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Attualità

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larinascitapossibileSTRADE DA ASFALTARE, LA NORMALE AMMINISTRAZIONE TRA AMBIGUITÀ E VERITÀ
Il Partito Democratico, qualche giorno fa, ha comunicato che a partire dal 14 luglio 2021 parecchie strade urbane saranno asfaltate. La notizia è stata elaborata e presentata con un alone di ambiguità, come se si trattasse di un intervento progettato dall’Amministrazione Comunale.
In verità, sono semplicemente interventi di ripristino stradale ai quali sono obbligate le imprese che hanno realizzato i sottoservizi (acqua, fogna, banda larga), senza alcun onere per il bilancio comunale. Considerato l’inaccettabile livello di approssimazione con cui sono stati eseguiti parecchi lavori di manutenzione stradale, lo Schieramento Civico “La Rinascita Possibile” chiede che il personale dell’Ufficio Tecnico Comunale vigili con particolare cura sulla esecuzione dei ripristini stradali.
A tale proposito non appare superfluo precisare che gli interventi di ripristino delle imprese, che hanno realizzato i sottoservizi, devono essere eseguiti nel rispetto di quanto previsto dal Decreto Ministeriale n. 244/2013, emanato di concerto dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT).

Schieramento civico La Rinascita Possibile

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 larinascitapossibile

TESTO PETIZIONE POPOLARE “NO A PIATTAFORMA RIFIUTI A MACCHIA"
Come già annunciato nei giorni scorsi, lo schieramento civico “La Rinascita Possibile” di Monte Sant’Angelo ha avviato una petizione perchè il Sindaco e l’Amministrazione Comunale di Monte Sant’Angelo annullino alcune delibere di Giunta. Il tutto per evitare che la Piana di Macchia diventi una piattaforma di rifiuti e, peggio ancora, sede di un inceneritore di materie plastiche.
La raccolta firme verrà effettuata, oltre che a Monte Sant’Angelo, anche nella Frazione Macchia.
Di seguito, si invia il testo della petizione che sarà avviata da martedì 13 luglio 2021, con preghiera di pubblicazione e/o notizia.
PETIZIONE POPOLARE
PER ANNULLAMENTO IN AUTOTUTELA DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA COMUNALE DI MONTE SANT’ANGELO N. 30, N. 31, N. 32 DEL 3 MARZO 2018;
PER L’ANNULLAMENTO DELLA PROCEDURA RELATIVA ALLA ALLOCAZIONE DELL’IMPIANTO DI RICICLAGGIO DELLA PLASTICA PRESSO AREA EX ENICHEM;
PER ANNULLAMENTO DELLA PROCEDURA RELATIVA ALLA CONCESSIONE ALLA SEASIF HOLDING DI TRE BANCHINE DEL PORTO ALTI FONDALI DI MANFREDONIA E DI CONCESSIONE DELLE AREE RETROPORTUALI
Luglio 2021
AL SINDACO E AI COMPONENTI LA GIUNTA COMUNALE – MONTE SANT’ANGELO
ALLA COMMISSIONE PREFETTIZIA – COMUNE MANFREDONIA
AL MINISTRO DEI TRASPORTI – ROMA
AL PRESIDENTE DELL’AUTORITÀ PORTUALE DELL’ADRIATICO MERIDIONALE – BARI
AL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE – BARI
AL PRESIDENTE DEL CONSORZIO ASI – FOGGIA
Nella seduta del 3 marzo 2018, la Giunta Comunale di Monte Sant’Angelo ha assunto le Deliberazioni n. 30, n. 31, n. 32 per candidare alcune aree dell’ex Stabilimento Enichem di Macchia alla allocazione di tre impianti, rispettivamente, per il riciclaggio della plastica, del vetro e della carta.
L’Autorità Portuale dell’Adriatico Meridionale ha avviato la procedura per la concessione venticinquennale delle banchine 1, 2, 5 del Porto Alti Fondali di Manfredonia alla SEASIF HOLDING.
Contemporaneamente il Consiglio di Amministrazione del Consorzio ASI di Foggia ha espresso parere favorevole alla concessione in gestione dei Nastri Trasportatori con contestuale concessione delle aree retroportuali per la realizzazione da parte della SEASIF HOLDING di strutture per la lavorazione della bentonite e la selezione degli scarti delle miniere e delle trivellazioni marine.
Considerato
che le suddette deliberazioni sono state assunte senza il preventivo atto di indirizzo del Consiglio Comunale ai sensi e per gli effetti dell’art. 42 del Decreto Legislativo n. 267/2000;
che le tre proposte di candidature sono state avanzate non tenendo conto del Regolamento per l’insediamento di impianti ambientali negli agglomerati di pertinenza del Consorzio ASI, pubblicato su BUR Puglia n. 130 del 05/08/2010, vigente al momento della presentazione della candidatura delle aree suddette, violando così le prescrizioni dei punti 21 e 22 dell’art. VI;
che le aree di cui all’isola 12, all’isola 20 e al parcheggio dell’Ex Enichem sono di pertinenza, dal punto di vista gestionale e programmatico, del Consorzio ASI di Capitanata e non del Comune di Monte Sant’Angelo;
che nessun Protocollo d’intesa, a tale proposito, è stato stipulato e sottoscritto tra il Comune di Monte Sant’Angelo e il Consorzio ASI di Capitanata;
Considerato, altresì,
che l’impianto per la trattazione e il riciclaggio della plastica e i due interventi proposti dalla SEASIF HOLDING costituiscono una grave minaccia per l’ambiente e la salute delle popolazioni di Macchia e Manfredonia;
che le popolazioni di Macchia e Manfredonia, a causa dell’inquinamento provocato nei decenni scorsi dall’ex Stabilimento Enichem, hanno già pagato un pesante tributo in termini di vite umane;
che l’affidamento diretto delle banchine n. 1, 2, 5 e dei Nastri Trasportatori violerebbe la vigente normativa europea e nazionale sulla concorrenza e l’affidamento di servizi pubblici;
che la concessione diretta delle aree retroportuali alla Seasif Holding, rese ancora più appetibili in quanto definite come Zone a Economia Speciale (ZES), senza avviso pubblico, violerebbe anche il Regolamento del Consorzio ASI per la concessione delle aree industriali.
Per tutte queste motivazioni
i sottoscrittori della presente petizione, elettori del Comune di Monte Sant’Angelo,
chiedono
• al Sindaco e ai Componenti della Giunta Comunale di Monte Sant’Angelo di annullare, in autotutela, le Deliberazioni giuntali n. 30, n. 31, n. 32 del 3 marzo 2018 unitamente a tutti gli atti derivanti e conseguenti;
• al Presidente della Giunta Regionale di annullare la procedura per l’allocazione dell’impianto di trattamento e riciclaggio della plastica da realizzare presso l’isola 12 dell’ex Enichem;
• al Ministro dei Trasporti e al Presidente dell’Autorità Portuale dell’Adriatico Meridionale di annullare la procedura per la concessione delle tre banchine del Porto Alti Fondali e la concessione in gestione dei Nastri Trasportatori del Porto Alti Fondali di Manfredonia;
• al Presidente e ai componenti il CDA del Consorzio ASI di revocare il parere favorevole alla concessione alla Seasif Holding delle aree retroportuali dell’Agglomerato di Macchia e Manfredonia.

