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Attualità

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scuolaOttenuti finanziamenti a fondo perduto pari a circa 212 mila euro per la realizzazione di quattro impianti fotovoltaici su altrettante scuole cittadine

In arrivo altri quattro impianti fotovoltaici per altrettante scuole cittadine, grazie al Programma POI Energia C.S.E. 2015 destinato a prodotti e servizi per l’efficientamento energetico e/o la produzione di energia da fonti rinnovabili per gli edifici delle Amministrazioni Comunali delle Regioni di convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia). Il Comune di San Severo è stato aggiudicatario di finanziamenti a fondo perduto per la realizzazione di impianti fotovoltaici sul plesso Rodari di via Ponchielli, sulla scuola materna Il Circolo di via Togliatti, sulla scuola media Padre Pio e sulla scuola media Zannotti – Giovanni XXIII.
“Il finanziamento a fondo perduto di cui potrà beneficiare il Comune – spiega il Sindaco Francesco Miglio - è di circa 212 mila euro e copre fino al 100% del costo ammissibile per la realizzazione di impianti fotovoltaici. Il Comune di San Severo aveva già beneficiato nei mesi scorsi di altri 205 mila euro con cui sono stati realizzati impianti fotovoltaici in altri quattro plessi scolastici”.
Un'operazione che contribuirà a rendere più sostenibili quegli edifici e allo stesso tempo consentirà di ridurre la spesa di energia elettrica a vantaggio di maggiori servizi per la Scuola.
“Ogni edificio dotato di impianto fotovoltaico – aggiunge l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Simona Venditti - consente un risparmio del circa 30% delle risorse necessarie al fabbisogno energetico dello stesso. L’Amministrazione Comunale potrà riutilizzare tali economie per finanziare maggiori servizi per la scuola e per l’utenza scolastica, nonché per il miglioramento ed l’efficentamento degli istituti scolastici”.
Secondo gli amministratori comunali, infatti, è importante per il Comune, che risente da tempo di ristrettezze economiche, non perdere queste opportunità di finanziamento che contribuiscono ad innovare le strutture pubbliche e ad avviare un percorso di sostenibilità energetica della città con un risparmio della spesa pubblica.
“Con un'attenta programmazione – conclude il Sindaco Francesco Miglio – seguiremo ogni linea di finanziamento regionale, ministeriale o europea al fine di rendere la città più sostenibile, efficiente e che consenta una riduzione dei costi della spesa pubblica”.

