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Attualità

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omofobia
Il 28 gennaio a Deliceto ha avuto luogo un incontro tenuto dall' avvocato-omofobo dichiarato-Gianfranco Amato sui "pericoli dell'ideologia Gender" nelle scuole, patrocinato dal Comune e dalle Acli.
Anche i militanti di Uds e Link Foggia erano presenti: additati dalla comunità, appena fanno il loro ingresso vengono accerchiati dai carabinieri per tutto il tempo, circa due ore.
Nonostante ciò, nello spazio riservato alle domande una compagna si è alzata a ha chiesto la parola per poter fare un intervento, ma appena inizia viene interrotta numerosissime volte, mentre si fanno spegnere le telecamere della tv locale, e nonostante i continui richiami all'ordine da parte dei suoi compagni ella non può terminare il suo discorso.
A questo punto, gli studenti e le studentesse indignati sbottano: com'è possibile parlare di scuola senza interpellare chi la vive quotidianamente?
È confusione in sala, si leva un grido: AMATO
VERGOGNA, IL GENDER È MENZOGNA!
I militanti vengono allontanati, una di loro viene malamente spinta fuori dalla sala da un carabiniere.
Condanniamo l'atteggiamento antidemocratico che ha caratterizzato la manifestazione di ieri. Se l'oscurantismo e la violenza (verbale e non) sono i mezzi per portare avanti le proprie opinioni, se si rifugge il confronto PACIFICO e lo si reprime, allora qualcuno dovrebbe sì tornare tra i banchi di scuola, non per difendere e difendersi dal fantomatico Gender, ma per imparare le basilari norme di civiltà.

comunicato stampa

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comunesanseveroFuturo del GAL Daunia Rurale, il Sindaco e l’Amministrazione Comunale auspicano che si tenga conto della spiccata ruralità del territorio

L’Amministrazione Comunale di San Severo, guidata dal Sindaco Francesco Miglio, auspica che nella revisione regionale dei GAL (Gruppi di Azione Locale), per quello che sarà deciso sul futuro del GAL Daunia Rurale, che vede come San Severo capofila per i comuni dell’Alto Tavoliere, si tenga conto della spiccata ruralità dell’agro sanseverese e della sua vocazione agricola. “Il GAL Daunia Rurale ha intrapreso la strada legata a un piano di marketing territoriale – ha dichiarato il sindaco, Francesco Miglio - con l’obiettivo di sperimentare un’organizzazione nel territorio con caratteristiche distrettuali, finalizzata a garantire un’offerta integrata di qualità nell’area dell’Alto Tavoliere, attraverso la valorizzazione e la promozione delle produzioni locali e tipiche, delle risorse naturali e culturali, delle attività imprenditoriali, turistiche, commerciali ed artigianali identificate e riconoscibili con un marchio di area”. A livello regionale, con i chiari obiettivi condivisi ci sarà una riduzione dei GAL. In provincia di Foggia, dovrebbero restarne tre: “Si ha contezza che il nostro assessore regionale all’agricoltura, dott. Leo Di Gioia stia valutando la migliore soluzione, per la Daunia rurale – ha evidenziato il vice sindaco, assessore all’agricoltura, Francesco Sderlenga -. Il Gal Daunia Rurale, raggruppa otto comuni e ha svolto un ottimo lavoro per lo sviluppo territoriale, con l’offerta integrata promossa e valorizzata, attraverso il marchio di area ed i servizi della ‘Daunia Rurale’, nei settori: produzione tipica agro-alimentare locale; artigianato tradizionale e artistico locale; ristorazione e gastronomia; ricezione e ospitalità; servizi turistici e per la promozione e valorizzazione del patrimonio territoriale. Il ritorno ad un’economia agricola, che ha sempre caratterizzato San Severo e gli otto comuni dell’Alto Tavoliere, passa anche attraverso il GAL Daunia Rurale”. Il Nord Puglia e l’Alto Tavoliere hanno necessità di continuare e rendere sempre più profondo il solco tracciato nei campi. “Lo sviluppo armonico del territorio – ha concluso il vice sindaco, Francesco Sderlenga – deve avere tra i suoi punti di riferimento, il GAL Daunia Rurale e il potenziamento, anche formativo, dell’assetto agricolo”.

