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Attualità

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DisboscamentoUrbanoCome dissi in un mio precedente articolo «E vada per la pulizia e la riqualificazione delle aree verdi di Foggia. Come pure la messa in sicurezza di alcune aree con arbusti e tronchi pericolanti di piante e alberi decennali. Ma osservare inermi a un disboscamento urbano che pian piano sta eliminando quel poco di verde che la nostra cara amata città ha il privilegio di avere, a me pare un atto che va al disopra delle aspettative di un popolo che chiedeva più ordine e sicurezza, con tanto di aree verdi calpestabili.»
In questi giorni il lavoro “incessante” del CNS -Consorzio Nazionale Servizi¬- è ancora una volta sotto l’occhio vigile dei cittadini. Un occhio che pare un mirino, che vede ciò che il cittadino non chiede osservando, purtroppo, inerme a un disboscamento urbano. Oramai gli alberi abbattuti nella città di Foggia superano i settanta. Sembrano pochi, in realtà sono tanti e tutti in aree urbane dove il verde da colore al grigiore incalzante. Alcuni concittadini nei giorni scorsi hanno assistito all’ennesimo abbattimento di arbusti decennali. Un’azione che, ironia del caso, avviene sempre o nelle prime ore della mattinata, quando c’è poca gente e chi transita in quei luoghi lo fa nella frenesia cittadina, o in quelle del primo pomeriggio, durante la pennichella dei foggiani.
In via Massimo d’Azeglio e zone limitrofe alcuni alberi hanno dovuto far i conti con le motoseghe del CNS. Arbusti abbattuti apparentemente senza alcun motivo, forse ingombranti in aree prossime a incroci stradali, alberi li da decine di anni che conferivano colore, bellezza, ombra, sollievo a chi sulle panchine sottostanti ristorava il proprio fisico in compagnia di primaverili cinguettii. I residenti, tanti, si sono indignati contro un ennesimo atto di chi decide senza interpellarli. «Vorrei sapere perché e con quale criterio si decide di abbattere alberi che non recano fastidio e pericolo –il commento di un concittadino infuriato-. Dovevano solo sfoltirli, eliminare rami secchi e pericolanti, potare laddove era necessario. Ed invece si è scelta la via più breve, l’abbattimento, un atto delittuoso verde la natura, verso la nostra importanza di cittadini».
Come dissi pubblicamente all’assessore all’Ambiente del comune di Foggia e come scrissi nel precedente articolo, non conosco nei dettagli i termini del contratto con l’azienda che cura il verde foggiano. Potrei ottenerli facilmente, ma a cosa servirebbe se la regia dispone il contrario? Piuttosto sarebbe opportuno che dal Palazzo arrivassero risposte concrete, senza glissare, semmai giustificando l’abbattimento di molti alberi cittadini.
La città di Foggia e i foggiani hanno bisogno di verde, pubblico o privato che sia. Soprattutto, però, vogliono risposte giacché i fatti, malfatti, sono in corso d’opera.

Foggia, lunedì 14 aprile 2014


NICO BARATTA

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alberona1Il progetto di Mario Querques, medico alberonese, per consulenze nefrologiche e dietologiche
Screening all’istituto scolastico comprensivo per contrastare l’obesità e la cattiva alimentazione

ALBERONA – Ogni mercoledì, dalle 9 alle 12 del mattino, i cittadini Alberonesi possono fruire gratuitamente di visite specialistiche nefrologiche e consulenze dietologiche. Una possibilità assicurata grazie al progetto di volontariato medico promosso dall’alberonese Mario Querques, direttore emerito della S.C. di Nefrologia e Dialisi dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Foggia. Il progetto è stato approvato sia dal Comune di Alberona che dal Comune di Roseto Valfortore, l’altro paese nel quale è possibile accedere a visite e consulenze mediche specialistiche nefrologiche e dietologiche. Ad Alberona, le visite sono effettuate nell’ambulatorio Asl di Via Mancini 1. Il progetto, inoltre, permetterà – previo accordo con le autorità scolastiche e i genitori degli alunni – uno screening sulla presenza di eventuali casi di obesità all’interno dell’istituto comprensivo di Alberona per prevenire e correggere le conseguenze di sedentarietà e alimentazione non corretta. Mario Querques non è nuovo a iniziative di questo spessore: qualche anno fa, fu proprio lui a mettersi a disposizione per condurre un corso di educazione alla corretta alimentazione per gli alunni dell’istituto comprensivo, con lezioni utili a sviluppare una coscienza critica nei ragazzi sui condizionamenti della pubblicità e l’importanza di abitudini alimentari correttte.
OBESITA’ INFANTILE: ITALIA AL TERZO POSTO NEL MONDO. Quello dell’obesità infantile è un triste primato che investe l’Italia, con percentuali che arrivano al 36-40% in alcune regioni del Sud, più di altre zone europee. Il dato è emerso al simposio 'Science in nutrition', tenutosi a Milano, e illustrato da Enzo Nisoli, professore di Farmacologia della Statale di Milano e presidente della Società italiana di obesità. Quando si parla di obesità infantile, il pensiero corre subito all’America e alla cattiva abitudine di iper nutrire i più piccoli con cibo spazzatura. Eppure, due delle prime tre posizioni dei paesi con il maggior numero di bambini sovrappeso e obesi sono occupate da Italia (terzo posto) e Grecia (primo posto): luoghi in cui dovrebbero farla da padrone la dieta mediterranea e il mangiare sano. Invece, per comodità o disinformazione, mamme e papà scelgono spesso merendine confezionate, snack industriali o dolci, che aumentano, e di molto, il rischio di sviluppare problemi cardiovascolari. Che al momento sono ancora la principale causa di morte in Italia.

