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Attualità

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vicoGià in funzione la nuova infrastruttura ottenuta con un finanziamento per la Transizione Ecologica

VICO DEL GARGANO E’ entrato in funzione l’Eco-compattatore “mangiaplastica” di Vico del Gargano, per l’installazione e l’attivazione del quale l’Amministrazione comunale ha ottenuto un finanziamento dal Ministero della Transizione Ecologica.
E’ stato installato nella zona 167 di Vico del Gargano, nella parte finale di via Roma. Darà modo ai cittadini di conferire le bottiglie per bevande realizzate in plastica PET, vale a dire le comuni bottigliette per l’acqua e quelle contenenti bibite di ogni tipo.
“Con il mangiaplastica”, ha spiegato Silvio Matano, presidente del Consiglio comunale con delega all’Ambiente, “Vico del Gargano si adegua a una delle più recenti normative dell’Unione Europea e aumenta sia quantitativamente che qualitativamente la percentuale di rifiuti differenziati da avviare a riciclo. Siamo molto soddisfatti di questo nuovo passo in avanti compiuto dal paese in tema di tutela dell’ambiente e dell’igiene pubblica. Si aggiunge un ulteriore tassello a quanto fatto negli ultimi 5 anni, con un costante miglioramento degli strumenti, dei servizi e delle informazioni a disposizione della cittadinanza per differenziare una quota sempre crescente di rifiuti”.
La sigla PET sta per polietilene tereftalato: si tratta di una materia sintetica che trae origine dalla famiglia del poliestere e realizzata con petrolio, gas naturale e materie prime pregiate.
Grazie alle sue caratteristiche, l’utilizzo del PET produce una serie di benefici a sostegno della salvaguardia ambientale. Si tratta di un materiale riciclabile al 100%: il PET è destinato a un riciclo continuo e, durante il processo di trasformazione, non perde le sue caratteristiche fisiche e chimiche.
Gli eco-compattatori ‘mangiaplastica’ hanno un obiettivo preciso: a tappe forzate, entro il 2030, le nuove bottigliette in PET messe in produzione dovranno essere realizzate con una quota crescente di materiale riciclato, così da avere un impatto nettamente inferiore a quello attuale sull’ambiente.
“Essere riusciti a ottenere il finanziamento e ad attivare l’Eco-compattatore è un ottimo risultato”, ha dichiarato il sindaco Michele Sementino, “ora tocca a tutti noi, come cittadini di Vico del Gargano, utilizzare al meglio questa nuova infrastruttura per conferirvi le bottigliette di plastica e contribuire, in questo modo, alla salvaguardia dell’ambiente. Il nostro territorio ha mare, foresta, montagna e aree rurali: è un patrimonio ambientale immenso che abbiamo il dovere di tutelare, di preservare e di consegnare intatto alle nuove generazioni”.

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comuneapricenaApricena: DAL PNRR OLTRE 850MILA EURO PER ISOLE ECOLOGICHE DI QUARTIERE E GESTIONE SMART DEI RIFIUTI

Procedono a ritmo spedito le assegnazioni di bandi e progetti per il rilancio della sostenibilità ambientale nel nostro territorio: la Capitanata è risultata beneficiaria di oltre 10,3 milioni di euro di finanziamenti che vanno in questa direzione, dai quali il comune di Apricena incassa 852.908,88 euro.

In tutto sono 15 i progetti finanziati in provincia di Foggia nell’ambito dell’avviso per il miglioramento e la meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani che risale a fine 2021.
«La Città di Apricena è in prima fila sul fronte dell’innovazione ambientale e dello smaltimento sostenibile dei rifiuti - aggiungono il Sindaco Antonio Potenza e l’Assessore all’Operatività Giuseppe Solimando - Grazie a questo finanziamento si installeranno isole ecologiche di quartiere e si introdurranno dei meccanismi incentivanti per la raccolta differenziata con relativa tariffazione puntuale. La nostra realtà è pronta a fare questo ulteriore passo in avanti.»

Antonio Potenza
Sindaco di Apricena

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campo
La salute mentale è importante quanto quella fisica, soprattutto per bambini e adolescenti.
Dichiarazione di Paolo Campo, presidente della V Commissione Ambiente del Consiglio regionale

Il servizio dello psicologo di base sarà presto realtà in Puglia e ciò grazie alla proposta di legge da me sostenuta, insieme all’intero gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, e oggi approvata dalla III Commissione Sanità.
La volontà di introdurre questa forma di sostegno si è concretizzata all’indomani della pandemia, con il suo grave e perdurante strascico di problemi psicologici, e ha trovato nuova forza nella decisione della Corte Costituzionale che ha respinto il ricorso del Governo avverso una legge analoga della Campania.
Gli psicologi che esercitano la libera professione saranno chiamati dalle ASL a fornire assistenza psicologica primaria in collaborazione con i medici di base e con i pediatri di libera scelta, così da rispondere meglio e al meglio rispetto ai bisogni espressi dai pazienti.
Con la stessa legge sarà istituito l’Osservatorio regionale a cui spetterà il compito di monitorare le attività svolte dagli psicologi di base e studiare l’evoluzione del fabbisogno di cura e assistenza sul territorio regionale.
La salute mentale è altrettanto importante di quella fisica. È bene che, anche grazie a questa legge, si cancellino tutti quei pregiudizi che incidono non poco sulla capacità di vivere al meglio l’individualità e di affrontare le difficoltà che sorgono in ogni contesto fondato sulla socialità e la condivisione: dalla famiglia alla scuola, dai luoghi di lavoro a quelli del divertimento. E ciò vale soprattutto per i bambini e gli adolescenti, la crescita emotiva dei quali necessità dell’attenzione e della cura necessari a farne degli adulti consapevoli.

