. Piernicola Silvis, Questore di Foggia su "La lotta per la legalità nel territorio della Capitanata", della prof.ssa Francesca Cangelli, associato di Diritto amministrativo, Università degli Studi di Foggia su "Il concetto di trasparenza amministrativa" e del Tenente Colonello Saverio Angiulli, Nucleo Speciale Polizia Valutaria Guardia di Finanza su "La trasparenza nei mercati finanziari".

Coordinerà i lavori il prof. Eugenio Zaniboni Ricercatore confermato nell'Università degli Studi di Foggia, già Presidente del Comitato etico di Transparency International Italia.

La III Giornata della trasparenza e della legalità sarà anche occasione per illustrare le numerose iniziative promosse dall'Università di Foggia, nell'ambito del Programma triennale, a garanzia di un adeguato livello di trasparenza, legalità e di uno sviluppo della cultura dell’integrità.

Per maggiori informazioni:
www.unifg.it

Comunicato stampa 

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FiammettaFanizzaRiflettendo sulle ragioni dettate dalla cosiddetta spending review, il libro approfondisce la relazione tra obiettivi e strumenti introdotti per conseguire una policy e una governance capaci di avviare una reale “ridefinizione” delle politiche di decentramento: presentazioni il 16 a Bari e il 19 a Foggia.
E' servita a qualcosa questa riforma? E' cominciata davvero un fase nuova della politica, della gestione della cosa pubblica e quindi delle relative competenze? Oppure si è trattato di una decisione assunta sull'onda emotiva della cosiddetta “spending review”? L'abolizione, o comunque la mutuazione, del modello governativo delle Amministrazioni Provinciali (a cominciare dal nuovo sistema elettorale del loro presidente) resta un tema di stringente attualità, all'interno di un ripensamento generale delle politiche di decentramento a cui lo Stato intende mettere mano (a cominciare dalla possibile revisione del “Titolo V” che regola i rapporti delle autonomie tra Stato e Regioni). In questo ambito molto delicato, sotto il profilo legislativo ma anche antropologico, è maturato il saggio dal titolo “L'abolizione delle province in Italia” scritto dalla prof.ssa Fiammetta Fanizza, docente di Sociologia generale nel corso di laurea triennale in Scienze della formazione e dell’educazione nonché di Sociologia della comunicazione nel corso di laurea magistrale in Scienze pedagogiche e della progettazione educativa presso il Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Foggia. Il saggio (pubblicato per Laterza nella collana “Itinerari”, di seguito il link al sito della casa editrice http://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=&task=schedalibro&isbn=9788858117439) è uscito da qualche giorno e sta facendo discutere sia per la capacità di portare un contributo originale al dibattito sia per la lettura moderna di una questione tutt'altro che risolta. «Questo saggio – spiega la prof.ssa Fiammatta Fanizza – vuole fornire un contributo alla comprensione delle ragioni che hanno innescato il processo di riforma delle Province in Italia. In particolare, con lo specifico obiettivo di valutare l’impatto sulle popolazioni oltre che sui territori, si occupa di approfondire da un punto di vista sociologico le conseguenze del nuovo impianto normativo in termini di rappresentazione, organizzazione e gestione del potere a livello locale». L'ipotesi da cui dipanano le tesi contenute nel saggio, partono dall'assunto secondo cui l'obiettivo della riforma – essendo le nuove aree metropolitane il centro del potere e il luogo da cui partono una serie di pratiche sociali – sia quello di affermare tramite il nuovo assetto metropolitano le forme espressive e le categorie di un nuovo pensiero politico italiano, non necessariamente fondato sul potenziamento del decentramento. «Da questo punto di vista – aggiunge la prof.ssa Fiammetta Fanizza – ho voluto fornire un contributo alla discussione, anche da un punto di vista antropologico. Ovvero la possibilità che venga meno un senso di appartenenza a un territorio ben definito e storicamente riconosciuto come tale, come ad esempio la Capitanata che è una delle più vaste province d'Italia con 61 comuni e distanze tra alcuni di essi che superano persino i 200 km. Intendo dire che la materia è molto delicata, ovvero che la legislazione forse dovrebbe tener conto di una composizione orografica e antropologica che in Italia conta più che in qualsiasi altro Paese al mondo. Ecco, forse questo potrebbe essere un punto di partenza per la lettura del libro». “L'abolizione delle province in Italia” (Ed. Laterza, pagine 104, prezzo 15 euro) è stato pubblicato anche grazie a fondi dell'Università di Foggia, che nell'ambito delle risorse ottenute grazie alla “Campagna 5 x 1000” le mette a sua volta a disposizione dei propri ricercatori mutuando l'esperienza del Premio Gianluca Montel in un contributo finanziario destinato a pubblicazioni di carattere culturale e scientifico. Il libro verrà presentato nei prossimi giorni sia a Bari che a Foggia. Ecco il dettaglio dei due appuntamenti:
• Bari, 16 dicembre ore 18,00: sala consiliare Matteo Fantasia presso la Provincia di Bari, lungomare Nazario Sauro: ospite lo scrittore, ex direttore responsabile e oggi editorialista de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, Lino Patruno;
• Foggia, 19 dicembre ore 10,00: sala del Tribunale della Dogana presso la Provincia di Foggia, piazza XX Settembre.


Davide Grittani Portavoce del Rettore dell'Università di Foggia

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puzza

Il Sindaco Francesco Miglio e il Vice Sindaco e assessore all'Agricoltura e alle Attività Produttive, Francesco Sderlenga, hanno annunciato che la task force istituita dall'Amministrazione Comunale per risolvere la problematica legata ai cattivi odori in città ha avviato i controlli agli impianti di molitura presenti sul territorio.
“I controlli – spiega il Vice Sindaco Francesco Sderlenga – serviranno per verificare il corretto smaltimento delle acque vegetali. Infatti, secondo l'Acquedotto Pugliese, sversamenti non consentiti di acque vegetali derivanti presumibilmente dalla molitura delle olive, creerebbero sovraccarichi all'impianto di depurazione delle acque reflue e il conseguente cattivo odore”.
L'Amministrazione Comunale ha anche mobilitato Arpa ed Asl al fine di avere un rapporto dettagliato sulla situazione e in seguito sarà avviato un confronto della documentazione che produrranno i controlli con tutti i soggetti interessati al fine di pervenire all'origine del problema o a mettere appunto le soluzioni necessarie.
“La gestione del depuratore cittadino – conclude il Sindaco Francesco Miglio – non è di diretta competenza del Comune, per questo l'Amministrazione Comunale ha già mobilitato tutte le istituzioni coinvolte al fine di pervenire ad una soluzione. Una Città d'Arte come San Severo non può essere ancora alle prese con questi cattivi odori che creano disagi a cittadini e commercianti”.



Il Portavoce
Marilia Castelli

COMUNICATO STAMPA

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