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Attualità

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foggia viabari

Si parla tanto del rilancio della zona ASI di Foggia senza poi soffermarsi sui piccoli problemi, quelli che ogni giorno minano la già labile produttività delle aziende presenti in quell’area. Problemi, sempre gli stessi, irrisolti da decenni, a volte messi a tacere con pezze temporanee. È giusto, anzi doveroso, che le istituzioni locali mettano in campo programmi di sviluppo economico. Peccato che il tempo passa e lo sviluppo cerca altre terre. Per quell’area son stati stanziati fondi europei, ora bloccati in Regione, che potrebbero alleviare i dolori di quella zona industriale, quella di Foggia. Si parla di milioni di euro che attendono progetti e con essi chi li deve sviluppare.
In quell’area sorgeranno alcune infrastrutture importanti e strategiche per la Capitanata: il secondo casello autostradale, il polo intermodale, l’alta velocità ferroviaria, centri commerciali.
Per ora c’è solo qualche mattone e tante parole. Vedremo!
Ma lo sviluppo non ha bisogno solo di grandi opere, bensì anche di piccoli servizi funzionali e sicuri.
Innanzitutto un’area industriale che si rispetti e che vuole diventare il fulcro di un territorio che nel 2020 dovrebbe completare quel percorso di crescita atto a rilanciarlo nel Mezzogiorno d’Italia, dovrebbe godere di una viabilità fluida, sicura, con segnaletiche funzionali. L’illuminazione delle strade è fondamentale; non dev’essere un optional concesso solo dopo petizioni pre-elettorali. Le strade dovrebbero essere sicure, asfaltate e non bucate, con spartitraffico visibile e segnalato, oltre che ben mantenuto. La zona ASI dovrebbe avere servizi di trasporto urbano ed extraurbano (dai paesi limitrofi) per tutte le aziende presenti, non solo per le due metalmeccaniche; li esistono altre realtà importanti, piccole e grandi, aziende alimentari di prestigio. Ci vorrebbe un servizio che garantisca il trasporto anche di dipendenti non turnisti. In un’area industriale dovrebbero primeggiare servizi di Pronto Soccorso, antincendio, anche un bar, e non quello del meretricio di donnine che “distraggono” automobilisti e autotrasportatori. L’accesso da Foggia della zona ASI (dalla ex Via Bari) è da decenni un imbuto, spesso protagonista di incidenti automobilistici pericolosi, anche mortali. Il ponte cosiddetto “cavalcaferrovia” urge manutenzione, è pieno di buche, ha le cerniere malridotte, è privo di ogni fondamentale struttura di sicurezza pedonale. Li c’è un limite di velocità di 10 km/h: quale auto riesce a transitare in salita e discesa con quella velocità? È la solita presa in giro per raggirare il vero problema che mina l’incolumità di chi lo “cavalca”. Fatta la legge, trovato l’inganno, purtroppo legale. Quello è un ponte stretto, pericoloso, quasi impercorribile.
Inoltre, e questo grazie all’inefficienza delle istituzioni locali e forze di polizia -tutte!!!-, sotto quel ponte abitano famiglie senzatetto che potrebbero essere sistemate diversamente e meglio.
Se proprio si vuole rilanciare l’economia nell’area industriale di Foggia, la zona ASI appunto, certe problematiche devono essere risolte, e al più presto. Non attendiamo altri incidenti, tragedie e morti. Lo dico da tanto tempo, da giornalista: non è il solito proclama elettorale. Lo dico da utente, da operaio turnista che ogni giorno percorre quella strada.
Dimenticavo –si fa per dire-, i problemi elencati sono gli stessi per l’altro ingresso in quell’area, ovvero da Via Trinitapoli, altra via che in questi anni è stata macchiata dal sangue innocente di operai che si recavano al lavoro.


NICO BARATTA

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KosovoLe culture non sono entità astratte, si incontrano tramite le persone
con l’ascolto, il confronto, il dialogo, la condivisione.

Giovedì 24 una nutrita rappresentanza del Liceo Marconi di Foggia parte, alla volta dei Balcani, per un viaggio di conoscenza nel segno dell’intercultura e dell’educazione alla pace.
I circa trenta ragazzi partecipanti e i docenti accompagnatori aderiscono al Progetto della rete “Uomo Mondo for Unity”, che include scuole pugliesi, albanesi e macedoni e che quest’anno ha affrontato il tema “Costruire (anche) attraverso il conflitto”, di cui il viaggio rappresenta il momento formativo più alto e significativo.
Esso ha luogo ad un anno di distanza dall’adozione, da parte dell’Istituto, del kaki di Nagasaki, simbolo tenace di speranza e pace e dopo aver affrontato, nei mesi scorsi, anche una riflessione sulla tragica situazione siriana e sui devastanti bombardamenti del 1943 a Foggia.
Il viaggio durerà una settimana e farà tappa a Dubrovnik, in Montenegro, Kosovo e Albania. Sono previsti incontri con studenti, docenti, autorità pubbliche e associazioni (montenegrine, albanesi e serbo-kosovare) impegnate per l’affermazione dei diritti umani.
La finalità è contribuire a superare il timore dell’altro, del diverso da sé, spesso generato da una scarsa conoscenza e favorire l’apertura verso le altre culture, per superare l’etnocentrismo e promuovere una mentalità tesa alla comprensione e alla solidarietà.
Obiettivi che sembrano essere particolarmente rilevanti rispetto all’Albania, paese da cui proviene la più alta percentuale degli immigrati presenti in Puglia, ed al Kosovo, terra che non molti anni fa ha vissuto terribili violenze etniche ed una guerra che nella primavera del 1999 raggiunse, con i tristi rumori di morte dei caccia decollati da Amendola, anche la nostra città e le nostre aule scolastiche.