Il Portavoce
Marilia Castelli

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de padova

Di seguito si riportano le dichiarazioni di Vittorio de Padova, rappresentante sindacale Rsu Filctem Cgil Sangalli Vetro Manfredonia, contestualmente l’inizio della Festa Provinciale del PD, che si svolgerà a Monte Sant’Angelo dal 17 al 20 settembre 2015, in merito alla vertenza Sangalli Vetro Manfredonia.
«Come lavoratore e sindacalista di un’azienda che negli anni ha generato prodotti eccellenti con altrettanto lavoro di manodopera locale, come abitante di un territorio da sempre martoriato da imprenditori “mordi e fuggi”, come “montanaro DOC” che difende la sua Monte Sant’Angelo e i suoi beni, tra cui le imprese dislocate anche in zona Macchia, le più produttive, esprimo il mio dissenso sulla totale assenza dalla Festa Provinciale del PD di figure importanti che negli ultimi circa 36 mesi si sono battute affinché l’azienda per cui lavoro, o lavoravo…, non chiudesse o trovasse altre forme per proseguire il lavoro svolto da molti anni da centinaia di lavoratori. Sono anni che la trama del tessuto lavorativo è a brandelli. La crisi è l’alibi di tutti i mali quando il male è prodotto da imprenditori che ricevono soldi pubblici e poi chiudono quando terminano. Giovedì 17 settembre la proprietà, o quello che rimane attraverso commissari, della Sangalli Vetro farà pervenire a presso la sede di Manfredonia, in zona Macchia, due tir vuoti per riempirli delle attrezzature che giacciono inermi all’interno dello stabilimento locale. Una sorta di sequestro che noi lavoratori della Sangalli Vetro Manfredonia non riteniamo giusto. Perciò, e lo diciamo fin da ora, il 19 saremo quel muro umano che eviterà tal miserabile gesto. Lotteremo pacificamente con ogni forza affinché il nostro lavoro e i suoi strumenti e mezzi rimangano in questa terra. Centinaia di famiglie ormai sono sul lastrico e chi dovrebbe occuparsene mediando con i ministeri preposti latita il problema o glissa su formule propositive per far rientrare una crisi occupazionale voluta e non subita.
Tutti sappiamo che il Presidente Emiliano mercoledì 16 farà visita ai lavoratori della Sangalli. E sappiamo pure che la sua visita non è di cortesia, bensì per contribuire a una più armoniosa e fattiva ripresa del lavoro che trova nel “concordato” una soluzione che non è del tutto chiara. Una visita che anticipa l’inizio di un evento politico che vedrà Monte Sant’Angelo protagonista per tre giorni, appunto la Festa dell’Unità o PD o Democratica qualsivoglia.
La Sangalli Vetro Manfredonia è orami un’azienda che grazie al Ministero dello Sviluppo Economico ha assunto come forma di governance straordinaria il commissariamento di esterni. Un’azione che sta cercando evitare lo “spezzatino” per garantire la continuità industriale dello stabilimento che, come sappiamo, ha già varcato i confini di Caronte. Tuttavia ciò non implica il mantenimento della forza lavoro che potrebbe trovare soluzioni se i tavoli istituzionali avessero gli stessi piedi e le stesse intenzioni.
Fa specie, e declino volutamente il termine “specie”, che a una festa importante del partito politico più rappresentativo italiano, della Regione e del Governo, alla Festa provinciale Democratica del PD o dell’Unità, manchino, perché non invitati, i nostri rappresentati politici locali che si son battuti per la riapertura della Sangalli e la ricollocazione della sua forza lavoro. Il PD poteva dedicare almeno un pomeriggio per discutere sul futuro occupazionale dell’Area industriale di Manfredonia- Macchia- Mattinata; evidentemente ha altre priorità a noi sconosciute. Manca il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, che si è battuto fin dall’inizio mettendoci forza, faccia e buon nome; non ultimo il suo interessamento, da Primo Cittadino e da persona sensibile al problema ambiente, per lo smaltimento dei milioni di metri cubi di cemento che costituiscono lo stabilimento. Un intervento che ha visto Riccardi protagonista in una nota del 25 agosto 2015, inviata al Presidente del Tribunale di Treviso Dott. Aurelio Gatto, al Commissario Gruppo Sangalli Dott. Stefano Ambrosini, al Presidente della Giunta Regione Puglia Dott. Michele Emiliano, che pone in evidenza come la nostra comunità dovrà accollarsi i costi di abbattimento e smaltimento dei suddetti rifiuti. Manca il sindaco di Mattinata, Michele Prencipe, che fa parte del Contratto d’Area di Manfredonia che ha dato il suo apporto alla causa; mancano i rappresentanti della scorsa Amministrazione Comunale di Monte Sant’Angelo, che pur essendo un comune commissariato e perciò sciolto, non lesinano ad affrontare il nostro problema. Difatti il già sindaco di Monte, Antonio Di Iasio, è stato uno dei protagonisti affinché la Sangalli non chiudesse. Del resto lo stabilimento in oggetto è insediato in agro Macchia, località appartenente al comune di Monte. Queste sono gravi e imperdonabili assenze che il PD deve valutare e che, a mio avviso, dovrebbe integrare al programma già diramato. Un programma dove manca la parola LAVORO, scavalcato da welfare, turismo, agricoltura, diritti e doveri, legalità, cultura, e che vedrà la presenza di primarie figure dello scenario politico piddino nazionale».

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cantine“Avvieremo una raccolta fondi, quell’uomo non è un eroe ma nessuno deve restare solo”
L’appello a Renzi e gli assalti delle bande criminali alle campagne che uccidono le aziende

