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Attualità

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FISMICLA FISMIC DENUNCIA: A BORGO INCORONATA UN NUOVO BOLLETTINO DI GUERRA PER I LAVORATORI
Il Coordinatore Zenga al consigliere comunale Fiore:
“Apprezziamo il suo impegno per i lavoratori di Melfi, ma ora perché non date un autobus a quelli di Foggia?”

Nuovo bollettino di guerra questa mattina presso la stazione ferroviaria di Borgo Incoronata, dopo gli episodi vandalici delle settimane scorse, dove ai lavoratori pendolari della zona industriale di Foggia è stata rubata la Panda degli operai della Tozzi e le altre due auto parcheggiate sono state danneggiate, nel tentativo di portarsele via.

La FISMIC aveva denunciato il problema più volte, chiedendo degli autobus pubblici per ovviare ai disagi, e sono soltanto di un paio di settimane fa gli ultimi atti vandalici che avevano distrutto le auto dei lavoratori.
Il Segretario generale FISMIC di Puglia e Basilicata Antonio Zenga stavolta commenta così: “Abbiamo apprezzato l'intervento del consigliere comunale Alfonso Fiore, che si è preoccupato nei giorni scorsi dei problemi dei trasporti dei lavoratori della Basilicata. Vista la sensibilità dimostrata, gli chiediamo ora: perché non si preoccupa anche di questi lavoratori, visto che in questo caso può agire direttamente, essendo anche nella maggioranza di governo della Città di Foggia? Altrimenti vuol dire che ha solo voluto utilizzare un problema concreto dei lavoratori per la sua visibilità. Ora invece può schierarsi in prima persona a favore di questi lavoratori facendo in modo che abbiano un mezzo pubblico sicuro che li conduca dalla Stazione alle loro aziende e viceversa”.
Circa una quarantina di pendolari provenienti dal nord barese, infatti, per raggiungere le aziende Alenia, Fpt Power Train, Barilla, Tozzi e altre dell'area industriale di Foggia, sono costretti a utilizzare la stazione Incoronata e da lì proseguire con delle auto proprie (che durante la notte restano incustodite), verso le aziende in cui si lavora, sfidando il torrente Antico Cervaro e costeggiando una enorme discarica a cielo aperto, dal momento che anche il viadotto di attraversamento della zona Asi, costruito appositamente per questo motivo, non è mai stato collaudato.
Dalla Fismic Zenga ribadisce: “Senza infrastrutture, un territorio si taglia fuori dallo sviluppo e mette a rischio la sicurezza dei propri lavoratori”.

Ufficio Stampa Fismic Puglia

Comunicato stampa

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food day

Conferenza stampa di presentazione della quarta edizione di MS-food Day, rassegna scientifica internazionale che per tre giorni - dal 7 al 9 ottobre p.v. - trasformerà Foggia nella Capitale della sicurezza e della certificazione nell'agroalimentare. La biennale che monitora e discute della sicurezza dell'alimentazione italiana ed europea, dopo le edizioni di Parma (2009), Trieste (2011) e Trento (2013), approda dunque a Foggia: dove si concentreranno 300 tra esperti del settore, chimici, biologi, nutrizionisti, scienziati, stakeholder e operatori provenienti da tutto il mondo (la lingua ufficiale dell'MS-food Day 2015 sarà inevitabilmente l'inglese).
La conferenza stampa di presentazione di MS-food Day 2015 è fissata per venerdì 2 ottobre - ore 10 - presso la sede del Distretto Tecnologico Agroalimentare D.A.Re. Puglia in piazza Santa Chiara 2 a Foggia. Considerati profilo e importanza dell'incontro, la preghiera che cortesemente vi rivolgiamo è quella di confermare - o meno - la vostra presenza attraverso una risposta da inviare a questo stesso indirizzo mail.