Il Portavoce
Marilia Castelli

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Nella “Giornata della memoria” in cui il mondo riflette sull'orrore della Shoah, l'Ateneo riporta alla mente di tutti la straordinaria testimonianza umana dell'ebreo sopravvissuto ai campi di sterminio (insignito della “Honoris Causa”).
Oltre 550 studenti hanno assistito lo scorso 1 dicembre alla cerimonia di conferimento della laurea, l'unica da parte di un'Università del Mezzogiorno.
L'intenzione dell'Università di Foggia era quella di risarcire AlbertoMieli, di restituirgli anche solo idealmente la dignità di studente e di brillante laureato (quello che, molto probabilmente, sarebbe diventato se l'entrata in vigore delle leggi razziali non gli avesse impedito di proseguire gli studi). E oggi, nella giornata che l'umanità intera dedica alla riflessione su quanto avvenne tra il 1938 e il 1945 nei campi di sterminio nazisti in quasi tutta Europa, l'Ateneo è lieto di ricordare che lo scorso 1 dicembre quel risarcimento è stato compiuto: davanti a oltre 550 studenti provenienti da molte scuole del capoluogo e del resto della provincia, davanti a una platea commossa e rapita da una lectio magistralis di rara bellezza e altissima umanità. «A tutti i ragazzi qui presenti – invitò Alberto Mieli – voglio pregare di non nutrire odio, vendetta o rancore verso qualcuno, perché formano un circolo vizioso dal quale non si esce; quando siamo nati nostro Signore ci ha donato la libertà, nessuno può togliercela.»
Figlio di Umberto e Rosa Moresco, nato a Roma il 22 dicembre 1925, Alberto Mieli fu arrestato e torturato nella Capitale, nel novembre del 1943 all'età di 17 anni, perché trovato in possesso di un francobollo della resistenza. Dopo alcuni giorni fu deportato prima nel campo di sterminio di Auschwitz - Birkenau (nei pressi di Cracovia, Polonia) e poi a Mauthausen. Sul suo braccio fu tatuata la matricola 180060 e da allora, fino al giorno della sua liberazione, non fu più una persona ma un numero. Miracolosamente sopravvissuto alla Shoah, storico «suo malgrado» come spesso si definisce ironicamente, Alberto Mieli è divenuto uno dei testimoni principali della strage epocale compiuta dai tedeschi ai danni degli ebrei (e altre popolazioni e gruppi) durante la Seconda guerra mondiale.
La proposta di conferimento della Laurea Honoris Causa ad Alberto Mieli è scaturita dall'iniziativa di diversi comuni e scuole della Capitanata, in cui Mieli si è recato per testimoniare l'orrore della Shoah. L'indicazione è stata recepita e formalizzata dai proff. Saverio Russo e Stefano Picciaredda, quindi condivisa unanimemente prima dal Dipartimento di Studi Umanistici. Lettere, Beni culturali e Scienze della Formazione e poi dal Senato accademico dell'Università di Foggia. Lo scorso 1 dicembre, di fronte a diversi componenti della Comunità Ebraica di Roma, il Rettore prof. Maurizio Ricci ha conferito ad Alberto Mieli la laurea in “Filologia, Letterature e Storia” (unica Università nel Mezzogiorno a riconoscere l'ideale risarcimento, per l'interruzione degli studi, a un sopravvissutoall'orrore nazista).
Inoltre l'Università di Foggia – quest'oggi, dalle ore 10,00 in poi presso l'aula magna del liceo classico Vincenzo Lanza di Foggia – prenderà parte alle celebrazioni della “Giornata della memoria” allestite e coordinate dalla Prefettura di Foggia, in collaborazione con il Comune, la Provincia e l’Ufficio Scolastico Regionale - Ambito territoriale di Foggia. L'incontro con studenti e cittadinanza, infatti, sarà aperto da un intervento del prof. Giovanni Cipriani, Prorettore dell’Università di Foggia, sul “Il senso della memoria”.