FOGGIA - "Sosterremo la battaglia legale di Michele Marchese. Per ora ci siamo costituiti in comitato spontaneo, che sarà costituito formalmente con atto notarile nei prossimi giorni, e avvieremo una raccolta fondi. Nessun agricoltore deve restare solo di fronte al vero e proprio assalto quotidiano della criminalità alle nostre campagne". Gli agricoltori di Capitanata riuniti nel "Comitato per la legalità e la sicurezza in agricoltura" hanno deciso di intraprendere un'azione forte, concreta, per sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica rispetto a un problema che ha già assunto dimensioni insostenibili. Michele Marchese è l'agricoltore che, il 26 agosto 2015, ha ucciso Antonio Di Ciomma, un 67enne di Cerignola già noto alle forze dell'ordine che, notte tempo e incappucciato, probabilmente assieme ad altre persone, si era introdotto nella sua proprietà. "E' stata una tragedia", dichiarano gli agricoltori del Comitato. "Non vogliamo che tragedie del genere si ripetano e non è nostra intenzione incoraggiare gli agricoltori a farsi giustizia da soli. Il punto è un altro: nelle nostre campagne si spara ogni notte e nessuno ne parla, quasi fosse normale. Le bande criminali sono organizzate. Siamo costretti a subire veri e propri assalti che mettono a rischio non solo i nostri beni materiali e il nostro lavoro, ma anche la nostra vita e quella di chi vive e lavora con noi. Ormai siamo costretti a lavorare di giorno e a fare i guardiani di notte, senza sosta". Michele Marchese, che aveva già subito furti a ripetizione, inclusi due trattori di ingente valore, tentativi di estorsione, atti intimidatori, è un uomo che, pur non volendo, è stato costretto a difendersi, a difendere se stesso, la sua proprietà e i suoi cari. "Quando sei costretto a usare un'arma, vuol dire che la paura e l'esasperazione ti hanno portato a un gesto estremo del quale è impossibile controllare le conseguenze. Poteva capitare a ciascuno di noi. Purtroppo non è stata la prima volta e non sarà l'ultima che un agricoltore venga a trovarsi nella situazione di Michele Marchese. Ecco perché è arrivato il momento di prendere posizione e di far comprendere a istituzioni e opinione pubblica a quale livello sia arrivato il dramma di noi agricoltori". L'obiettivo del Comitato è aprire un dibattito serio sui problemi che i proprietari e i lavoratori delle aziende agricole della Capitanata affrontano ogni giorno. L'esigenza è quella di vedere finalmente affrontati quei problemi, seriamente, con proposte e atti capaci di andare oltre la demagogia e le ipocrisie che stanno caratterizzando la discussione su questioni serie e drammatiche come il caporalato e lo sfruttamento nei campi. "E' necessario che gli agricoltori siano considerati per quello che sono realmente, vale a dire l'anello debole di un sistema che ci strozza, imponendoci corrispettivi sempre più al ribasso. L'agricoltura è il settore trainante della nostra economia, l'unico dal quale può arrivare un rilancio effettivo per lo sviluppo della nostra provincia. Per liberarne appieno le potenzialità, però, occorre che tutti gli attori sociali, istituzionali e imprenditoriali lavorino nella stessa direzione. Chiediamo che le forze dell'ordine siano messe nelle migliori condizioni di mettere in atto azioni volte a stroncare la filiera dei furti nelle campagne. Dove vanno a finire macchine e attrezzature rubate, chi alimenta un mercato che assesta danni spesso letali per le aziende agricole? Michele Marchese non è un eroe, ma non può neanche essere crocifisso: si tratta di un uomo che si è trovato da solo a combattere una battaglia più grande di lui, più grande di tutti noi. Ecco perché è il momento di essere uniti e di rimboccarsi le maniche, ancora una volta, tutti insieme. Nessuno deve restare solo". Per la raccolta fondi, sarà aperto un apposito conto corrente non appena il Comitato sarà formalmente costituito. “Nei giorni in cui s’inaugura la Fiera del Levante, chiediamo al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che il suo Governo apra una riflessione seria sui problemi del Sud. L’agricoltura, nel Mezzogiorno d’Italia, è l’unica vera leva di sviluppo capace di integrare cultura, ricerca e innovazione, turismo e sostenibilità. Si parli anche di questo, alla Fiera del Levante, e si gettino le basi per una battaglia che va affrontata e vinta, altrimenti il nostro Sud scomparirà davvero”.

referente del Comitato: Gianpiero Di Mola

Comunicato stampa

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miglio1Il Sindaco Francesco Miglio ricorda il maestro Nicola Franconi e omaggia la moglie e il nipote con una targa commemorativa

L'Amministrazione Comunale ha reso omaggio con una cerimonia di commemorazione al maestro Nicola Franconi, recentemente scomparso. Il Sindaco Francesco Miglio ha donato alla moglie e al nipote, il direttore della banda città di San Severo, Antonello Ciccone, due targhe commemorative a ricordo dell'impegno culturale e di formazione che ha svolto il maestro di musica fondatore dell’Associazione Musicale “Città di San Severo” e dell’Orchestra di fiati “Città di San Severo”.
"Il maestro Franconi - spiega il Sindaco - è stato uno dei cittadini illustri di San Severo. Nel 1968 fondò l'associazione musicale Città di San Severo, che in 47 anni di vita ha contribuito alla crescita culturale della città. Nel 1906 vinse a Milano il concorso internazionale delle bande spopolando tra ben 155 corpi musicali e facendo conoscere la tradizione bandistica locale in tutto il mondo. L'eredità artistica dei fratelli Franconi, è stata raccolta dal nostro direttore artistico e direttore del complesso bandistico cittadino, il maestro Antonello Ciccone, al quale va il ringraziamento di tutta la città per aver proseguito questa bellissima tradizione che arricchisce il patrimonio culturale cittadino”.