Schieramento civico La Rinascita Possibile

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cia
AGCOM certifica la fondatezza delle contestazioni sui breeders ma non applica la sanzione
“La battaglia è appena iniziata, produttori non possono essere ridotti a servi della gleba”

“Non avete vinto niente!”. CIA Agricoltori Italiani della Puglia e LACO (Liberi Agricoltori e Commercianti Pugliesi e Lucani) rispondono così alle multinazionali dei brevetti dell’uva da tavola senza semi che, in questi giorni, esultano per una ‘non-sentenza’ dell’AGCOM.
Proprio CIA Puglia e LACO, infatti, nel 2019, hanno proposto una segnalazione innanzi alla AGCOM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) contestando la legittimità della condotta e delle pratiche commerciali poste in essere da quattro breeders/costitutori varietali (SUN WORLD, SNFL, IFG e Grapa Varieties-AVI) in ordine alle nuove varietà di uva da tavola senza semi ormai coltivate e commercializzate in Italia da diversi anni.
Le organizzazioni segnalanti hanno contestato ai breeders, tra le altre, le seguenti condotte ritenute scorrette:
l'obbligo per il produttore di vendere il frutto prodotto dalla coltivazione delle varietà tutelate solo a pochi licenziatari costituiti in Clubs dai breeders;
l'unilaterale ed arbitraria decisione dei clubs di accettare il prodotto, fissando il prezzo unilateralmente ed oralmente, peraltro non al momento del conferimento dell'uva da parte del produttore;
la corresponsione al produttore di un prezzo inferiore a quello di mercato proprio a causa dell'obbligo contrattuale di vendita dell'uva solo ai pochi licenziatari costituiti in clubs.
Divieto di vendita dell'uva prodotta ad acquirenti non facenti parte dei clubs, anche se limitatamente alle produzioni rifiutate da questi ultimi;
l'illegittima previsione contrattuale di un potere assoluto di controllo riservato ai breeders, comprensivo perfino del potere di procedere all'estirpazione delle varietà;
il rifiuto discriminatorio dei breeders di concedere le licenze a produttori del settore, anche se organizzati in Organizzazioni di Produttori.
All'esito dell'istruttoria, con provvedimento del 09/06/2021, pur verificando la fondatezza delle contestazioni segnalate dalle scriventi, l'AGCOM ha ritenuto di non poter applicare alcuna sanzione reputando che la quota totale di mercato delle uve senza semi complessivamente riferita ai 4 breeders segnalati non sia superiore al 35%.
Il dato è falsato e sottostimato, calcolato su stime vecchie ed anteriori al 2019.
Del resto l'AGCOM non ha tenuto conto dell'attività di cartello esercitata dai 4 breeders, che operano in sintonia allo scopo di condizionare il mercato (a tal scopo hanno perfino fondato la società The Breeders Alliance Co Ltd, lanciata a Londra durante il London Produce Show 2019).
Non si comprendono affatto, dunque, l'entusiasmo e i commenti di vittoria rilasciati alla stampa specializzata dai 4 breeders segnalati successivamente alla prima decisione dell'AGCOM del 09/06/2021.
Onestamente incomprensibile appare anche l'iniziativa di un neo costituito breeder che ha perfino convocato una riunione di alcuni produttori per segnalare la presunta vittoria dei breeders segnalati, cui ha perfino partecipato uno studio legale barese.
Del resto è del tutto frainteso lo scopo della lotta intrapresa dalle scriventi organizzazioni che sono consapevoli di combattere “una battaglia per il futuro dell'agricoltura”.
Lo scopo della segnalazione è quello di impedire l'abuso dei diritti di privativa vegetale, giammai quello di sottrarsi alla giusta remunerazione dell'attività dei breeders.
Tuttavia, consentire ai breeders di conservare la proprietà delle piante consegnate ai produttori vuol dire consentire loro di controllare le aziende di produzione, vuol dire trasformare questi produttori in servi della gleba.
Ai signori che festeggiano per i 4 breeders segnalati occorre chiarire una cosa: non avete vinto niente!. La battaglia è appena iniziata!
State attenti piuttosto, perché leggendo il provvedimento dell'AGCOM è ben comprensibile che se le quote di mercato realmente detenute dai 4 breeders segnalati fosse superiore al 35%, (quota così sottostimata dall'AGCOM per mancanza di istituzioni titolari di dati aggiornati), la segnalazione sarà totalmente accolta.
A questo scopo lavoreremo con impegno, nell'interesse di una agricoltura senza padroni, ma al servizio di liberi imprenditori.