Davide Grittani Portavoce dell'Università

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UniversitàdiFoggiaDipartimentoeconomiaSi mette fine a una vicenda complessa, l'Ateneo occupava quello spazio senza nessun titolo giuridico.
Il Rettore: «L'ennesimo grazie alla Regione Puglia, che ha compreso l'esigenza di rendere ufficiale una intesa che rischiava di diventare grottesca.
Adesso abbiamo un titolo in ragione del quale eserciteremo tutti i diritti ad occupare una struttura, che rimane di proprietà della Regione Puglia».
Soddisfazione espressa anche del delegato agli Appalti, Edilizia e Contratti prof.ssa Vera Fanti.
Nei giorni scorsi Regione Puglia e Università di Foggia hanno formalizzato il comodato d'uso novantennale, ratifica che consente all'Ateneo – stavolta ufficialmente, ovvero a tutti gli effetti di legge – di occupare parte degli spazi e delle strutture che ospitano il cd. ex I.R.I.I.P. (Istituto regionale di incremento ippico per la Puglia). Fino al momento della firma e dell'approvazione, da parte della Giunta della Regione Puglia, del nuovo documento, avvenuta come detto qualche giorno fa, si può dire che l'Università di Foggia occupasse quegli spazi senza alcun titolo giuridico ma solo sulla base di una informale intesa istituzionale.
Una intesa che andava avanti dal lontano 1996, tre anni prima del riconoscimento dell'autonomia dell'Università di Foggia (5 agosto 1999), poiché quegli stessi locali e spazi di via Romolo Caggese ospitavano – e ospitano tutt'oggi – aule e uffici dell'allora Facoltà (oggi Dipartimento) di Economia. Undici anni dopo quell'intesa, proprio per interrompere quel vulnus, nel maggio 2007 l'Università di Foggia (Rettore il prof. Antonio Muscio) aveva dato mandato al prof. Enrico Follieri di intraprendere azione contro la Regione Puglia chiedendo il rispetto degli accordi stabiliti: ovvero la sigla di un vero e proprio contratto di comodato d'uso, in base al quale stabilire norme, termini, condizioni ed eventuali conseguenze in caso di mancata osservazione dei medesimi; quindi, per poter usufruire (legalmente parlando) a pieno titolo della struttura.
Una vicenda complessa che – nonostante i continui solleciti – era comunque rimasta in sospeso, per altri nove anni, anche dopo l'azione legale da parte dell'Università di Foggia. Fino alla ripresa della negoziazione tra il Rettore prof. Maurizio Ricci e il Presidente della Regione Puglia dott. Michele Emiliano (auspice la preziosa mediazione dell'assessore al Bilancio, dott. Raffaele Piemontese). Ci sono voluti circa venti anni, quindi, per formalizzare un'intesa che adesso tutela reciprocamente Regione Puglia e Università di Foggia e consente loro di ipotizzare e programmare con più serenità il futuro. «L'ennesimo grazie alla Regione Puglia, che ha compreso l'esigenza di rendere ufficiale una questione che stava diventando, sinceramente parlando, un po' grottesca – il commento del Rettore, prof. Maurizio Ricci –. Perché solo adesso? In realtà prima il Rettore, prof. Antonio Muscio, poi il Rettore, prof. Giuliano Volpe, avevano dato questo impulso, ma evidentemente i tempi amministrativi e politici non erano ancora maturi. Adesso abbiamo un titolo giuridico in ragione del quale esercitare tutti i diritti a occupare una struttura che, tuttavia, resta di proprietà della Regione Puglia. Non lo faccio mai, ma mi piace parlare dell'Università di Foggia come dell'Università dei fatti e non delle parole: questi, che forse passano ai più come accordi di scarsa importanza sociale e mediatica, in realtà rappresentano le fondamenta per l'Università del futuro, fondamenta su cui costruire tutto il resto».
Proprio per queste ragioni, e per dare forma e struttura a tutta una serie di interventi giuridici e tecnici, nelle scorse settimane è stata formalizzata la nomina a Delegato del Rettore per Appalti, Edilizia e Contratti alla prof.ssa Vera Fanti, alla quale toccherà il compito di monitorare in prima persona tutti i processi – eventuali nuove costruzioni, adeguamenti energetici, ristrutturazioni come nel caso della sede del corso di Laurea in Scienze motorie, interventi di qualsiasi natura, programmazione del futuro – in atto per conto dell'Università di Foggia. «Portiamo a casa, con la firma del vero e proprio comodato d'uso con la Regione Puglia, quello che contiamo sarà solo il primo di una serie di risultati importanti per l'Università di Foggia – aggiunge la prof.ssa Vera Fanti, associato di Diritto amministrativo presso il Dipartimento di Giurisprudenza –. Di seguito verranno tutte le questioni legate agli altri edifici, le loro ristrutturazioni e i relativi efficientamenti energetici. A cominciare dalla struttura di viale Virgilio, per cui abbiamo immediatamente ascoltato la voce degli studenti che invocavano diritti e dignità, e abbiamo stanziato oltre 100.000 euro di lavori di estrema urgenza. Certo resta la considerazione che, questo genere di interventi, poteva essere fatto anche molto prima, poiché si tratta di criticità che erano sotto gli occhi di tutti, ma il nostro vero obiettivo è individuarle e risolverle nel più breve tempo possibile».