Il Portavoce
Marilia Castelli

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ospedalesangiovanniDomenica 13 settembre il Segretario di Stato Vaticano Cardinale Pietro Parolin inaugurerà ISBReMIT, il nuovo Istituto di Medicina Rigenerativa di Casa Sollievo della Sofferenza

• L'Istituto si occuperà dello sviluppo di terapie cellulari, geniche e d’ingegneria dei tessuti, tre tra le branche più innovative nel campo della ricerca e della medicina rigenerativa
• L’istituto è dotato di una struttura core in grado di produrre nuovi farmaci biologici, terapie cellulari, protesi per i tessuti già di grado clinico e quindi immediatamente impiegabili per la sperimentazione sull’uomo.
• Sarà un grosso volano di sviluppo per la Puglia e per l'intero Sud Italia, con immediato impatto anche a livello nazionale ed internazionale.


San Giovanni Rotondo - Domenica 13 settembre alle ore 9.30, il Segretario di Stato Vaticano Cardinale Pietro Parolin benedirà ed inaugurerà ISBReMIT, il nuovo Istituto di Medicina Rigenerativa dell'IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza.

ISBReMIT, acronimo inglese di Institute for Stem-cell Biology, Regenerative Medicine and Innovative Therapies - Istituto per la Biologia delle Cellule Staminali, la Medicina Rigenerativa e le Terapie Innovative, è stato finanziato con 14 milioni di euro dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell'ambito del Programma Operativo Nazionale "Ricerca & Competitività" 2007-2013 Asse I "Sostegno ai mutamenti strutturali".

Edificato di fianco al Poliambulatorio "Giovanni Paolo II", ISBReMIT sarà un istituto per la ricerca scientifica e sanitaria con delle funzioni e degli obiettivi molto particolari.

Cuore della nuova struttura sarà la Cell-Factory (fabbrica di cellule, ndr), che opererà in regime di GMP (Good Manifacturing Practice) per produrre biofarmaci e farmaci cellulari, rispettando regole ambientali e strutturali di riproducibilità e di documentabilità.

Nell'Istituto saranno sviluppate nuove terapie a base di cellule staminali per curare malattie degenerative, si produrranno reagenti per la terapia genica e nanomateriali, ovvero biomateriali assemblanti che rappresentano la nuova frontiera della medicina e dell'ingegneria tissutale. Completano il quadro laboratori di biologia molecolare e cellulare che si integreranno con i laboratori di ricerca già attivi in Ospedale. Ospiterà, infine, anche un'area dedicata alla costituzione di società start-up e spin-off nel campo delle biotecnologie, due delle quali già in fase di avvio.

«Oggi si completa l'idea di sollievo della sofferenza che aveva in mente il nostro fondatore San Pio da Pietrelcina - spiega Monsignor Michele Castoro, presidente della Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza - quando il 5 maggio del 1957, nel primo anniversario di fondazione dell'Ospedale, auspicò la nascita di "un centro di studi intercontinentale" per coadiuvare i sanitari a perfezionare la loro cultura professionale e la formazione cristiana».

Per Domenico Crupi, vice presidente e direttore generale di Casa Sollievo, "ISBReMIT è stato un grande risultato poiché abbiamo vinto il bando come proponente unico. Ovviamente l'Istituto è patrimonio comune di tutta la comunità scientifica pugliese e auspichiamo di poter avviare collaborazioni e partnership con altri centri di ricerca. Inoltre è stato completato in soli 18 mesi rispettando così tutte le scadenze previste e dimostrando che con una buona programmazione e tanto impegno si possono raggiungere grandi obiettivi anche al Sud. Siamo certi che sarà un grosso volano di sviluppo per l'intero territorio pugliese e per il Mezzogiorno".

Angelo Vescovi, biologo e direttore scientifico dell'IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, si sofferma sulle potenzialità dell'Istituto, unico nel suo genere: "ISBReMIT é stato progettato per produrre terapie cellulari, terapie geniche e protesi costituite da biomateriali, tre branche molto innovative nel campo della ricerca che lo rendono praticamente unico. Non conosco altri istituti che possano fare la stessa cosa in un unico luogo, sia in termini di struttura che di competenze. Faremo ricerca rispettando completamente e totalmente le più stringenti regole dell'etica e della morale, al servizio ed a protezione della vita umana.

Alle 11.30 il Cardinale Pietro Parolin presiederà la solenne concelebrazione eucaristica nella chiesa di San Pio, a cui parteciperanno i Vescovi di Puglia, gli assistenti spirituali dei Gruppi di Preghiera e i Frati Minori Cappuccini della Provincia Religiosa di Foggia.

Alla cerimonia liturgica prenderanno parte fedeli e devoti di Padre Pio provenienti da ogni regione, il personale sanitario e gli ammalati dell'Ospedale Casa Sollievo.

COMUNICATO STAMPA

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