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dottoriPubblicato su Oncotarget uno studio "in vitro" e "in vivo" realizzato dai ricercatori del Laboratorio di Gastroenterologia dell'IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo assieme ai colleghi dell'Institute for Liver and Digestive Health dell'University College London

Cicli di restrizione calorica settimanale, nei periodi che precedono le terapie, potenziano gli effetti della chemioterapia nei modelli "in vitro" ed "in vivo" di tumore del pancreas. E' l'interessante scoperta di Valerio Pazienza, Martina D'Oronzo, Chiara Saracino e Concetta Panebianco, ricercatori del Laboratorio di Gastroenterologia dell'IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, e dei colleghi Manlio Vinciguerra e Stephen Pereira dell'Institute for Liver and Digestive Health dell'University College London.

«Il nostro studio - spiega Valerio Pazienza, biologo e coordinatore del progetto - si è basato su una pratica nutrizionale che negli ultimi anni è stata dimostrata utile nella prevenzione e gestione di molteplici condizioni patologiche quali il diabete, complicanze cardiovascolari associate, insulino-resistenza, disordini autoimmuni, rallentamento del processo di invecchiamento e nella riduzione del rischio di cancro. Numerose evidenze scientifiche hanno già mostrato una stretta correlazione tra un ridotto o assente introito calorico e gli effetti della chemioterapia in altri tipi di tumore, evidenziando un aumento di efficacia della terapia. Questo però, finora, non era mai stato dimostrato nel cancro pancreatico».

Inoltre la restrizione calorica è stata associata ad un aumento della qualità e dell’aspettativa di vita, in quanto riduce i livelli di infiammazione cronica, di ormoni e fattori di crescita coinvolti nei processi infiammatori, aumenta la resistenza allo stress ossidativo e ai danni dei tessuti coinvolti potenziando i meccanismi di difesa antiossidanti ed, infine, permette una fine regolazione dell’omeostasi del glucosio e della glicemia.

Lo studio non solo ha dimostrato che un approccio alimentare basato sulla restrizione calorica potenzia l’effetto del chemioterapico nel cancro del pancreas riducendone la massa tumorale del 43% nei modelli sperimentali “in vivo” ed “in vitro”, ma ha anche individuato - grazie ai contribuiti significativi di Paolo Graziano medico responsabile dell’Unità di Patologia e di Tommaso Mazza, ingegnere responsabile dell’Unità di Bioinformatica - l’associazione tra questo particolare regime calorico e l’aumento della proteina hENT1, responsabile dell’ingresso del farmaco chemioterapico nelle cellule tumorali.

«Questo approccio non è privo di difficoltà - continua Pazienza - ed è stato effettuato in laboratorio in quanto risulta difficile monitorare i pazienti prima e durante la chemioterapia, assicurandosi che seguano i regimi di restrizione calorica, anche alla luce delle implicazioni psico-fisiche che la malattia comporta. Molta cautela deve essere adottata perché occorre considerare anche la perdita di peso che generalmente caratterizza i pazienti oncologici e che potrebbe aggravarsi a seguito della restrizione calorica».

Per questi motivi i ricercatori del Laboratorio di Gastroenterologia - diretto da Angelo Andriulli, medico responsabile anche dell'Unità di Gastroenterologia dell'Ospedale di San Pio - sono impegnati, grazie al contributo della biologa Valentina Andrulli Buccheri, a sviluppare e testare diete ingegnerizzate. L'obiettivo è arrivare a produrre i cosiddetti "cibi funzionali" che possano assicurare l’apporto nutrizionale necessario al paziente, garantendo allo stesso tempo il potenziamento dell’efficacia della chemioterapia modulando l’attività delle proteine coinvolte nella risposta farmacologica.

Il cancro del pancreas è caratterizzato da una prognosi infausta e rappresenta la quarta causa di morte per cancro nel mondo. Circa l’80-90% dei pazienti non possono essere sottoposti a resezione chirurgica al momento della diagnosi, ed attualmente una sopravvivenza di 5 anni viene riscontrata in meno del 5% dei casi. L’elevata mortalità associata a questo tipo di cancro è dovuta alla mancanza di sintomi precoci e di biomarcatori attendibili in grado di garantire una diagnosi tempestiva, all’estrema aggressività della malattia ed alla resistenza alle chemioterapie convenzionali per il trattamento del carcinoma del pancreas.