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amonteVERTENZA DOPLA, IL GRUPPO “A MONTE” A SOSTEGNO DEI DIPENDENTI

Durante la mattinata di ieri, domenica 2 aprile, siamo stati come Gruppo Consiliare “A Monte” presso il presidio dei 67 lavoratori DOPLA – diversi di Monte Sant’Angelo – che, da qualche settimana, stanno protestando dopo la decisione dell’azienda di dismettere lo stabilimento di Manfredonia, con gravi conseguenze per il loro destino, visto che si vedono stravolgere non solo la loro vita ma anche di quella delle loro famiglie.

Abbiamo incontrato giovani e meno giovani, padri di famiglia, determinati ad andare avanti nella loro battaglia e che, soprattutto, intendono combattere perché la dignità del lavoro non può essere calpestata.

Abbiamo espresso la nostra vicinanza e il nostro impegno, per quello che può essere di competenza di amministratori comunali, a sostenerli nelle loro forme di lotta.

Non è stata una solidarietà espressa solo ai lavoratori nostri concittadini, ma a tutti: il nostro territorio non può pagare per la scelta scellerata di un imprenditore che, pur non essendo in crisi, decide di chiudere un'importante realtà produttiva.

Siamo certi che le Istituzioni preposte – Regione e Ministero – prendano di petto questa vertenza.

Noi continueremo a vigilare perché i lavoratori non siano soli e, in primis, riescano a raggiungere l’obiettivo del mantenimento del posto di lavoro.

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CataneoCON LE STAZIONI DI RIFORNIMENTO IDROGENO, NUOVI DIVARI TRA SUD E NORD
Il MIT ha pubblicato la graduatoria con 36 progettualità ammesse al finanziamento di cui solo 6 al Sud e Isole maggiori

Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha pubblicato, sul suo sito, alla vigilia dell’Anniversario dell’Unità d’Italia la graduatoria dei progetti riguardanti le stazioni di rifornimento stradale di idrogeno rinnovabile ammessi ai finanziamenti.

Sulla base della classifica di ripartizione dei 103.512.831,50 € (circa il 40% dello stanziamento complessivo della misura) solo il 13.476.775,73 cioè il 13% sono destinati nel Mezzogiorno. La messa in esercizio delle stazioni di rifornimento a base di idrogeno è stabilita entro il secondo trimestre 2026.
Su 36 i progetti della graduatoria (clicca qui per consultarla) ammessi a contributo nell’ambito dell’Investimento del PNRR 3.3 “Sperimentazione dell’idrogeno per il trasporto stradale”, missione 2 componente 2 (M2C2) SOLO 6 progetti sono collocati nel Mezzogiorno!
Con il 40% vincolato territorialmente gli impianti da realizzare, in modo equo, potevano essere il triplo garantendo una diversa e molto più omogenea distribuzione territoriale. Invece risulta che tutta la Puglia settentrionale e le confinati Basilicata e Molise sono senza impianti. Ancora più contraddittoria è l’assenza di distributori sia in Campania che in Sicilia. In otto regioni del Mezzogiorno, con il 34 % della popolazione italiana ed oltre il 40% del territorio nazionale, risultano solo 6 impianti, un sesto del totale previsto dal finanziamento.
Il risultato che si sta producendo con le risorse PNRR, che dovrebbero ridurre i divari territoriali, laddove già esistenti, in questo caso ecco, invece, la creazione uno ex novo!
In sintesi con questa graduatoria, di fatto, ci si inalvea nello stesso solco di altri similari bandi costruiti con criteri evidentemente non adeguati visto quanto definito territorialmente.
Si sta realizzando quindi, nel 2023, un nuovo divario nella macroarea meridionale, sul versante infrastrutturale, innovativo e tecnologicamente avanzato, come la rete di rifornimento dell’idrogeno.
In pratica si registra l’ennesima iniqua ripartizione territoriale delle risorse che, come al MIT conoscono, prevede la destinazione minima del 40%.
Tale percentuale del 40%, seppur del tutto inadeguata per ridurre i divari, soprattutto infrastrutturali, tra Sud e Isole nei confronti del rimanente territorio italiano, non è stata rispettata nemmeno in questo caso.
Eppure in uno studio, redatto da chi scrive, pubblicato sui media nel 2020 e mai smentito da alcuno, il 40% era ed è di molto inferiore a quello che spetterebbe territorialmente al Mezzogiorno nella ripartizione dei fondi PNRR, applicando in Italia sia la funzione usata dalla UE che il principio di interdipendenza economica esistente anche nel nostro Paese.
Due Paesi diversi e distanti e non una sola nazione.
Un bel modo (sic) per celebrare l’anniversario dell’Unità d’Italia.

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