Davide Grittani Portavoce del Rettore dell'Università di Foggia

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protestaLe scelte politiche ed economiche prese dagli esecutivi italiani che hanno governato negli ultimi anni rispondendo primariamente ai parametri europei dell'austerità, della finanziarizzazione dell'economia e dei tagli alle spese sociali sono causa ed effetto della fase di forte impoverimento economico, sociale e culturale, in cui siamo immersi.
I dati Svimez 2015 sono allarmanti rispetto all'aumento delle famiglie assolutamente povere, dal 2011 al 2014, con un incremento del 37,8% al Sud e del 34,4% al Centro-Nord . In Italia ed in parallelo anche in Europa, le regioni maggiormente a rischio di povertà assoluta sono proprio quelle meridionali. Tuttavia, è ormai da un po' che in diverse parti dell'Europa e in Italia sempre più assistiamo a rigurgiti fascisti, xenofobi, omofobi, sia in forma occasionale che più strutturata. La rabbia sociale e la disperazione alimento spesso una vera e propria "guerra tra poveri" e non mancano soggetti politici e movimenti sociali che ne cavalcano i sentimenti con la complicità dei principali canali di informazione pubblica. Foggia, capoluogo di una vasta provincia, al centro dei flussi migratori, è una delle città in cui tutto questo è all'ordine del giorno. Foggia, città bombardata, città martoriata dalla crisi economica e da scelte passate sbagliate è recintata da un muro fatto di violenza, illegalità ed emarginazione. L'assenza dello Stato è visibile anche nelle politiche di gestione dei flussi migratori e dell'accoglienza di stranieri. Il tavoliere delle Puglie ogni anno dà lavoro a migliaia di braccianti, italiani e perlopiù immigrati, spesso però in nero e a condizioni pari alla schiavitù, o alle dipendenze di un caporale e se sei donna ed immigrata, subisci anche abusi e ricatti sessuali. A pochi km da Foggia esiste un ghetto di immigrati, che volutamente vengono lasciati ai margini della civilità, rispetto ai quali qualcuno è venuto meno alle proprie responsabilità in quanto amministratore locale o nazionale. Le cronache nere della Puglia degli ultimi mesi hanno raccontato di numerose morti o incidenti sul lavoro aventi come vittime persone sfruttate e senza tutele.
L’ultima tragica vicenda è quella di Mamadou Sare, il bracciante del Burkina Faso ucciso nelle campagne di Lucera. Non ci interessa quale sia la versione ufficiale dei giornali, o quale possa essere una probabile giustificazione di chi ha sparato a tre ragazzi. Non esistono scusanti per l'uccisione di un altro essere umano, fatto perfino intenzionalmente. Ci domandiamo cosa sarebbe successo se i ragazzi in questione avessero avuto un altro colore della pelle.

Oggi più che mai è fondamentale opporsi e far sentire il proprio dissenso nei confronti di questa situazione.
È inaccettabile che ancora oggi esistano forme così becere di razzismo e di sfruttamento.
È inaccettabile che nel 2015 si possa morire per dei meloni.
Oggi più che mai c’è bisogno di momenti come la manifestazione di Mercoledì 30 Settembre che partirà da piazza Cavour alle ora 15.
Una manifestazione per gridare con forza basta, basta al lavoro nero, basta alla sfruttamento, basta al razzismo.
Per questo scegliamo, come Link Foggia, Unione degli Studenti Foggia e Rete della Conoscenza Puglia di aderire a questa manifestazione a sostegno di tutti i migranti e per ricordare Mamadou.
Ma questo è solo l’inizio. Come studenti ci impegneremo a promuovere momenti di discussione e di approfondimento di queste tematiche all’interno dei luoghi di formazione.
Non si può morire in questo modo. Saremo in piazza a gridarlo.


Rete della Conoscenza Puglia

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pensionati
Il manifesto dello Spi Cgil Foggia: “Cosa accadrebbe se succedesse davvero?”
Il valore prodotto dal loro contributo fa in modo che il “sistema Paese” riesca a reggere
Il 2 ottobre la festa dedicata, ma ogni giorno bisogna accorgersi di quanto siano preziosi