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cgilFp Cgil: “Finalmente ottenute le progressioni orizzontali per l’80% dei 1280 dipendenti”

FOGGIA Dopo una estenuante trattativa, finalmente la parte sindacale è riuscita a ottenere le cosiddette progressioni orizzontali per circa l’80% dei 1280 dipendenti del Policlinico Ospedali Riuniti di Foggia, mentre la parte restante parteciperà alle selezioni del 2022-2023. “Per il 2020 siamo riusciti a ottenere 537mila euro e 250mila per il 2021”, hanno spiegato i segretari generali dei sindacati Confederali di CGIL – CISL e UIL della provincia di Foggia. “Questo significa che, mediamente, i lavoratori percepiranno poco meno di 800 euro per ciascuna di quelle annualità. E’ un ottimo risultato. Se sommiamo l’utilizzo di risorse derivanti dalle economie di altri istituti contrattuali, che confluiscono ulteriormente alle risorse destinate alle progressioni economiche orizzontali, diventa un risultato eccezionale. E’ stata una trattativa estenuante, ma bisognava condurla in porto anche per riconoscere materialmente, e non solo a parole, tutto l’incredibile ed eroico lavoro che negli ultimi due anni ha visto in trincea tutti i dipendenti del Policlinico Riuniti, un avamposto che ha retto una pressione senza precedenti a causa di un’emergenza epocale come quella causata dalla pandemia. L’ottenimento delle progressioni orizzontali era ed è un passo importante e decisivo a cui dovranno presto seguirne altri. Ricordiamo che ai dipendenti del Policlinico di Foggia non vengono applicate le progressioni economiche da oltre 10 anni. La trattativa è stata condotta con determinazione, raggiungendo un equilibrio tra le PEO e l’istituto della produttività, mai messa in discussione. Questa struttura rappresenta una delle eccellenze del Mezzogiorno, quindi occorre che a chi dà ad essa anima e corpo per funzionare sia riconosciuto il proprio preziosissimo lavoro”.

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ciaCinghiali, conferenza stampa agricoltori e allevatori della Puglia
7 luglio, alle ore 10, presso l’Azienda Agricola Sitizzo in Contrada Sitizzo a Monte S.Angelo

MONTE SANT’ANGELO Mercoledì 7 luglio 2021, alle ore 10, gli agricoltori e allevatori del Gargano e molti provenienti dal resto della Puglia terranno una conferenza stampa nella quale sarà evidenziato – con statistiche e testimonianze – il peggioramento della situazione inerente alla presenza e ai danni causati dai cinghiali. La conferenza stampa si terrà presso l’Azienda Agricola Sitizzo, in Contrada Sitizzo a Monte Sant’Angelo (google Maps https://maps.app.goo.gl/Net54YKM5LH1cfVd6). Oltre agli agricoltori e allevatori del Gargano e della Puglia, saranno presenti i dirigenti regionali e provinciali di CIA Agricoltori Italiani della Puglia.

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