Comunicato stampa del liceo scientifico G. Marconi di Foggia

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 E finalmente ci volevano le elezioni per far sbloccare qualcosa a Foggia. E' chiesacolonnefoggiail caso del prestigio urbano. Infatti è stata ripristinata la fontana di Piazza XX Settembre. L'assessore comunale all’Ambiente Pasquale Russo, ha detto che, è molto importante il decoro dell’arredo urbano, dicendosi molto soddisfatto per un’opera che impreziosisce una delle piazze più importanti della città. Noi diremmo che dovremmo essere indignati di tale situazione. Perchè sono anni che quella fontana è spenta, sono secoli che in città non vige più una cultura civica, ma guarda caso proprio nel periodo elettorale spuntano fuori i le potature del verde (non apriamo il capitolo di come sono stati potati gli alberi), si cerca di ri..fare le strade, tanto tra un paio di mesi il catrame sarà già saltato. Poi una volta superata la tornata elettorale si ritornerà alla stessa insana condizione civica-culturale.

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palazzodicittfoggia
Ecco l'ultima beffa per i cittadini foggiani, grazie al menefreghismo politico-amministrativo del centrosinistra. Al comune di Foggia è arrivata una bolletta da 9,8 milioni di euro notificato dall’Eracom al Comune di Foggia per i consumi energetici sostenuti. Chi doveva controllare le spese? Ed ora il comune avrà un debito fuori bilancio di enormi proporzioni. Il Comune di Foggia è sprovvisto da almeno tre anni di un proprio gestore, visto che le ultime due gare sono andate deserte poichè forse, il contratto di servizio non era sicuramente conveniente per nessuna azienda, quindi oggi il Comune di Foggia non sarà in spending review, anzi pagherà la fornitura di energia elettrica con un 30% in più rispetto al prezzo di mercato. Ovviamente saremo noi cittadini a pagare tutto ciò. 

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uniRisultato eccellente che conferma serietà e severità
delle selezioni eseguite presso l'Università di Foggia.
Due dei test di selezione svolti lo scorso 8 aprile presso la Città del Cinema di Foggia, per l'accesso ai corsi di laurea di Medicina e Odontoiatria, sono risultati tra i “top five” d'Italia: uno si è piazzato al secondo posto con la valutazione finale di 78,60 e l'altro al quarto con la valutazione di 75,20, a brevissima distanza dal primo assoluto che ha ottenuto invece un esito di 80,50. Un risultato eccellente che conferma il grado di serietà e severità con cui, ormai da anni, l'Università di Foggia organizza questo genere di prove, anche se al momento resta impossibile stabilire se gli autori di questi exploit siano studenti foggiani o provenienti da altre città. Quelle appena trascorse, difatti, sono state le prime prove a validità nazionale con graduatoria unica sia per Medicina che per Odontoiatria, offrendo la possibilità a chi si è sottoposto al test di scegliere una sede prioritaria (l'Università dove studiare) e una serie di sedi alternative ad essa (in caso di posti già occupati). «Non possiamo sapere chi sono questi due ragazzi per via del necessario anonimato che disciplina questo genere di test – spiega il prof. Lorenzo Lo Muzio, direttore del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell'Università di Foggia – tuttavia abbiamo la certezza che, proprio grazie a questo exploit, studieranno a Foggia. Ovvero, avendo conseguito un risultato così importante, certamente saranno in cima alla lista dell'Ateneo che hanno indicato come prima scelta e dove si sono recati a svolgere i test, cioè il nostro. Per cui, al di là della loro provenienza, questi due bravi studenti verranno da noi, presso la nuova sede del Polo di ricerca biomedica dove stiamo per trasferirci». Il prossimo 5 maggio, infatti, cominceranno le lezioni presso la nuova struttura di via Napoli, che risulterà a pieno regime – tra allestimento delle lezioni, dei laboratori e delle altre strutture – al massimo entro il prossimo autunno. Soddisfazione per il risultato conseguito è stata espressa anche dal Rettore dell'Università di Foggia, prof. Maurizio Ricci. «E' vero, non possiamo sapere da dove provengono questi due studenti che già paiono dotati di grande talento – ha dichiarato il Rettore – ma la certezza di cui disponiamo non mi pare di poco conto, ovvero che, quelli che per adesso sono due brillanti promesse, metteranno le loro capacità a disposizione del nostro Ateneo, a conferma che il grado di preparazione scientifica con cui si misura questa Università è sempre più elevato».

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