FOGGIA – Cosa succederebbe se gli oltre 200mila nonni di Capitanata si mettessero in sciopero sospendendo le loro occupazioni quotidiane? E’ questa la domanda che, in modo un provocatorio, lo Spi Cgil Foggia ha posto attraverso un manifesto affisso in più punti del capoluogo. Un quesito, quello lanciato dal Sindacato dei Pensionati Italiani, che rilancia la campagna di ottobre per sensibilizzare cittadini, opinione pubblica e istituzioni sulla vita, le difficoltà e l’imprescindibile contributo alla tenuta del “sistema Paese” dei pensionati e più in generale degli anziani. Cosa succederebbe, dunque, se davvero i nonni si mettessero in sciopero? Facile immaginarlo, basti pensare alle ripercussioni nelle famiglie, alla gestione dei bambini, alla cura di tante persone non autosufficienti e, ancora, al prezioso operato di chi è più avanti con l’età nell’ambito di tante associazioni di volontariato, centri sociali, patronati.
LA CARICA DEGLI 11 MILIONI. In Italia, fonte Istat, vivono 11.500.000 di nonne e nonni. Lo scorso 2 ottobre si è celebrata la giornata a loro dedicata. Nel 2010, una ricerca specifica sul valore del lavoro svolto dai nonni ha registrato un risultato sorprendente. Il lavoro dei nostri nonni vale 18,3 miliardi di euro all’anno, circa 1,2 punti del Pil, il Prodotto Interno Lordo. La stessa ricerca ha appurato che il lavoro di cura svolto dagli anziani verso i loro nipoti consente a 800.000 donne di andare a lavorare e di produrre una ricchezza pari al 2,4% del Pil, vale a dire 36,6 miliardi di euro.
A FOGGIA E IN CAPITANATA. Considerando le difficoltà economiche, sociali e occupazionali vissute in provincia di Foggia, in proporzione il valore delle mansioni svolte quotidianamente da nonne e nonni di Capitanata è certamente superiore alla media del dato italiano. Basti pensare al numero degli asili nido comunali, certamente insufficiente a sostenere il fabbisogno delle famiglie, soprattutto quelle più giovani, con mamma e papà costretti a barcamenarsi tra lavori e lavoretti precari che assorbono tempo ed energie. Senza l’impegno dei nonni, soprattutto per le giovani madri, spesso diventa proibitivo se non impossibile cercare un lavoro e tenerselo stretto.
“NON SIAMO NOI LA BANDA BASSOTTI”. Ecco il perché dello slogan lanciato dallo Spi Cgil Foggia nella sua campagna in favore delle pensioni e dei pensionati. “Non siamo noi la Banda Bassotti”, non sono gli anziani a rubare il futuro alle giovani generazioni, tutto il contrario: “Chi ha lavorato per una vita intera, chi si è battuto e ancora lotta per diritti e dignità, lo fa soprattutto per i propri figli, per i propri nipoti, affinché le conquiste ottenute con sacrifici e sudore non siano vanificate”, spiega Franco Persiano, segretario provinciale Spi Cgil Foggia. Il Sindacato Pensionati della Cgil sta rafforzando un’azione e una presenza già capillari, con più servizi e più iniziative per sostenere lavoratori, disoccupati e pensionati. Lo Spi Cgil, nel Foggiano, è attivo e presente grazie al lavoro quotidiano di 11 leghe comunali e intercomunali, 20 sub-leghe e 4 recapiti che funzionano da punto di riferimento anche nei piccoli centri come Roseto Valfortore, Stornarella e Rignano Garganico.
Info: www.spicgilfoggia.it - www.cgilfoggia.it - www.spicgilpuglia.it

comunicato stampa

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poliziaIl Sindaco e l'assessore alla Legalità, Antonio Cicerale, premiano il personale del distaccamento di Polizia Stradale di San Severo per gli interventi di controllo effettuati sul territorio locale

Mercoledì 30 settembre alle ore 10 nella sede municipale di palazzo Celestini il Sindaco Francesco Miglio e l'assessore alla Legalità, Antonio Cicerale, riceveranno il personale del distaccamento di Polizia Stradale di San Severo per ringraziare gli agenti del lavoro svolto sul territorio che ha permesso recentemente anche l'arresto in flagranza di reato di un rapinatore in un autogrill sull'autostrada A14.
L'Amministrazione Comunale donerà una targa al personale del distaccamento di polizia stradale di San Severo, al vice questore aggiunto dott. Giovanni Piemontese, dirigente della sezione Polizia Stradale, e all'ispettore capo Michele Nardella, comandante del distaccamento locale di Polizia Stradale.

Il Portavoce
Marilia Castelli

 

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