Davide Grittani Portavoce Università di Foggia

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Foibe12Giorno della Memoria, il 27 gennaio alla Biblioteca Comunale Minuziano una manifestazione per non dimenticare gli orrori della Shoah

In occasione del Giorno della Memoria, che si celebra ogni anno il 27 gennaio, l’Amministrazione Comunale, con il direttore artistico di arti varie del Teatro Comunale Giuseppe Verdi, Antonello Ciccone, e la direttrice della Biblioteca Comunale “Minuziano” dott.ssa Concetta Grimaldi, hanno promosso in collaborazione con la Scuola Media Statale “Beato Padre Pio” e “Petrarca”, una riflessione sulla "La Shoah nell'arte" al fine di valorizzare opere legate alle drammatiche persecuzioni naziste.
Mercoledì 27 gennaio, alle ore 16.30, la biblioteca ospiterà l'iniziativa intitolata “Le note spezzate” in cui sarà ripercorso il dramma e la ferocia della Shoah attraverso le parole e la musica della memoria ebraica.
La riflessione culturale, che vedrà la partecipazione e l’intervento dell’assessore alla Cultura, Celeste Iacovino e della direttrice della Biblioteca Concetta Grimaldi, sarà aperta dall'esecuzione musicale a cura degli allievi del professore di strumento, Massimo Cianciaruso. Seguirà la presentazione del laboratorio “Le note spezzate” a cura degli operatori volontari della Biblioteca “Minuziano”, dott.ssa Carmen Antonacci e dott. Vito Dinicoluccio e la lettura di brani scelti sul tema a cura degli allievi della docente di lettere Stefania Poveromo, accompagnati da musica. Seguirà la presentazione del noto testo musicale Brundibar di Hans Krása e si concluderà l'appuntamento con l'esibizione dell'ensemble di clarinetti diretta dal professore di strumento, prof. Massimo Cianciaruso. Per favorire l’approfondimento del tema della Shoah, inoltre, presso la Sala Reference della Biblioteca, verrà allestito per l’intera settimana un tavolo espositivo di testi, facenti parte del patrimonio della Biblioteca, per adulti e ragazzi, attraverso cui si intende non dimenticare uno dei più feroci ed efferati genocidi della storia contemporanea.


Il Portavoce
Marilia Castelli

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