comunicato stampa

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EpatologiaCasaSollievo

L'Unità di Epatologia del nostro Istituto ha reclutato 24 pazienti coordinando i centri italiani coinvolti nella sperimentazione


Sono stati presentati oggi a Londra i risultati di ION-1, un importante studio clinico di fase 3 per valutare l'efficacia della terapia orale contro il virus dell'epatite C da genotipo 1 utilizzando una combinazione a base di due farmaci antivirali diretti, il Sofosbuvir e il Ledipasvir, con o senza Ribavirina.

Lo studio è stato presentato da Alessandra Mangia, medico responsabile dell'Unità di Epatologia dell'IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, durante il Congresso Internazionale sul Fegato del 2014 organizzato dall’European Association for Liver Study. Lo studio ha arruolato ben 865 pazienti con genotipo 1 inclusi 139 cirrotici. 24 pazienti sono stati reclutati direttamente dallo staff della dottoressa Mangia che ha coordinato anche il reclutamento di tutti i centri italiani coinvolti nella sperimentazione.

Dopo sole 12 settimane di terapia, la percentuale di risposta è stata impressionante: l’eradicazione dal virus C è stata dimostrata nel 98% dei pazienti di genotipo 1. Questo equivale a dire che questi pazienti sono curabili con una terapia orale senza Interferone e senza Ribavirina. Nei pazienti che non hanno risposto, il mancato successo è da attribuirsi in 2 casi ad una ricaduta alla sospensione del farmaco, ed in un altro caso alla mancata aderenza del paziente al consiglio di assumere giornalmente la compressa. Solo 13 pazienti hanno deciso di abbandonare lo studio, non per effetti collaterali ma per motivi personali.

L’altro aspetto molto importante di questi risultati è l’assoluta sicurezza di questa terapia. Gli effetti collaterali osservati nel corso della terapia sono stati sia poco numerosi che lievi. In molti casi si è trattato di sintomi aspecifici come stanchezza e cefalea. Il genotipo 1 è il genotipo più comune in Italia, interessa il 65-70% dei soggetti infettati dal virus dell’epatite C ed è la prima causa di cirrosi epatica e di cancro del fegato in Italia.

Un grazie sincero va anche a tutti pazienti e alle loro famiglie che hanno partecipato alla sperimentazione.

COMUNICATO STAMPA

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uniConvocazione conferenza stampa, martedì 15 aprile ore 11
Sala consiglio, VI piano, Palazzo Ateneo, via Gramsci 89/91 - Foggia
Quindicesimo anniversario dell'autonomia
dell'Università di Foggia: iniziative e appuntamenti.
Dalla Campagna di comunicazione all'Open Day,
dalla galleria permanente dell'Ateneo
al trasferimento di Medicina al Polo Biomedico di via Napoli,
passando per l'inaugurazione dell'anno accademico con il Ministro Giannini.
Anziché concentrare le celebrazioni in un solo giorno – quello in cui effettivamente ricade il 15esimo anniversario del riconoscimento dell'autonomia all'Università di Foggia, ovvero il prossimo 5 agosto – l'Università di Foggia ha pensato di onorare questa significativa ricorrenza con un calendario celebrativo che verrà presentato agli organi di informazione, alla comunità accademica e alla cittadinanza domani martedì 15 aprile 2014 alle ore 11 (sala consiglio, VI piano di Palazzo Ateneo, via Gramsci 89/91 - Foggia) nel corso di una conferenza stampa convocata dal Rettore dell'Università di Foggia prof. Maurizio Ricci.

Per ulteriori informazioni:
Portavoce del Rettore dell'Università di Foggia
Davide Grittani
Tel.: 0881.338580 / 340.6017860

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Sala consiglio, VI piano, Palazzo Ateneo, via Gramsci 89/91 - Foggia
Quindicesimo anniversario dell'autonomia
dell'Università di Foggia: iniziative e appuntamenti.
Dalla Campagna di comunicazione all'Open Day,
dalla galleria permanente dell'Ateneo
al trasferimento di Medicina al Polo Biomedico di via Napoli,
passando per l'inaugurazione dell'anno accademico con il Ministro Giannini.
Anziché concentrare le celebrazioni in un solo giorno – quello in cui effettivamente ricade il 15esimo anniversario del riconoscimento dell'autonomia all'Università di Foggia, ovvero il prossimo 5 agosto – l'Università di Foggia ha pensato di onorare questa significativa ricorrenza con un calendario celebrativo che verrà presentato agli organi di informazione, alla comunità accademica e alla cittadinanza martedì 15 aprile 2014 alle ore 11 (sala consiglio, VI piano di Palazzo Ateneo, via Gramsci 89/91 - Foggia) nel corso di una conferenza stampa convocata dal Rettore dell'Università di Foggia prof. Maurizio Ricci.

Per esigenze organizzative, si invitano i colleghi a confermare la propria partecipazione entro lunedì 14 aprile.

Per ulteriori informazioni:
Portavoce del Rettore dell'Università di Foggia
Davide Grittani
Tel.: 0881.338580 / 340.6017860

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