Altri progetti di ricerca in corso di svolgimento presso il Laboratorio di Gastroenterologia, grazie al contributo della biologa Francesca Tavano e del tecnico di laboratorio Domenica Gioffreda, sono finalizzati proprio all’identificazione di nuovi potenziali biomarcatori per implementare un programma di screening per la diagnosi precoce del tumore al pancreas ed al miglioramento della sopravvivenza dei pazienti.

Questi studi sono resi possibili grazie ai finanziamenti del programma Ricerca Corrente del Ministero della Salute e ai fondi devoluti all'IRCCS Casa Sollievo dai contribuenti italiani tramite il 5x1000.

COMUNICATO STAMPA

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univers
Successo per lo stage tenuto dal prof. Michele Cassano su invito dell'ospedale universitario di Ulan Bator (Mongolia), sessioni di chirurgia naso-sinusale per 100 otorini e 70 infermieri.
L'evento si è trasformato in una occasione utile per presentare le ricerche che, da diversi anni, la Cattedra di otorinolaringoiatria effettua nel campo della diagnosi e della chirurgia delle patologie naso-sinusali.
Era cominciato come un normale scambio di esperienze accademiche e professionali, ma ben presto si è trasformato in uno stage scientifico in cui l'Università di Foggia è stata chiamata – anche in estremo Oriente – a dare testimonianza del proprio know how e del grado di avanguardia ed efficienza della propria ricerca. L'EMJJ Center (ospedale universitario di Ulan Bator, in Mongolia: http://www.emjj.mn/en/) ha interpellato la Cattedra di Otorinolaringoiatria del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell'Università di Foggia, segnatamente il prof. Michele Cassano, per chiedere disponibilità a una collaborazione che doveva essere sporadica, o comunque occasionale, ma che è diventata un intenso scambio di esperienze scientifiche. Almeno per adesso, poiché ci sono tutte le basi per collaborazioni di natura accademica – scambio docenti e invio degli studenti per tirocini ed esperienze formative – ben più strutturate.
«Tutto è cominciato nel giugno dello scorso anno – racconta il prof. Michele Cassano – quando mi sono recato in Mongolia per un corso teorico pratico. In quella occasione, insieme a colleghi provenienti per le stesse ragioni dall'Università Cattolica di Roma e dall' Università di Siena, ho tenuto delle lezioni teoriche sulla chirurgia nasale e delle sessioni dal vivo di chirurgia endoscopica naso-sinusale, lezioni che erano destinate a un gruppo di circa cento otorini tutti provenienti dalla Mongolia». Una esperienza che deve aver lasciato il segno, visto che il prof. Michele Cassano è stato reinvitato direttamente dai vertici dell'EMJJ Center, ma stavolta a tenere uno stage di approfondimento e, come naturale conseguenza, a parlare dello stato di aggiornamento e della ricerca condotta nell'ambito della Cattedra di Otorinolaringoiatria dell'Università di Foggia. «Quest'anno sono stato nuovamente invitato, ma stavolta dal direttore dell'EMJJ Center, il prof. Erdenenchuulum, insieme ad un collega dell'Università di Tor Vergata (Roma, NdR) per effettuare dei veri e propri interventi di chirurgia endoscopica naso-sinusale su casi complessi – aggiunge il prof. Michele Cassano – quindi per fornire il mio apporto in consulenze ambulatoriali esercitate nell'ambito della formazione di chirurghi otorinolaringoiatri mongoli il cui obiettivo era quello di perfezionare gli approcci chirurgici naso-sinusali e al basicranio anteriore».
Lo stage è durato dal 24 al 30 agosto, appena trascorsi, e si è concluso con la consegna di una targa al merito per il lavoro svolto presso l'istituzione mongola. «Abbiamo svolto anche un incontro scientifico-teorico – conclude – sulle moderne tecniche diagnostiche e terapeutiche nella rinite allergica con la partecipazione di 100 otorini e di 70 infermieri mongoli ai quali è stata trasferita con esattezza l'esecuzione dei prick test e dei test di provocazione nasale». L'evento si è inevitabilmente trasformato in una occasione utile, e strategicamente perfetta, per presentare anche in Asia i risultati delle ricerche che, da diversi anni, la Cattedra di Otorinolaringoiatria dell'Università di Foggia effettua nel campo della diagnostica e chirurgia delle patologie nasosinusali. Ma più in generale, si è trattato di una occasione adatta a diffondere, anche in un continente come l'Asia così pronto a cogliere gli aspetti migliori da questo genere di collaborazioni, l'immagine dinamica e ambiziosa dell'Università di Foggia. Proprio per queste ragioni, l'Università di Foggia lo scorso 25 novembre ha sottoscritto il Memorandum of Understanding (MOU) con la Taizhou University (città del Sud Est della Cina popolata da 4,5 milioni di abitanti, si rimanda alla notizia sul sito UniFg http://www.unifg.it/notizie/cina-chiama-italia-protocollo-dintesa-foggia-taizhou): un accordo bilaterale che ha ufficializzato una concreta convergenza di interessi tra le parti indicando una comune linea d'azione mirata alla collaborazione attraverso lo scambio di conoscenze.

Per ulteriori informazioni:
Prof. Michele Cassano, ricercatore di Otorinolaringoiatria
Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell'Università di Foggia
Mail: michele.cassano@unifg.it

Davide Grittani Portavoce del Rettore dell'Università di Foggia

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movimento5stelleSono ormai passati quasi 15 giorni dalle prime segnalazioni del Centro Studi Naturalistici ONLUS che allertava le autorità competenti di uno scarico anomalo nel T. Cervaro di acque reflue (brune, torbide e maleodoranti) provenienti a valle della zona ASI di Foggia, ma nulla è cambiato.

Gli attivisti del Movimento Cinque Stelle, durante i sopralluoghi del 27 agosto scorso, hanno registrato che le acque di scarico incriminate hanno continuato il loro percorso di circa 30 km coinvolgendo non solo l'Oasi Lago Salso del Parco Nazionale del Gargano ma adesso è coinvolto anche il mare, nel tratto balneabile fra lo Scalo dei Saraceni ed Ippocampo.

FoggiAttiVa coglie l'occasione per interpellare gli enti preposti, le istituzioni e le autorità competenti chiedendo come mai dopo 15 giorni dalle prime segnalazioni questa emergenza ambientale non è stata ancora risolta e i cittadini non sono stati messi al corrente.

Si chiede inoltre agli enti ed istituzioni di intervenire al fine di verificare:
- la presenza/provenienza di eventuali scarichi e la loro conformità alle leggi vigenti;
- attraverso opportune analisi, di valutare il danno provocato attraverso verifiche dello status ecologico del torrente Cervaro, dell'Oasi lago Salso e dello stato del mare nelle zone balneabili;
- di porre le opportune misure di controllo "early warning" di tutela e prevenzione onde evitare il ripetersi di questi eventi;

Infine si chiede di essere aggiornati sull’evoluzione delle fasi di verifica.


FoggiAttiVa M5S
Gruppo di cittadini iscritti al Movimento 5 Stelle

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disinfestazioneNella notte tra venerdì 4 settembre e sabato 5 settembre disinfestazione completa della città

L'intero territorio urbano sarà disinfestato nella notte tra venerdì 4 settembre e sabato 5 settembre. Gli interventi di disinfestazione saranno eseguiti contro mosche, zanzare e insetti striscianti. Nonostante i prodotti utilizzati siano regolarmente registrati presso il Ministero della Sanità, quali presidi medico chirurgici, adatti all’uso pubblico e quasi del tutto innocui per uomini ed animali, è importante, per ragioni di sicurezza pubblica, che nessuna persona o animale domestico possa incorrere nel rischio, seppure remoto, di contaminazione.
Pertanto è fatto divieto dalle ore 23 di venerdì 4 settembre alle ore 6 di sabato 5 settembre:

- di lasciare all’aperto, in qualsiasi luogo, generi alimentari o bevande seppure sigillate;
- far stazionare animali domestici in luogo aperto;
- trattenersi, seppure in prossimità, nel luogo ove sta effettuandosi il trattamento e tenere aperte porte, balconi, finestre durante il passaggio dell’automezzo irroratore.

È altresì consigliato un accurato risciacquo di tavoli, lavandini, piani di lavorazione e basi di appoggio posti all’esterno delle abitazioni.

Il Portavoce
Marilia Castelli

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libri1Scade perentoriamente il 3 settembre alle ore 12 la regolarizzazione delle domande per i buoni libro per l'anno 2015-2016

Al fine di consentire l'immediata stampa dei buoni libri da parte degli uffici per l'anno scolastico 2015-2016, a seguito dei trasferimenti delle risorse destinate al Comune dalla Regione Puglia per favorire il diritto allo studio, l'assessore alla Pubblica Istruzione, Simona Venditti, ha comunicato che la regolarizzazione delle domande dovrà avvenire perentoriamente entro e non oltre le ore 12 del 3 settembre 2015.
I genitori che non hanno ancora presentato il modello ISEE 2015 relativo ai redditi 2013 possono consegnare il modello all'Ufficio Sport presso il Palasport Comunale di via Castellana.

Il Portavoce
Marilia Castelli

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